Informazioni al paziente in dimissione dopo terapia con ZEVALIN® (ibritumomab
tiuxetano) per Linfoma non Hodgkin.
Gentile sig. ,
Lei è stato recentemente sottoposto ad un trattamento medico-nucleare con ZEVALIN® per la patologia
ematologia da cui è affetto. Durante la procedura informativa prima della terapia Le sono già state fornite
alcune regola da applicare al suo domicilio dopo la dimissione dall’ospedale. Riteniamo comunque utile
riassumerle brevemente nel presente foglio.
Dopo la terapia il rischio di irradiazione delle persone con cui può venire a contatto è minimo, sia
nell’ambiente familiare che lavorativo, quindi le interazioni sociali con amici, familiari, colleghi di lavoro e
animali domestici non comportano alcun rischio. Non è quindi necessaria alcuna modifica delle sue
routinarie attività e non dovrà adottare alcuna precauzione particolare (ad es. non è necessario usare una
toilette separata, o piatti e posate a lei dedicati) ad eccezione delle seguenti:
Nella prima settimana dopo il trattamento:
- Durante i rapporti sessuali, che possono tranquillamente avvenire, bisogna utilizzare il preservativo;
- per urinare utilizzare sempre la posizione seduta, anche per i maschi; eventuali gocce di urina fuoriuscite
dalla tazza del water dovrebbero essere accuratamente pulite con materiali a perdere (es. carta igienica) poi
eliminata con i rifiuti o scaricata nel water;
- tutti i pazienti devono accuratamente lavare le mani dopo aver urinato.
Sistemi contraccettivi
- analogamente ad altre terapie anti-neoplastiche adeguati mezzi contraccettivi devono essere impiegati, al
fine di evitare possibili gravidanze per almeno 1 anno dopo il trattamento;
Effetti a lungo termine
- i soggetti maschili possono subire una temporanea perdita della capacità di procreare e possono avere un
basso rischio di sterilità definitiva; pur non esistendo studi definitivi può essere valutata la possibilità di
crioconservare il suo sperma, sempre che non abbia già subito precedenti terapie lesive a tale riguardo;
- nei soggetti di sesso femminile è improbabile l’insorgenza di infertilità dopo il trattamento;
- per quanto riguarda l’insorgenza di neoplasie, l’incidenza di malignità secondarie nello schema di terapia
che associa chemioterapici e Zevalin è circa pari al 1,4%, simile a quella dei soggetti sottoposti ad alcuni
regimi chemioterapici (farmaci alchilanti) ai quali vengono
usualmente sottoposti i soggetti con patologie analoghe alla sua. Al contrario non sono stati riscontrati casi
di neoplasia nei soggetti sottoposti al solo trattamento con Zevalin.
Per qualsiasi necessità od ulteriore chiarimento potrà contattarci ai seguenti numeri:
U.O. Medicina Nucleare (dott. Zanco, dott. Lupi 0444752604)
U.O. Ematologia (dott. Visco 0444753519)
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Rev. 1 del 26/01/2017
Informazioni dopo dimissione Zevalin