12/12/2013 di Paolo Rolli

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50 Spettacoli
OROSCOPO
DEL GIORNO
IL GIORNALE DI VICENZA
Giovedì 12 Dicembre 2013
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
21 marzo/20 aprile
21 aprile/20 maggio
21 maggio/21 giugno
22 giugno/22 luglio
23 luglio/23 agosto
24 agosto/22 settembre
23 settembre/22 ottobre
Il mese è molto stimolante
ma dipende dai punti di vista.
Dovrete imparare a gestire
al meglio le emozioni.
Sono ottime delle soste in
piscina, come anche delle
lunghe permanenze nella vasca
da bagno con sali profumati.
Il mese passa senza infamia e
senza lode fino all'entrata di
Venere in trigono dal giorno 21
con tripudio di gaudio amoroso.
Non tentennate con chi saprà
darvi stimoli, passione e amore
a volontà. Cercate di rimanere
saldi al vostro posto di lavoro.
Con cinque pianeti nel Fuoco
c'è da aspettarsi qualche colpo
di testa e troppa carica nelle
questioni sentimentali.
Usate tutta l'energia anche
in altri ambiti della vostra
vita, che è e sentirete
speciale.
I troppi pianeti nel Fuoco
questo mese tendono a
darvi troppa carica e voglia
di evadere.
Mauna risata
nonpuò seppellire
miseriae nobiltà
NUOVOEP
DOMANIATAVERNELLE
ILCONCERTODEI REESE
Lello ArenaeGeppy Gleijesesriprendono
Scarpetta,loattualizzano (conqualcheforzatura) e
daun basso... all’altomietono applausi. Oggi replica
THIENE
C’era una volta la miseria,
quella vera, quella dei fatiscenti bassi napoletani, dove spesso pranzo e cena non andavano d’accordo. E c’era una volta
la nobiltà, quella partenopea,
opulenta e oziosa. C‘erano una
volta, appunto.
Con ciò non è detto che opere
come “Miseria e nobiltà”, presentata l’altra sera nell’ambito
della stagione del Comunale,
non debbano più essere proposte in quanto descrivono esasperate vicende superate dai
tempi. Se l’approccio fosse
questo, si dovrebbe lasciare in
soffitta la maggior parte del
grande teatro italiano, a iniziare da quello goldoniano, per
non parlare di Selvatico o Gallina, contemporanei di Eduardo Scarpetta, tanto per restare
in ambito strettamente locale.
Eppure l’allestimento di “Miseria e nobiltà” portato in scena con la regia di Geppy
Gleijeses, che ne è anche protagonista assieme a Lello Arena,
rispettivamente nei panni di
Felice e Pasquale, per quanto
apprezzato dal pubblico lascia
qualche perplessità.
La vicenda delle due famiglie
forzatamente conviventi, disperate in quanto non sanno
più come tirare avanti, anche
solo come procurarsi qualcosa da mangiare, prende la piega allorquando all’orizzonte si
prospetta la complicità con un
giovane nobile che assolda il
gruppo di disperati per risolvere un’osteggiata vicenda amorosa; ai protagonisti poco importa che si tratti di millantare status nobiliari lontanissimi da loro, anzi, all’interesse
affiancano la soddisfazione,
per una volta, di una sorta di
rivalsa sociale, ancorchè posticcia come gli abiti con i quali si travestono: l’importante,
alla fine, è mettere qualcosa
sotto i denti, e le prospettive
appaiono molto favorevoli.
Il tutto si trasforma nella più
classica delle commedie degli
equivoci, che per riuscire appieno necessita di una coralità
che forse a tratti è mancata. La
vicenda parte piano, sottotono, nello spettrale basso di Felice e Pasquale, volutamente
spoglio, buio e privo di qualsiasi scenografia a significare la
povertà più nera. Il crescendo,
per arrivare al secondo atto
nella dorata e stucchevole dimora di un cuoco arricchito
che si presta a tutto pur di sposare la figlia con un nobile, è
ben sostenuto, ma a tratti l’indispensabile coralità dell’azione annaspa, lasciando forse
troppo spazio ai due pur brillanti protagonisti.
Che personaggi e situazione
caricaturali, esasperate, facciano per forza di cose parte di un
certo genere di teatro, è fuori
discussione: ne rappresentano i muscoli e il sangue, ne sono la colonna vertebrale, il
meccanismo che scatena la risata. Scadere nel macchiettismo è però un pericolo sempre in agguato e in questo allestimento di “Miseria e nobiltà”a tratti il rischio si è talvolta
concretizzato, come nella scena della sedia senza seduta nella quale Felice si incastra ripe-
La formazione rock
vicentina continua il
minitour promozionale del
nuovo Ep. Domani la band
sarà dal vivo allo Scacco
Malto, con il proprio
alternative rock melodico e
moderno.Concerto alle 22.
TRIBUTO
SABATO AMOLVENA
LAMUSICA DEGLIAC/DC
LelloArenae Geppy Gleijeses(che èanche ilregista)alComunale di Thienein “Miseriaenobiltà”. STELLA
L’interno del“basso” nel quale alloggiala miseria. FOTO DONOVAN CISCATO
tutamente, che è apparsa troppo alla ricerca di una risata facile. Tra gli aspetti che sollevano qualche perplessità vi sono
poi stati i riferimenti troppo
marcati alla similitudine tra la
drammatica situazione di povertà delle famiglie di Pasquale e Felice e l’attualità, la crisi
odierna che ha purtroppo ridotto molti in situazioni analoghe a quelle delle famiglie protagoniste dell’opera scritta a fine Ottocento. L’affinità c’è,
non è difficile coglierla, quindi è apparsa un po’ forzato sottolinearla calcando il tono
sull’attualità.
Questa sera si replica alle
20,45. •
DANCE
OGGIA COSTABISSARA
ILDJ MR.TIES
Un dj italiano di stanza a
Berlino sarà protagonista
della rassegna
Musicisthekey 2013 al Qubò
Cafè che, con Jazz Not Dead
Festival e Dax Dj, propone
Francesco De Nittis, in arte
Mr. Ties. Dalle 22.
di LORENZO PAROLIN
ISABELLARAGONESE
LATRAMA
Inscenalacronaca
perriflettere
supezzidiverità
U
Appuntamento al
Revolution di Molvena con la
Alex Sure Band, in concerto
per presentare il proprio
omaggio alla formazione
australiana, dagli esordi agli
ultimi successi. Inizio della
serata alle 22.
© RIPRODUZIONERISERVATA
L'INTERVISTA
na donna è
accusata di aver
assassinato i suoi
due bambini. Dal
fatto di sangue inizia
un’indagine che porta sulla
scena una sequenza di
personaggi, privati e pubblici,
ognuno dei quali tenta di
disegnare il proprio ruolo e di
difendersi da quello che lo
spettacolo gli attribuisce.
“Taking care of baby”, piéce
firmata da Dennis Kelly e in
cartellone stasera alle 21 al
teatro Remondini di Bassano,
si sviluppa entro questa
cornice, trasformando fatti di
cronaca (la vicenda si ispira ai
casi giudiziari di due donne
britanniche) in occasioni per
allargare lo sguardo al
rapporto tra realtà e finzione.
Protagonista della versione
italiana, per la regia di
Fabrizio Arcuri, è la
palermitana Isabella
Ragonese, attrice che a
trentadue anni ha in
23 ottobre/22 novembre
Va molto bene scaricare nello
sport, ottimo il trekking, o
mettendo energia in qualche
piccolo viaggio divertente.
Flash
TEATRO. Successodi pubblicoalComunale diThieneper unclassico
Paolo Rolli
Scorpione
Takingcare
ofbaby:
eccoMedea
curriculum una dozzina di
film e due spettacoli teatrali
impegnati come “African
Requiem” ispirato alla
vicenda di Ilaria Alpi e
“Taking care of baby”.
Il suo personaggio è,
alternativamente, paragonato
a Medea o ad Anna Maria
Franzoni, di Cogne. A quale
figura si sente più vicina?
L’autore è britannico e credo
che difficilmente conoscesse
il delitto di Cogne. Al capo
opposto, Medea è uno dei
pilastri della letteratura
occidentale e, forse,
l’accostamento è un po’
abbondante. Credo che la
cifra di “Taking care of baby”,
sia portare sulla scena,in
chiave teatrale, fatti di
cronaca e coglierne l’eco di
temi che vanno oltre la
semplice narrazione di una
storia. Mi spiego meglio:
ognuno dei personaggi in
scena (una madre, un padre,
un giornalista, uno psicologo,
Unfrangentedi “Taking careofbaby”con IsabellaRagonese protagonista: questaseraaBassano
un politico e un regista
teatrale) racconta il proprio
pezzetto di verità. Io, che sono
al centro della storia,
interagisco con loro
virtualmente grazie a una
telecamera, per buona parte
dello spettacolo. Così,
mettiamo in scena una storia,
ma anche invitiamo a
riflettere sul rapporto tra
realtà e sua rappresentazione.
Quindi c’è Euripide, ma anche
Platone. Con una spruzzata di
cinema in presa diretta…
IsabellaRagonese
Sperimentiamo un
linguaggio che mette insieme
cinema e teatro, anche se,
lavorando in diretta, l’aspetto
teatrale è predominante.
Credo che sia anche una
caratteristica della mia
generazione la capacità di
muoversi tra palcoscenico e
schermo. In fondo la
distinzione tra attore di
teatro o di cinema e tivù è
molto italiana. Negli altri
paesi non c’è e credo che
anche con gli attori trentenni,
qui da noi, stiamo assistendo
a una bella contaminazione
di linguaggi che allarga la
platea a pubblici nuovi.
A prescindere dal mezzo
scelto, lei sta costruendo una
TAKING CAREOF BABY. Il
testodiDennisKelly è un
esempiodi
teatro-documentario,
costruitosu interviste e
materialidicasidi cronaca.Una
donnaè accusata diaver
assassinatoi suoi duebambini
e unavocefuori campopone
domandeai protagonistidella
vicenda.Il tutto, neltentativo di
ricostruirela storia e rimettere
insiemei pezzidi unmosaico la
cuiricomposizione non è certa.
Ognunodeipersonaggi in
scena(una madre,un padre,un
giornalista,unopsicologo,un
politico,un regista teatrale)ha
unacolpada cuitenta di
difendersi,perchénessuno è
innocentequando unamadre
arriva a compiereungesto così
tragico.Inpiù,il filtro
mediatico,rappresentato sulla
scenada proiezioni inpresa
diretta,rendeanche gli
spettatoripartecipidel dolore,
e collusicon le azioni dei
protagonisti.“Takingcare of
baby” è il raccontodi una
battagliatra unatragediae il
tentativodel suo racconto.
carriera da attrice impegnata.
Si è occupata di precariato,
omosessualità femminile e ora
di infanticidio…
Sì ma mi piacciono anche le
commedie e i film romantici!
Una battuta per dire che i
temi sociali non sono
qualcosa di assoluto. Per un
attore è importante sentirsi
bene nel personaggio e non a
caso diciamo che nel nostro
mestiere l’etica è l’estetica.
Poi, se i personaggi ti
convincono, la
comunicazione e la capacità
di trasmettere emozioni
arrivano da sé.
E la sua Sicilia? Da qualche
anno vive un fermento che la
rende uno dei poli culturali
d’Italia. Crede che questa
vivacità potrà influire anche
sul piano sociale o economico?
Bello che lo notiate dal
Veneto, mi fa piacere. La mia
terra è ricchissima di storia e
di contraddizioni, una delle
quali, tanto per non
nasconderci, è la criminalità
organizzata. Nonostante
tutto, ho speranza nelle nuove
generazioni, specie in chi,
dopo alcuni anni di
lontananza, vuole tornare e
cambiare le cose. Per quel che
mi riguarda, la Sicilia mi
accompagna sempre sul
palcoscenico e cerco di
restituirne al pubblico
un’immagine autentica,
lontana dagli stereotipi. •
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