spazio per faretti
FONDAZIONE EDMUND MACH
ISTITUTO AGRARIO
DI SAN MICHELE ALL'ADIGE
plasma
PROGETTO
GENOMA VITE
Il genoma di qualsiasi essere vivente,
sia pianta, animale o microrganismo,
è costituito da lunghe molecole di una
sostanza, l'acido desossiribonucleico
o DNA, organizzate in strutture
complesse a tutti note come
cromosomi che contengono l'intera
informazione biologica,
i geni, di cui l'organismo vivente
necessita per l'intero ciclo biologico.
La scienza che studia i genomi, la
genetica, ha avuto sviluppi
impressionanti negli ultimi anni fino ad
arrivare alla “lettura” dell'intero genoma
umano. La genetica delle piante ha
beneficiato delle conoscenze e delle
tecnologie sviluppate per quella
umana, fino ad affacciarsi anch'essa
nella “lettura” di interi genomi di piante
importantissime alla sopravvivenza
dell'uomo come ad esempio il riso, e
gradualmente così sarà per le altre
piante coltivate.
http://www.ornl.gov/hgmis
U.S. Department of Energy Human Genome Program
Nei laboratori di ricerca della
Fondazione Edmund Mach, con
importanti collaborazioni nazionali ed
internazionali, è iniziato nel 1999 un
progetto che mira ad incrementare le
conoscenze sul genoma della vite
coltivata e specie affini, fino ad arrivare
alla ”lettura” dell'intera informazione
genetica.
Il nostro obiettivo è realizzare il più ampio spettro di
conoscenze possibili al fine di creare tra l'uomo e
l'ambiente che lo circonda quell'equilibrio e quell'armonia
che solo un corretto uso della conoscenza e delle sue
applicazioni possono garantire.
numero di ricercatori e neo-laureati
creando sia alta formazione nel settore
che una serie di conoscenze di base,
come i marcatori e le mappe
molecolari, che vedranno la loro
applicazione nel miglioramento
genetico della specie.
Successivamente alla ricostruzione
virtuale dei cromosomi, un importante
progetto, realizzato congiuntamente
all'Università di Udine, ha consentito la
ricostruzione fisica dei cromosomi
integrando le conoscenze prodotte
dalle mappe molecolari con dati relativi
a grandi frammenti di DNA di vite
isolati con sofisticate tecnologie.
In ultima analisi, queste attività di base
hanno costituito le premesse per la
produzione delle conoscenze
necessarie alla lettura dell'intero
genoma della vite, in particolare del
Pinot Nero, ottenuta nel dicembre del
2006.
La ricostruzione virtuale dei 19
cromosomi della vite ha impegnato nei
primi anni del progetto un consistente
In parallelo alle attività focalizzate alla
ricostruzione dei cromosomi e alla
lettura del codice genetico, un altro
aspetto molto importante per la
comprensione delle informazioni
genetiche ottenute è ovviamente
attribuire una funzione ad ogni gene
identificato nel DNA della pianta. Degli
esempi di immediata fruizione sono
Marcatori molecolari
mostrati qua sotto, nel confronto tra
uve di colore nero o bianco, causata
dalla presenza del genoma della vite a
bacca nera di un gene responsabile
del colore, che invece è inattivato da
una mutazione nella bacca bianca.
Di grande interesse per una viticoltura
a minore impatto ambientale sono, ad
esempio, le resistenze genetiche
naturali, presenti nelle viti selvatiche ed
identificabili oggi con le informazioni
genetiche disponibili. Tecnologie
avanzate come i DNA “microchip”
permetteranno ai ricercatori di
individuare tutte le differenze che sono
presenti nei confronti esemplificati, per
definire i geni responsabili e utilizzare
queste informazioni nel miglioramento
genetico.