PROGRAMMA Nicolas Chédeville Sonata nr. 6 da “ Il Pastor fido ” Vivace Fuga Largo Allegro ma non presto Martin Friedrich Cannabich Sonata nr. 4 Op. 1 Allegro Largo Tempo di Minuetto Giovanni Benedetto Platti Sonata nr. 3 Op. 3 Allegro ma non molto Larghetto Minueto Giga Giovanni Benedetto Platti Sonata nr. 5 Op. 3 Pastorale Non tanto allegro Allegro assai Johann Sebastian Bach Sonata in E minore BWV 1034 Adagio ma non tanto Allegro Andante Allegro Nicolas Chédeville (1705 – 1782), compositore e strumentista francese, nel 1725 entrò a fare parte dell’orchestra dell’Opéra di Parigi come suonatore di musette e di oboe e per la musette trascrisse molte composizioni di autori contemporanei. Il compositore e i suoi fratelli anch’essi musicisti, Pierre ed Esprit-Philippe, furono assai apprezzati al loro tempo come esecutori; furono i tipici musicisti di corte destinati ad offrire alla società della Francia di Luigi XV musiche graziose e disimpegnate. Dal punto di vista musicale, le Sonate di Chédeville presentano, generalmente, melodie semplici che ci riportano ad un’atmosfera popolare, ma che possono anche essere caratterizzate da difficoltà di ordine tecnico. Martin Friedrich Cannabich (ca 1700 – ca 1756), fu strumentista e compositore tedesco, e capostipite di una famiglia di musicisti. Flautista e oboista nell’orchestra della corte di Mannheim, fu anche maestro di flauto del principe elettore Carlo Teodoro. Le sue Sonate per flauto traverso furono pubblicate a Parigi nel 1751. Giovanni Benedetto Platti (1697 – 1763) nacque a Padova e studiò a Venezia con Francesco Gasparini, ma nel 1722 emigrò in Germania dove entrò, insieme ad altri musicisti italiani, al servizio del principe vescovo di Würzburg; in questa città trascorse tutta la sua vita, attivo come strumentista, compositore e insegnante di canto. Le sue Sei Sonate per flauto traverso furono pubblicate nel 1743; significativa anche la produzione di Sonate per cembalo, di natura preclassica. Johann Sebastian Bach (1685-1750) compose la Sonata in mi minore per flauto traverso e continuo BWV 1034 tra il 1718 e il 1720 (l’opera fu poi stampata postuma nel 1865 dall’editore Peters). In quegli anni, Bach era alla corte di Köthen, in qualità di maestro di cappella del giovane principe Leopold di Anhalt-Köthen, e aveva il compito di provvedere alla musica concertistica di corte, da eseguirsi in occasione di particolari solennità. Di conseguenza l’attività creatrice di Bach si esplicò non tanto nella musica sacra, poco praticata, quanto nell’ambito strumentale: si ebbero così le opere per flauto oltre ad altre per violino, violoncello solo ecc., e concerti per diversi strumenti.