1. Nostalgia di terre lontane 1919 – 1928

1. Nostalgia di terre lontane
1919 – 1928
quadro storico
La prima guerra mondiale
Prima che scoppiasse il conflitto, quindi prima dei tragici fatti di Sarajevo,
la volontà di alcune potenze era quella di scatenare una guerra per
raggiungere i propri fini particolari, specialmente nel campo territoriale; fini
che prescindevano dal diritto di autodecisione, dal rispetto delle nazionalità
e anche dalla perfetta uguaglianza delle nazioni, e si proponevano il
maggior danno possibile per il nemico, che in definitiva era poi uno solo:
l'impero tedesco.
Si distinguevano in questi proponimenti La Germania ha conosciuto tre periodi
specialmente la Francia e la Russia, sia imperiali:
per quello che richiedevano a proprio
• Il Sacro Romano Impero dal 962 al
favore, sia per quello che non volevano
1806 (il primo Reich);
dare ai loro minori alleati.
• l' Impero germanico dal 1871 al 1918
Ad assecondare Francia e Russia, vi era
(il secondo Reich);
la Gran Bretagna spinta dalla volontà di
• Il regime nazista dal 1934 al 1945 (il
mantenere i suoi commerci e il suo
terzo Reich).
dominio sui mari (da qualche tempo
minacciati dai tedeschi).
D’altro canto in Germania per realizzare il progetto del controllo del
commercio mondiale,
non erano sufficienti le colonie conquistate dal
Bismark, ma occorreva che il Reich tedesco controllasse e dominasse
l'Europa. La leadership guglielmina si inoltrò proprio lungo questa strada.
Queste furono le premesse che portarono alla I Guerra Mondiale (19141918) le cui dinamiche sono ben note e da cui la Germania uscì duramente
sconfitta e penalizzata, sia dal punto di vista politico-militare, sia da quello
culturale e psicologico.
La Conferenza di pace a Parigi
La situazione tedesca dopo la I Guerra Mondiale era molto complessa sia per
quanto riguardava la politica interna,
sia per ciò che riguardava quella
estera. La sconfitta non era stata
metabolizzata dalla società che aveva
riconosciuto come unica colpa del
governo di Guglielmo II non l'aver
scatenato il conflitto, ma l'averlo
perduto.
Era,
quindi,
ritenuto
inaccettabile la definizione di "nazione
indegna" che era stato dato alla I rappresentanti degli stati vincenti si riunirono a
Germania ai tempi delle trattative di Versailles per stabilire le condizioni di pace.
Pace svoltesi a Parigi.
Inglesi e statunitensi avrebbero voluto evitare misure troppo restrittive
contro la Germania temendone una esclusione dal consesso delle grandi
nazioni europee con tutti i rischi a ciò connesse (cosa che, purtroppo, poi
avverrà).
Invece i francesi sostennero e riuscirono a far applicare una linea
estremamente punitiva nei confronti del popolo tedesco, ritenuto il vero
responsabile della guerra.
Il trattato di pace ("Trattato di
Versailles") prevedeva norme
estremamente umilianti per la
Germania che, proprio secondo
le direttive del governo di
Parigi, "fu messa in ginocchio".
In
particolarmente
dovette
cedere
l'Alsazia-Lorena
alla
Francia, tutti i territori ottenuti
con il trattato di Brest-Litovsk
(si formarono così nuovi Stati
indipendenti:
Finlandia,
Lituania, Lettonia, Estonia). La
Germania
dovette
rinunciare
Parteciparono ai negoziati (da sinistra a destra) Lloyd
anche
alla
Polonia,
alla
George, primo ministro britannico, Giorgio Sidney Sonnino,
Romania,
e
consegnò
alla
ministro degli Esteri italiano, Georges Clemenceau, primo
Francia per 15 anni il bacino
ministro francese, e il presidente degli Stati Uniti Woodrow
carbonifero SAAR. S'impegnò
Wilson.
anche a pagare le riparazioni di
guerra.
La rivoluzione socialista in Germania nel 1918
Il governo tedesco, con l'appoggio dei socialdemocratici riformisti, cercò di
salvare la monarchia dallo sfacelo economico della nazione, ma non vi
riuscì.
Guglielmo II fuggì in Olanda e così si proclamò la Repubblica socialista di
Germania. Il potere passò ai
IMPERO
Consigli degli operai e dei soldati, 18/01/1871 09/11/1918
la cui maggioranza però non lottò
09/11/1918 REPUBBLICA
per la liquidazione del vecchio 11/08/1919
apparato statale reazionario, ci si 11/08/1919 –
REPUBBLICA DI WEIMAR
23/03/1933
illudeva
sulle
funzioni
TERZO REICH
democratiche
del 30/01/193330/04/1945
parlamentarismo, e si credeva che 05/06/1945REPUBBLICA SOTTO OCCUPAZIONE
ALLEATA
la
fine
della
guerra,
della 27/05/1949
REPUBBLICA
monarchia,
l'introduzione
del 23/05/1949 03/10/1990
suffragio
universale
e
la 03/10/1990
UNIFICAZIONE CON LA GERMANIA
proclamazione della Repubblica
EST
fossero sufficienti per realizzare il Le forme di governo della Germania dopo
socialismo. In realtà il nuovo l’unificazione.
governo non riuscì neppure a
discutere la riforma agraria, per cui i contadini non appoggiarono mai gli
operai.
Intanto i partiti borghesi si riorganizzavano: il partito Democratico Tedesco
rappresentava i ceti commerciali, i banchieri, i capitalisti dell'industria
leggera, gli azionisti in borsa, la piccola-borghesia e gli intellettuali di città;
i magnati dell'industria pesante, i finanzieri e l'aristocrazia terriera degli
junkers si organizzarono nel partito Nazional-Popolare; il partito Cattolico
divenne il partito Democristiano-Popolare. A causa del vergognoso
compromesso dei socialdemocratici di centro e di destra con la borghesia,
l'ala sinistra (gli spartachisti) decise di fondare un partito Comunista
autonomo (Liebknecht, Luxemburg, Pieck, Mehring...), che era su basi
marxiste e rivoluzionarie.
La borghesia rispose immediatamente dichiarando fuorilegge i comunisti:
Liebknecht e Luxemburg vennero arrestati in segreto e fucilati.
Nel '19 si fecero le elezioni all'Assemblea Nazionale: i socialdemocratici
ebbero il 45,5%, i partiti borghesi il 54,5%, i comunisti boicottarono le
elezioni. La direzione centrale dei consigli operai venne trasferita
all'Assemblea. Tutti i tentativi rivoluzionari intrapresi in varie regioni della
Germania furono repressi.
La rivoluzione proletaria era fallita. Questo perchè ci si era fermati al
momento democratico-borghese: si rovesciò la monarchia, si deposero il
kaiser, 22 re, duchi e principi, si affermarono il suffragio universale (esteso
anche alle donne), la giornata lavorativa di 8 ore, il diritto di
organizzazione, di libertà di parola, di riunione, ecc., ma lo Stato rimase
quello che era, la proprietà non venne toccata, nessuna seria riforma
economica e sociale venne intrapresa.
La Repubblica di Weimar
La situazione politica e istituzionale fu stabilizzata grazie all’Assemblea
costituente riunitasi a Weimar che diede vita alla nuova repubblica tedesca
basata
su
tre
importanti
nome
inizio mandato
fine mandato
pilastri:
Friedrich Ebert
08/1919
28/02/1925 (muore)
elezione
diretta
del
Paul von Hindeburg 1925
1932
Paul von Hindeburg 1932
02/08/1934 (muore)
Presidente della Repubblica
I presidenti della Germania (1918 – 1934).
per contenere l'influenza
della burocrazia (tesi di Max
Weber) e dei partiti politici;
- governo parlamentare ed elezione del Parlamento tramite un sistema
elettorale
proporzionale che provocò frammentazione politica;
- riconferma della tradizionale forma di stato federale e decentrata che
venne, in tutta la storia tedesca unitaria, sospesa solo durante la dittatura
nazista di Adolf Hitler.
L'Assemblea Nazionale, doveva sancire nella Costituzione repubblicana il
regime borghese, reso possibile dal fatto che la posizione degli junkers si
era notevolmente indebolita. Il blocco fra le due classi continuava però a
sussistere, anche se ora esso era posto sotto il controllo della grande
borghesia. La Costituzione garantiva l'inviolabilità della proprietà privata e
garantiva al Presidente della Repubblica pieni poteri sul parlamento, sulle
forze armate e sulla stessa Costituzione. Gli junkers reagirono compiendo un
colpo di stato, ma un'insurrezione armata degli operai lo fece fallire: in
seguito il governo di Weimar represse nel sangue questa stessa insurrezione
per timore che potesse estendersi. I capitalisti tedeschi trovarono grandi
appoggi nei capitalisti americani, contro il loro proletariato. La borghesia
tedesca si sentì così forte che decise di espellere i socialdemocratici dal
governo, facendo persino assassinare in carcere il leader del partito
comunista, Jogiches.
Negli anni '22-'23 gli junkers e alcuni circoli monopolistici si affidarono al
partito Nazional-Socialista (nazista), nato nel '19 (dal '21 il leader era
Hitler), per eliminare la Repubblica di Weimar, il partito Comunista e altre
forze progressiste, e per passare alla dittatura aperta del capitale
monopolistico ricominciando le aggressioni imperialistiche.
La prima crepa nella appena stabilizzata struttura si aprì nel 1925 con la
morte del presidente e padre della repubblica Friedrich Ebert. Il voto a
suffragio universale premiò di misura il vecchio maresciallo Hindenburg,
grazie al consenso dei monarchici, dei conservatori e di strati della
borghesia.
Socialdemocratici e comunisti, ormai storicamente divisi, presentarono
candidati diversi (che assieme raccolsero più voti di Hindenburg) e si
condannarono alla sconfitta. Nulla però era ancora compromesso.
nome
Friedrich Erbert
Philipp Scheidemann
Bauer
Muller
Julius Wirth
WIlelm Cwd
Gustav Stresemann
Whilelm Marx
Hans Luther
Whilelm Marx
Hermann Muller
inizio incarico
09/11/1918
02/1919
19(19/20)
1920
1921
1922
1923
1925
-
fine incarico
1919
19..
1920
1921
1922
1923
1925
1925
1925
1926
1928
partito
SPD
SPD
coalizione
PSD CATT
grande coalizione
Centro-destra
I cancellieri della Germania (1918 – 1933).
Certo, per i suoi elettori Hindenburg era il conservatore che più
conservatore non si può, il militare che da ufficiale a comandante supremo
dell'esercito aveva incarnato la storia del secondo Reich, insomma il
monarchico nostalgico dell'impero che avrebbe restituito fasto e grandezza
alla Germania. Tuttavia l'opposizione ne aveva apprezzato il giuramento di
fedeltà alla Repubblica e forse più ancora l'età (aveva 78 anni), che oltre ad
una garanzia contro eventuali colpi di testa lasciava sperare in un rapido
ritorno alle urne.
La prima crepa nel sistema era altrove: con l'elezione di Hindenburg,
socialdemocratici e comunisti, che unendo le forze avrebbero potuto
eleggere un loro candidato, dimostrarono agli avversari la loro incapacità di
coalizzarsi.