MARZO
venerdì 21
SETTEMBRE
da lunedi 1 a domenica 7
IO SONO FIGLIO
FESTIVAL DELLE RESIDENZE
ore 21.00
Compagnia Sanpapié
ore 21.00
sabato
27
ore 21.00
SNIPPETS OF MEDEA
APRILE
venerdì
4
ore 21.00
ASHES OF HELL
Un Fottuto Requiem per Mahagonny
Compagnia Ilinx
lunedì
21
ore 21.00
Residenza React
domenica
28
ore 18.00
SNIPPETS OF MEDEA
Residenza React
lunedì
29
matineè
SNIPPETS OF MEDEA
Residenza React
TESTA O CROCE
Caporale plays John Lennon
24
OTTOBRE
sabato 25
CONTATTO
PIERINO E IL LUPO
Giorgio Caporale
giovedì
ore 21.00
Vibrazioni Dance Company
matineè
Compagnia Officina Teatrale
domenica
26
ore 18.00
MAGGIO
sabato 17
ore 21.00 + matineè
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Compagnia Officina Teatrale
domenica
18
ore 21.00
SCARAMUZZINO 6tet evolution
martedì
20
ore 21.00
OUTSIDE
Compagnia Maison d’Art
PIERINO E IL LUPO
Compagnia Officina Teatrale
venerdì
4|aprile
ore 21.00
ASHES OF HELL
Un Fottuto Requiem per Mahagonny
Compagnia Ilinx
Con: Laura Benetti, Maria Rosa Criniti, Stefano Pietro Detassis, Luca Marchiori, Chiara
Redaelli, Beatrice Uber
Drammaturgia: Nicola Castelli
Creazione: Nicolas Ceruti, Nicola Castelli, Laura Benetti, Maria Rosa Criniti, Stefano Pietro
Detassis, Luca Marchiori, Chiara Redaelli, Beatrice Uber
Scene e luci: Nicolas Ceruti
Progetto e regia: Nicolas Ceruti
In residenza Ilinxarium, Residenza Torrerotonda, Spazio Off
Produzione: Etré Fondazione Cariplo, Ilinx
Mahagonny è bruciata. Un misterioso incendio l’ha distrutta. I pochi sopravvissuti sono dispersi in mezzo al deserto che circondava la città. Sono tutto ciò che resta di una società che
aveva fatto di domanda e offerta l’unica legge riconosciuta e della transazione economica
la sola relazione possibile. In bilico fra la speranza di essere salvati e la paura di non avere
scampo, i 6 superstiti si troveranno a fare i conti con la collettiva incapacità di fare gruppo,
di essere comunità civile. Vanità, grettezza, egocentrismo, disillusione, meschinità, prenderanno pian piano il sopravvento, eliminando ogni residua umanità da queste creature e
rivelando la natura famelica.
Nato come ideale sequel dell’opera musicale di Berthold Brecht e Kurt Weil, Ascesa e declino
della città di Mahagonny, lo spettacolo attualizza la critica brechtiana alla società dei consumi e mette in scena quel che resta di una civiltà ormai collassata; un accrocchio d’individualità grottesche in preda al terrore di scomparire che deve confrontarsi con le proprie ombre
più private e mostruose.
Ilinx dal greco vortice, vertigine, turbine, nasce nel 1999 e si occupa principalmente di attività teatrali e formative , come contenitore, recipiente di esperienze e progetti che facciano
del teatro uno strumento di espressione e contaminazione collettiva.
Ilinx è essere attori attenti della realtà vissuta, nonché divulgatori umili di una realtà possibile, di un modo altro di comunicare, sentire ed esprimere.
Attraverso le sue produzioni, Ilinx esce dai luoghi canonici del teatro.
sabato
17|maggio
ore 21.00
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Compagnia Officina Teatrale
Con: Maddalena Ascione, Emanuela Bianchi, Francesca Cartaginese, Danilo Commarà, Serafino Mazzei, Francesco Miniaci, Adolfo Oliviero, Dario Rapicavoli, Elisa Vignolo
Scene: Emilio Valente
Costumi: Antonio Tallarico, Maria Paparazzo, Rosaria Galluzzo
Video: Adolfo Oliviero
Musiche: Giovanni Nicotera
Regia: Giovanni Carpanzano
Produzione: Officina Teatrale, Residenza React
Alla fine degli anni ’50 nella località di Atena, in Italia, c’è grande agitazione: siamo alla vigilia
delle nozze tra il duca Teseo e Ippolita dove procede parallelamente la difficile storia d’amore tra Ermia e Lisandro. I due non possono coronare il loro sogno, perché il padre di Ermia
ha destinato la figlia a Demetrio, innamorato non corrisposto di Ermia e a sua volta amato
ma senza speranza da Elena. Durante la notte, gli amanti tentano la fuga e si inoltrano nel
bosco, inseguiti da Demetrio ed Elena. Qui queste situazioni vengono osservate da Oberon
e dagli Elfi e Fate del suo magico regno. Assegnando alcuni compiti a Puck ed altri a Titania,
Oberon fa in modo che il corso degli eventi cambi e l’amore giusto ritrovi la retta via. Adesso
può finalmente celebrarsi il matrimonio tra Teseo e Ippolita.
Sogno di una notte di mezza estate, è un’occasione per uno spettacolo imponente dove
la recitazione e la forza degli attori non delega il racconto alla scenografia o all’impianto di
una drammaturgia classica ma ad una drammaturgia contemporanea essenziale e asciutta.
Lo spettacolo è costruito dentro una scatola piena di cuscini bianchi di varie dimensioni
che diventano anche supporto per realizzare le diverse ambientazioni sceniche mediante
videoproiezione con raffigurazioni del palazzo o della foresta ricreando così una dimensione
onirica. Una riscrittura semplice e nuova che tiene conto del tradizionale testo in inglese su
un impianto drammaturgico contemporaneo.
sabato
27|settembre
ore 21.00
SNIPPETS OF MEDEA
Residenza React
Con: Emanuela Bianchi, Maddalena Ascione, Francesco Miniaci, Elisa Vignolo
Coreografia: Lara Guidetti
Riprese e montaggio video: Luca Mariani
Scenografia: Emilio Valente
Autori e Regia: Giovanni Carpanzano, Emanuela Bianchi
Produzione: Offina Teatrale, Confine Incerto, Residenza React
Spettacolo interattivo che unisce il linguaggio della danza, del teatro e del video in un’opera
che vede protagonista Medea. Una Medea che passa per le voci di Christa Wolf come trait
d’union di visioni che traggono ispirazione da Corrado Alvaro, Seneca, Euripide, Franz Grillparzer, Pasolini e Las Von Trier.
Il pubblico è invitato ad entrare nella camera dei segreti di Medea, la sua testa, i suoi più
intimi pensieri. Si sentirà con lei sopraffatto dagli eventi e dalla natura selvaggia e potente.
Un dialogo per immagini tra due mondi, la natura e l’istinto e la razionalità, la complicità e
il compromesso, lo straniero e l’autoctono, sguardi molteplici che ci chiedono di tralasciare
il giudizio per andare oltre “ciò che si vede” e penetrare il mondo dell’invisibile che muove
le azioni.
Lo spettacolo ha un suo antefatto in un video “Aspettando Medea” che rappresenta l’assenza di Medea e che sarà proiettato in diversi luoghi qualche giorno prima dello spettacolo.
Il lavoro prevede una scrittura drammaturgica su diversi livelli, teatrale, coreografico e video.
Un’opera che lega il teatro contemporaneo alla performance, naturale sbocco di una ricerca
che Giovanni Carpanzano ed Emanuela Bianchi stanno conducendo nell’ottica di una innovazione dei linguaggi teatrali e performativi. Nell’ottica di un superamento del concetto di
teatro e del concetto di performance, singolarmente presi, in un linguaggio nuovo che li
comprenda entrambi pur non essendo nè l’uno nè l’altro. Non un ibrido ma un nuovo modo
di pensare la performance teatrale o il teatro performativo.
venerdì
21|marzo
ore 21.00
IO SONO FIGLIO
Compagnia Sanpapié
Con: Lara Guidetti, Francesco Pacelli e Federico Melca
Coreografia: Lara Guidetti
Drammaturgia e testi: Marco Di Stefano
Musiche: Marcello Gori
Costumi e Scenografie: Giulia Bonaldi
Regia: Lara Guidetti e Marco Di Stefano
produzione: Sanpapié
in collaborazione con DanceHaus Susanna Beltrami Milano e Spazio Valtorto Ravenna
Lo spettacolo fa parte di Europa Inestable, progetto finanziato dalla Commissione Europea – EACEA
nell’ambito del progetto Cultura 2007-2013
In un mix inebriante e onirico di danza, musica e parole, IO SONO FIGLIO è un viaggio attraverso le immagini del mondo contemporaneo italiano per esplorare alcune delle domande
esistenziali che accompagnano la società di oggi. Tre danzatori giocano con diverse qualità
di movimento tra ironia, intensa fisicità e leggerezza. Nel tentativo di comprendere il loro
diritto di nascita, si chiedono chi siamo e da dove veniamo.
Lo spettacolo è inserito nell’ambito di Europa Inestable, progetto che ha unito compagnie
e teatri da Spagna, Italia, Germania e Portogallo per confrontarsi sull’identità dell’uomo - o
meglio del cittadino - europeo.
Sanpapié danza finché ha fiato in corpo. Sanpapié guarda a tutto ciò che non conosce, e ne
è attratta. Sanpapié corre, e non si ferma. Sanpapié ride. Sanpapié cambia. Danza cercando
tra le pieghe di un linguaggio antico, spinta verso ciò che resta da scoprire.
Ascolta i miti che affiorano dal movimento, racconta storie, immagini e visioni che nascono
dal corpo.
Danza le cose e le persone intorno, danza quello che non si vede.
Sanpapié si sporca le mani e suda.
Sanpapié nasce nel 2007 dalla curiosità di un gruppo di persone stimolate a sperimentare
una formula in grado di fondere linguaggi artistici differenti.
Su questo progetto s’incontrano Lara Guidetti, coreografa e danzatrice, Sarah Chiarcos,
drammaturga, Marcello Gori, musicista e drammaturgo, e Fabio Ferretti, organizzatore.
Il gruppo inizia così a esplorare le potenzialità comunicative del corpo tra movimento e danza, affiancando alla ricerca fisica un percorso drammaturgico e un lavoro sonoro e musicale.
giovedì
24|aprile
ore 21.00
CONTATTO
Vibrazioni Dance Company
Spettacolo di danza modern – contemporary
Con : Sarah Lanza, Laura Ricciardello, Giuliana Cocuzza, Janaina De Oliveira, Lucia Pallonetto,
Stellario Di Blasi, Dario Rigaglia
Coreografie: Sarah Lanza, Laura Licciardello
ConTatto segna il debutto di ‘Vibrazioni Dance Company’, uno spettacolo che mette in scena
le diverse esperienze di contatto già avvenute e ancora possibili nella dimensione storica e
personale, naturale o fisica dell’uomo; esperienze che divengono innanzitutto impressioni
e memoria del corpo, e da qui movimento in grado di narrare la perturbanza dell’incontro
col proprio doppio, il fascino creativo dell’unione tra sinapsi o tra circuiti elettrici; e ancora
il legame affettivo e sociale, la frustrazione dell’incomunicabilità e l’enigmatico rapporto col
divino. Contatti che si muovono nel tempo come impronte, tracciando un destino individuale e universale, poiché proprio attraverso il contatto si genera qualsiasi forma di esistenza.
Da qui la scelta di una struttura ciclica data allo spettacolo, il quale si apre con la vita embrionale e si conclude con il ritorno alla terra.
Ma ancora il ‘ConTatto’ è la forma privilegiata di conoscenza che il bambino sperimenta per
esplorare il mondo, per entrare in relazione con l’altro; così vuole questa nuova unione di
artisti nell’affacciarsi la prima volta sul palcoscenico e stabilire il suo contatto imprescindibile, quello col pubblico.
Biblietto ingresso:
per i danzatori/scuole di danza: ridotto €8
per gli allievi di Janaina De Oliveira: ridotto €5
martedì
20|maggio
ore 21.00
OUTSIDE
Compagnia Maison d’Art
Coreografie: Francesco Piro e Irma Opipari
Regia: Francesco Piro
Nell’opera “Outside” albergano l’infinito e il finito, l’atto immediato e repentino della proiezione futura di un passato fatto di sapienza ed esperienza fisica del corpo.
Guardare l’Arte del gesto e della danza con occhi desiderosi di questo è non solo ricchezza
dello spettatore ma ricchezza dell’artista e del mondo che con esso si va di volta in volta a
creare.
Un viaggio quello dello sguardo che strada facendo non deve appesantirsi ma liberarsi di
tutto fino a diventare leggerissimo, quasi vapore.
“Outside” parla di solitudine, di allontanarsi dalla società, vivere l’istante, lasciarsi le cose
alle spalle.
”L’Infinito” tra gesto e danza è questo e tante altre cose che dobbiamo riservarci di far scoprire allo spettatore.
lunedì
21|aprile
ore 21.00
TESTA O CROCE
Caporale plays John Lennon
Chitarra: Giorgio Caporale
Basso : Filippo Scicchitano
Batteria : Gigi Giordano
Giorgio Caporale ha studiato in diverse scuole Musicali, il CPM di Milano, il Saint Louis
(ROMA) Istituzione di Alta formazione Artistica Musicale, con diversi Maestri di chitarra Jazz
del panorama nazionale, come Gigi Cifarelli, Pietro Condorelli. Ha frequentato vari corsi di
specializzazione, con artisti internazionali. Il debutto già nel 2010, da lì una serie di esibizioni, che gli hanno consentito di raccogliere nel tempo l’apprezzamento degli appassionati che
popolano i club e i locali a tasso jazz in Calabria e non solo.
Il progetto, denominato “Testa o croce”, propone una ri-lettura di brani dei Beatles, ormai
diventati veri e propri classici della musica pop mondiale .
Nasce da un’idea dal chitarrista Giorgio Caporale che prende corpo e sostanza attuativa con
la collaborazione di Filippo Scicchitano(Basso) e Gigi Giordano (batteria ) in un originale attraversamento interpretativo dell’universo musicale del “Quartetto di Liverpool” realizzato
in chiave strumentale. E’ un percorso affidato al timbro, alle sonorità, alla “voce” dei singoli
strumenti, “ costruito” su una gamma di brani scelti “obbedendo” al richiamo delle emozioni, alle sensazioni forti che ancor oggi essi emanano.
“Testa o croce”, in questa dimensione emozionale, rappresenta la binarietà di una selezione
offerta alla immediatezza esecutiva, alla freschezza e spontaneità della rielaborazione, in cui
non è in gioco il caso, ma la densità e il carico di sollecitazioni interpretative del singolo musicista. Sono pezzi che hanno rivoluzionato la musica pop, che hanno trasformato le stesse
regole compositive determinando quel fenomeno musicale che ha segnato letteralmente
un’epoca, la sua storia, connotandone la cultura, il costume.
“Senti chi sono i Beatles”.
domenica
18|maggio
ore 21.00
SCARAMUZZINO 6tet evolution
Pianoforte: Francesco Scaramuzzino
Sax contralto: Vito Procopio
Tromba: Luciano Cimino
Contrabasso: Filippo Scicchitano
Batteria: Domenico Pileggi
Vibrafono: Andrea Mellace
Francesco Scaramuzzino è diplomato in pianoforte, clavicembalo, jazz e ha conseguito la
Laurea in D.A.M.S.
Ha inciso nel 2007 e pubblicato un Cd “Poesie Di Carta” edito dalla Picanto Records, interamente composto da proprie composizioni che ha riscosso un notevole successo di critica.
Nel 2010 la Picanto Records ha pubblicato due volumi di composizioni di Francesco Scaramuzzino intitolati “Compositions I” e “Compositions II” due partiture che raccolgono il
lavoro compositivo dell’autore degli ultimi anni.
Ha suonato con i più importanti musicisti del panorama jazzistico italiano e internazionale,
tra gli altri: TinoTracanna, Marco Tamburini, Achille Succi, Pietro Condorelli, Max Ionata,
Mario Raja, Pietro Ciancaglini, in numerosi festival (tra gli altri Rumori Mediterranei, Palmi
jazz Festival) ed in tutti i jazz club più importanti.
All’inizio del 2011 è uscito il suo secondo CD a proprio nome, dal titolo “Changes of Directions”, edito dalla Picanto Records e distribuito in tutta Europa dalla EGEA Distributions. A
quest’ultimo lavoro discografico hanno partecipato alcuni fra i più importanti musicisti del
panorama nazionale (alla batteria Massimo Manzi, al contrabbasso Pietro Ciancaglini, alla
chitarra Pietro Condorelli)
Nel dicembre 2012 il Cd è stato presentato durante la trasmissione di Radio Tre “ Battiti”
condotta da Pino Saulo.
Francesco Scaramuzzino continua con questo nuova formazione che è un vero e proprio
laboratorio di idee provenienti da tutto il suo mondo musicale (che parte dal jazz ma nel
quale confluisce la musica classica di Bach o la musica contemporanea di Ligeti sino ad arrivare alle forme più semplici così importanti nel mondo afroamericano) a fare operazione
di ricerca nel solco della tradizione della musica colta e jazz. Il concerto quindi prevederà
nuove composizioni del pianista che andranno a costituire il programma del suo prossimo
cd e rielaborazioni di standard della tradizione jazz.
lunedì
1|settembre
ore 21.00
L’IO DIVISO
Giuseppe Lazzarini & Nicola Manno
pianoforte, sintetizzatori analogici e virtuali, voce: Nicola Manno
chitarre elettriche ed acustiche: Giuseppe Lazzarini
voce: Anna Maria Catania
Il gruppo Officine Mentali in “L’io diviso”, tratto dall’omonimo libro scritto nel 1955 dallo
psichiatra scozzese Ronald Laing, in cui si sostiene che il concetto di normalità non esiste
perché molti uomini “normali” costruiscono falsi “io” per difendersi dalla realtà, eseguirà
alcuni dei brani dell’album presentato, in semifinale, al premio Musicultura di Recanati.
Giuseppe Lazzarini
Chitarrista rock - blues formatosi musicalmente presso le accademie Lizard di Messina e
Fiesole. Attualmente insegnante di chitarra presso la Relic Sound Studio di Catanzaro e impegnato in diversi progetti musicali in studio e dal vivo.
Nicola Manno
All’età di 14 anni entra nel mondo della musica attraverso degli studi privati di pianoforte e
successivamente, di sintonizzatori. Sono le ricerche sonore ed intense terapie d’ascolto che
lo spingono alla composizione. E’ autore di alcune colonne sonore di documentari, ed autore dei brani presentati in semifinale al concorso “Musicultura Festival XVI Edizione” anno
2005. Negli anni 2003 e 2004 ha effettuato anche studi di canto classico e moderno.
Anna Maria Catania
Sin da piccola si è innamorata del canto ascoltando Mina e poi il Gospel.
Negli anni 1998/2000 ha cantato nel gruppo “Bruna Bittoni Band” in esibizioni live nei locali
e nelle piazze.
Nel 2003 e 2004 ha seguito lezioni di canto classico e moderno con il Maestro Rosario Raffaele ed ha cantato nel coro polifonico Fiori di Canto. Con Officine Mentali ha partecipato al
concorso Mogol le cui audizioni si sono tenute a Catanzaro e Roma, e nel 2005 canta per la
semifinale del premio Musicultura.
venerdì
17|maggio
matineè
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Compagnia Officina Teatrale
Con: Maria Maddalena Ascione, Emanuela Bianchi, Francesca Cartaginese, Danilo Commarà,
Serafino Mazzei, Francesco Miniaci, Adolfo Oliviero, Dario Rapicavoli, Elisa Vignolo
Scene: Emilio Valente
Costumi: Antonio Tallarico, Maria Paparazzo, Rosaria Galluzzo
Video: Adolfo Oliviero
Musiche: Giovanni Nicotera
Regia: Giovanni Carpanzano
Produzione: Officina Teatrale, Residenza React
Alla fine degli anni ’50 nella località di Atena, in Italia, c’è grande agitazione: siamo alla vigilia
delle nozze tra il duca Teseo e Ippolita dove procede parallelamente la difficile storia d’amore tra Ermia e Lisandro. I due non possono coronare il loro sogno, perché il padre di Ermia
ha destinato la figlia a Demetrio, innamorato non corrisposto di Ermia e a sua volta amato
ma senza speranza da Elena. Durante la notte, gli amanti tentano la fuga e si inoltrano nel
bosco, inseguiti da Demetrio ed Elena. Qui queste situazioni vengono osservate da Oberon
e dagli Elfi e Fate del suo magico regno. Assegnando alcuni compiti a Puck ed altri a Titania,
Oberon fa in modo che il corso degli eventi cambi e l’amore giusto ritrovi la retta via. Adesso
può finalmente celebrarsi il matrimonio tra Teseo e Ippolita.
Sogno di una notte di mezza estate, è un’occasione per uno spettacolo imponente dove
la recitazione e la forza degli attori non delega il racconto alla scenografia o all’impianto di
una drammaturgia classica ma ad una drammaturgia contemporanea essenziale e asciutta.
Lo spettacolo è costruito dentro una scatola piena di cuscini bianchi di varie dimensioni
che diventano anche supporto per realizzare le diverse ambientazioni sceniche mediante
videoproiezione con raffigurazioni del palazzo o della foresta ricreando così una dimensione
onirica. Una riscrittura semplice e nuova che tiene conto del tradizionale testo in inglese su
un impianto drammaturgico contemporaneo.
sabato
29|settembre
matineè
SNIPPETS OF MEDEA
Residenza React
Con: Emanuela Bianchi, Maddalena Ascione, Francesco Miniaci, Elisa Vignolo
Coreografia: Lara Guidetti
Riprese e montaggio video: Luca Mariani
Scenografia: Emilio Valente
Autori e Regia: Giovanni Carpanzano, Emanuela Bianchi
Produzione: Offina Teatrale, Confine Incerto, Residenza React
Spettacolo interattivo che unisce il linguaggio della danza, del teatro e del video in un’opera
che vede protagonista Medea. Una Medea che passa per le voci di Christa Wolf come trait
d’union di visioni che traggono ispirazione da Corrado Alvaro, Seneca, Euripide, Franz Grillparzer, Pasolini e Las Von Trier.
Il pubblico è invitato ad entrare nella camera dei segreti di Medea, la sua testa, i suoi più
intimi pensieri. Si sentirà con lei sopraffatto dagli eventi e dalla natura selvaggia e potente.
Un dialogo per immagini tra due mondi, la natura e l’istinto e la razionalità, la complicità e
il compromesso, lo straniero e l’autoctono, sguardi molteplici che ci chiedono di tralasciare
il giudizio per andare oltre “ciò che si vede” e penetrare il mondo dell’invisibile che muove
le azioni.
Lo spettacolo ha un suo antefatto in un video “Aspettando Medea” che rappresenta l’assenza di Medea e che sarà proiettato in diversi luoghi qualche giorno prima dello spettacolo.
Il lavoro prevede una scrittura drammaturgica su diversi livelli, teatrale, coreografico e video.
Un’opera che lega il teatro contemporaneo alla performance, naturale sbocco di una ricerca
che Giovanni Carpanzano ed Emanuela Bianchi stanno conducendo nell’ottica di una innovazione dei linguaggi teatrali e performativi. Nell’ottica di un superamento del concetto di
teatro e del concetto di performance, singolarmente presi, in un linguaggio nuovo che li
comprenda entrambi pur non essendo nè l’uno nè l’altro. Non un ibrido ma un nuovo modo
di pensare la performance teatrale o il teatro performativo.
venerdì
25|ottobre
matineè
PIERINO E IL LUPO
Compagnia Officina Teatrale
Con: Francesco Miniaci, Maddalena Ascione, Danilo Commarà
Scene: Emilio Valente
Musiche originali: Sergej Prokofiev
Regia: Giovanni Carpanzano
Produzione: Officina Teatrale, Residenza React
Questa è un’opera sinfonica di straordinaria bellezza, pensata e composta in origine per un
pubblico giovane, è diventata, poi, come sempre accade alle opere geniali, divertimento e
meraviglia per gli adulti.
La fiaba in musica è la fusione di più forme artistiche, quali, come in questo caso, la recitazione e la musica strumentale, con lo scopo comune di descrivere, caratterizzare e rappresentare luoghi, personaggi ed emozioni di una data storia. Nel rapporto contrappuntistico
tra attore e strumenti la storia prende forma e si dispiega nella mente dello spettatore che
rivive e ascolta le voci della propria infanzia.
In questo racconto sinfonico, ciascun personaggio è rappresentato da un diverso strumento: l’uccello dal flauto, l’anitra dell’oboe, il gatto dal clarinetto nel registro del basso a suon
i “staccati”, il nonno dal fagotto, il lupo da tre accordi di corni, Pierino dal quartetto d’archi,
gli spari dei cacciatori dai piatti e dalla gran cassa. Ogni personaggio ha un proprio tema
conduttore che, insieme alla voce recitante, accompagnerà lo spettatore nelle trame di un
canovaccio fantastico e affascinante.
martedì
28|ottobre
matineè
LA GABBIANELLA E IL GATTO
Compagnia Officina Teatrale
Testo: Emilio Nigro
Con: Francesco Miniaci, Maddalena Ascione, Danilo Commarà’,
Dario Rapicavoli, Elisa Vigliolo
Costumi: Antonio Tallarico
Scene: Emilio Valente
Video: Adolfo Oliviero
Musiche: Giovanni Nicotera
Regia: Giovanni Carpanzano
Produzione: Residenza React
La fiaba è uno spettacolo ideato per essere realizzato anche nei parchi e nelle aree verdi,
che prende spunto dal mondo fantastico della fiaba, dai suoi intrecci e dai suoi personaggi
caratteristici.
Più volte, nel corso della vicenda, i bambini vengono coinvolti in prima persona ed ‘entrano
in scena’ a dare una mano agli attori o ai personaggi in difficoltà.
È uno spettacolo “ecologico”, che parla di ambiente, di rispetto della natura, di sprechi e di
educazione, divertente, ricco di momenti e personaggi buffi e strani.
Ecologia, rispetto della terra e del mare, raccolta differenziata dei rifiuti, indifferenza (che
provoca disastri) e impegno (che porta benefici a tutti). Di questo si racconta per mezzo
della narrazione proposta con l’ausilio di sagome, musiche, oggetti realizzati con materiale
di recupero riciclati con creatività.
Narrazione che diverte, commuove, fa prendere coscienza che animali, piante, acqua, la
terra stessa non sono oggetti da collezionare ma soggetti con cui l’uomo deve trovare una
giusta armonia per migliorare la propria qualità della vita e quella del pianeta che lo ospita.
Il lieto fine della storia è auspicio di un lieto fine più grande a cui ciascuno di noi può e deve
contribuire.
domenica
28|settembre
ore 18.00
SNIPPETS OF MEDEA
Residenza React
Con: Emanuela Bianchi, Maddalena Ascione, Francesco Miniaci, Elisa Vignolo
Coreografia: Lara Guidetti
Riprese e montaggio video: Luca Mariani
Scenografia: Emilio Valente
Autori e Regia: Giovanni Carpanzano, Emanuela Bianchi
Produzione: Offina Teatrale, Confine Incerto, Residenza React
Spettacolo interattivo che unisce il linguaggio della danza, del teatro e del video in un’opera
che vede protagonista Medea. Una Medea che passa per le voci di Christa Wolf come trait
d’union di visioni che traggono ispirazione da Corrado Alvaro, Seneca, Euripide, Franz Grillparzer, Pasolini e Las Von Trier.
Il pubblico è invitato ad entrare nella camera dei segreti di Medea, la sua testa, i suoi più
intimi pensieri. Si sentirà con lei sopraffatto dagli eventi e dalla natura selvaggia e potente.
Un dialogo per immagini tra due mondi, la natura e l’istinto e la razionalità, la complicità e
il compromesso, lo straniero e l’autoctono, sguardi molteplici che ci chiedono di tralasciare
il giudizio per andare oltre “ciò che si vede” e penetrare il mondo dell’invisibile che muove
le azioni.
Lo spettacolo ha un suo antefatto in un video “Aspettando Medea” che rappresenta l’assenza di Medea e che sarà proiettato in diversi luoghi qualche giorno prima dello spettacolo.
Il lavoro prevede una scrittura drammaturgica su diversi livelli, teatrale, coreografico e video.
Un’opera che lega il teatro contemporaneo alla performance, naturale sbocco di una ricerca
che Giovanni Carpanzano ed Emanuela Bianchi stanno conducendo nell’ottica di una innovazione dei linguaggi teatrali e performativi. Nell’ottica di un superamento del concetto di
teatro e del concetto di performance, singolarmente presi, in un linguaggio nuovo che li
comprenda entrambi pur non essendo nè l’uno nè l’altro. Non un ibrido ma un nuovo modo
di pensare la performance teatrale o il teatro performativo.
domenica
26|ottobre
ore 18.00
PIERINO E IL LUPO
Compagnia Officina Teatrale
Con: Francesco Miniaci, Maddalena Ascione, Danilo Commarà
Scene: Emilio Valente
Musiche originali: Sergej Prokofiev
Regia: Giovanni Carpanzano
Produzione: Officina Teatrale, Residenza React
Questa è un’opera sinfonica di straordinaria bellezza, pensata e composta in origine per un
pubblico giovane, è diventata, poi, come sempre accade alle opere geniali, divertimento e
meraviglia per gli adulti.
La fiaba in musica è la fusione di più forme artistiche, quali, come in questo caso, la recitazione e la musica strumentale, con lo scopo comune di descrivere, caratterizzare e rappresentare luoghi, personaggi ed emozioni di una data storia. Nel rapporto contrappuntistico
tra attore e strumenti la storia prende forma e si dispiega nella mente dello spettatore che
rivive e ascolta le voci della propria infanzia.
In questo racconto sinfonico, ciascun personaggio è rappresentato da un diverso strumento: l’uccello dal flauto, l’anitra dell’oboe, il gatto dal clarinetto nel registro del basso a suon
i “staccati”, il nonno dal fagotto, il lupo da tre accordi di corni, Pierino dal quartetto d’archi,
gli spari dei cacciatori dai piatti e dalla gran cassa. Ogni personaggio ha un proprio tema
conduttore che, insieme alla voce recitante, accompagnerà lo spettatore nelle trame di un
canovaccio fantastico e affascinante.
STAGES
1|2 MARZO
LA VOCE DELL’INFINITO
Stage di Canto Armonico
tenuto da Salvatore Belfiore
dal
24| MARZO al 6|MAGGIO
STAGE/AUDIZIONE DI DANZA
tenuto da Lara Guidetti
23|APRILE
STAGE DI DANZA
tenuto dalla compagnia Vibrazioni Dance Company
dal
17al 24|SETTEMBRE e dal 14 al 23|OTTOBRE
STAGE DI SCRITTURA CREATIVA
tenuto da Emilio Nigro
dal
10|FEBBRAIO all’ 8|MAGGIO
STAGE DI RECITAZIONE
tenuto da Giovanni Carpanzano
dal
10|FEBBRAIO all’ 8|MAGGIO
STAGE DI DIZIONE
Ortoepia e Fonetica
tenuto da Emanuela Bianchi
lunedì
1
martedì
2|marzo
LA VOCE DELL’INFINITO
Stage di Canto Armonico
Tenuto da Salvatore Belfiore
Attraverso l’ascolto e la produzione delle armoniche vocali, ognuno di noi può espandere le proprie prospettive di
“ascolto”, nonché di produzione di suoni…
Ascoltare ed essere in grado di produrre consapevolmente dei suoni armonici amplia di gran lunga il nostro orizzonte di
percezione delle cose, di noi stessi e della nostra “Coscienza”.
Sperimentare quello che viene definito il “canto dell’arcobaleno” è un’esperienza unica che cambia la vita di chi la pratica.
Il workshop intensivo di Canto armonico si svolgerà in due incontri teorico-pratici di 4 ore ciascuno.
Il primo incontro prevede l’acquisizione e applicazione di una corretta respirazione volta ad un’adeguata postura fonatoria con l’ausilio di asana yoga volte al riconoscimento del muscolo diaframmatico e del suo vantaggioso utilizzo;
sperimentazioni vocali volte al graduale superamento del senso di “limite” sonoro propriocettivo; ricerca della “nota
fondamentale” su cui basare il proprio atto parlato e cantato e perché no? Andare oltre…
Il secondo incontro prevede le prime nozioni di canto armonico nelle pratiche spirituali, incantatorie e magiche: tecnica
del primo formante e del secondo formante; destrutturazione delle proprie programmazioni sonore-mentali autodistruttive e ideazione e “attivazione” del proprio -mantra-; il potere di un suono “cosciente”; usare la voce per lavorare
con i propri squilibri emotivi.
Nel secondo giorno di seminario, su richieta, è prevista altresì una sessione di ensamble armonico con i partecipanti,
che sarà disponibile in supporto digitale, unitamente ad una dispensa.
SALVATORE BELFIORE
Laureato in Scienze della Comunicazione all’università La Sapienza di Roma e in Comunicazione e Valorizzazione del
Patrimonio Artistico all’Accademia di Belle Arti di Roma, studia dizione e impostazione della voce con la nota attrice di
teatro Silvia Luzzi.
Da giugno 2003 studia canto lirico presso il noto soprano Susanna Anselmi. Nel 2007 Si specializza in canto armonico
con Roberto Laneri. Sempre nel 2007 frequenta il C.A.V. (corso audio vocale del Metodo Tomatis ) con il noto baritono
Walter Messen e Concetto Campo. Frequenta il conservatorio nella classe di canto Lirico nel conservatorio di Avellino
prima e di Latina poi.
Nel 2009 inizia il percorso di “pratictioner” del metodo Soul Voice di Karina Schelde. Nel 2010 studia il metodo Voicecraft a Roma. Da maggio 2011 collabora con Carmela Stillitano, ricercatrice audio vocale, per conto del Mozart Brain
Lab presso l’Università La Sapienza di Roma. Nel 2013 consegue il diploma di Soul Voice pratictioner. Insegna canto,
vocalità, gestione della respirazione attraverso sessioni private e seminari a Roma e in Calabria.
E’ altresì autore di un volume di prossima pubblicazione sull’utilizzo magico-incantatorio della voce umana.
dal
24|marzo 6|maggio
al
STAGE/AUDIZIONE DI DANZA
Tenuto da Lara Guidetti
Lo stage è rivolto a danzatori e attori (con esperienza in teatro danza o teatro dell’azione fisica).
- Questa prima sessione di lavoro si concentrerà sullo studio di una narrazione fisica “indiretta”:
le sei voci che nel romanzo della Woolf monologano a proposito di Medea saranno l’asse principale attorno al quale
si svilupperà, parallelamente, il lavoro sul coro e quello sull’individuo/personaggio. Medea è la straniera, la barbara
sradicata e senza patria che porta una cultura sconosciuta e lontana: ogni giorno prenderemo in esame un personaggio che ha con lei una relazione e, seguendone lo sguardo, sonderemo punti di vista diversi intorno alla protagonista,
analizzandola da lontano.
- La Ricerca inizierà a partire da due elementi cardine: lo spazio e il gesto.
- Lo SPAZIO del mito nella presenza e nella posizione del corpo sulla scena ma anche nell’accezione di collocazione e
distanza all’interno della narrazione.
- Il GESTO, invece, sarà la grammatica per la costruzione di un discorso fisico tra il coro e i personaggi stessi: il gesto che
emerge dalla cultura popolare, specchio di culture e tradizioni, il gesto individuale metafora del mondo interiore che
svela stati emotivi, pensieri e il gesto codificato che diventa linguaggio sociale capace di sintetizzare e rappresentare
una collettività. Il corpo come centro della narrazione in duplice valenza: raccontare i fatti e svelare il narratore.
Lo stage ha lo scopo di costruire un linguaggio comune di gruppo al fine di inserire parte dei partecipanti nella coreografia della produzione dell’anno 2014 su Medea.
LARA GUIDETTI
coreografa e interprete
Insegna in Paolo Grassi e presso l’Accademia Pierlombardo Danza.
È coreografa e co-autrice di tutte le produzioni di Sanpapié.
Diplomata come coreografa e interprete nel 2006 alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano.
Ha lavorato con Luciana Melis e Franco Brambilla; Reinhild Hoffmann; con Lucinda Childs e Susanna Beltrami; performer per la coreografia di Sarah Taylor e Yong Min Cho;
E’ coreografa di “Carmina Burana” ( Fondazione Scuole Civiche di Milano); “La bottega del caffè” ( Teatro Filodrammattici di Milano); “Sogno di una notte di mezza estate” (Iteatri di Reggio Emilia); “D’ora in poi” (spettacolo vincitore di
Nuove Sensibilità 2007, Compagnia BabyGang di Milano e Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria).
Calendario
danzatori e attori : 1 step - dal 24 marzo al 4 aprile
2 step - dal 30 aprile al 3 maggio (solo per i partecipanti selezionati)
3 step - dal 4 al 6 maggio (solo per i partecipanti selezionati)
per info costi e prenotazioni
Segreteria organizzativa:
- Lu Bì > cell. 3774695540 email: [email protected]
mercoledì
23|aprile
STAGE DI DANZA
Tenuto da Vibrazioni Dance Company
Lo stage si svolgerà dalle 15:00 alle 17:00, rivolto ai danzatori sarà suddiviso in due fasi:
la prima condotta da Sarah Lanza comprenderà il riscaldamento;
nella seconda con l’intera compagnia si studierà la coreografia di una delle parti del nuovo spettacolo “ConTatto” che
si terrà il giorno dopo, 24 aprile alle ore 21:00.
Costi :
stege + spettacolo: €20 (non è possibile fare solo lo stege poichè è legato alla visione dello spettacolo).
SARAH LANZA
Danzatrice, coreografa ed insegnante dalla formazione eclettica. Inizia a danzare all’età di 6 anni e nel 2005 vince la
borsa di studio per frequentare il corso di perfezionamento modern-contemporary presso il Centro Internazionale
della danza e dello spettacolo “ OPUS BALLET”. Partecipa a numerosi stage avvicinandosi ad alcuni dei nomi internazionali più importanti della danza. Nel 2002 inizia la collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina . Viene
inoltre selezionata per alcune produzioni presso i Teatri greci di Taormina e Tindari (“Medea” 2003 con Pamela Villoresi; “Carmen 2004” “Rigoletto 2013” “Cavalleria Rusticana 2013” “pagliacci 2013”), presso il Palacongressi di Taormina,
presso il Teatro Politeama di Palermo (“L’Istoire du soldat” 2006) e Presso i Teatri F.Cilea di Reggio Calabria, A.Rendano
di Cosenza e Politeama di Catanzaro (“Un Ballo in Maschera” 2005).
per info costi e prenotazioni
Segreteria organizzativa:
- Lu Bì > cell. 3774695540 email: [email protected]
dal
17 24|settembre
al
e dal
14 23|ottobre
al
STAGE DI SCRITTURA CREATIVA
Tenuto da Emilio Nigro
Obiettivo delle lezioni del laboratorio, l’acquisire dimestichezza con l’esercizio della scrittura. Canalizzare l’estro creativo in pratiche accessibili a largo raggio. Fornire degli strumenti teorici e tecnici per strutturare senza difficoltà idee,
progetti, libero flusso di pensieri.
Il metodo seguito trae dottrina dagli insegnamenti della “Gotham writer’s workshop” una delle più rinomate scuole
per scrittori d’America. Il piano di lavoro si compone di dieci lezioni frontali, adottando la maniera delle letture e delle
esecuzioni collettive, interagendo col gruppo piuttosto che impartendo mere nozioni.
Piano di lavoro:
- Scrivere Storie: cosa come e perché
- Personaggi: caratterizzazione, contrasto e coerenza
- Trama: metterla a fuoco
- Il punto di vista: un menu completo
- Descrizione: dipingere con le parole
- Dialoghi
- Dove e quando: lo spazio e il tempo
- La voce narrante: il suono della storia
- Il tema: di cosa parla questa storia
- Revisione: scrivere è riscrivere
I testi adottati sono:
Lezioni di scrittura creativa – un manuale di tecnica ed esercizi della più grande scuola di formazione americana, Dino
Audino Editore
Ricettario di scrittura creativa, di Stefano Brugnolo e Giulio Mozzi. Ed. Zanichelli
Un paio d’ore di lezione giornaliere, per dare traccia dei principi assunti a tecniche codificate di scrittura riconosciute
dal mercato editoriale; esercizi pratici di allenamento del mestiere; consigli da esperienze dirette di scrittori ed editor;
possibili ospitate di esperti della materia.
Gli allievi del corso supereranno la cosiddetta “ansia da foglio bianco” e saranno in grado di strutturare l’idea originaria
in una stesura dalla formula organica e finita, senza viziare la libertà di espressione e senza irrigidire in rigore di forma.
Operare divertendosi.
Approfondimenti su tutte le forme di scrittura possibile con particolare attenzione alla narrativa e alla narrativa di mer-
cato. Fornire dunque di strumenti per eventuali professioni.
Nelle lezioni verrà dedicato uno spazio-tempo al dibattito circolare, affrontando temi di attualità socio-culturale da
rendere gli esiti laboratoriali il più possibile aderenti al circostante (locale; globale).
Nello specifico del risultato del lavoro collettivo, ognuno degli allievi comporrà un racconto breve snocciolando i punti
del piano di lavoro. Verranno inoltre analizzati brani dagli autori di maggiore successo editoriale.
EMILIO NIGRO
(Cosenza 1981) Scrittore, Giornalista, Critico Teatrale, Performer, Drammaturgo, Sceneggiatore.
Vincitore del Premio Nazionale per la Critica Teatrale “Nico Garrone”. Nella Categoria “ Ai Critici piu’ sensibili al Teatro
che muta” – Luglio 2011 (Si).
Vincitore Premio Letterario Nazionale Guasco “Scritture Contemporanee” – Ancona 2012.
Vincitore Premio “Nonfermarti 2011” – Rassegna D’arte - Categoria Scrittura Creativa. Giugno 2011. Cosenza.
Vincitore Premio “Galarte 2007” Alla Poesia – Gennaio 2007. Cosenza.
Assegnazione Premio ‘Nemo Propheta In Patra’ In Qualita’ Di Scrittore - Amministrazione Comunale di Cosenza – Febbraio 2013
Vincitore Premio della Giuria Popolare e Menzione Speciale ‘Monologue’ – Cassano allo Jonio (Cs) 2013.
Performance attoriale su propri testi c/o ass. Cult chimera, Castrovillari (Cs) 2010 ;
Performance attoriale su propri testi c/o caffe delle arti Catanzaro 2010;
Performance attoriale su propri testi c/o festa della rinascita, Cinquefrondi (Rc) 2010;
Performance attoriale di propri testi c/o “jazz cafe” Bologna, 2011
Performance attoriale su propri testi c/o ass. Cult chimera, Castrovillari (Cs) 2010 ;
Performance attoriale su propri testi c/o caffe delle arti Catanzaro 2010;
Performance attoriale su propri testi c/o festa della rinascita, Cinquefrondi (Rc) 2010;
Performance attoriale di propri testi c/o “jazz cafe” Bologna, 2011
per info costi e prenotazioni
Segreteria organizzativa:
- Lu Bì > cell. 3774695540 email: [email protected]
dal
10|febbraio 8|maggio
all’
STAGE DI RECITAZIONE
Tenuto da Giovanni Carpanzano
Lo studio degli stili teatrali e dell’interpretazione prevede la conoscenza da parte dell’attore di tutte le possibili vie di
interpretazione e di adattamento di un testo teatrale. Lo studio di questa materia serve a dare all’attore nascente le
conoscenze adeguate al proprio lavoro, gli stili di teatro seguono un excursus che oltre a definirli in modo temporale (la
storia del teatro) li sistema in una graduatoria divisa per livelli di difficoltà che gli allievi affronteranno nel laboratorio.
Il linguaggio teatrale si presenta come momento di integrazione tra i diversi canali espressivi (grafici, figurativi, musicali, ludici, plastici, visivi) e di orientamento di tali canali in direzione felicemente provocatoria nei confronti della tradizionale povertà del loro uso nell’esperienza quotidiana del discente indipendentemente dall’età. L’uso di tale linguaggio
sviluppa quindi diverse potenzialità:
·
La comunicazione. In un laboratorio essa si indirizza verso numerose esperienze integrate (orali, mimiche, visive)
venendo a costituire a lungo andare un linguaggio costruito su toni emotivi personali, quindi più comunicativo;
·
La fantasia, diventa strumento di reinvenzione e trasfigurazione collettiva del quotidiano, prefigurandosi come
forza di decodificazione dell’esperienza;
·
L’esplorazione, si trasforma in indagine sulla molteplicità di elementi e situazioni della quotidianità;
·
Il far da sé (l’autonomia) si traduce in un progressivo autogovernarsi del discente;
·
La costruzione intesa come esperienza diretta di creatività non come rielaborazione passiva delle nozioni e del
sapere diventa appropriazione indelebile del sapere stesso;
·
Il movimento si esprime sui diversi piani dell’infinita gamma mimico – gestuale del corpo umano che come fonte
ludico – comunicativa è conseguenza di una liberazione del piano somatico.
Un laboratorio teatrale è finalizzato alla riattivazione dei bisogni emarginati ma anche alla maturazione di tutti i piani
essenziali della personalità in direzione razionale, contro una prassi educativa spesso tesa a ostacolare tale crescita
laddove privilegia l’intelligenza sulla socialità, la nozione ripetitiva sull’elaborazione autonoma di contenuti culturali, la
norma sulla vitalità affettiva. Ciò significa contribuire:
·
Sul piano intellettuale a combattere l’attitudine dello studente ad essere solo supino e ricettivo ma favorire il suo
contributo al progresso del tessuto socio – culturale. L’attività drammatica prende e supera il linguaggio parlato e il
linguaggio letterario; li comprende e li supera perché li connette con altri: il linguaggio fonico, il linguaggio corporeo, il
linguaggio mimico, il linguaggio visuale. In sostanza è il linguaggio che più consente al bambino di fare esperienze del
mondo circostante.
·
Sul piano etico – sociale al rifiuto di un comportamento di acritica obbedienza a delle norme che esso non con-
trolla. L’attività rompe l’individualismo ed impone una coscienza di gruppo.
·
Sul piano affettivo ad affrontare, in un clima di serenità e di solidarietà, situazioni conflittuali nelle relazioni, specialmente col gioco teatrale.
·
Sul piano estetico ad indirizzare all’uso dell’intero ventaglio dei canali espressivi.
Realizzazione e Obiettivi:
Gli incontri del laboratorio sono essenzialmente pratici e prevedevano una serie di esercizi (giochi la maggior parte
delle volte) mirati al miglioramento della gestualità e dell’espressione sia fisica che verbale in modo da sviluppare la
conoscenza di sé, superare le proprie insicurezze e aumentare e valorizzare l’iterazione con i proprio simili.
Il laboratorio teatrale è un laboratorio-gioco di avvicinamento al teatro finalizzato alla messa in scena. Il laboratorio nasce con lo scopo che il teatro divenga un luogo fisico nel quale giocare e divertirsi e dove apprendere in maniera allegra
i vari strumenti della recitazione, quali:
–
l’uso della voce;
–
l’uso del corpo;
–
sviluppare la proprio percezione
–
analizzare e valorizzare la propria personalità singolarmente ed in relazione al gruppo;
–
scegliere, costruire e sviluppare un personaggio;
–
approfondire la personalità del personaggio (o dei personaggi);
–
sviluppare la memorizzazione con l’apprendimento delle parti da recitare.
Costo:
(21 giorni complessivi) 100 Euro - In Omaggio un abbonamento alla Stagione Re-Act.
Gli orari verranno definiti con il Gruppo.
Calendario:
10-11-12 febbraio
3-4-5-17-18-19-20 marzo
5-7-8 aprile
1-2-3-4-5-6-7-8 maggio
per info costi e prenotazioni
Segreteria organizzativa:
- Lu Bì > cell. 3774695540 email: [email protected]
dal
10|febbraio 8|maggio
all’
STAGE DI DIZIONE
Ortoepia e Fonetica
Tenuto da Emanuela Bianchi
Premessa
Il laboratorio ortoepia e fonetica della lingua italiana è un progetto che nasce dalla volontà di pensare al teatro come
luogo d’interazione, confronto e crescita; un mezzo d’espressione, analisi ed esteriorizzazione della propria personalità
e creatività.
Ha lo scopo di far conoscere le regole di ortoepia e fonetica della nostra lingua nazionale al fine di migliorare la conoscenza della nostra struttura linguistica ma anche delle nostre capacità di gestione degli organi preposti alla parola, al
suono e all’articolazione.
Esso consiste di tre momenti formativi, nella prima fase si approfondiranno le principali funzioni del corpo necessarie
a “dar voce”, attraverso semplici esercizi e attraverso una metodologia ludico sensoriale si svilupperanno ascolto e capacità propriocettive adeguate a riconoscere il proprio registro vocale, le casse di risonanza e il modo di gestire i suoni,
potremmo definirlo una educazione alla vocalità. Nella seconda fase ci si concentrerà sulle regole di ortoepia e fonetica
propriamente dette (regole di dizione italiana), è senza dubbio una fase di ricerca, esercizio e memorizzazione, esercizi
su testi renderanno più semplice la scoperta e la memorizzazione di tali regole, esercizi sul controllo delle inflessioni e
delle cantilene renderanno più divertente questa fase di studio. la terza fase è dedicata all’ intonazione e all’espressività
necessaria per trasmettere con maggiore chiarezza il contenuto delle parole.
Durante queste sperimentazioni già l’allievo affronterà i primi rudimenti dell’uso della parola come potente mezzo di
trasmissione di emozioni non necessariamente vincolato alla carta e alla scrittura bensì più legato al corpo come strumento della comunicazione verbale e non verbale;
Obiettivi
Riconoscere e saper utilizzare correttamente lo strumento vocale per sviluppare l’espressività e le capacità comunicative, controllare il proprio corpo contribuisce infatti ad una giusta emissione vocale e respiratoria.
Affrontare la lettura e il parlato discostandoli dalla stereotipia quotidiana (cadenza), e quindi imparare a scegliere quale
suono usare, non tendiamo infatti a dimenticare il nostro dialetto, ma piuttosto imparare ad usare le nostre capacità
fonatorie scegliendo tenendo conto di una serie di variabili del testo, del contesto e dell’espressione orale verbale e
non verbale.
Conoscenza delle regole di ortoepia e pronuncia italiana.
Conoscenza del proprio corpo e del prprio registro vocale ed espressivo.
Programma
Riscaldamento vocale
Respirazione diaframmatica
Articolazione
Esplorazione del registro vocale
Esplorazione delle casse di risonanza naturali
Tono, volume, timbro
Approccio alla dizione: il rapporto tra il dialetto locale e l’italiano (lezioni di ortoepia)
Regole di dizione (accento tonico, regole e aperta, regole e chiusa, o aperta, o chiusa, s dolce e sonora, z dolce e
sonora ecc.)
Cantilena e scioglilingua
Intonazione ed espressività.
Costo:
(21 Giorni complessivi) 100 Euro - In Omaggio un abbonamento alla Stagione Re-Act.
Gli orari verranno definiti con il Gruppo.
Calendario:
10-11-12 febbraio
3-4-5-17-18-19-20 marzo
5-7-8 aprile
1-2-3-4-5-6-7-8 maggio
per info costi e prenotazioni
Segreteria organizzativa:
- Lu Bì > cell. 3774695540 email: [email protected]
FESTIVAL DELLE RESIDENZE
1- 7 SETTEMBRE
lunedì 1
ore 21.00
L’IO DIVISO
Giuseppe Lazzarini & Nicola Manno
2
martedì
ore 21.00
VENEFICAS CALABRIAE
Compagnia Confine Incerto
RESIDENZA REACT (SOVERATO)
3
mercoledì
ore 21.00
SPARI E DISPARI
Compagnia Rossosimona
RESIDENZA UN PICCOLO TEATRO D’ARTE PER L’AREA URBANA (COSENZA)
4
giovedì
ore 21.00
PADRE FIGLIO E SANTO SPIRITO
Compagnia Scena Nuda
RESIDENZA TEATRHEGION (REGGIO CALABRIA)
5
venerdì
ore 21.00
PATRES
Compagnia Scenari Visibili
RESIDENZA LIGEIA (LAMEZIA TERME)
6
sabato
ore 21.00
VÀ PENSIERO CHE IO ANCORA TI COPRO LE SPALLE
Atto Unico in 6 Quadri e Canzoni
Compagnia Scena Verticale
RESIDENZA MORE (COSENZA)
7
domenica
ore 21.00
LA MALEDIZIONE DEL SUD
Dalla leggenda di Colapesce
Compagnia Teatrop
RESIDENZA LIGEIA (LAMEZIA TERME)
martedì
2|settembre
ore 21.00
VENEFICAS CALABRIAE
Compagnia Confine Incerto
RESIDENZA REACT (SOVERATO)
Con: Emanuela Bianchi
Autori: Emilio Suraci, Emanuela Bianchi, Giovanni Carpanzano
Scene: Emilio Valente
Regia: Giovanni Carpanzano
produzione: Confine Incerto, Residenza React
Soveria Simeri 1769.
Una microstoria che si affaccia dal passato e richiede un ascolto, a favore di quel mondo di storie
disperse che formano “la memoria negata del genere femminile”.
E’ la vicenda di Cecilia Faragò, protagonista dell’ultimo processo celebrato contro le donne accusate
di pratiche stregonesche e sancisce anche la fine della caccia alle streghe nel Regno delle Due Sicilie.
Una donna sola, vedova senza status, esposta alle dicerie e alla riprovazione sociale che sanziona le
sua condizione di donna “libera” e irregolare in un piccolo mondo che non le perdona la sua indipedenza e ne condanna la sofferta ribellione rispetto al potere, ai canoni sociali e alle mentalità condivise nella comunità, al punto da essere accusata di stregoneria. (M.F.Minervino)
Così è la legge dell’uomo, quando ha paura, punisce!
Si è scelto di indagare e mettere in scena una storia su una minoranza che ci appartiene e che appartiene all’umanità.
Quella che vogliamo conoscere e far conoscere è la storia di streghe e di eretici che attraversa il mondo e a distanza di secoli resta ancora rivoluzionaria.
mercoledì
3|settembre
ore 21.00
SPARI E DISPARI
Compagnia Rossosimona
RESIDENZA UN PICCOLO TEATRO D’ARTE PER L’AREA URBANA (COSENZA)
Con: Paolo Mauro, Francesco Aiello
Di: Ciro Lenti
Responsabile tecnico: Gennaro Dolce
Costumi: Rita Zangari
Regia: Paco Mauriello
Produzione: RossoSimona
Come si può raccontare l’orrore di una faida? Le uccisioni, le vendette, il cinismo spietato,
il sangue, la morte di cui queste guerre infinite si nutrono? Da dove partire per evitare di
rendere il teatro un resoconto giornalistico, un elenco di fatti, nomi e luoghi? Abbiamo pensato che l’ironia potesse fornirci la possibilità di affrontare l’argomento senza banalizzarlo,
fornendoci lo stimolo a concentrarci sulle radici culturali e sulle forme mentali che hanno
dato principio a quelle guerre tra famiglie che hanno fatto rimbalzare il nome di alcuni piccoli centri della provincia calabrese sulle pagine di quotidiani e rotocalchi internazionali. Due
attori e quattro personaggi danno vita a un un continuo inseguimento tra vittime e carnefici
in cui i ruoli arrivano a confondersi e alternarsi e in cui tutti sembrano rincorrere l’atto di
vendetta perfetto, che confermi e consolidi gli equilibri tra le famiglie. Il meccanismo, antico
e ben rodato, si inceppa però quando qualcuno osa porre una domanda: “Perché? Perché
tutto è cominciato?”.
Nessuno sembra poter rispondere al semplice quesito e le situazioni che ne scaturiscono
sono grottesche, comiche, al limite dell’assurdo ma tutte vogliono mettere in luce la follia
che sta dietro a faide infinite, che si lasciano alle spalle decine di morti per motivi, a volte,
ridicoli e banali.
Occhio per occhio e il mondo diventa cieco.
(Mahatma Ganhdi)
Di fronte alla cattiveria e al grottesco della vita, l’ironia è un modo di reagire, di farsi del
bene.
(Daniel Pennac)
giovedì
4|settembre
ore 21.00
PADRE FIGLIO E SANTO SPIRITO
Compagnia Scena Nuda
RESIDENZA TEATRHEGION (REGGIO CALABRIA)
con: Luca Fiorino, Filippo Gessi e Teresa Timpano
Drammaturgia: Mauro Santopietro
Regia: Filippo Gessi
Progetto Guerra
Produzione: Scena Nuda
Tre persone diverse.
Tre modi di agire e di pensare.
Un uomo, una donna ed un uomo più giovane.
Tre posizioni.
La Guerra alle porte.
Finalmente!
La speranza di cambiare qualcosa o l’inizio di ogni male. Schiavi della propria natura, si pensa a cosa fare....
A prendere posizione… al fronte o in una terra di nessuno.
Importanti, logori, vorrebbero fare tutto, cambiare tutto.
Non cambierà niente… ma non per loro.
venerdì
5|settembre
ore 21.00
PATRES
Compagnia Scenari Visibili
RESIDENZA LIGEIA (LAMEZIA TERME)
Con: Dario Natale e Gianluca Vetromilo
Drammaturgia: Saverio Tavano
Disegno luci: Saverio Tavano
Tecnica: Pasquale Truzzolillo
Regia: Dario Natale e Saverio Tavano
Produzione: Residenza Teatrale Ligeia
con il supporto della Regione Calabria
In un tempo in cui nessuno sembra più tornare dal mare per riportare legge su una terra
devastata, in un tempo in cui i padri si sono evaporati alle spalle dei figli, sganciati dalla loro
atavica responsbilità, impauriti dalla vecchiaia e da una incolmabile ambizione.
Un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno di suo padre, paralizzato dall’attesa, davanti all’orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità, attende su quella
spiaggia che guarda al Tirreno, dove termina la pista dell’aeroporto Internazionale, conta gli
aerei che passano sulla sua testa, immagina le loro destinazioni.
Mette le mani avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare, aspettando che questo
padre ritorni a ristabilire una legge ormai dissolta e corrotta. Ma questi Patres si sono smarriti in mare, lo stesso in cui ogni giorno si perdono i loro figli, sono naufragati da una nave
che loro stessi hanno affondato, una “nave a perdere”, abbandonata sul fondo con tutto il
suo carico.
…E a mammama chi li paria scemu?
Che non lo vedevo io il colore dell’orizzonte?
Che non lo sapevo che il mare è blu, che non è come il cielo, che il cielo è azzurro ma il mare
è blu,
ma allora le chiedevo: ma si u mare è blu e u cielo è azzurru, l’orizzonti, di che culuri è?
Se l’orizzonte è in mezzo, tra u cielu e u mara, di che culuri è l’orizzonte?
E illa stavia muta.
Ma io lo sapevo...
sabato
6|settembre
ore 21.00
VÀ PENSIERO CHE IO ANCORA TI COPRO LE SPALLE
Atto Unico in 6 Quadri e Canzoni
Compagnia Scena Verticale
RESIDENZA MORE (COSENZA)
Con: Dario De Luca e Giuseppe Vincenzi
Di: Giuseppe Vincenzi
Costumi, oggetti di scena e assistenza: Rita Zangari
Luci e suono: Gaetano Bonofiglio
Regia: Dario De Luca
Produzione: Scena Verticale, Progetto More
Uno parla e canta, l’altro canta e suona.
Due omini entrano in scena raccontando i propri fallimenti. Senza volerlo, con le loro cronache così profondamente e tragicamente comiche, inventano una morale che evidenzia
bisogni e desideri di una società oramai in mutande e oltretutto sporche.
Parlano con ironia del mondo di cui fanno parte, del quale non sono protagonisti ma semplici figuranti. Raccontano di un paese fondato sul reality, di individui che hanno rapporti
virtuali, avatar superiori a loro stessi che li rappresentano non solo nel mondo online ma
anche nella vita reale.
Insomma verrebbe da dire: Che confusione! Ma vi prego, rispondeteci in coro: Sarà perché
ti amo.
“Và pensiero che io ti copro le spalle”, fortunato progetto musicale di Giuseppe Vincenzi,
rinasce oggi remixato grazie alla complicità di Dario De Luca, per consolidare, innanzitutto,
un sodalizio artistico che si è manifestato al pubblico con lo spettacolo “Morir sì giovane e in
andropausa”; ma anche per segnare il primo movimento di un progetto più vasto che vede i
due impegnati nel rinnovamento del genere teatro-canzone. Almeno nelle intenzioni.
domenica
7|settembre
ore 21.00
LA MALEDIZIONE DEL SUD
Dalla leggenda di Colapesce
RESIDENZA LIGEIA (LAMEZIA TERME)
Compagnia Teatrop
Di e con: Pierpaolo Bonaccurso, Fabio Tropea
Musiche: Fabio Tropea
Produzione: Teatrop
La leggenda di Colapesce è uno dei topoi narrativi più famosi e visitati della cultura popolare del sud.
E’ una leggenda siciliana con molte varianti, le cui prime attestazioni risalgono al XIV secolo. Lo spettacolo presenta è la storia di un piccolo uomo, o forse di un semidio che abbandona le certezze della
vita quotidiana per inseguire il suo sogno.
La storia ambientata in Sicilia in un piccolo paesino vicino Messina, Punta Faro, è arrivata fino a noi
attraverso il vento e il mare.
Molti cantastorie in vari dialetti del sud d’Italia hanno raccontato le avventure di Colapesce in molte
versioni. Accompagnato da un’originale colonna sonora musicata dal vivo con Marimba Didjireedu e
altri strumenti che ripercorrono le sonorità del mediterraneo, l’attore in scena, ispirato dall’incontro
con una cantastorie Siciliana, fa sua questa leggenda e ci racconta in un Gramelot calabro-siciliano
come Colapesce ha salvato la Trinacria dal suo sprofondamento.
Da Colapesce arrivano a noi moderni messaggi di fratellanza, bontà, abnegazione, trasparenza, onestà, consapevolezza di amare gli altri. L’umile e grandiosa vicenda di Cola può essere per tutti e per
i giovani in particolare il punto di partenza per il tanto auspicato e auspicabile cambiamento, grazie
al Mito. Il cambiamento è un processo fortemente rivoluzionario, perché richiede impegno, sacrificio, dedizione, passione e onestà mentale. Sicuramente l’arte nelle sue varie espressioni può dare
all’uomo il giusto sostegno. Nella fase compositiva delle musiche, l’esecutore, ispirato dalle mistiche
meraviglie dello stretto di Messina e dalle oscure grandiosità degli abissi marini, ha scelto di utilizzare
alcuni strumenti piuttosto che altri per la qualità timbrica e sonora.
Il “set” di strumenti utilizzati in scena è composto da due tamburi, un didjireedoo, dei bicchieri sonori
intonati con una scala armonica e una marimba, che “recita” la parte più importante.
Sono strumenti dal suono molto caldo e avvolgente che fanno si che lo spettatore si cali insieme all’attore in quegli abissi che andrà a raccontare, in quella “fantastica realtà” che è la trama fondamentale
della storia e dei suoi personaggi.
Inoltre lo spettacolo nel 2013 si è aggiudicato ben tre premi durante il festival nazionale dell’ARCI
teatro “Avanti attori”: premio del pubblico, premio della giuria come “miglior spettacolo”, premio
“miglior attore”, conquistato da Pierpaolo Bonaccurso.
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Re-Act è una residenza teatrale, ha sede presso il teatro comunale di Soverato dal
2012. Il progetto della residenza teatrale comprende attività di formazione di nuovo
pubblico attraverso stage e laboratori e percorsi condivisi con istituti scolastici del territorio; propone un’articolata programmazione di spettacoli di teatro, danza e musica,
favorisce la formazione dei professionisti del settore ed è un nodo strategico del sistema teatrale italiano insieme con la rete nazionale di residenze. Re – Act è co-finanziato
dalla Regione Calabria Por Calabria Fesr 2007/2013 Asse V – Risorse Naturali, Culturali
E Turismo Sostenibile.
Re-Act è un luogo di crescita e dialogo, per tutte le età, poiché ogni età ha il suo segreto e il suo tesoro condivisibile.
Re-Act Scuole in act è un progetto interno alla Residenza che intende promuovere la
formazione culturale dei ragazzi in età scolare coinvolgendoli in un piano integrato di
spettacoli teatrali.
Re-act nasce dalla collaborazione tra due associazioni “Officina Teatrale” e “Confine
Incerto”
L’ Associazione Culturale d’Arte Varia “OFFICINA TEATRALE” capofila di Re-Act Residenza teatrale. Nata nel 2008 a Catanzaro, per iniziativa del regista Giovanni Carpanzano.
Al suo interno è costituita dall’Accademia Civica d’Arte Teatrale “Officina Teatrale” (ex
art. 40 L.R. 18/85 ) nata per attività di Formazione Professionale Artistica con l’obiettivo di preparare le figure operanti nei vari settori dello spettacoloOfficina Teatrale ha creato occasioni di confronto e scambio con la comunità, sostenendo un processo di educazione che ha coinvolto finora quattro generazioni di ragazzi.
L’ Associazione inoltre volge la sua attività anche in campo sociale, in particolare con
il progetto “Teatro Amico” che ha coinvolto i pazienti del centro di salute mentale in
un’attività teatrale allo scopo di creare un’occasione di integrazione sociale.
La PRODUZIONE di Officina è rivolta ai nuovi linguaggi drammaturgici contemporanei.
L’ Associazione culturale “CONFINE INCERTO” è partner del progetto Re-Act. Nata a
Catanzaro nel 2004, rivolge la sua ricerca al teatro antropologico e al teatro contemporaneo con l’obiettivo di costruire una fucina artistica nei territori del sud. Importanti
produzioni sono state rivolte all’incontro tra paesaggio, arte contemporanea e teatro
(“Architetture elastiche” per il MARCA ) e al teatro danza (“Semasia, l’universo in Cassandra”). L’associazione è stata promotrice del primo laboratorio sperimentale in teatro terapia integrato nella regione Calabria (progetto T.R.U.). Al suo interno è presente
il gruppo di teatro di strada Gargantua. Confine Incerto ha seguito numerosi progetti
nelle scuole di I° e II° (Il Raccontastorie, Un Ponte fra due mondi, Teatro e lettura creativa, La musica in corpo).
Info:
abbonamento intero:
15 spettacoli serali (teatro serale, danza, musica, festival residenze)
costo € 100,00
abbonamento ridotto per studenti, over 65, under 14, militari, associazioni settore artistico:
15 spettacoli serali (teatro serale, danza, musica, festival residenze)
Costo € 80,00
abbonamento medio:
7 spettacoli a scelta nella programmazione di teatro serale, danza, musica, festival residenze
Costo € 50,00
sono esclusi dall’abbonamento gli spettacoli teatro ragazzi e teatro famiglia
costo del biglietto singolo spettacolo serale: € 10
costo del biglietto ridotto singolo spettacolo serale e pomeridiano: € 8
(studenti, over 65, under 14, militari, associazioni settore artistico)
costo del biglietto singolo spettacolo matineè Teatro ragazzi: € 5
costo del biglietto singolo spettacolo pomeridiano: € 5
Segreteria organizzativa:
- Lu Bì > cell. 3774695540 email: [email protected]
Segreteria amministrativa:
- Denise Bianchi > email : [email protected]
www.react-theater.it
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twitter: @reacttheater