conseguenze prima guerra mondiale

CONSEGUENZE PRIMA GUERRA MONDIALE (1914-18)
1. I numeri:
a. 8 milioni di morti in guerra
b. 10 milioni di morti per febbre spagnola
c. 21 milioni di feriti e mutilati
2. Rivoluzione russa (1917):
a. Lenin e bolscevichi al potere
b. Dittatura comunista
c. Nascita dell’Urss (1922)
3. Nuova geografia europea
a. Trattato Brest-Litovsk (Russia):
i. Polonia, Finlandia, Repubbliche baltiche
b. Conferenza di Parigi (1919: Usa, Francia, Gb, Italia):
Congresso di Vienna
i. trattati imposti unilateralmente ai paesi vinti
ii. trattato di Versailles (Germania)
1. riduzione esercito
2. pagamento danni di guerra
3. restituzione alla Francia di Alsazia e Loren
4. cessione temporanea della Saar
5. cessione Posnania alla Polonia; Danzica diventa “città libera”
iii. trattato di Saint Germain (fine impero austriaco)
1. Austria
2. Ungheria
3. Cecoslovacchia
4. Polonia
iv. Dalla Serbia alla Jugoslavia
v. Fine Impero Ottomano
1. Nasce la Turchia
2. GB:
Iran e Transgiordania
3. Francia:
Siria
4. Italia:
conferma Dodecaneso
Eritrea 1884, Somalia 1890, Libia 1912, Dodecaneso 1912
vi. Vittoria mutilata per l’Italia (patto di Londra – Sonnino 1915)
1. Trentino
2. Sud Tirolo
3. Trieste
4. Gorizia
5. Istria
6. No Dalmazia (principio nazionalità) / no a Fiume (no patto di Londra)
4. Società delle nazioni
Onu
a. Organismo sovranazionale per:
i. Mantenere la pace
ii. Risolvere controversie internazionali
iii. Cooperazione tra gli stati
b. Debole:
i. No Usa, Giappone, Russia e Germania.
ii. Poteva applicare solo sanzioni economiche: no esercito comune
5. Gli Stati Uniti - fine dell’egemonia europea
a. Potenza militare
i. Intervento risolutivo
b. Potenza politica:
i. Quattordici punti di Wilson: autodeterminazione e principio di nazionalità
c. Potenza economica:
i. Ingenti prestiti alle potenze vincitrici – debitori
d. Isolazionismo: no Società delle Nazioni
6. Il Dopoguerra in Italia
 VITTORIA MUTILATA: impresa di D’Annunzio a Fiume (1919)
 BIENNIO ROSSO (1919-21) – tensioni sociali
i. Cause
1. Costi umani della guerra
2. Inflazione
3. Crisi economica
ii. Conseguenze
1. Scioperi nelle fabbriche
2. Tumulti contro il carovita
3. Occupazione terre
iii. Conquiste
1. Parziale distribuzione terre incolte
2. 8 ore lavorative
3. Aumenti salariali
iv. Malcontento generale
1. Operai e contadini: peggiorate le condizioni rispetto all’anteguerra
2. Ceto medio: inflazione e disordini sociali
3. Industriali e imprenditori: timore rivoluzione socialista
POLITICA:
o
ELEZIONI 1919:
1)Suffragio universale maschile: dai 21 anni, anche gli analfabeti (nel 1912 solo se almeno 30 anni)
2)Da sistema uninominale:
ogni partito presentava in ciascun collegio elettorale un candidato
a proporzionale:
percentuale sul totale 500 deputati
[senato è di nomina regia]
3)Successo del Partito Socialista (30%)
1. maggioranza massimalista: programma rivoluzionario
2. minoranza riformista (Filippo Turati): graduale evoluzione sociale
4)Crisi Partito Liberale: guidava Giolitti, con coalizione di vari partiti
da Cavour a Giolitti: partito borghese, favorevole al riconoscimento delle libertà individuali e politiche"
o
NUOVI PARTITI
a. Partito Popolare (1919): don Luigi Sturzo
Benedetto XV per frenare lo sviluppo del Socialismo abbandona in non expedit
Successo elettorale, secondo partito (20%)
1. Dottrina sociale della Chiesa
2. Riforma agraria
3. Voto alle donne
4. Autonomia locale cnt centralismo giolittiano
b. Partito Comunista (1921): Antonio Gramsci – Palmiro Togliatti
Adesione alla Terza Internazionale (Russia 1919):
terza organizzazione partiti comunisti, guidati dai bolscevichi russi
o
c. FASCISMO: Mussolini da direttore Avanti a Popolo d’Italia
a. 1919: Fasci Italiani di Combattimento
programma di San Sepolcro (programma con posizioni generiche e disparate)
1. Repubblica con ampie autonomie regionali
2. Suffragio universale anche per le donne
3. Abolizione senato in quanto di nomina regia
4. Eliminazione titoli nobiliari
5. Forte tassazione capitale
6. Sequestro profitti di guerra
7. Terra ai contadini
b. 1920: squadre d’azione fasciste
c. 1921: Partito Nazionale Fascista(programma antidemocratico e antisocialista)
il governo, premuto dai settori agrari e industriali che vedevano nel
fascismo un utile alleato contro le masse operaie e contadine, assisteva
indifferente al diffondersi della violenza fascista ai danni delle sedi del
partito socialista e delle cooperative operaie
ELEZIONI 1921:
Per risanare il bilancio statale Giolitti pose mano a importanti riforme, tese ad aumentare la
pressione fiscale sui ceti abbienti: scioglimento Camere – nuove elezioni.
Per indebolire socialisti e popolari, ottenendo la maggioranza, alleanza con nazionalisti e
fascisisti: blocco nazionale.
1.
2.
3.
4.
5.
Coalizione liberale
Socialisti
Popolari
Fascisti (e Nazionalisti)
Comunisti
43%
23%
20%
8%
3%
(35 seggi)