INDAGINE POSTUROGRAFICA SU UN CAMPIONE DI ATLETI 1

30th Annual Meeting of the
Neurootological and Equilibriometical Society (NES)
Porto – Portugal
3rd-5th April 2003
INDAGINE POSTUROGRAFICA
SU UN CAMPIONE DI ATLETI
Antonio Cesarani (1), Saverio Capobianco(2), Dario Alpini(3).
1) Chair of Audiology- ENT Institute University of Milan, Italy
2) ENT Institute University of Sassari, via Mancini 5, Sassari, Italy
3) ENT- Otoneurology Service Sc. Institute S. Maria Nascente, Don Gnocchi
Foundation, Milano, Italy
4) ENT Institute University of Milan, Italy
L’ equilibrio attua un coordinamento costante tra input visivi, labirintici, somatosensoriali ed
uditivi, al fine di ottenere un controllo ottimale della posizione degli occhi e del corpo nello spazio.
Le finalità dell’ equilibrio sono il controllo muscolare in statica e dinamica, la stabilizzazione della
funzione visiva, la percezione dei movimenti e l’ organizzazione della sensibilità nello spazio.
Nell’ evoluzione della crescita nel bambino vi è una predominanza della sollecitazione labirintica
scanalare. Con l’ avanzare della crescita il bambino trae piacere dai giochi di coordinazione visuo
manuale, dando vita a quella stretta interdipendenza tra sistema visivo e sistema propiocettivo. Fino
ad arrivare ad una completa e più stretta iterazione tra i sistemi sensoriale e il movimento delle
corse. Al momento del completamento dello sviluppo sensoriale ed intersensoriale il bambino è
pronto alla percezione dei limiti ed al piacere del superamento dei propri limiti ed in questo sta l’
essenza dello sport.
Negli sport acquatici per es. gli otoliti, che sono i recettori di gravità, registrano una situazione di
normalità e programmano i muscoli antigravitari. La spinta di Archimede determina una
modificazione di attività nei recettori propiocettivi osteo/muscolo/articolari. L’ ostacolo maggiore è
rappresentato dalle modificazioni delle sincinesie (movimenti associati) motorie tra muscoli tonici
antigravitari e fasici dinamici.
Nello sport con appoggio plantare nelle discipline atletiche l’ esistenza di una contro reazione è
indispensabile per sviluppare il gesto atletico della corsa; l’ informazione uditiva è irrilevante e
quella otolitica stabile; quella scanalare è importante solo quando si inizia il movimento; quella
visiva è stabile poiché serve all’ identificazione dell’ obiettivo da raggiungere; l’ informazione
plantare anche se non è costante è ripetitiva e prevedibile.
Qualunque gesto sportivo è frutto di una complessa partecipazione di varie componenti, a seconda
della disciplina può prevalere la componente muscolare nelle sue varie espressioni (forza potenza
resistenza), o la componente psiconeurosensoriale nelle sue varie espressioni (concentrazione
coordinazione precisione riflessi).
MATERIALI E METODI
Abbiamo esaminato 30 soggetti praticanti 3 attività sportive in apparente antitesi dal punto di vista
biomeccanico fisico e psicofisiologico. Calciatori, pesisti e tiro a segno.
Nei calciatori le prestazioni sono caratterizzate da procedimenti tipici di accelerazione e
decelerazione; necessità di mantenere iper efficienti soprattutto le fibre bianche.
La gestualità del pesista richiede il coinvolgimento di estesi gruppi muscolari che con la loro
contrazione isometrica sostengono e potenziano il gesto motorio vero e proprio, questo
reclutamento coinvolge anche i muscoli orofacciali e dell’ apparato masticatorio ( Chapman segnala
fratture dentarie da serramento negli sport di potenza).
Nel tiro a segno vi è un reclutamento muscolare totalmente differente; in questa disciplina la
funzione muscolare è volta a controllare con la massima definizione la corretta postura attraverso l’
impegno della componente psiconeurosensoriale.
Per quanto riguarda il protocollo valutativo ci siamo avvalsi di un questionario anagrafico,
patologico prossimo e remoto; un esame obiettivo strutturale e l’esame stabilometrico.
Nella sottostante tabella sono elencati i parametri da Noi ottenuti.
Dati STABILOMETRIA CALCIATORI
media
min
max
ds
Somato
Visivo
Vestib
43,8
32,6
23,6
41,9
31,1756
21,951
44,6
33,753
24,342
1,909188 1,822497 1,690692
Dati STABILOMETRIA PESISTI
media
min
max
ds
Somato
Visivo
Vestib
34,3
32,6
33,1
32,884
29,778
32,1668
36,51
32,353
34,73
2,563969
1,8208 1,812456
Dati STABILOMETRIA TIRO A SEGNO
media
min
max
ds
Somato
37,85886
38,73092
42,9265
2,966723
Visivo
Vestib
38,25655 23,88459
37,65028 22,31262
39,81571 25,53462
1,531188 2,278301
RISULTATI STABILOMETRIA ( SOTTOSISTEMI)
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
SOMATO
VISIVO
VESIBOL
NORMAT. TIRO
CALCIO PESISTI
Nei calciatori prevale la componente muscolare somatosensoriale; nei pesisti la componente
muscolare/vestibolare; nel tiro a segno prevale la componente psiconeurosensoriale.
In conclusione l’ organismo umano nella sua ricerca dell’ equilibrio segue una regola fondamentale:
confort con il minimo dispendio energetico.
Un soggetto con dei disturbi attiverà tutto un sistema di compensi che renderanno si possibile
l’ortostasi ma lo faranno con una riduzione delle performance, ed una aumentata possibilità di danni
sul sistema mio/artro/ligamentoso.
Se tutto questo è importante nella vita quotidiana diventa fondamentale nella pratica sportiva che
richiede un maggiore apporto delle funzioni fisiologiche dell’ organismo.
L’ esame stabilometrico fornisce un valido contributo alla medicina Sportiva permettendo di
impostare un corretto protocollo riabilitativo; e di programmare, infine, un protocollo
personalizzato di potenziamento di diversi gruppi muscolari.
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