Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa ESAME DI STATO: Indirizzo Scientifico Sessione ordinaria 2006 SECONDA PROVA SCRITTA Tema di MATEMATICA Il candidato risolva uno dei due problemi e 4 dei 7 quesiti in cui si articola il questionario: PROBLEMA 1. Nel piano, riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali (Oxy), sono assegnate le curve di equazione: y = ax 2 + b , x dove a, b sono parametri reali. a) Fra tali curve determinare quella che passa per i punti di coordinate (2,3) e (− 2,5) e indicarla con γ. b) Studiare la curva γ e disegnarne l’andamento, dopo aver trovato, in particolare, le coordinate del suo punto di minimo relativo e del suo flesso. c) Calcolare l’area della regione piana delimitata dalla curva γ e dalla retta y=5. d) Utilizzando il disegno di γ, trovare quante soluzioni ammette l’equazione x 3 − kx − 2 = 0 , per − 2 < x < 2 , essendo k un parametro reale. PROBLEMA 2. Nel piano, riferito ad un sistema monometrico di assi cartesiani ortogonali (Oxy ) , è assegnata la parabola p’ di equazione: y = ax 2 , dove a è un numero reale positivo assegnato. a) Condotta una generica retta t per il fuoco F della parabola p’ e chiamato M il punto medio del segmento che p’ intercetta su t, trovare le funzioni x(k ) ed y (k ) che forniscono, nell’ordine, l’ascissa e l’ordinata di M per mezzo della pendenza della retta t. b) Considerate le equazioni x(k ) e y (k ) ed eliminato il parametro fra esse, si trova l’equazione di una seconda parabola p” (è chiamata luogo geometrico del punto M al variare di t nel fascio di centro F). c) Calcolare l’area A della regione piana R delimitata dalle parabole p’ e p” e dalle rette di equazioni x = 0 ed x = 2a . www.matematicamente.it 1 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa d) Trovare il valore di a per il quale l’area A è uguale 13 e, in corrispondenza di tale valore, 24 calcolare il volume del solido generato dalla regione R quando ruota di un giro completo intorno all’asse y. QUESTIONARIO. 1) Calcolare la derivata, rispetto ad x, della funzione f ( x ) = sin 2 (2 x ) . 2) Si consideri la seguente proposizione: Condizione necessaria e sufficiente affinché due triangoli siano congruenti è che abbiano due lati congruenti e i seni degli angoli fra essi compresi uguali. Dire se è vera o falsa e spiegare in modo esauriente la risposta data. 3) Si indichi con α l’angolo che una diagonale di un cubo forma con una faccia. La misura di α , espressa in radianti: [A] è 3 3 6 ; [B] è arccos ; [C] è arctan arcsin 3 ; [D] un valore diverso. 6 3 Una sola alternativa è corretta: individuarla e fornire una spiegazione esauriente della scelta operata. 4) Considerata l’equazione: x 4 + x − 2 = 0 , spiegare, con il metodo preferito ma in maniera esauriente, perché non può ammettere più di una soluzione razionale. 5) In un cono equilatero di apotema a inscrivere il cilindro circolare retto di volume massimo. 6) La funzione reale di variabile reale f(x) ammette derivata nulla in tutti i punti di un intervallo J, tranne che nel punto a di J, dove la funzione non è continua. Si può concludere che la funzione f(x) è costante in J? Fornire una spiegazione esauriente della risposta. 7) Si consideri il seguente limite: 1 xx lim+ 1 − x→0 2 Esso è uguale a: [A] e 2 ; [B] 12 ; [C] e e ; [D] 1 e ; dove “e” è il numero di Nepero. Una sola alternativa è corretta: individuarla e fornire una spiegazione esauriente della scelta operata. www.matematicamente.it 2 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa PROBLEMA 1. Nel piano, riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali (Oxy), sono assegnate le curve di equazione: y = ax 2 + b , x dove a, b sono parametri reali. Punto a Fra tali curve determinare quella che passa per i punti di coordinate (2,3) e (− 2,5) e indicarla con γ. Il passaggio della curva per i punti (2,3) e (-2,5) comporta la risoluzione del sistema seguente: b 4 a + =3 a = 1 2 ⇒ 4a − b = 5 b = −2 2 2 x3 − 2 Per cui la curva richiesta è y = x − = x x 2 Punto b Studiare la curva γ e disegnarne l’andamento, dopo aver trovato, in particolare, le coordinate del suo punto di minimo relativo e del suo flesso. Studiamo la funzione f ( x ) = x3 − 2 x Dominio: R /{0} ; Intersezione asse delle ascisse: f ( x ) = ( ) x3 − 2 = 0 ⇒ A 3 2 ,0 ; x Intersezioni asse delle ordinate: non ve ne sono; Eventuali simmetrie: non è una funzione nè pari nè dispari; Positività: x3 − 2 f (x ) = > 0 la studiamo, risolvendo separatamente numeratore e x denominatore: N (x ) = x 3 − 2 > 0 ⇒ x > 3 2 N (x ) ⇒ f (x ) = > 0⇒ x < 0∨ x > 3 2 ; D( x ) D(x ) = x > 0 ⇒ x > Asintoti verticali: www.matematicamente.it 3 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa x3 − 2 lim = −∞ x→0 + x ⇒ x = 0 è asintoto verticale; x3 − 2 lim = +∞ x→0 − x x3 − 2 = ±∞ per cui non ci sono asintoti orizzontali; x → ±∞ x Asintoti orizzontali: lim f (x ) = +∞ x → +∞ x Asintoti obliqui: non ve ne sono in quanto ; f (x ) lim = −∞ x → −∞ x lim Crescenza e ( decrescenza: la derivata prima è ) 2 x3 + 1 f ' (x ) = > 0 ⇒ x ∈ (− 1,0 ) ∪ (0,+∞ ) quindi la funzione è strettamente crescente x2 in (− 1,0) ∪ (0,+∞ ) e strettamente decrescente altrove. Concavità e convessità: la derivata seconda è f ' ' ( x ) = ( ) 2 x3 − 2 . La funzione presenta x3 eventuali flessi a tangente obliqua nelle ascisse dei punti che annullano il numeratore ( ) ( ) N ( x ) = x 3 − 2 della derivata seconda. Il numeratore N ( x ) = x 3 − 2 si annulla in x = 3 2 in cui la funzione presenta un flesso a tangente obliqua. Inoltre f ' ' (− 1) = 6 > 0 per cui (-1,3) è un minimo relativo. Il grafico è presentato di seguito: www.matematicamente.it 4 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa Punto c Calcolare l’area della regione piana delimitata dalla curva γ e dalla retta y=5. Le intersezioni della curva con la retta di equazione y=5 f (x ) = si ricavano risolvendo l’equazione x3 − 2 = 5 ⇒ x 3 − 5 x − 2 = 0 e ricordando che per ipotesi la curva passa per (-2,5), un x ( ) divisore di x 3 − 5 x − 2 è certamente ( x + 2) . Il polinomio di terzo grado si scompone come (x (x 3 3 S= ) ( − 5 x − 2 ) = (x + 2 )(x ) − 2 x − 1) = 0 ⇒ x = −2, x = 1 ± − 5 x − 2 = (x + 2 ) x 2 − 2 x − 1 1− 2 ∫ −2 2 per 2. cui L’area da calcolare vale 1− 2 1− 2 x3 − 2 x3 2 5 − dx = ∫ 5 − x 2 + dx = 5 x − + 2 ln x x x 3 −2 −2 ( 1− 2 = 5 − 5 2 − 3 ( ) 3 = 8 + 2 ln 2 − 1 − − 10 + + 2 ln 2 = 3 ) ( ) ( ) 22 7−5 2 = 5 − 5 2 − + 2 ln 2 − 1 − − + 2 ln 2 = 3 3 ( ) 8 10 2 22 2 1 10 2 = − + 2 ln 2 − 1 + − 2 ln 2 = 10 − + 2 ln − 3 3 3 3 2 2 Punto d Utilizzando il disegno di γ, trovare quante soluzioni ammette l’equazione x 3 − kx − 2 = 0 , per − 2 < x < 2 , essendo k un parametro reale. www.matematicamente.it 5 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa Trovare le soluzioni dell’equazione x 3 − kx − 2 = 0 per − 2 < x < 2 equivale a trovare le soluzioni x3 − 2 y = x del sistema y = k . Consideriamo a tal riguardo il grafico sottostante in cui viene − 2 < x < 2 rappresentata la curva γ con le rette y = −1, y = 3, y = 5, y = 6 per − 2 < x < 2 . Il grafico soprastante evidenzia le seguenti soluzioni: 1 soluzione positiva per k < 3 ; 2 soluzioni coincidenti e pari a x = −1 per k = 3 : la soluzione x = 2 ∉ (− 2,2) va scartata; 2 soluzioni negative per 3 < k < 5 ; 1 soluzione negativa per k = 5 : la soluzione x = −2 ∉ (− 2,2) va scartata; 1 soluzione negativa per k > 5 . In conclusione si ha: 1 soluzione per k < 3 ∨ k ≥ 5 ; 2 soluzioni per 3 ≤ k < 5 . www.matematicamente.it 6 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa PROBLEMA 2. Nel piano, riferito ad un sistema monometrico di assi cartesiani ortogonali (Oxy ) , è assegnata la parabola p’ di equazione: y = ax 2 , dove a è un numero reale positivo assegnato. Punto a Condotta una generica retta t per il fuoco F della parabola p’ e chiamato M il punto medio del segmento che p’ intercetta su t, trovare le funzioni x(k ) ed y (k ) che forniscono, nell’ordine, l’ascissa e l’ordinata di M per mezzo della pendenza della retta t. La parabola in questione, di equazione y = ax 2 passa per l’origine degli assi, ha come vertice 1 l’origine degli assi (0,0) e presenta come fuoco il punto F = 0, . 4a Una retta generica passante per il fuoco F ha equazione: t : y = kx + 1 4a Ora si calcolano le intersezioni tra la retta t e la parabola p’: va risolta l’equazione seguente: 1 2ak ± 2a k 2 + 1 k ± k 2 + 1 2 2 ax = kx + → 4a x − 4akx − 1 = 0 → x = = 4a 2a 4a 2 2 Per cui i punti di intersezione saranno: k + k 2 +1 k + k 2 +1 1 + A= , k 2a 2a 4a k − k 2 +1 k − k 2 +1 1 + B= , k 4a 2a 2 a Il punto medio M avrà coordinate: 1 x + xB y A + yB k k 2 M = A , + = ( x(k ), y (k )) = , 2 2 2a 2a 4a Punto b Considerate le equazioni x(k ) e y (k ) ed eliminato il parametro fra esse, si trova l’equazione di una seconda parabola p” (è chiamata luogo geometrico del punto M al variare di t nel fascio di centro F). Ora posto: www.matematicamente.it 7 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa k x = k = 2ax 2a ⇔ k2 1 2 k 1 y = + y = + 2a 4 a 2a 4 a si ricava l’equazione della parabola p’’: y= (2ax )2 2a + 1 1 = 2ax 2 + 4a 4a Punto c Calcolare l’area A della regione piana R delimitata dalle parabole p’ e p” e dalle rette di equazioni x = 0 ed x = 2a . Per il calcolo dell’area si consideri la figura seguente: L’area sarà: ( ) 2a 2a ax 3 1 x 8a 4 1 2 1 2 S = ∫ 2ax 2 + + = + − ax dx = ∫ ax + dx = 4a 4a 4a 0 3 2 3 0 0 2a www.matematicamente.it 8 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa Punto d Trovare il valore di a per il quale l’area A è uguale 13 e, in corrispondenza di tale valore, 24 calcolare il volume del solido generato dalla regione R quando ruota di un giro completo intorno all’asse y. Per calcolare il valore di a dobbiamo imporre l’equazione: 8a 4 1 13 8a 4 1 1 1 1 1 + = → = → a4 = → a 2 − a 2 + = 0 → a = ± 3 2 24 3 24 64 8 8 2 2 ed essendo a un valore positivo si ha che la soluzione accettabile è a = 1 2 2 . In tal modo le due parabole avranno equazione: f1 ( x) = x2 2 2 x2 1 f 2 ( x) = + 2 2 Per il calcolo del volume consideriamo la figura seguente: I punti A,F,D,E,C hanno le seguenti coordinate: www.matematicamente.it 9 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa 1 1 3 1 3 1 1 A ,0 , F , , , D , E 0, , C 0, 2 2 2 2 2 4 2 2 2 2 Prima di calcolare il volume colorato in verde esprimiamo gli archi del primo quadrante delle parabole suddette come funzioni x = g ( y ) : f1 ( x) = x2 → x = 2 2y 2 2 x2 1 f 2 ( x) = + →x= 2y −1 2 2 Questo è possibile farlo in quanto nel primo quadrante l’invertibilità delle due parabole è garantita. Il volume lo si ricava partendo dal volume del cilindro ottenuto dalla rotazione del rettangolo OCDA cui va sottratto i volumi ottenuti dalla rotazione intorno all’asse delle ordinate delle regioni di piano R1 ed R2, cioè: 3 2 V =π 3 1 −π 2 2 2 2 2 ∫ 1 1 2 y − 1 2 dy − π 4 2 ∫ 0 2 dy = 2 2 y 2 3 1 2 2 2 y 2 3 2 π − − y − y 2 04 2 = 1 4 2 2 2 3 9 2 3 2 1 2 =π − − − + = − 4 2 2 2 32 4 2 16 3 5 2 1 2 9 2π = = π − + − 16 32 32 4 2 2 2 [ www.matematicamente.it ] 10 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa QUESTIONARIO. Quesito 1 Calcolare la derivata, rispetto ad x, della funzione f ( x ) = sin 2 (2 x ) . f ( x ) = sin 2 (2 x ) derivata di d (sin (2 x )) (4 ) cos ( x3)) = 2 sin (4 x ) f ' ( x ) = 2 ⋅ sin (2 x ) ⋅ = 2 ⋅ sin (2 x ) ⋅ 2 ⋅ cos(2 x ) = 2 ⋅ (1 2 sin 2 x2 44 4424 dx sin ( 4 x ) La In altro modo ricordando che f ' (x ) = − f ( x ) = sin 2 (2 x ) = è 1 − cos(4 x ) 1 1 = − cos(4 x ) la derivata è 2 2 2 1 [− 4 ⋅ sin (4 x )] = 2 sin (4 x ) . 2 Quesito 2 Si consideri la seguente proposizione: Condizione necessaria e sufficiente affinché due triangoli siano congruenti è che abbiano due lati congruenti e i seni degli angoli fra essi compresi uguali. Dire se è vera o falsa e spiegare in modo esauriente la risposta data. La proposizione è falsa in quanto Condizione necessaria e sufficiente affinché due triangoli siano congruenti è che abbiano due lati congruenti e gli angoli fra essi compresi uguali. Cioè i due triangoli devono avere uguali gli angoli compresi tra i due lati congruenti e non devono avere uguali i seni degli angoli in quanto, detti α , β due angoli, da sin α = sin β si ricava sia α = β che α = 180° − β , cioè due angoli che hanno seni uguali o sono uguali o supplementari; ecco per cui la proposizione è falsa. Quesito 3 Si indichi con α l’angolo che una diagonale di un cubo forma con una faccia. La misura di α , espressa in radianti: [A] è 3 3 6 ; [C] è arctan ; [B] è arccos arcsin 3 ; [D] un valore diverso. 3 6 Una sola alternativa è corretta: individuarla e fornire una spiegazione esauriente della scelta operata. Consideriamo la figura seguente: www.matematicamente.it 11 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa L’angolo che una diagonale di un cubo forma con una faccia è l’angolo che la diagonale del cubo forma con la diagonale della faccia. La diagonale del cubo di lato l misura d C = l 3 mentre la diagonale della faccia misura d F = l 2 . Il lato che si oppone all’angolo da determinare misura l. Applicando il teorema dei seni si ha 3 per cui la risposta 3 sin (θ ) = 1 da cui θ = arcsin 3 corretta è la A. Quesito 4 Considerata l’equazione: x 4 + x − 2 = 0 , spiegare, con il metodo preferito ma in maniera esauriente, perché non può ammettere più di una soluzione razionale. Ricordiamo il teorema seguente: se un polinomio p(x) a coefficienti interi è tale per cui il numero razionale a è un suo zero, cioè b a p = 0 , allora valgono le seguenti: b 1. il numeratore a divide il termine noto; 2. il denominatore b divide il coefficiente di grado massimo del polinomio. Quindi la nostra concentrazione va posta sul coefficiente di grado massimo del polinomio, che è unitario, e sul termine noto, pari a (− 2) . Ora gli unici divisori di 1 e (− 2) ( e cioè del coefficiente di grado massimo e del termine noto) sono 1 e -1. Quindi le possibili soluzioni razionali potrebbero essere 1 e -1. Ma p(1) = 0, p(− 1) = −2 , per cui l’unica soluzione razionale è x = 1. In maniera alternativa possiamo trovare esplicitamente le radici reali dell’equazione x 4 + x − 2 = 0 e stabilire quante di esse sono razionali. Sicuramente x = 1 è soluzione in quanto sostituendo in x 4 + x − 2 = 0 otteniamo l’identità 0=0. Applicando allora la regola di Ruffini si ha ( ) x 4 + x − 2 = 0 ⇒ ( x − 1) x 3 + x 2 + x + 2 = 0 → www.matematicamente.it x =1 (x 3 ) + x2 + x + 2 = 0 . 12 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa ( ) Troviamo le radici dell’equazione cubica x 3 + x 2 + x + 2 = 0 o equivalentemente gli zeri della ( ) ( ) funzione f ( x ) = x 3 + x 2 + x + 2 . Innanzitutto lim x 3 + x 2 + x + 2 = ±∞ ; inoltre la derivata prima della funzione ( x → ±∞ f (x ) = x 3 + x 2 + x + 2 ( ) è ( ) f ' (x ) = 3x 2 + 2 x + 1 ) f ( x ) = (x da cui deduciamo la stretta crescenza della cubica f ( x ) = x 3 + x 2 + x + 2 in tutto R. Quindi a norma del primo teorema degli zeri esiste un unico zero della funzione 3 ) + x 2 + x + 2 in (− ∞,+∞ ) . In particolare, essendo f (− 2 ) = −4 < 0, f (− 1) = 1 > 0 l’unico zero di f ( x ) = (x 3 + x 2 + x + 2 ) si trova in (− 2,−1) . Per trovare lo zero cercato applichiamo il metodo delle tangenti con punto iniziale x0 = −2 , tramite formula di ricorrenza x n +1 = x n − f (xn ) con un errore inferiore a 10 −3 . Sviluppando il metodo si f ' (xn ) ha: 1. x0 = −2 ; 2. x1 = x0 − x3 + x2 + x + 2 f (x0 ) 14 = −2 − = − ≈ −1.55556 2 f ' (x0 ) 9 3x + 2 x + 1 x = x 0 3. x 2 = x1 − x3 + x2 + x + 2 f ( x1 ) = −1.55556 − ≈ −1.38076 2 f ' ( x1 ) 3x + 2 x + 1 x = x 1 4. x3 = x 2 − x3 + x2 + x + 2 f (x2 ) = −1.38076 − ≈ −1.35381 2 f ' (x2 ) 3x + 2 x + 1 x = x 2 x3 + x2 + x + 2 f ( x3 ) 5. x 4 = x3 − = −1.35381 − ≈ −1.35321 2 f ' ( x3 ) 3x + 2 x + 1 x = x 3 Poiché x 4 − x3 ≈ 0.0006 < 1 allora α ≅ −1.353 è lo zero trovato. 1000 In conclusione gli zeri reali dell’equazione x 4 + x − 2 = 0 sono due e pari a x = 1, x = −1.353 dei quali solo x = 1 è razionale. In ultima analisi, piuttosto che applicare il metodo delle tangenti, avremmo potuto applicare il metodo di Cardano per le equazioni di terzo grado ed avremmo ottenuto i medesimi risultati. Quesito 5 In un cono equilatero di apotema a inscrivere il cilindro circolare retto di volume massimo. Si consideri la figura sottostante raffigurante in sezione il cono circoscritto al cilindro. www.matematicamente.it 13 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa C G A D KH = x con CH : HB = CK : KF e cioè cilindro è 0< x< H F B E a a 3 per cui CH = . 2 2 Poiché il cono è equilatero si ha HB = Poniamo K a 3 . I triangoli CHB e CKF sono simili per cui 2 3a 3 a 3 a a 3 . Il volume del : = − x : KF da cui KF = − x 2 2 2 2 3 ( ) π a 3 2 π 3a 2 VCilindro ( x ) = π ⋅ KF ⋅ KH = − x ⋅ x = x 3 − a 3 x 2 + 3 2 3 4 2 x . La minimizzazione del volume la effettuiamo tramite derivazione. La derivata prima del volume è: ' VCilindro (x ) = [12 x 12 π 2 ] − 8a 3 x + 3a 2 = π 12 (2 x − a 3 )(6 x − a 3 ) per cui ' VCilindro (x ) > 0 ⇒ 0 < x < a 3 a 3 ⇒ VCilindro ( x ) strettamente crescente in 0 , 6 6 ' (x ) < 0 ⇒ 0 < x < VCilindro a 3 a 3 a 3 ⇒ VCilindro ( x ) strettamente decrescente in , 2 6 2 ' (x ) = 0 ⇒ x = VCilindro a 3 a 3 a 3 ∨x= ⇒x= ascissa di massimo relativo proprio 2 6 6 Quindi il volume massimo lo si ha per x = a 3 1 , cioè quando l’altezza del cilindro è di quella 6 3 2 a 3 π a 3 a 3 a 3 a 3 3π = del cono, e vale VCilindro 3 2 − 6 ⋅ 6 = 54 . 6 Quesito 6 La funzione reale di variabile reale f(x) ammette derivata nulla in tutti i punti di un intervallo J, tranne che nel punto a di J, dove la funzione non è continua. Si può concludere che la funzione f(x) è costante in J? Fornire una spiegazione esauriente della risposta. Per un corollario del teorema di Lagrange si ha: www.matematicamente.it 14 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa Sia f una funzione definita in un intervallo J della retta reale ed in esso continua. La f sia inoltre derivabile in tutti i punti interni al tale intervallo e sia f ’(x) ≡ 0. Allora la funzione f è costante in tutto J. Nel caso in esame tale teorema non è applicabile a tutto l’intervallo J in quanto la funzione non è continua in un punto a dell’intervallo J. Tuttavia il corollario è applicabile ai due sotto intervalli destro e sinistro non contenenti a, per cui la funzione sarà costante a tratti negli intervalli di esistenza. Quindi se la funzione reale di variabile reale f(x) ammette derivata nulla in tutti i punti di un intervallo J, tranne che nel punto a di J, dove la funzione non è continua si può concludere che la funzione è costante a tratti negli intervalli di esistenza, cioè in J /{a} , ma non si può concludere che sia completamente costante in J. Ad esempio la funzione y = arctan x + arctan 1 è definita per x ∈ R /{0}. La derivata prima è: x 1 1 x2 = 1 − 1 = 0 y' = + 1+ x2 1+ 1 1+ x2 1+ x2 x2 − Essendo la derivata prima nulla, la funzione è costante negli intervalli di esistenza (− ∞,0) e (0,+∞ ) , e il valore della costante può essere trovato valutando la funzione in un punto qualsiasi dei due intervalli ( ) (− ∞,0) e (0,+∞ ) , ad esempio in 3 ∈ (0,+∞ ) e − 3 ∈ (− ∞,0 ) . In questo caso ( ) 1 π π π y 3 = arctan 3 + arctan = + = 3 3 6 2 1 π π π y − 3 = − arctan 3 − arctan = − − = − 3 6 2 3 ( ) ( ) π 1 2 In conclusione la funzione è costante a tratti e vale y = arctan x + arctan = x π − 2 www.matematicamente.it se x ∈ (0 , + ∞ ) se x ∈ (− ∞,0 ) . 15 Sessione ordinaria all’estero (Americhe) 2006 Soluzione a cura di Nicola De Rosa Quesito 7 Si consideri il seguente limite: 1 xx lim+ 1 − x→0 2 Esso è uguale a: [A] e 2 ; [B] 12 ; [C] e e ; [D] 1 e ; dove “e” è il numero di Nepero. Una sola alternativa è corretta: individuarla e fornire una spiegazione esauriente della scelta operata. Operiamo la sostituzione t = 2 . In tal modo x → 0 + ⇒ t → +∞ . Si ha: x (−t ) 1 x lim 1 − = lim 1 + t → +∞ x→0 + 2 (− t ) 1 x − 1 2 (−t ) 1 = lim 1 + t → +∞ (− t ) 144424443 − 1 2 =e − 1 2 = 1 e per cui la soluzione =e corretta è la D. www.matematicamente.it 16