CHE COSA E’…
…PERCHE’ CELEBRARLO
Il 10 febbraio di ogni anno
in tutta Italia si celebra il Giorno del
Ricordo.
Il Parlamento italiano ha istituito con la un'apposita legge questa
ricorrenza per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli
italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli
istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra
Tale giornata costituisce per noi tutti un appuntamento per non
dimenticare.
Nell’anno 2009, in occasione delle celebrazioni previste per tale
Giornata, il presidente Giorgio Napolitano ha parlato al Quirinale della
tragedia delle foibe, dell'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia di 350mila
italiani nel dopoguerra, e ha rivendicato la necessità di conservare la
memoria e di coltivarla.
"Il giorno del ricordo, voluto dal Parlamento, corrisponde all'esigenza di
un riconoscimento umano e istituzionale già per troppo mancato e
giustamente sollecitato", ha sottolineato il presidente della Repubblica
durante la cerimonia al Quirinale alla presenza dei presidenti delle
Camere. "Non ha a nulla a che vedere col revisionismo storico, col
revanscismo e col nazionalismo ma l'Italia, ieri come oggi, non può
dimenticare le sofferenze, sino a una orribile morte inflitta a italiani
assolutamente immuni da ogni colpa", ha evidenziato il Presidente.
"La memoria che coltiviamo innanzitutto è quella della dura esperienza
del fascismo e delle responsabilità storiche del regime fascista, delle
sue avventure di aggressione e di guerra",ha puntualizzato Napolitano.
Ti voglio anche ricordare che molti di quei profughi avevano trovato
accoglienza nel campo profughi di Gaeta e sono divenuti cittadini attivi
delle città del nostro golfo, hanno costruito qui la loro vita familiare e
lavorativa, contribuendo con senso civico, discrezione, spirito di
sacrificio, alla crescita umana e culturale del nostro territorio.
In questa giornata,
per ricordare tutti loro, tu puoi
ricercare ed
imparare ad usare gli strumenti per riflettere sulle conseguenze terribili
( guerra, deportazioni,sopraffazioni, eliminazione fisica) che può
portare ogni ideologia che non mette al primo posto il rispetto della
persona e dei suoi diritti fondamentali, perché tu possa diventare un
cittadino consapevole che lavori per far sì che nel nostro Paese vi sia
sempre accoglienza e rispetto di tutti verso tutti.
La maestra Cibernella