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giovedì 26 gennaio 2006 ore 21.00
Film
LA ROSA BIANCA - SOPHIE SCHOLL
di Marc Rothemund
Cinema Marconi, via Gauslino
martedì 31 gennaio 2006 ore 9.30
giovedi’ 9 febbraio 2006 ore 10.30
Sabato 11 febbraio 2006 ore 10.30
Evento
MARCIA DELLA MEMORIA
Spettacolo Teatrale
LE DONNE DI POLA
Partenza: Chiesa di San Francesco
Arrivo: Municipio di Piove di Sacco
di Marco Cortesi e Lucia Zacchini
con Marco Cortesi durata 90’
Auditorium GIOVANNI PAOLO II, via Ortazzi
Incontro
LE FOIBE E L’ESODO
ITALIANI DALL’ISTRIA
martedì 31 gennaio 2006 ore 11.00
in collab. con OPERA NOMADI PIOVESE
ore 11.00 Concerto
Alexian Santino Spinelli
GRAN RECITAL ROMANÓ
Origine: Germania (2005)
Soggetto: tratto dalle vicende realmente accadute nel
febbraio 1943 - Durata: 117’
Monaco, 1943. Un gruppo di studenti bavaresi ha
costituito in città la Rosa Bianca, movimento di
opposizione al nazismo. Fra loro ci sono Hans Scholl,
sua sorella Sophie, Alex Schmorell e Willi Graf. Il 18
febbraio, subito dopo avere distribuito volantini di
propaganda all'università, Hans e Sophie vengono
arrestati dalla Gestapo.
memoria-sterminio
Canti, musiche e poesie in lingua romanì (zingara)
Un viaggio nell'anima romaní
Teatro Filarmonico Comunale, Via Cardano 7
Ingresso libero
Il Gran Recital Romanó
è un viaggio nell'anima
e nel cuore dei rom con
un'originalissima
e
autentica
interpretazione di musiche, canti,
danze e poesie in lingua
romaní (zingara). Le
musiche proposte in
cui si rintracciano gli
echi del passato sono
quelle
dell'ambito
familiare che i rom
suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono
memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici,
filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici
espressioni. Le poesie sono la drammatizzazione del
vivere quotidiano dove, attraverso la lingua,
espressione autentica della romanipé (identità zingara),
riescono a sublimare l'intimità degli stati d'animo
ALEXIAN SANTINO SPINELLI
Ambasciatore dell'arte e della Cultura Romaní nel mondo
memoria-sterminio
LE DONNE DI POLA
narra sotto forma di
monologo la vita e i
racconti degli abitanti
del campo profughi di
Kamp Kamenjak nella
città istriana di Pola. I
protagonisti del testo sono tutti realmente esistenti.
Raccoglie le testimonianze delle vittime della guerra, le
loro lacrime, i loro ricordi devastati da una conflitto
assurdo e pieno di menzogne. Nato dalla personale
esperienza pluriennale come volontari in ex-Jugoslavia,
lo spettacolo si prefigge lo scopo di lanciare un forte
messaggio di pace e di accusa a tutte le guerre in
qualsiasi parte del globo.
www.marco-cortesi.com
Un grazie particolare a Marina Gavagnin per la segnalazione
giovedì 9 febbraio 2006
ore 21.00 Film
VAI E VIVRAI
di Radu Mihaileanu
con: Moshe Abeba, Yael Abecassis
1984. Centinaia di migliaia di africani dei 26 paesi colpiti
dalla fame si ritrovano in dei campi profughi in Sudan. Da
un'iniziativa tra gli Stati Uniti e l'Israele, migliaia di ebrei
etiopi, chiamati Falashas, verranno trasferiti in Israele.
Una mamma cristiana costringe suo figlio di nove anni,
Salomon, a dichiararsi ebreo, per salvarlo dalla fame e
quindi dalla morte. Arrivato in Terra Santa, il bambino
dichiarato orfano, viene adottato da una famiglia
francese. Salomon cambia nome e cresce come un vero
ebreo, ma il suo sogno è quello di poter riabbracciare,
un giorno, sua madre...
ricordo - foibe
DEGLI
Auditorium Giovanni Paolo II, via Ortazzi
Intervengono:
Giacomo Scotti, autore del libro “Dossier FOIBE”
Glauco Dinelli, autore del libro "LONTANI ANNI
VERDI" ricordi di un "muleto polesan"
moderatrice Italia Giacca Zaccariotto
Enzo Collotti, nelle prime righe della
sua introduzione, denuncia l'accostamento temporale della Giornata
del Ricordo, per onorare le vittime
delle foibe, con il Giorno della Memoria
in ricordo della Shoah: uno
strumentalismo che viene voglia di
definire subfascista.
La questione delle foibe è di primario
rilievo nazionale, della storia di questo
nostro paese. Si tratta di collocare
questa tragedia (di tragedia si tratta) nel drammatico
contesto della seconda guerra mondiale e della vicenda
della Venezia Giulia. Vicenda che è iniziata già alla fine
della prima guerra mondiale, con l'annessione di questa
regione al regno d'Italia, quando nei confronti degli slavi
ebbe inizio una vera persecuzione. Lo stato italiano,
monarchico e fascista, fece una seminagione di odio così
intensa che non poteva non produrre odi, vendette, abusi
e soprusi, e, fortemente, odio per tutto ciò che fosse
italiano. “Si smetta di dire che le vittime innocenti, pulite e
rispettabili stanno tutte nella propria fazione e si operi per
eliminare le condizioni che alimentano la violenza e i fattori
che di essa si servono».” (Giacomo Scotti)
LONTANI ANNI VERDI
“ I primi anni da profughi sono stati per
la nostra, come per tante famiglie
esuli, anni di duro sacrificio.
Il mobilio, che ci aveva seguito via
ferrovia, attraversando la "zona B" per
mezzo del convoglio alleato, era stato
parcheggiato in un granaio messoci a
disposizione da una cortese famiglia, i
Girardi, nel loro palazzo in viale delle
Grazie. Molti ci consideravano sgraditi
"sfollati" e non volevano affittarci i loro, pur sfitti,
appartamenti. Non potevamo permetterci l'albergo ed
eravamo costretti a sistemazioni di fortuna.”(Glauco Dinelli)
ricordo - foibe
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