Ai Rev.mi Parroci e a tutti i presbiteri Ai Rev. Diaconi Ai Religiosi, alle Religiose ed ai Seminaristi Alle famiglie ed ai Laici cristiani Ai giovani di buona volontà della Diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo Oggetto: Sinodo dei giovani - Indizione Carissimi, il giorno 11 Ottobre 2011, con la lettera apostolica “Porta Fidei”, il Santo Padre Benedetto XVI, ha indetto l’anno della fede per ricordare il Cinquantesimo Anniversario dell’Inizio del Concilio Vaticano II ed il Ventesimo della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Alcuni giorni dopo, abbiamo vissuto, dal 13 al 15 Ottobre 2011, le intense giornate del Convegno diocesano sul tema ,” Chiesa locale Comunità educante”, che segnava l’inizio, a livello diocesano, della riflessione comunitaria sugli “Orientamenti Pastorali del decennio, “Educare alla vita buona del Vangelo”. Nel presentare alcuni pensieri di conclusione, manifestai il desiderio di proporre ai giovani una esperienza di cammino sinodale. Il Sinodo dei giovani si inserisce in questa duplice prospettiva. Esso parte dall’urgenza e dalla priorità più volte richiesta per la pastorale giovanile. Dice il Concilio: “…ai presbiteri sono affidati in modo speciale i poveri e i più deboli, ai quali lo stesso Signore volle dimostrarsi particolarmente unito e la cui evangelizzazione è presentata come segno dell'opera messianica. Anche i giovani vanno seguiti con cura particolare, e così pure i coniugi e i genitori…” (PO 6). Il Sinodo Diocesano indetto da Sua Ecc. Mons. Giuseppe Vairo, di venerata memoria, (5 Gennaio 1991-6 Giugno 1992) ha voluto attualizzare, per noi, la dottrina e gli Orientamenti del Concilio Vaticano II. Il n. 163 del Documento sinodale è dedicato esplicitamente all’ “Urgenza della Pastorale giovanile” “ Il Vangelo non passa nella vita se non attraverso una seria opera educativa (cf Educare alla vita buona del Vangelo n. 4). L’educazione dei giovani è la nostra prima scelta. I giovani sono il segno del futuro e della speranza (cf id n. 5). Capirli significa scoprire gli ideali nuovi che si affacciano alla storia (cf id nn 6-10), le vie nuove che l’umanità intraprende e anche le nuove domande che essa pone alla Chiesa. Il problema di fondo della pastorale giovanile, è offrire ai giovani spazi dei vera amicizia, dove si respiri l’aria pura del rapporto umano sincero, leale, cordiale, dove con la testimonianza limpida e la guida saggia dell’educatore si possa scoprire Gesù Cristo, il sua Vangelo, la gioia del suo amore (cf id n. 29 s.). …I sacerdoti devono ai giovani soprattutto tre cose: piena disponibilità a stare con loro, sincera amicizia che li sappia comprendere, direzione spirituale, che, rispettandone la libertà, li guidi verso autentici ideali (cf id n.26 s.). L’evangelizzazione di giovani non può esser generica. Deve essere personalizzata (cf id n. 15.28). La pastorale giovanile deve configurarsi come pastorale vocazionale mirata a suscitare e sostenere il dialogo tra Dio che chiama ed il giovane che si mette in ascolto. Nelle scelte vocazionali i giovani devono esser incoraggiati ed aiutati a puntare in alto (cf id n. 23), a seguire la voce del Signore nelle diverse vie: dall’impegno laicale nella famiglia, nella professione, nella politica a quelle di speciale consacrazione a Dio nel ministero sacerdotale e nella vita consacrata.” Le parole del Sinodo Diocesano saranno presenti a noi durante tutto lo svolgimento del cammino sinodale dei giovani. Dalla celebrazione del Sinodo ad oggi son passati vent’anni. Le istanze espresse allora rimangono valide, ma non poche cose sono cambiate. A quel tempo i giovani più lontani erano quelli “del muretto”. Oggi sembra che le distanze siano aumentate, creando in noi, talvolta, un senso di impotenza e di delusione. Ma non può essere così. Benedetto XVI, indicendo l’anno della fede ci esorta ad un nuovo entusiasmo apostolico. “La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa,- dice il Papa- come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza” 1. Giovanni Paolo II, nel suo messaggio per la V Giornata Mondiale della Gioventù del 1990, scriveva ai giovani di tutto il mondo: «Prendete il vostro posto nella Chiesa, che non è solo quello di destinatari di cura pastorale, ma soprattutto di protagonisti attivi della sua missione. La Chiesa è vostra, anzi, voi stessi siete la Chiesa». Benedetto XVI durante la GMG di Colonia ha affidato ai giovani, indicando i santi come veri riformatori, il compito stupendo della costruzione di una umanità più giusta, in nome di Gesù Cristo. Mi è stato chiesto da qualche parte: “Che volto avrebbe una comunità se mettesse al centro i giovani, facendoli protagonisti del loro percorso di fede e non solo destinatari? Quali scelte pastorali ne deriverebbero?”. Forse è giunto il momento di passare dalla “pastorale giovanile” alla “pastorale dei giovani”: i giovani con tutta la Chiesa sono testimoni di Gesù Cristo, speranza dell’uomo. L’esperienza sinodale vuole tentare questo il passaggio, forte di una fiducia immensa nella presenza del Signore. Scriveva Giovanni XXIII : “Il Redentore dell’umana salvezza, Cristo Gesù, che prima di salire al cielo aveva dato agli Apostoli, da lui scelti, il comando di portare la luce del Vangelo a tutte le genti, per infondere prestigio e solidità al compito loro affidato promise benignamente: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Tale gioiosa assistenza di Cristo, se non è mai mancata, viva ed operante, nella santa Chiesa, è stata evidente soprattutto quando la compagine e la comunità umana erano sconvolte dalle più furiose tempeste. In queste evenienze la Sposa di Cristo si è presentata con evidenza maestra di verità e dispensatrice di salvezza, ed ha dimostrato di fronte a tutti di quanta potenza fossero la carità, le pie preghiere recitate, le avversità e le tribolazioni sopportate con la grazia di Dio; queste sono le sue armi spirituali e sicuramente invincibili, perché la ha usate il suo divin Fondatore, che in un’ora solenne della sua vita dichiarò: "Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!" (Gv 16, 33).” 2 1 2 Benedetto XVI, Lettera Apostolica Porta Fidei, n. 2 Giovanni XXIII, Costituzione Apostolica Humanae Salutis, di Indizione del. Concilio Ecumenico Vaticano II 2 La parola «Sinodo» indica il contenuto e lo scopo di questa proposta pastorale: significa «strada insieme». Vogliamo percorre insieme la strada, che io considero la più bella e la più necessaria, quella che dà senso al nostro vivere e al nostro sperare: la strada che ci porta, come ci ricorda Benedetto XVI, alla “Porta Fidei”, la porta del credere in Gesù e del comunicarlo a tutti con coraggio. Il Sinodo è un evento che interessa tutta la Chiesa. Ma allora, perché un Sinodo con i giovani? I giovani hanno le antenne del cuore rivolte al futuro, sensibili e pronte a captare i segni dei tempi nuovi, ai quali tutta la Chiesa deve fare attenzione. Essi possono aiutarla a trovare le vie più efficaci per annunciare il Vangelo all’uomo d’oggi e viverlo con coerenza e fedeltà. Sono una risorsa di rinnovamento continuo, ma hanno bisogno di radicare la loro fede e la loro vita nel tessuto della tradizione e della memoria della Chiesa, nella vita della comunità dei credenti che ci dona il Vangelo e la testimonianza del Signore Vivente in mezzo a noi. Per il “Sinodo dei giovani” , insieme ai responsabili della pastorale giovanile ho pensato ad un titolo: "Futuro e Speranza: l'educazione dei giovani come (nostra) prima scelta" (cfr. n 163 Sinodo Diocesano 1992). E’, infatti urgente, incamminarci, tutti insieme, sul passo dei giovani, alla sequela di Gesù Cristo, speranza e futuro dell’uomo. Il Sinodo dei giovani viene indetto con questa lettera, che porta la data del 25 Gennaio 2012, Festa della Conversione di S. Paolo. Esso vivrà il momento inaugurale il giorno della celebrazione diocesana della GMG, il 31 Marzo 2012, vigilia della Domenica delle Palme. Durante tutto lo svolgimento, si metteranno a fuoco molti dei temi presentati dal citato Documento della CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Il “Sinodo” sarà sostenuto dalla preghiera dei nostri ammalati e di tutti voi. Chiediamo l’intercessione dei nostri Santi Patroni, S. Gerardo La Porta, S. Gerardo Maiella, il nostro Santo Giovane, e S. Gianuario. Alla protezione di Maria Santissima del Sacro monte di Viggiano, Regina della Lucania e Madre della Chiesa, affidiamo tutti i lavori sinodali e la buona volontà dei nostri giovani. Il Signore benedica tutti + Agostino Superbo Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo Potenza, dalla sede vescovile, 25 Gennaio 2012 Festa della Conversione di S. Paolo 3