Eventi
Quo vadis, Ucraina?
Da granaio d’Europa a Paese
industrializzato moderno
Vi proponiamo di seguito alcune riflessioni emerse dagli interventi dei relatori
dell’ultimo evento del 2011 che è stato dedicato all’Ucraina, tenutosi lo scorso
5 dicembre presso l’Hotel Parco Paradiso. Lo stesso è stato organizzato dalla
Cc-Ti, in collaborazione con Osec, Credit Suisse e l’Ambasciata Ucraina in
Svizzera. L’Ucraina è il secondo Paese europeo per estensione territoriale dopo
la Russia e riveste una posizione geografica strategica avendo uno sbocco sul
Mar Nero a Sud e confinando con la Russia ad Est, con la Bielorussia a Nord
e con Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia ad Ovest. Dalla
sua indipendenza nel 1991, lo sviluppo economico del Paese è stato lento
e difficoltoso, ma l’arrivo al potere di Victor Yanukovic a febbraio 2010 ha
dato il via ad una serie di riforme economiche che hanno trasformato il Paese
portandolo a diventare un’economia di mercato in espansione.
Come sempre vi auguriamo buona lettura!
I recenti sviluppi delle relazioni politiche
ed economiche tra Svizzera ed Ucraina
di Ihor Dir, Dr., Ambasciatore dell’Ucraina presso la Confederazione Svizzera
Dr. Ihor Dir
Il Dr. Ihor Dir è uno dei più giovani diplomatici ucraini, e
rappresenta l’Ucraina in Svizzera dal 2008
Nel 2011 è iniziato il percorso di riforme portato avanti
dal Presidente ucraino, volto a modernizzare in maniera
profonda e completa lo Stato ucraino. L’idea del cambiamento è supportata da tutti i cittadini del nostro Paese.
Queste riforme hanno anche consolidato la maggioranza
dei parlamentari nel nostro Parlamento. Siamo riusciti a
fare una serie di passi importanti nella riforma del sistema
economico e giudiziario del nostro Paese. Ma abbiamo un
compito enorme davanti, e non è un’esagerazione. Il Governatore della Banca Nazionale Ucraina, Signor Arbusov ha
visitato la Svizzera nel mese di novembre 2011. Egli ha assicurato le imprese svizzere che la ferma politica monetaria
ucraina sta portando buoni risultati,che la valuta nazionale
dell’Ucraina è stabile, e che il PIL ucraino sta crescendo
in modo dinamico. Quali sono le opportunità che possiamo
offrire oggi? In primo luogo la nostra agricoltura, con un
potenziale di transito unico e un alto livello di ingegneria
con competenze tecniche primarie. Il mondo sta iniziando
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ad affrontare il problema della carenza di cibo. L’Ucraina,
quale Nazione con la più alta concentrazione di terre nere
(carbone vegetale), possiede un notevole potenziale per
la partecipazione alla risoluzione di questo problema. Ci
aspettiamo già prossimamente di essere in grado di soddisfare pienamente la domanda interna di cibo, oltre che
di giocare un ruolo più significativo sul mercato alimentare
internazionale. Questi progetti sono volti a modernizzare il
settore agro-industriale, al miglioramento del potenziale di
esportazione e alla competitività del settore stesso. L’eliminazione delle numerose barriere e la semplificazione delle
procedure di sdoganamento come una politica tariffaria
equilibrata permetteranno di far scoprire i nostri vantaggi
competitivi in numerose aree. La nostra priorità è quella
di stimolare l’afflusso di investimenti privati per la modernizzazione.
Siamo sicuri che il sistema che creava confusione, fatto
di autorizzazioni, licenze, norme, richieste di certificazione,
che spaventavano i potenziali investitori, sarà lasciato nel
passato. Stiamo costruendo un’economia di mercato libera
con uno Stato di diritto, non con quelle dei funzionari.
I rapporti tra Svizzera ed Ucraina si stanno sviluppando in
modo dinamico. Il Presidente ucraino Viktor Yanukovich ha
incontrato l’allora Presidente della Confederazione Svizzera Micheline Calmy-Rey ben due volte nel 2011.
I Presidenti hanno convenuto che l’accordo di libero scambio recentemente ratificato tra l’Ucraina e l’AELS (l’Associazione europea di libero scambio), che comprende
Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, consentirà di
ottenere migliori scambi commerciali bilaterali.
Gli ulteriori sviluppi della cooperazione commerciale ed
economica sono di grande importanza per l’Ucraina. La
Svizzera è nella classifica “top 10” delle Nazioni più rilevanti quali partner commerciali dell’Ucraina. Tuttavia le
conseguenze negative della crisi finanziaria mondiale hanno colpito questa cooperazione. Prendendo in considerazione i segnali positivi di ripresa speriamo che il fatturato
del commercio bilaterale cresca ancora più rapidamente.
Credo che il mio ottimismo sia condiviso dalle 300 e più
aziende svizzere che hanno investito in Ucraina oltre 850
milioni di franchi.
Gli aspetti legali del commercio estero e
gli investimenti in Ucraina
Maksym Lavrynovych
di Maksym Lavrynovych, Managing Partner dello Studio legale Lavrynovych & Partners
(Kiev, Odessa, Chicago)
L’Ucraina ha una posizione geografica unica, sita all’incrocio tra Europa e la CSI (Asia), con un’infrastruttura ben
sviluppata, corridoi di trasporto e uno dei più grandi mercati di consumo d’Europa con 46 milioni di persone. Attrae
affari ed opportunità provenienti da tutto il mondo.
Nel corso degli ultimi anni l’Ucraina ha fatto molto per
garantire investimenti in contesti giuridici sicuri. Le barriere al commercio estero si riducono, i regolamenti relativi al commercio estero si armonizzano per soddisfare
gli standard dell’Unione Europea; le regole diventano trasparenti. L’adesione all’OMC, i negoziati sugli accordi di
libero scambio, e l’accordo di libero scambio con l’AELS
ci danno dunque nuove opportunità e obblighi. L’Ucraina è
parte di numerosi accordi internazionali sulla promozione
e protezione reciproca degli investimenti, tra cui il Centro
internazionale per la risoluzione delle controversie relative
agli investimenti.
Oggi siamo in grado di assicurare il trasferimento dei proventi ricevuti da investimenti stranieri ed il rimpatrio degli
investimenti in caso di cessazione di attività di investimento (senza il pagamento dei dazi doganali). Un fatto molto
importante è che, contrariamente ad alcuni Paesi in via di
sviluppo, non esiste una prassi di ritiro obbligatorio e altre
azioni illegali delle autorità e dei loro funzionari; inoltre se
tale situazione dovesse accadere, lo Stato fornirebbe garanzie di risarcimento del danno per gli investitori stranieri,
come pure in caso di sostanziali modifiche legislative.
Credo che il Governo dialoghi con le imprese in modo fattivo, stabilendo regole trasparenti e diminuendo la burocrazia. Per esempio secondo l’IFC, le operazioni d’importazione stanno progredendo in maniera molto più agevole.
Una volta che l’accordo di libero scambio Ucraina-AELS
entrerà in vigore, saranno applicati regimi specifici con
riduzione dei dazi doganali e formalità. A causa dei vantaggiosi accordi commerciali, gli investitori svizzeri che
hanno impianti di produzione in Ucraina possono godere
Dati relativi all’importazione
2009
2010
2011
Documenti per l’importazione
(nr.)
10
10
8
Tempo per l’importazione
(giorni)
36
36
33
Costo per l’importazione
(US $ per container)
1430
1430
2155
di migliori possibilità di esportazione verso i Paesi dell’ex
Unione Sovietica (esclusi gli Stati baltici), rispetto alla merce prodotta in Svizzera.
Infine vorrei ricordare che il nostro sistema giudiziario sta
diventando sempre più efficace e trasparente riguardo alle
questioni commerciali internazionali. Le decisioni dell’arbitrato commerciale internazionale (ad esempio Stoccolma,
ICC, ICSID) si applicano sul riconoscimento da parte del
Servizio d’Attuazione dello Stato, in base alla procedura
generale di esecuzione delle decisioni del tribunale ucraino, parificando le decisioni dei tribunali locali a quelle di
arbitrato commerciale internazionale.
I relatori intervenuti durante l’evento del 5 dicembre scorso
33
Eventi
Ucraina: ecco le caratteristiche
economiche e le opportunità
di Maxime Botteron, Global Economic Research, Credit Suisse
Maxime Botteron
Tra il 2000 ed il 2007, l’economia ucraina si è espansa
a ritmo sostenuto, dopo le riforme macroeconomiche che
sono state attuate a seguito della crisi finanziaria negli anni
1998 - 1999. Il tasso di crescita reale del prodotto interno
lordo (PIL) ha raggiunto il 7,5% annuo in media in quel
periodo, anche se la crisi globale del biennio 2008/09,
insieme ad un surriscaldamento dell’economia interna del
Paese, ha colpito brutalmente l’Ucraina. Il PIL è diminuito
quasi del 15% nel 2009. Da allora, l’economia è si è ripresa e la crescita del PIL ha raggiunto il 4,2% nel 2010.
Il Credit Suisse stima che il PIL si è attestato al 4,9% nel
2011 e le previsioni valutano un aumento dello stesso del
3,4% nel 2012. Nonostante la forte crescita economica
degli ultimi dieci anni prima della crisi, l’Ucraina rimane
un Paese relativamente povero e un’economia tra le più
modeste della regione. Il PIL pro capite (rispetto al potere
d’acquisto) è pari a 6’700 dollari (nel 2010), ossia circa la
metà del livello di Romania e Bulgaria, i due Paesi più poveri dell’Unione Europea. L’economia ucraina resta molto
dipendente dalla crescita mondiale e dai prezzi delle materie prime. Durante la crisi globale nel 2008/09 i prezzi
delle materie prime hanno registrato un netto calo. Il settore manifatturiero ucraino e la produzione di acciaio sono
stati particolarmente colpiti. In un solo anno, tra la fine del
2007 e la fine del 2008, la produzione mensile di acciaio è
dimezzata. La produzione industriale ha subito una contrazione circa del 30% su base annua in quel periodo. L’acuta
crisi ucraina non è solo da imputarsi alla crisi economica
globale. L’economia aveva già mostrato segni di surriscaldamento prima della crisi. Il credito si stava espandendo
oltre il 60% all’anno e l’inflazione era molto alta, alimentata da un’elevata crescita dei salari nominali (+ 30% su base
annua, a metà 2008). La dinamica domanda interna ha
portato squilibri, poiché la crescita delle importazioni era
chiaramente superiore a quella delle esportazioni. Il deficit
della bilancia commerciale si è accentuato notevolmente
e rappresentava oltre il 12% del PIL, alla fine del 2008.
Con la crisi finanziaria, gli afflussi di capitali in Ucraina si
sono improvvisamente fermati o addirittura ridotti, portando ad una carenza di finanziamenti. Il Fondo Monetario
Internazionale (FMI) è dovuto intervenire per compensare
questa mancanza e aiutare le autorità ucraine ad attuare
nuove riforme. Da allora il settore bancario è stato riformato, la valuta (Grivnia ucraina) è stata deprezzata e sono
state messe in atto anche delle riforme fiscali. Tuttavia
34 Ticino Business
l’economia ucraina è ancora confrontata con nuove sfide.
Le finanze pubbliche vanno ulteriormente migliorate. In
particolare, l’azienda pubblica del gas Naftogaz continua a
incidere sulle finanze pubbliche. Naftogaz è la società che
distribuisce gas nel Paese, e lo vende alle famiglie ad un
prezzo significativamente inferiore ai prezzi di mercato, generando così delle perdite che il Governo deve finanziare (il
deficit di Naftogaz ha raggiunto l’1,4% del PIL nel 2010).
Inoltre il debito pubblico è aumentato significativamente
negli ultimi anni, anche se il livello dello stesso (pari al
40% del PIL nel 2010) è relativamente moderato nel confronto internazionale. La stabilità politica non è garantita e
i Governi succedutisi sono restii ad attuare ulteriori riforme,
in particolare la necessaria riforma del settore del gas.
Infine, il trend demografico è sfavorevole a lungo termine
per la crescita economica. Le Nazioni Unite stimano che
la popolazione attiva (di età compresa tra i 15 ei 64 anni)
dovrebbe diminuire del 10% entro il 2020 e di oltre il
40% entro il 2040, rispetto ai dati del 2010. Ma ci sono
anche interessanti opportunità per l’economia ucraina. La
sua posizione tra due grandi blocchi economici - l’Unione
Europea e la Russia – permette l’accesso ai grandi mercati
e alle risorse energetiche della Russia. Nel breve periodo,
il consumo privato ha guadagnato slancio e gli investimenti
sono stati anche sostenuti dall’imminente campionato di
calcio UEFA Euro 2012, che si terrà proprio in Ucraina
e nella vicina Polonia a partire dal prossimo giugno. L’economia è indirizzata ora su un sentiero di crescita più
sostenibile, anche se permangono rischi a breve termine,
in particolare riguardo alla posizione esterna.
Problematiche dell’esportazione in Ucraina
di Tiziano Christen, Operation Manager GE Consumer&Industrial SA
Tiziano Christen
La GE Consumer&Industrial SA di Riazzino è un’azienda
leader a livello mondiale nello sviluppo e nella produzione
di gruppi di continuità (UPS). Iniziando le sue attività nel
1964 come reparto della AGIE di Losone, in seguito come
Invertomatic SA dal 1981, è diventata il centro di competenza per le UPS con l’acquisizione da parte della General
Electric nel 2001. GE è presente sui vari mercati globali
ed ha il suo centro di competenza a Riazzino con il reparto
di ricerca e sviluppo, il centro di diagnotica e del servizio
dopo vendita. Oltre a Riazzino, GE ha unità produttive di
UPS a Bielsko Biala (Polonia), Bangalore (India), Shenzen
(Cina) e Bonham (Stati Uniti).
Un gruppo statico di continuità, detto anche UPS, dall’inglese “Uninterruptible Power Supply”, è un’apparecchiatura
utilizzata per garantire la fornitura di energia ad apparecchi
elettrici in maniera costante anche in assenza di energia
elettrica. Per colmare il divario tra la rete d’alimentazione
pubblica e le neccessità delle aziende moderne, GE offre
una gamma completa di unità UPS in grado di alimentare
dal desktop ai più grandi e sofisticati sistemi di calcolo ed
i relativi servizi di manutenzione con contratti completi per
la gestione di tutti gli aspetti del sistema.
Le attività commerciali con l’Ucraina sono iniziate 17 anni
fa con un partner locale, la NTT Energy di Kiev. Nel tempo
abbiamo sviluppato assieme la consulenza, la vendita ed il
servizio, permettendo alla NTT Energy di raggiungere oltre
80 dipendenti specializzati in questo campo. Oggi la NTT
Energy è una delle aziende leader in Ucraina nel campo dei
gruppi di continuità. Essi sono in grado di offrire soluzioni
complete chiavi in mano che vanno dalla generazione di
energia mediante gruppi di soccorso, alle UPS, ai climatizzatori con un completo pacchetto di servizi.
Dal punti di vista commerciale l’Ucraina ha raggiunto l’1%
del business globale della GE C&I SA e dopo la CIS è il
secondo mercato nell’Europa dell’Est. Durante la crisi del
2009 vi è stato un calo della cifra d’affari pari al 40%.
Nel 2010 è stato recuperato un 30% ed un 15% nel 2011.
Oggi ci troviamo approssimativamente ai livelli del 2008,
prima della crisi. L’Ucraina è uno dei mercati in maggior
crescita per le UPS nell’Europa dell’Est; presente con molteplici progetti nel campo delle telecomunicazioni, nella
gestione dati e nelle infrastrutture. Si tratta di mercato
molto competitivo con concorrenti agguerriti tutti interessati ad acquisire fette di mercato.
Per tenerci regolarmente aggiornati sui cambiamenti del
mercato e per mantenere vivo l’interesse dei clienti e dei
progettisti, con NTT Energy organizziamo regolarmente dei
seminari e delle sedute di formazione per specialisti nel
settore. Questa è sempre stata la nostra politica a lungo
termine, atta a mantenere un alto profilo qualitativo e di
competenza della nostra azienda e delle nostre soluzioni.
Sin dal lontano 1994, per poter esportare e vendere in
Ukraina, la nostra azienda ha dovuto investire nella certificazione annuale di tutti i prodotti e processi da parte di
un ente ufficiale ucraino, ottenendo quindi la certificazione
secondo le norme UkrSEPRO. Un’opportunità per noi di
mantenerci aggiornati con i cambiamenti delle normative
tecniche che sono in continua evoluzione. Questo processo
è simile a quello applicato in CIS e in altri stati limitrofi.
Il processo di certificazione definisce anche chiaramente
l’identificazione e la marcatura dei prodotti. Recentemente anche l’Ucraina ha armonizzato l’identificazione, la dichiarazione d’origine e la documentazione doganale d’importazione. A nostra volta, abbiamo dovuto adeguare sia
la marcatura che la documentazione che accompagna la
merce, in modo da avere esattamente le stesse descrizioni
del certificato UkrSEPRO
Per concludere, è importante avere una chiara strategia a
lungo termine. Da notare che gli enti di certificazione, assieme ad un partner locale, sono un’ottima combinazione
per poter essere in grado di adeguarsi ad eventuali norme
e ad adattarsi alle loro variazioni nel tempo. La combinazione di questi due aspetti ci permette di essere identificati
nel mercato come partner competenti ed affidabili per la
clientela.
La sala ha ascoltato attentamente le presentazioni
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