Trio TRIO BAROCCO Adriene Mae Aguirre Flauto Luca Michelsanti Flauto Alessandro Alunno Fagotto QUARTETTO FIATI Ilaria Ronchi Flauto Adriene Mae Aguirre Flauto Elga Buono Flauto Luca Michelsanti Flauto Il complesso è composto da allievi del Conservatorio di musica di Perugia ai diversi e rispettivi livelli di studio e frequentano la classe di Musica d’insieme per strumenti a fiato del prof. Claudio Paradiso. Hanno all'attivo già numerose esperienze in formazioni cameristiche per la realizzazione di concerti e di festival importanti (La Musica romantica, Festival di Spoleto, Guida all’ascolto di Perugia) e fanno tutti parte dell'Orchestra sinfonica degli allievi del Conservatorio. Programma - Wilhelm Friedmann Bach Allegro in la minore Wilhelm Friedmann Bach (1710-1784), è il figlio primogenito di J. S. Bach ed è un autore tardo barocco. La sua musica pur mantenendo i tratti tipici del barocco (la precisione, l'essenzialità, l'improvvisazione e la generale "semplicità"), inizia a presentare caratteristiche proprie del futuro stile ottocentesco, presentando quindi maggiore ricercatezza. Le sue opere risultavano un azzardo per la sua epoca, in quanto, soprattutto per i flautisti (il flauto era di legno e l’intonazione ancora non molto buona), ma anche per gli altri strumentisti si presentavano di difficile esecuzione. Si può affermare che precorse i tempi, segnando un vero e proprio spartiacque tra la musica barocca e quella preromantica. Nella sua musica, infatti, si possono scorgere sia tratti barocchi che romantici. L'allegro in la minore è un unico movimento ed è anche chiamato "L'Allegrone". - Antonio Vivaldi Concerto in sol minore Antonio Lucio Vivaldi (1678-1741) è stato un compositore e violinista italiano esponente di spicco del tardo barocco veneziano. Detto il Prete Rosso per il colore dei suoi capelli, fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico, genere iniziato da Giuseppe Torelli, e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera lirica. Vastissima la sua opera compositiva che comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra. Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo, soprattutto tedeschi, tra cui Bach, Pisendel e Heinichen. Come avvenne per molti compositori del barocco, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto. Il concerto in sol minore fu concepito per flauto, oboe e fagotto ed è suddiviso in tre movimenti (Allegro ma cantabile, Largo, Allegro non molto). - Friedrich Kuhlau Quartetto in mi minore op. 103 Friedrich Daniel Rudolph Kuhlau (1786-1832) è stato un compositore danese del periodo classico. Nato in Germania, perse accidentalmente l'occhio destro all'età di sette anni per un banale incidente ma cominciò comunque a suonare il pianoforte prendendo lezioni ad Amburgo. La sua famiglia era povera e faticava a pagargli lo studio. Nel 1810 si trasferì a Copenaghen per entrare a far parte dell'armata Napoleonica e nel 1813 ottenne la cittadinanza danese. Nella sua vita fu conosciuto soprattutto come interprete di Beethoven, suo contemporaneo che diede molta influenza al suo stile di comporre, ma anche come compositore di opere in stile danese e di brani per pianoforte. Fra le opere più importanti ricordiamo un concerto per pianoforte, uno per un quartetto d'archi e diversi brani per il piano fra cui Sonate, Sonatine (compresa la celeberrima op. 20), Rondò e Variazioni. Si dedicò anche agli strumenti ad arco in quanto compose per loro tre quartetti, due quintetti e numerose sonate. Kuhlau è generalmente considerato un compositore minore, ma l'Ouverture dell'opera Elverhoj è molto nota in Danimarca e usata anche per il cinema danese. Il Quartetto in mi minore op. 103 si compone di cinque movimenti (Allegro maestoso, Allegro assai con molto fuoco, Scherzo "allegro assai", Adagio molto con espressione, Rondò "allegro assai"). - Jacques Castérède Flutes en vacance Jacques Castérède è un compositore fracese. Nato a Parigi nel 1926, ha studiato pianoforte, musica da camera, armonia, analisi musicale e composizione al Conservatorio di Parigi in cui poi lavorò come insegnante. Le sue composizioni spaziano dai brani da camera a quelli pianistici, dai concerti alle sinfonie. Inoltre è stato anche autore di alcuni balletti e opere. Flutes en vacances è stato da lui scritto nel 1962 e pone all'attenzione dell'ascoltatore dei quadretti di vita che parlano di una gita trascorsa nel mezzo della campagna francese. Si divide in quattro movimenti. Il primo (Flutes pastorales) descrive la routine della vita rurale. Il secondo (Flutes Joyeuses) è un delizioso scherzo con una seducente danza quasi spagnole nel mezzo. Il terzo (Flutes Réveuses) è basato su un tema preso da un libro di studi per flauto dello stesso Castérède e infonde, col suo stile sognante, una meravigliosa calma interiore. Il finale (Flutes Légères) è un movimento con una fortissima componente sincopata: quasi jazz. Propone continue sorprese e colpi di scena per chi ascolta. Dopo un breve intermezzo a tempo di valzer, ritorna al tema iniziale per poi concludere.