Il cibo dell’uomo A cura di Elena Alquati L’EVOLUZIONE DELL’UOMO Oggi si parla molto di alimentazione e di questo argomento se ne sentono di ogni COLORE. Dieta a zone Dieta paleolitica Dieta tisanoreica Dieta iperproteica Uno non sa più a chi dare retta. Gli scaffali delle librerie nel reparto cucina continua a sfornare libri nuovi e ognuno dice la sua. … e come ci orientiamo ? … e come ci orientiamo ? … come facciamo a capire ciò che è giusto da ciò che non è giusto? La risposta non è poi così difficile! Si stima che nel 2009 dieci milione di persone si sono ammalate di cancro e di queste almeno il 30% poteva evitarlo. COME? IL CIBO DELL’UOMO Cambiare il modo di mangiare Spegnere la sigaretta Riscoprire la bellezza di fare una passeggiata Passare meno ore davanti alla televisione Lasciar andare lo stress Si, ma cosa dobbiamo mangiare? I cereali, purchè consumati nella loro integralità associati ai legumi a una certa quota di semi oleaginosi e di verdure e in qualche occasione a cibi di origine animale offrono una perfetta combinazione alimentare Infatti forniscono sia la giusta quantità di carboidrati, garantendoci una costante disponibilità di energia. Sia le proteine indispensabili per il ricambio delle strutture cellulari e per costruire e mantenere sani i nostri muscoli. Ciò che era un eccezione oggi è diventata una Ma nel corso dell’ultimo secolo, lo stile alimentare si regola completamente modificato allontanandosi dallo schema tradizionale. Sono stati privilegiati : prodotti animali (carni e latticini) nonché alimenti ottenibili soltanto con tecnologie moderne (zucchero bianco, farine raffinate, ecc) Quelli estratti con mezzi chimici dai semi o dai frutti oleaginosi (oli raffinati) Quelli che non esistevano in natura come i grassi idrogenati, dolcificanti chimici, coloranti, conservanti, ecc. Questo modo di mangiare ha contribuito allo sviluppo delle malattie tipiche della nostra epoca come obesità, diabete, ipertensione, stitichezza, osteoporosi, aterosclerosi, infarto del miocardio, demenze senili e molti tumori regole d’oro LE REGOLE DEL WCRF Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha concluso un’opera di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori e ha stilato 10 regole (WCRF 2007) Mantenersi snelli per tutta la vita Praticare esercizio fisico Limitare i cibi ad alta densità calorica ed EVITARE Le bevande zuccherate Consumare, ogni giorno, cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta Limitare il consumo di carni rosse ed EVITARE le carni conservate Limitare il consumo di sale – meglio spezie ed erbe aromatiche Meglio non usare integratori alimentari NON FUMARE Limitare il consumo di bevande alcoliche Allattare i figli Entriamo nel dettaglio I cereali integrali I cereali integrali in chicco sono una meravigliosa fonte di fibra e di micronutrienti come antiossidanti, vitamine, minerali e lignani, Inoltre sono una buona fonte di acidi grassi polinsaturi, Ma quando gli strati esterni di questi alimenti vengono rimossi e i chicchi sono raffinati, rimangono solo amido e proteine. I micronutrienti contenuti nel chicco integrale svolgono invece importanti funzioni: Migliorano le difese immunitarie riducono i processi infiammatori contribuiscono a proteggere le cellule dai radicali liberi e altro. La fibra assunta favorisce un buon funzionamento intestinale svolgendo un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e del tumore de colon inoltre la parte solubile delle fibre è un ottimo nutrimento per la flora batterica intestinale, gli amidi mangiati dal chicco integro, hanno un indice glicemico e insulinemico relativamente basso, riducendo tutti i rischi legati agli alimento ad alto IG. MA C’è CARBOIDRATO E CARBOIDRATO All’estremità opposta ci sono….. …. I carboidrati altamente raffinati e trattati che sono stati privati delle fibre, delle vitamine e dei minerali, e sono: pane bianco, pasta bianca, riso bianco e gli spuntini industriali come cracker, patatine, dolciumi a base di farina bianca, ecc, BEN POCO SALUTARI! I LEGUMI Anche i legumi aumentano il senso di sazietà e rallentano l’assorbimento degli zuccheri grazie al loro elevato contenuto in fibre. I legumi sono una ricchissima fonte di proteine vegetali e se consumati assieme con i cereali integrali danno un piatto ad alto valore biologico. Contengono una limitata quantità di grassi quasi esclusivamente insaturi, hanno la proprietà di rallentare la velocità di assorbimento degli zuccheri non producono, nell’intestino le sostanze nocive che si formano dalla putrefazione della carne, LE VERDURE L’uomo primitivo conosceva e utilizzava regolarmente migliaia di varietà di verdure con il cambiare della dieta e avendo molto cibo a disposizione da acquistare, ci siamo dimenticati la ricchezza di vegetali che la natura ci offre e anche la loro stagionalità, importante da rispettare privilegiando quelle coltivate nel territorio dove abitiamo. La cottura svolge un’azione fondamentale e in alcuni casi è importante per favorire l’assimilazione dei nutrienti. La verdura cruda è meglio consumarla d’estate o come contorno alle proteine animali. Da conoscere sono gli insalatini che subiscono una specie di cottura attraverso sale e pressione (minimo 2 ore). Questo metodo attiva un processo di fermentazione, controllato dal sale, che arricchisce il cibo di lattobacilli e di enzimi, svolgendo una buona azione digestiva e ricostruiscono la flora batterica intestinale. Il consumo delle verdure appartenenti alla famiglia delle Crocifere è un valido aiuto nella prevenzione del cancro. Questa vasta gamma di verdure, contiene due molecole molto studiate, che hanno dimostrato di avere la proprietà di detossificare l’organismo da sostanze cancerogene e di impedire l’evoluzione delle cellule precancerose, inoltre favoriscono l’apoptosi e inibiscono l’angiogenesi. Frutta fresca Con la parola frutta, si intendono vari tipo di vegetali commestibili: quelli polposi (come pesche, albicocche, prugne, ciliegie e susine) gli agrumi la frutta in guscio (noci, nocciole, mandorle) e le pomacee (mele e pere), I frutti di bosco Lamponi, mirtilli, more, fragole selvatiche, ribes, bacche di sambuco e ciliegie sono la frutta da preferire in quanto contengono sostanze antiossidanti con la capacità di ridurre l’infiammazione e altre sostanze che promuovono i meccanismi di apoptosi cellulare. Le alghe Le alghe contengono molecole che rallentano la crescita di tumori, in particolare: seno, prostata, pelle, colon. Contribuiscono a provocare processi di apoptosi e stimola le cellule del sistema immunitario. Oltre a essere un ottimo integratore di vitamine e minerali, facilitano l’eliminazione di sostanze tossiche in particolare dei metalli pesanti IL PESCE Il pesce ha proteine che per la loro composizione in amminoacidi essenziali sono simili a quelle delle carne, Il contenuto in grassi varia a seconda del tipo di pesce. La percentuale di grassi saturi contenuta è minima, mentre la percentuale dei grassi insaturi è decisamente più alta (circa il 70%). In particolare è bene ricordare gli acidi grassi omega3 che sappiamo ridurre l’infiammazione e controllare i livelli dei trigliceridi. Sono una buona fonte di retinolo, vitamina D e calcio e bassi livelli di vitamina B, ferro, zinco. i cibi che fanno salire il rischio Lo zucchero nell’arco dell’evoluzione umana ci siamo sviluppati con circa 2 kg procapite di zucchero all’anno, assimilato per lo più da miele, frutta, cereali, bacche. Nel 1830 5 kg di zucchero Alla fine del novecento 70 kg procapite Quando consumiamo troppo zucchero, la sua presenza nel sangue (glicemia) sale alle stelle. Il pancreas produce insulina (serve ad abbassarne la concentrazione). Il rischio è che il pancreas (in stato di allarme!) produca troppa insulina. Ecco allora che torna la fame di zucchero. E’ circolo è vizioso: più zucchero si mangia, più se ne mangerebbe…il peso aumenta, e il sangue si “avvelena”. Colpevoli soft drink, merendine, gelati, ecc. Il Surgeon General americano (massima autorità tecnico legislativa per le politiche della salute) ha lanciato nel 2001 allarme sui problemi di obesità e sovrappeso, legati ad uno sviluppo epidemico del diabete nonché delle malattie cardiache. Una lattina contiene 10 cucchiaini di zucchero che per smaltirlo servono circa 45 minuti di attività fisica. I giovani di media bevono 3 lattine al giorno. Poi dobbiamo fare i conti con gli altri alimenti zuccherati che assumiamo durante i pasti e nei fuori pasto. Il cancro si nutre di zucchero Il Dr. Otto Warburg (biologo) è stato insignito del premio Nobel per aver scoperto che il metabolismo dei tumori dipende in gran parte dal consumo di glucosio, la forma che assume lo zucchero nell’organismo una volta digerito Ingerendo zucchero o farine bianche, che fanno salire rapidamente il tasso di glucosio nel sangue e per questo vengono definiti al alto indice glicemico, l’organismo libera subito una dose di insulina per permettere al glucosio di penetrare nelle cellule. Alla secrezione di insulina si accompagna il rilascio di un’altra molecola detta IGF , che ha la proprietà di stimolare la crescita cellulare. In parole povere, lo zucchero nutre e fa crescere in fretta i tessuti . Parallelamente, insulina e IGF hanno in comune l’effetto di dare una sferzata ai fattori d’infiammazione, i quali, a loro volta, fungono da fertilizzante ai tumori Oggi sappiamo anche che i picchi di insulina e la secrezione di IGF stimolano direttamente non solo da crescita delle cellule tumorali, ma anche la loro capacità di invadere i tessuti vicini. (dal libro Anticancro di David Servan-Schreiber) proteine animali Carne, insaccati, latticini, uova e pesce. Assumere troppa carne significa: ostacolare il buon funzionamento dell'insulina (eccetto per il pesce) aumentare colesterolo e pressione arteriosa favorire l'osteoporosi, lo sviluppo dei tumori all'intestino e le infiammazioni in tutto l'organismo (favorendo malattie respiratorie, stati influenzali). I GRASSI TRANS Inesistenti prima della seconda guerra mondiale la loro produzione è esplosa dal 1940 in poi. Sono composti industriali di sintesi largamente utilizzati dall’industria alimentare, prodotti dall’idrogenazione di grassi vegetali. Così che gli alimenti possano rimanere a lungo sugli scaffali senza irrancidire, ma sono più infiammatori degli Omega 6. Il loro consumo riduce i livelli di colesterolo HDL e alza quello cattivo LDL, altera la permeabilità e la fluidità delle membrane cellulari , inoltre favorisce la produzione di radicali liberi. IMPARATE A LEGGERE LE ETICHETTE Non è difficile: l'ordine degli ingredienti è dettato dalla quantità contenuta. Zucchero come primo o secondo ingrediente: significa che ce n'è troppo! Zucchero nei cibi che non dovrebbero contenerne: come maionese, senape, sughi pronti, pane, piselli in scatola… Vi sembra normale che ci sia dello zucchero, poco o tanto, in alimenti come questi? Saccarosio, fruttosio, sciroppo di glucosio ecc: sono più dannosi dello zucchero Scatenano la glicemia, mandano alle stelle il livello di trigliceridi nel sangue e ostacolano l'azione della leptina, l'ormone prodotto dal tessuto adiposo (la ciccia) per segnalare al cervello di ridurre l'appetito. Nitriti, nitrati e conservanti fanno male e non sempre necessari. Nitriti e nitrati sono usati nei salumi, ma sappiate che ci sono produttori che non li usano! Coloranti: allegri sono allegri e invogliano a mangiare ciò che colorano. Ma bene non fanno, perché di solito sono prodotti chimicamente. RICORDIAMOCI CHE il mangiare non è solo il cibo come oggetto, più o meno sano, ma anche l’antica storia dell’evoluzione dell’Universo, personale e famigliare che ci portiamo dentro. Fonti: Me la vivo bene – la scuola della salute MIUR 2011/2012 WCRF Anticancro di Servan Schreiber The China Study di T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell II Prevenire i tumori mangiando con gusto – A. Villarini Contro cancro n. 1/2012 LILT