MEDEA, VENERDÌ 26 MARZO Venerdì 26 marzo alle ore 21,00 presso il Spazio Teatrale della Cooperativa “Theatralia” andrà in scena lo spettacolo “Medea”. In scena i docenti che hanno partecipato al corso di formazione sul linguaggio teatrale organizzato dal CRED Centro Risorse Educative e Didattiche del Comune di Livorno in collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni ed il cui obiettivo è stato quello di fornire strumenti teorici e pratici agli insegnanti per affrontare la progettazione e la realizzazione di un evento teatrale nella scuola. L’argomento del corso in questione è stata la storia del teatro antico ed oltre all’approfondimento dei temi trattati e delle tecniche e dei meccanismi drammaturgici ha visto i partecipanti al lavoro su due piani di versificati ma tra loro collegati: sperimentazione sulla propria persona dell’uso espressivo dello spazio scenico e ricaduta nelle classi degli elementi di regia appresi. Allo spettacolo dei docenti, infatti seguirà a breve quello dei ragazzi. Regista dello spettacolo e conduttore del corso Emanuele Gamba. La storia di Medea, principessa della Colchide, è una delle più cupe nell’universo del mito antico;innamorata del greco Giasone, per lui tradisce il padre, uccide il fratello ed abbandona la patria.Quando Giasone la lascia per sposare la figlia del re di Corinto, Creonte, Medea non desidera altro che vendicare l’amore tradito e riscattare il prestigio calpestato. Nel divenire del personaggio, Medea prima medita, poi prepara, infine attua la sua vendetta; ed è la vendetta di una donna-maga straniera, che vivrà con difficoltà solo la sua condizione di madre. Non è possibile essere indifferenti a Medea. E le vicende di cui siamo testimoni sono destinate a ripetersi, come se vi fosse una inesorabile circolarità degli avvenimenti. Meravigliosa e furibonda: è così che diversi secoli fa Euripide aveva immaginato Medea. Il risultato poi è stato la straordinaria tragedia che tutti conosciamo. Una storia, quella di Medea, che parla di donne e di vendetta, di passione e di morte. Una storia, soprattutto, che continua ad emozionare, del tutto indifferente al tempo ed ai tempi. Ed ancora, in fine, una storia che lascia sgomenti…. E dopo le mille rivisitazioni teatrali che l’hanno vista protagonista negli anni, la “Medea” torna nuovamente a Livorno ad opera del laboratorio teatro del CRED del Comune di Livorno,con il corso di aggiornamento “Viaggio nella storia del teatro-cammino teatrale nel tempo tra autori, personaggi e curiosità” anche in questa edizione la sua storia rimane bellissima ed agghiacciante, messa in scena come dentro le scatole cinesi,tre quadrati, recinti, mondi, collocati uno dentro l’altro eppure tutti lontani, ognuno dentro e insieme lontanissimo dagli altri: il mondo degli Uomini, il mondo del Coro, il mondo di Medea. La sua tragedia è quella di una straordinaria e maledetta figura femminile che, per quanto degenerata ed estrema, suscita ancora vibrazioni forti nell’animo. Si può biasimare La rabbia di una donna sola, tradita e debole? Solo una funesta vendetta può dare giustizia al tradimento? Devono essere state queste alcune delle domande che fecero scrivere alla grande scrittrice Simone Weil a proposito dei classici intramontabili: “Sono passati circa duemilacinquecento anni da quando in Grecia si scrivevano bellissimi poemi. Ormai, a leggerli, sono quasi soltanto coloro che si specializzano in questo studio, ed è un peccato. Perché questi antichi poemi sono talmente umani da essere Ancora molto vicini a noi e possono interessare a tutti” in particolare insegnanti e docenti per gli aspetti formativi. Questo il cast: Alessandro Baldi, Valerio Boccini, Mariella Calabresi, Susanna Cappellini, Stefania Casu, Rossana De Velo, Claudia Esposito, Rosanna Fiori, Stefano Frosoni, Antonella Girali, Annalisa Mazzei, Patrizia Nardi, Ebe Panella, Paola Papucci, Maria Neve Polito, Piero Posarelli, Leonardo Pucciani, Davide Razzauti, Nicola Zigoli. Regia: Emanuele Gamba.