IL MERCATO: RUOLO E CONFIGURAZIONI (OVVERO LE FORME DI MERCATO) [email protected] Nome docente. Prof. Anna Carbone la vita economica Stringendo al massimo si riassume in due azioni fondamentali: Produrre beni Consumare beni Queste funzioni possono essere organizzate in tanti modi differenti, ad esempio: l’autoconsumo La pianificazione centralizzata La cooperazione di persone in piccole comunità Lo scambio lo scambio La forma più semplice è il baratto (merci contro merci) Presenta limitazioni (coincidenza spaziale, temporale, di valore) La moneta come: • intermediario negli scambi, • riserva di valore, • unità di misura Lo scambio consente di ottenere un importante fonte di vantaggio: la specializzazione nell’uso delle risorse (soprattutto umane) La specializzazione fa aumentare la produttività Cosa è il mercato? L’insieme di soggetti (agenti economici) intenzionati a scambiare uno stesso bene, ovvero chi a venderlo e chi ad acquistarlo. Può essere o meno un luogo fisico (mercato del fresco a s.faustino il martedì vs mercato del vino sul web-2012). Si definisce in relazione ad un bene, ad un arco temporale, ad un ambito geografico. ESEMPI: Il mercato degli alloggi a Viterbo, il mercato del grano in europa, il mercato mondiale del auto Compratori e venditori L’insieme di agenti economici intenzionati a vendere un bene, OVVERO I VENDITORI, esprimono la cosiddetta offerta di mercato L’insieme di agenti economici intenzionati ad acquistare un bene, OVVERO I COMPRATORI, esprimono la cosiddetta domanda di mercato Domanda ed offerta rappresentano intenzioni ad effettuare scambi sotto condizioni date/ipotizzate; non registrano necessariamente scambi effettivi Cosa si intende per forma di mercato? Il meccanismo di formazione dei valori di prezzo e quantità che caratterizzano l’equilibrio Ovvero I “rapporti di forza” tra le controparti della contrattazione A sua volta questo dipende dalla natura del bene, dall’atteggiamento dei compratori, dalla numerosità degli agenti che operano nel mercato, ovvero dal grado di concorrenza che vi si stabilisce Grado di concorrenza decrescente 4 modelli fondamentali di riferimento: • La concorrenza perfetta • La concorrenza imperfetta (o monopolistica) • L’oligopolio • Il monopolio Il mercato di concorrenza perfetta Molti venditori Prodotto omogeneo Assenza di barriere all’entrata e all’uscita Perfetta informazione In un mercato cosiffatto la concorrenza è intensa, nessun agente può influenzare le condizioni dello scambio (price taker) Ne discende che i prezzi sono al livello minimo, ovvero, I profitti sono transitori (si hanno solo nel breve periodo-BP*). Nel lungo periodo-LP#, iprofitti sono nulli (ovvero: normale tasso di profitto) Da quanto detto discende che la CP avvantaggia I consumatori ma non I produttori Comunque, vedremo che questa forma di mercato realizza la massima efficienza economica possibile *Breve Periodo: situazione nella quale le imprese non possono alterare la propria struttura, ovvero, alcuni fattori produttivi sono immodificabili #Lungo Periodo: situazione nella quale le imprese possono modificare la propria dotazione/struttura senza vincoli di sorta. Queste definizioni, come si vedra’ possono essere espresse in termini di struttura dei costi di produzione. Nel BP alcuni fattori danno luogo a costi cosidetti fissi, mentre nel LP I costi sono tutti variabili. Cio’ e’ vero per definizione. La concorrenza Imperfetta Molti venditori Prodotto differenziato Assenza di barriere all’entrata e all’uscita Perfetta informazione o informazione asimmetrica Localizzazione delle imprese /lo spazio-la distanza esiste ed è rilevante In un mercato cosiffatto la concorrenza è intensa ma le imprese possono in parte influenzare il prezzo (price maker) grazie alla differenziazione del prodotto ed i prezzi NON sono al livello minimo, ovvero, le imprese possono realizzare profitti non solo transitori. Da quanto detto discende che la C.IMP. PUO’ avvantaggiare sia i consumatori che I produttori in funzione di quanto è forte il loro interesse per avere prodotti diversificati Questa forma di mercato NON realizza la massima efficienza economica possibile Ma in termini di cfr tra vantaggi e costi il saldo può essere positivo (secondo quanto detto al punto precedente) Oligopolio e monopolio Pochi venditori (uno solo) Prodotto (in)differenziato barriere all’entrata e all’uscita In un mercato cosiffatto le imprese influenzano il prezzo (price maker) avendo il solo vincolo della f. di domanda dei consumatori ed i prezzi sono ben al di sopra del livello minimo, ovvero, le imprese realizzano profitti significativi. Ciò a discapito del benessere dei consumatori che dispongono di quantità minori e pagano prezzi più alti Questa forma di mercato NON realizza la massima efficienza economica possibile Anche rilevante e’ il MONOPSONIO, ovvero il mercato dove vi e’ un solo possibile compratore. Il caso e’ speculare a quello del monopolio solo che qui e’ il compratore a detenere potere di mercato e ad assicurarsi I maggiori vantaggi dello scambio. Economie miste e soggetto pubblico Qualsiasi sia la forma di mercato a cui più si avvicina una economia reale Nei mercati, oltre a compratori e venditori, opera sempre anche un altro soggetto: l’autorità pubblica (PA) La PA interviene più o meno intensamente perseguendo diverse finalità: Redistribuzione-perequazione Stabilizzazione Crescita Aumento dell’efficienza in caso di fallimenti di mercato