Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Equazioni di Maxwell r r ∂B ∇×E = − ∂t r r ∂D r +J ∇×H = ∂t r ∇⋅B = 0 r ∇⋅D = ρ r r D = εE r B = µH r r J = σE ε : costante dielettrica µ : permeabilità magnetica σ : conducibilità elettrica Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Dualismo onda-particella Una particella di energia E e quantità di moto (impulso) p è descritta da un’onda di frequenza f e costante di propagazione k secondo le relazioni di Einstein - de Broglie: ω 2 Ε = hf = h = mc 2π h h p= k= 2π λ h: Costante di Planck c: Velocità della luce m: Massa Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Equazione di Schrödinger r 2 r r ∂Ψ ( r , t ) h 2 jh = ∇ Ψ ( r , t ) − UΨ ( r , t ) ∂t 2m r 2 r r r Probabilità di trovare la particella Ψ ( r , t ) d r dt = P( r , t )d r dt in un intorno del punto r in un intorno dell’istante t ∫ r 2 r Ψ ( r , t ) d r dt = 1 r t,r Ψ è la funzione d’onda di una particella di massa m sottoposta ad un potenziale U. h è la costante di Planck razionalizzata pari a h/(2π). Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Definizioni e grandezze h = 6.626 ⋅10 −34 [Joule ⋅ s] ε 0 = 8.842 ⋅10 −12 [Farad / m ] µ 0 = 1.256 ⋅10 −6 [Henry / m ] µ ε Impedenza del mezzo n= εµ = ε rµ r ε 0µ 0 Indice di rifrazione del mezzo c= 1 = 3 ⋅108 m / s ε 0µ 0 Velocità della luce nel vuoto ζ= v= 1 c = εµ n Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Velocità della luce nel mezzo Equazione delle onde in un mezzo omogeneo e isotropo r 2 r ∂ E 2 ∇ E − µε 2 = 0 ∂t Assumendo per i campi una dipendenza temporale del tipo: e jω t =e j( 2 πf )t Si ottiene: r r ∇2E + k 2E = 0 2π ⎛ 2π ⎞ k = k 0n = n = ⎜ f ⎟n λ ⎝ c ⎠ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Costante di propagazione o numero d’onda Onde elettro-magnetiche (EM) piane ( E x = E 0 cos ωt − kz + φ0 ( φ = ωt − kz + φ 0 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica ) ) Fase dell’onda Velocità di fase ( ) φ = ωt − kz + φ0 = cos tan te Derivando rispetto al tempo si ha la velocità di fase: dz ω 2πf v= = = = fλ dt k 2π λ La velocità di fase rappresenta lo spostamento per unità di tempo del generico valore dell’ampiezza del campo Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Onde elettro-magnetiche piane Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Onda EM piana generica Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Esempi di onde elettro-magnetiche E = E 0 cos(ωt − kz ) Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica ( r r E0 E= cos ωt − k ⋅ r r ) Esempi di onde elettro-magnetiche Può originare da una sorgente estesa con una certa direttività Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Fascio Gaussiano La soluzione della equazione delle onde assumendo una componente del campo del tipo ~ − jkz E = Ψ (x , y, z )e ~ con Ψ funzione debolmente dipendente da z, si scrive: ⎧ ⎡ k 2 2 E = exp ⎨− j⎢P + x +y 2q ⎩ ⎣ ( Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica ⎤⎫ ⎥ ⎬ exp(− jkz ) ⎦⎭ ) Fascio Gaussiano I parametri P e q sono funzioni di z e soddisfano le relazioni: dP j =− dz q dq =1 dz λ 1 1 = −j q R (z) πW (z) 2 Ponendo: e λ 1 = −j 2 q0 πW0 q0 rappresenta il valore di q per R=∞ si ha: 2 πW0 q= j +z λ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica legge di propagazione del raggio di curvatura complesso del fascio Fascio Gaussiano Si ottiene: 2 W (z) = 2 W0 ⎛ λz ⎞ ⎟ 1 + ⎜⎜ 2 ⎟ ⎝ πW0 ⎠ ⎡ ⎛ πW 2 ⎞ 2 ⎤ 0 ⎟⎟ ⎥ R (z) = z ⎢1 + ⎜⎜ ⎢⎣ ⎝ λz ⎠ ⎥⎦ 2 (W (0) = W0 ) Spot size (R (0) = ∞ ) Raggio di curvatura 2 ⎞ ⎛ ⎛ λz ⎞ ⎟ ⎜ −1 ⎛ λz ⎞ ⎟ − tg ⎜⎜ ⎟ P(z) = − j ln⎜ 1 + ⎜⎜ 2 ⎟ ⎟ 2 ⎟ πW0 ⎠ ⎟ πW0 ⎠ ⎜ ⎝ ⎝ ⎠ ⎝ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Fascio Gaussiano Infine: ⎧⎪ ⎡ W0 k 2 −1 ⎛ λz ⎞ 2 ⎟ ⎜ x y E= exp ⎨− j⎢kz − tg ⎜ + + 2 ⎟ W 2R W (z) π ⎪⎩ ⎣ 0 ⎠ ⎝ ( ⎤ ⎫⎪ ⎛ x 2 + y2 ⎞ ⎟ ⎥ ⎬ exp⎜⎜ − 2 ⎟ ⎝ W (z) ⎠ ⎦ ⎪⎭ ) Il fascio si attenua lungo z a causa del fattore 1/W(z) ed in direzione radiale con profilo Gaussiano. Si definiscono: ⎛ πW02 ⎞ ⎟⎟ Z R = ⎜⎜ ⎝ λ ⎠ ⎛ λ θ0 ≅ tg (θ0 ) = ⎜⎜ ⎝ πW0 ⎞ W (z) ⎟⎟ = lim ⎠ z →∞ z ZR viene detta “lunghezza di Rayleigh” e rappresenta la distanza dall’origine entro la quale il fascio si considera collimato mentre θ0 è detto “divergenza in campo lontano” del fascio Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Fascio Gaussiano Il minimo raggio del fascio W0 è detto “WAIST” del fascio e rappresenta il punto in cui il fronte d’onda è piano cioè R=∞ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Pacchetto d’onda Due o più onde di frequenza leggermente diversa che si propagano nella stessa direzione danno luogo al cosiddetto “pacchetto d’onda” il cui inviluppo viaggia alla velocità di gruppo Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Velocità di gruppo E x (z, t ) = E 0 cos[(ω − δω)t − (k − δk )z ] + E 0 cos[(ω + δω)t − (k + δk )z ] Dalle formule di prostaferesi si ha: E x (z, t ) = 2E 0 cos[(δω)t − (δk )z ]cos[ωt − kz ] Cioè un’onda a frequenza ω che si propaga nella direzione z la cui ampiezza è modulata sinusoidalmente a frequenza δω. Un punto di ampiezza generica per il quale (δω)t − (δk )z è costante, viaggia alla velocità dz δω = dt δk dω Ovvero, alla velocità di gruppo v g = dk Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Propagazione in un mezzo dispersivo In un mezzo dispersivo di indice di rifrazione n(λ), per un pacchetto d’onda di frequenza centrale ω, si ha k = n(2π/λ), quindi: ω 2π k=n =n c λ Differenziando si ottiene: 2π 2πn dω ω n + dn dk = dn − 2 dλ = λ λ c c dω ⎛ ω dn ⎞ c c ω dn = ⎜1 − ⎟ = − dk ⎝ c dk ⎠ n n n dk Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Propagazione in un mezzo dispersivo dk 2π 2π dλ = − 2 n dn λ λ dn dω c ω λ dn = − dk n n 2π(λ (dn ) − n (dλ ) ) 2 dω = dk c = vg ⎛ dn ⎞ n − λ⎜ ⎟ dλ ⎠ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica ⎝ Velocità di gruppo nel mezzo Indice di gruppo di un mezzo dispersivo Si definisce indice di gruppo la seguente grandezza: dn Ng = n − λ dλ Per cui la velocità di gruppo nel mezzo si scrive: c vg = Ng Che richiama l’espressione della velocità di fase nel mezzo: c v = Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica n Indice di rifrazione e di gruppo per la silice (SiO2) Per λ=1µm si ha: v=c / n = 2.069 108 m/s vg = c / Ng = 2.055 108 m/s Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Irradianza e vettore di Poynting c E x = By n La densità totale di energia elettromagnetica è la somma dell’energia associata al campo elettrico e di quella associata al campo magnetico: 1 1 2 2 2 ε0ε r E x + By = ε0ε r E x 2 2µ 0 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Irradianza e vettore di Poynting Il flusso di energia per unità di tempo e di area sarà quindi: ( v∆t )A (ε 0 ε r E S= A∆t 2 x )= c ε ε E n 0 r 2 2 x ⎛c⎞ = ⎜ ⎟ E x By ⎝n⎠ In generale, per un mezzo isotropo, l’energia fluisce nella direzione di propagazione dell’onda e si ha: r ⎛ c ⎞2 r r S = ⎜ ⎟ ε 0ε r E × B ⎝n⎠ S è detto vettore di Poynting e la sua ampiezza è detta irradianza o intensità e rappresenta la densità di potenza (flusso di potenza per unità di area) Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Riflessione e rifrazione in mezzi isotropi e omogenei Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Legge di Snell La direzione di propagazione dell’onda incidente e la normale alla interfaccia tra i due mezzi definiscono il piano di incidenza al quale appartengono anche i vettori d’onda dell’onda riflessa e di quella trasmessa n1sin (θi ) = n 2sin (θ t ) θi = θ r se n1 < n 2 ⇒ θ t < θi se n1 > n 2 ⇒ θ t > θi Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Riflessione interna totale (TIR) θ t = 90° ⎛ n2 ⎞ ⇒ θi = θc = sin ⎜⎜ ⎟⎟ ⎝ n1 ⎠ −1 Oltre l’angolo critico non c’è potenza trasmessa ma esiste un’onda evanescente che si propaga lungo l’interfaccia e si attenua rapidamente allontanandosi dall’interfaccia Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Riflessione interna totale Oltre l’angolo critico, l’angolo di trasmissione diventa immaginario e la componente del vettore d’onda normale all’interfaccia è anche essa immaginaria sin θ t > 1 ⇒ cos θ t = 1 − sin 2 θ t = ± j sin 2 θ t − 1 2 ⎛ n1 ⎞ kt ⊥ = kt cos θ t = ± jk ⎜⎜ sin θ i ⎟⎟ − 1 ⎝ n2 ⎠ n1 kt|| = kt sin θ t = k sin θ i n2 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Profondità di penetrazione L’onda evanescente avrà la seguente espressione: ( Et = E t 0 e r r j ωt − k t ⋅ r 1 δ= kt ⊥ ) = E e j (ωt − kt|| z )e − kt ⊥ y t0 Profondità di penetrazione [cm] Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Spostamento di Goos-Haenchen In condizioni di riflessione totale l’onda riflessa appare spostata lateralmente di una quantità ∆z come se l’interfaccia si trovasse all’interno del mezzo ad una profondità δ ∆z = (2δ )tgθi Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Riflessione interna “frustrata” (FTIR) Se, ad una distanza dall’interfaccia dell’ordine di δ, c’è una discontinuità cioè un mezzo di indice diverso (n3) può esistere un’onda non evanescente nel mezzo di indice n3 e si parla di riflessione interna totale frustrata (Frustrated Total Internal Reflection -FTIR-) In condizioni di FTIR si parla di “tunneling ottico” perché esiste un’onda trasmessa dove l’ottica geometrica lo proibisce Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Esempio di applicazione della FTIR Divisore di fascio (Cubo beam-splitter) Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Polarizzazione Per il calcolo dell’ampiezza e della fase delle onde riflesse e trasmesse occorre tener conto dello stato di polarizzazione. Come è noto lo stato di polarizzazione di un’onda elettromagnetica può essere: Lineare: l’estremità del vettore campo elettrico oscilla lungo una linea retta Circolare: l’estremità del vettore campo elettrico descrive una circonferenza Ellittico: l’estremità del vettore campo elettrico descrive una ellisse Random: l’estremità del vettore campo elettrico si muove in maniera casuale Nell’ultimo caso si parla di luce non-polarizzata Lo stato di polarizzazione di un onda può essere modificato mediante opportuni componenti (polarizzatori, lamine di ritardo, etc) Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Polarizzazione Indicando con (x,y) le coordinate dell’estremità del vettore campo elettrico nel piano ortogonale alla direzione di propagazione dell’onda si ha:. r E = E x cos(ωt + α) x̂ + E y cos(ωt + β) ŷ x = E x cos(ωt + α) y = E y cos(ωt + β) Il luogo descritto dal punto di coordinate (x,y) al passare del tempo definisce lo stato di polarizzazione Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Polarizzazione Indicando con (x,y) le coordinate dell’estremità del vettore campo elettrico nel piano ortogonale alla direzione di propagazione dell’onda si ha:. α = β + nπ π α =β+ 2 π α ≠β+ 2 ⇒ y= Ey Ex x Ex = Ey = E e / o Ex ≠ Ey ⇒ ⇒ x 2 + y2 = E2 Ax 2 + By 2 + Cxy = D Studiando quindi il comportamento delle componenti Ex ed Ey, di seguito indicate con E⊥ ed E|| con riferimento al piano di incidenza,è possibile seguire lo stato di polarizzazione dopo riflessioni e trasmissioni Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Formule di Fresnel θ i < θc Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica θ i > θc Formule di Fresnel Nell’ipotesi in cui la permeabilità magnetica dei due mezzi è identica (µ1 = µ2) i coefficienti di riflessione e trasmissione, per le due componenti linearmente polarizzate del campo elettrico, sono: n1 cos θi − n 2 cos θ t r⊥ = ; n1 cos θi + n 2 cos θ t 2n1 cos θi t⊥ = n1 cos θi + n 2 cos θ t 1 + r⊥ = t ⊥ n1 cos θ t − n 2 cos θi ; r|| = n 2 cos θi + n1 cos θ t n2 t || + r|| = 1 n1 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica 2n1 cos θi t || = n 2 cos θi + n1 cos θ t Formule di Fresnel Oltre l’angolo limite il modulo dei coefficienti di riflessione è unitario mentre la fase è: ⎛ n2 ⎞ sin θi − ⎜⎜ ⎟⎟ ⎞ ⎛1 ⎝ n1 ⎠ tg⎜ Φ ⊥ ⎟ = − cos θi ⎠ ⎝2 2 2 ⎛ n2 ⎞ sin θi − ⎜⎜ ⎟⎟ ⎝ n1 ⎠ 2 π⎞ ⎛1 tg⎜ Φ || + ⎟ = − 2⎠ ⎝2 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica 2 ⎛ n2 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ cos θi ⎝ n1 ⎠ 2 Formule di Fresnel θp : Angolo di polarizzazione o angolo di Brewster Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Calcolo dell’angolo di Brewster Se, per polarizzazione parallela, la direzione di propagazione dell’onda trasmessa è ortogonale a quella dell’onda riflessa cioè: θt = π/2 - θi non c’è onda riflessa perché i dipoli elementari nel mezzo n2 non possono irradiare in direzione ortogonale al campo elettrico che mette in movimento le cariche ⎛π ⎞ sin ⎜ − θi ⎟ n1 sinθ t 1 2 ⎝ ⎠ = = = n 2 sinθi sinθi tgθi ⇓ n2 θ p = tg n1 −1 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Formalismo di Jones Per studiare la variazione dello stato di polarizzazione di un’onda che subisce riflessione o trasmissione è possibile utilizzare il formalismo di Jones cioè la rappresentazione mediante matrici 2X2 dei diversi componenti ottici r ⎡ E x e j Φ x ⎤ jω t E IN = ⎢ jΦ y ⎥ e ⎢⎣ E y e ⎥⎦ ⎡ J11 J=⎢ ⎣J 21 J12 ⎤ ⎥ J 22 ⎦ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica r ⎡ J11 E OUT = ⎢ ⎣J 21 jΦ x ⎡ J12 ⎤ E x e ⎤ ⋅⎢ jΦ y ⎥ ⎥ J 22 ⎦ ⎢⎣ E y e ⎥⎦ Matrici di Jones notevoli J Px Jλ ⎡1 0⎤ =⎢ ⎥ ⎣0 0 ⎦ Polarizzatore x Polarizzatore y ⎡ = ⎢e ⎢ ⎣ 0 ⎡ − j π4 = ⎢e ⎢ ⎣ 0 π −j 2 2 J Py ⎡0 0 ⎤ =⎢ ⎥ 0 1 ⎣ ⎦ ⎤ 0⎥ π j ⎥ e 2⎦ Lamina a λ/2 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Jλ 4 ⎤ 0⎥ π j ⎥ e 4⎦ Lamina a λ/4 Strati anti-riflesso e specchi dielettrici E’ possibile utilizzare uno o più strati dielettrici per minimizzare il coefficiente di riflessione facendo interferire distruttivamente le onde AeB ⎛ λ ⎞ ⎛ 2πn 2 ⎞ ⎟⎟ m = 1,3,5... ⎜ ⎟2d = mπ ovvero d = m⎜⎜ ⎝ λ ⎠ ⎝ 4n 2 ⎠ n2 = (n1n 3 ) Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Specchi dielettrici Utilizzando diversi strati dielettrici a λ/4 si può ottenere un assegnato andamento della riflettanza, definita come modulo al quadrato del coefficiente di riflessione, realizzando i cosiddetti specchi dielettrici Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Interferometro Fabry-Perot E’ costituito da due specchi piani e paralleli di riflettanza R. Alla risonanza le onde che viaggiano nelle due direzioni interferiscono costruttivamente. La condizione di risonanza e: ⎛λ⎞ ⎛ c ⎞ m⎜ ⎟ = L ν = m⎜ ⎟ = mν f m = 1,2,3... ⎝2⎠ ⎝ 2L ⎠ Le lunghezze d’onda che soddisfano la condizione di risonanza definiscono i modi della cavità Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Interferometro Fabry-Perot Le corrispondenti frequenze νmsono le frequenze di risonanza della cavità Fabry-Perot e νf è detto “free spectral range” o frequenza di battimento fondamentale. Al crescere della riflettanza (quindi perdite minori) l’energia si concentra intorno alle frequenze di risonanza. I0 I Cavità = Si calcola considerando la 2 2 (1 − R ) + 4Rsin (kL ) somma di infinite riflessioni I0 I max = kL = mπ 2 (1 − R ) νf Larghezza spettrale (FWHM) δν = F π R Finesse F= 1− R Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Intensità trasmessa da un Fabry-Perot I trasmessa = I incidente (1 − R )2 (1 − R )2 + 4Rsin 2 (kL ) Un Fabry-Perot con elevata finesse realizza un filtro ottico a banda molto stretta. Si noti la dipendenza da k e quindi dall’indice di rifrazione in cavità. Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Interferometro di Michelson Specchio fisso d1 50% I0 d2 I t = I1 + I 2 + 2 I1I 2 cos(∆Φ ) It Intensità media in uscita 4π (n1d1 − n 2d 2 ) ∆Φ = 2k1d1 − 2k 2 d 2 = λ Un interferometro di Michelson presenta in uscita, al variare di d2, massimi e minimi (frange di interferenza) finché ∆φ è deterministico. Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Interferometro di Michelson Se I1 = I2 = I0/4, cioè l’interferometro è perfettamente bilanciato in potenza, si ha: I0 I t = (1 + cos(∆Φ )) 2 In generale si definisce “visibilità” delle frange il parametro: V= I t max − I t min I t max + I t min 2 I1I 2 = I1 + I 2 0 ≤ V ≤1 La visibilità è massima per l’interferometro bilanciato in potenza Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Lunghezza e tempo di coerenza Nel momento in cui ∆φ diventa una variabile aleatoria si ottiene in uscita un valore costante di intensità pari a I. Si definisce lunghezza di coerenza l la differenza di lunghezza tra i due bracci dell’interferometro oltre cui non si osserva più variazione di intensità in uscita. Si definisce tempo di coerenza ∆t = l/c Il concetto di tempo di coerenza è legato alla capacità di una sorgente di emettere un treno d’onda di una certa durata senza salti di fase ed è quindi legato alla banda dal teorema di Fourier ⎛ t ⎞ E( t ) = E 0sin (ω0 t − k 0 z )Π⎜ ⎟ Treno d’onda ⎝ ∆t ⎠ 1 ∆ν ≈ ∆t Larghezza spettrale (banda) 2 λ0 ∆λ ≈ ∆ν c Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Lunghezza e tempo di coerenza (a) Sinusoide ideale (b) Treno d’onda (c) Segnale a larga banda Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Coerenza spaziale di una sorgente Si definisce coerenza spaziale di una sorgente estesa la coerenza tra le onde radiate da diversi punti della sorgente stessa Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Principio di Huygens-Fresnel Consente di descrivere il campo come sovrapposizione di onde sferiche radiate dai punti investiti dalla radiazione Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica E ' ( x ' , y ' , z ' ) − jkr e dV E( x , y, z) ∝ ∫ r V Diffrazione da una apertura Diffrazione di Fresnel: lo schermo è “vicino” all’apertura Diffrazione di Fraunhofer: lo schermo è “lontano” dall’apertura La condizione “vicino” o “lontano” è legata alla dimensione massima della apertura D ed alla lunghezza d’onda πD 2 z ≅ r >> λ Definizione di zona di Fraunhofer Si può facilmente dimostrare, tramite il principio di Huygens-Fresnel, che il campo in zona di Fraunhofer è proporzionale alla trasformata di Fourier della distribuzione di campo sull’apertura Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Diffrazione di Fraunhofer da una fenditura ( Luigi Zeni DII-SUN [( ) ] 2 ⎧⎪ sin 1 ka sinθ ⎫⎪ 2 I(θ) ∝ I(0)⎨ = I(0)sinc 2 1 ka sinθ ⎬ 2 ⎪⎩ 1 2 ka sinθ ⎪⎭ y mλ I(θ) = 0 se ≅ sinθ = m = ±1, ± 2,... z a Optoelettronica ) [( ) ] Diffrazione di Fraunhofer da una apertura rettangolare [( ) ] [( ) ] I(θ, ρ) ∝ I(0)sinc 2 1 ka sinθ sinc 2 1 kb sinρ 2 2 mλ sinθ = a I(θ, ρ) = 0 se m = ±1, ± 2,... mλ sinρ = b Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Diffrazione di Fraunhofer da una apertura circolare Pattern di intensità ⎡ 2J1 (2kRsinθ) ⎤ I(θ) ∝ ⎢ ⎥ J1: Funzione di Bessel 1a specie ordine 1 ⎣ 2kRsinθ ⎦ d λ d: Raggio del disco principale di diffrazione ≅ sinθd = 1.22 z 2R 2 Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Potere risolutivo dei sistemi ottici Due sorgenti diventano indistinguibili se il sistema ottico (occhio, microscopio, telescopio, etc) dotato di apertura circolare di raggio R forma un pattern di diffrazione dove i dischi di Airy si sovrappongono λ sin (∆θ min ) = 1.22 λ λn = n Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica n 2R n: indice di rifrazione del mezzo Reticoli di diffrazione Il reticolo di diffrazione più semplice è costituito da una sequenza periodica di aperture in uno schermo. Il diagramma di intensità in zona di Fraunhofer è costituito da una serie di massimi e minimi il cui inviluppo è il diagramma di diffrazione della singola apertura. Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Reticoli di diffrazione Il diagramma di intensità in zona di Fraunhofer di un reticolo costituito da N aperture rettangolari di lunghezza a e larghezza b distanti d>>a l’una dall’altra disposte lungo la direzione dell’asse y, ad una distanza z dal piano del reticolo stesso, è rappresentato da: ⎛ b ⎞ ⎞ ⎡ sin (Nδ ) ⎤ 2⎛ a I(x, y ) ∝ sinc ⎜ x ⎟sinc ⎜ y ⎟ ⎢ ⎥ ⎝ λz ⎠ ⎝ λz ⎠ ⎣ sinδ ⎦ y π y δ= d ≅ sinθ z λ z 2 y z I massimi si hanno per: d = mλ ⇒ y = mλ z d z Ampiezza alla base dei massimi: ∆ = 2λ Nd Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica m = 0,±1,±2,.. Reticoli di diffrazione In generale costituisce un reticolo qualsiasi perturbazione periodica della ampiezza o della fase di un’onda o di entrambe. Se l’onda incidente forma un angolo θi con la normale al reticolo si ha: d(sinθ m − sinθi ) = mλ Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica m = 0,±1,±2,.. θm: posizione angolare dei massimi Reticoli di Bragg Si parla di reticoli di Bragg quando la perturbazione periodica si sviluppa nel piano di incidenza dell’onda invece che ortogonalmente ad esso Variazione periodica di indice di rifrazione λ 2Λsinθ = m n m = ±1,±2,.. Luigi Zeni DII-SUN Optoelettronica Condizione di Bragg