Igiene degli Alimenti - Dr. Milena Villarini

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15/05/2014
 Il genere comprende sei specie (G. intestinalis, G. muris, G. agilis, G.
microti, G. ardae and G. psittaci) distinte sulla base della loro morfologia,
specificità di ospite e variabilità genetica
 Parassita obbligato intestinale di numerose classi di Vertebrati (uomo,
equini, bovini, caprini, canini, uccelli)
 Trasmissione all’uomo per ciclo oro-fecale:
 Di queste, solo G. intestinalis è patogena per l’uomo

interpersonale per contatto diretto (mani contaminate)
 Protozoo flagellato

assunzione di cibo o acqua contaminati da materiale fecale direttamente o
tramite vettori (mosche)
 Inizialmente Cercomonas intestinalis (Lambl, 1859), successivamente
rinominato Giardia lamblia (Stiles, 1915) in onore del Prof. A. Giard
(Parigi) e del Dr. F. Lambl (Praga)
 Giardia intestinalis è la denominazione attualmente usata
 Diffusione mondiale
 Prevalenza molto variabile

in Italia, il 3% delle enteriti è causato da G. intestinalis
 Prevalenza maggiore (fino all’80%) in presenza di scarse condizioni
igieniche (Paesi in via di sviluppo, centri di igiene mentale) ed in soggetti
giovani (scuole materne), immunocompromessi o maschi omosessuali
1
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 Parassita monoxeno (ciclo biologico in un unico ospite)
 Ciclo vitale dimorfico (si articola in due fasi di sviluppo):
 Cisti (8-19 µm)

stadio infettante presente nel materiale fecale
 trofozoite (fase vegetativa)

possono sopravvivere per mesi in acqua fredda
 cisti (fase di resistenza)

resistente a conc. di cloro (1-2ppm), normalmente utilizzate per la
disinfezione dell’acqua
 Trofozoiti

Simmetria bilaterale

10-20 μm di lunghezza, 5-10 μm di larghezza

Disco di adesione

2 nuclei

4 paia di flagelli (anteriori, postero-laterali, caudali, ventrali)

Motilità a “foglia cadente”
 L’infezione viene contratta per
ingestione di cisti (10-25) presenti
in acque contaminate, cibo, mani
sporche ecc (oro-fecale)
 L’acidità gastrica (pH2) stimola la
rottura delle cisti con i trofozoiti
che escistano nell’intestino tenue
 I trofozoiti si riproducono per
fissione longitudinale binaria,
rimanendo nel lume intestinale
dove possono rimanere liberi od
adesi alla mucosa mediante il
disco ventrale
 L’incistamento avviene quando il
parassita transita nell’intestino
tenue (alta conc. di bile e pH 7,8)


parete ispessita di natura fibrillare (resistenza a stress ambientali)

cisti immature (o giovani): binucleate

cisti mature: tetranucleate
da ogni cisti matura si originano 2 trofozoiti
Patogenesi
 Adesione (no invasione) dei
trofozoiti alla mucosa duodenodigiunale
 appiattimento e atrofia dei microvilli
 modificazione morfo-funzionali
dell’orletto a spazzola
 aumento delle cellule
infiammatorie,
 infiltrazione della lamina propria
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Forme cliniche
Forme cliniche
 Malattia causata: giardiasi (IgA secretorie vs adesione mucosale)
 In casi particolari l’infezione acuta
persiste più a lungo(deficit di IgA):
 L’89% dei casi decorre in maniera asintomatica
 Forme sintomatiche (forma acuta):

dopo incubazione media di 7 gg (1-14 gg) compare un’infezione autolimitante (1-3 settimane) caratterizzata da nausea, perdita di appetito,
flatulenza, diarrea acquosa senza muco e sangue, crampi addominali,
febbre, nausea, vomito e calo ponderale
 Forme sintomatiche (forma cronica):

sintomatologia ricorrente in soggetti immunodeficienti, malassorbimento,
intolleranza al cibo, infiammazione cronica della mucosa

la fase cronica dura fino a 2 anni in pazienti con deficit di IgA o da diverticoli
intestinali
 colonizzazione “a tappeto”
della mucosa
 diarrea acuta e cronica
 alterato assorbimento lipidico (sindrome da malassorbimento)
 ipoproteinemia
 deficienza di Vitamina
A, B12
 intolleranza a lattosio
e xilosio
Prevenzione
 Il parassita si trova soprattutto nella porzione superficiale delle
acque, più facilmente contaminabili, mentre le acque dei fondali
sono spesso più salubri
 Non bonificare le acque solo con
disinfettanti, che non riescono a
distruggere del tutto la giardia
 Più funzionali sono le opere di
microfiltrazione
 Evitare di bere da fontane dove l’acqua non è potabile o mangiare
cibo lavato con acqua non potabile
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 Protozoo intracellulare di piccole dimensioni (4-6 micron di
diametro)
 Il ciclo vitale è polimorfico:
 oocisti (contenenti 2
sporocisti che
a loro volta contengono 4 sporozoiti)
 Alcune specie infettano solo gli animali (C. felis, C. meleagridis, C.
canis e C. muris)
 trofozoite
 Altre infettano anche l’uomo (C. parvum e C. hominis)
 merozoiti
 C. parvum infetta sia l’uomo che i bovini, in particolare i vitelli
 C. parvum è un parassita monoxeno
 gameti
 zigote
 Nel ciclo riproduttivo si alternano le fasi asessuata e sessuata
 L’oocisti è l’unico elemento responsabile
del contagio
 Possiede una parete bistratificata, con sutura per l’escistazione
 Contiene all’interno due concamerazioni a parete
monostratificata dette sporocisti, in ognuna delle quali sono
contenuti 4 sporozoiti
 L’80% delle oocisti prodotte presentano la parete esterna
bistrastificata e sono destinate all’ambiente esterno
 Il restante 20% delle oocisti ha parete monostratificata
 queste oocisti
escistano direttamente nell’intestino e sono
responsabili del meccanismo di autoinfezione nell’immonodepresso,
per cui non sono indispensabili nuovi contatti con oocisti ambientali
Ciclo biologico
 Ha inizio quando l’oocisti sporulata, ingerita da un ospite recettivo
(uomo) va incontro a rottura liberando i parassiti (sporozoiti)
 Gli sporozoiti si legano
alla membrana apicale
delle cellule epiteliali e
stimolano la
protrusione della
membrana dell’ospite
a formare un vacuolo,
così che il parassita
diventa intracellulare,
ma resta
extracitoplasmatico
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 Lo sporozoita si riproduce in maniera asessuata a formare
merozoiti
 Questi vengono rilasciati nell’intestino, infettano altre cellule
epiteliali e possono maturare a gametociti, in grado di produrre
oocisti, in questo modo, si può avere un’autoinfezione con
infezioni massive e persistenti
 Il parassita completa lo stadio di sviluppo sessuato
e asessuato nello stesso ospite
 Per ogni oocisti matura
muore un enterocita
Cripotosporidosi
 Il periodo di incubazione è di 7-10 gg ( 5-28 dipendente dalla dose
infettante)
 Il sintomo principale nell'uomo è rappresentato da diarrea profusa ed
acquosa preceduta, nei bambini, da anoressia e vomito
 La diarrea è associata spesso a dolori addominali
 Meno frequentemente sono presenti sintomi di malessere generale e
febbre
 I sintomi sono solitamente di tipo altalenante e nella maggior parte dei
soggetti immunocompetenti si risolvono entro 30 giorni, mentre
nell’immunocompromesso la malattia è potenzialmente mortale
 Le infezioni asintomatiche sono piuttosto comuni e costituiscono una
potenziale fonte di contagio
 Secondo alcuni studi, la criptosporidiosi è responsabile fino al 6% dei
casi di diarrea nell’immunocompetente e fino al 24 % dei casi di diarrea
in corso di AIDS
 In C. parvum, il disincistamento può verificarsi anche nell’ambiente
esterno (acque calde), quindi l’uomo può contrarre infezioni non solo
intestinali ma anche a carico:

della congiuntiva oculare

del tratto respiratorio

dei linfonodi

della cistifellea

del testicolo

delle ovaie

della vagina

dell’utero
 La trasmissione della criptosporidiosi avviene per ingestione del
parassita a seguito del contatto diretto fra soggetto sano ed infetto
(uomo-animale; uomo-uomo) o mediante alimenti o acque
contaminate dalla oocisti
 il 10%
di tutte le criptosporidiosi americane sono causate da alimenti
 recentemente
succhi di frutta e molluschi marini (cozze) sono stati
chiamati in causa nella trasmissione della malattia ma tutte le
pietanze risultano potenzialmente pericolose
 Episodi di criptosporidiosi possono verificarsi con
maggiore facilità fra
i membri di una stessa famiglia, fra i pazienti ed il personale degli
ospedali, fra i bambini e gli anziani che vivono in comunità (asili nido,
ospizi) ovvero in situazioni in cui sia facilitato il contatto fra soggetti
sani ed infetti
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 Epidemie di criptosporidisi sono state segnalate in interi quartieri
urbani per contaminazione degli acquedotti pubblici con oocisti
 queste ultime, essendo molto
piccole, sono in grado di attraversare i
normali filtri utilizzati per le acque potabili
Prevenzione
 Le oocisti sono resistenti alle tecniche di purificazione dell’acqua
con filtrazione (sono necessari filtri idonei) e clorazione standard,
agli antisettici e a gran parte dei disinfettanti
 Le oocisti sono inattivate da: congelamento, bollitura, formalina,
alte concentrazioni di ammoniaca e ipoclorito di sodio
 Evitare contatto con feci umane e animali infette
 Indossare guanti maneggiando materiale infetto ( pannolini,
animali, deiezioni animali, terreno)
 Isolare i pazienti con la malattia
 Parassita obbligato delle cellule nucleate degli animali omeotermi
(uccelli e mammiferi)
 Il nome deriva dalla forma semilunare del parassita (dal greco
Toxon = arco)
 In origine era un parassita dixeno obbligato, nel corso
dell’evoluzione si è parzialmente
liberato dell’ospite definitivo (gatto)
Toxoplama gondii
con alcuni eritrociti
e leucociti
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 Il ciclo vitale è polimorfico:
 oocisti (contenenti 2
sporocisti che a loro
volta contengono 2 o 4 sporozoiti)
 sporozoiti
 tachizoiti
 bradizoiti (cisti)
 gameti
Ciclo schizogonico


Le oocisti ingerite da un animale a sangue caldo liberano gli sporozoiti nel
tenue che invadono l’organismo e danno origine al ciclo di sviluppo
asessuato
Ciclo vitale
 nel ciclo vitale si distinguono due fasi:
 sessuata o sporogonica

può avere luogo solo nell’intestino del gatto domestico e di pochi altri felini
 asessuata

o schizogonica
può avere luogo in tutti i vertebrati a sangue caldo
Tachizoiti che hanno causato la rottura della
membrana plasmatica di un macrofago
alveolare di gatto
Fase iniziale acuta

Cisti nel cervello di un
paziente 44enne
malato di AIDS
I toxoplasmi si lasciano fagocitare dalle cellule
del sistema reticolo-endoteliale nei quali si
moltiplicano assessualmente (tachizoiti)

Attraverso le cellule del sistema
reticolo-endoteliale possono raggiungere tutti i distretti dell’organismo

La produzione di Ac specifici induce i parassiti ad incistarsi nelle cellule della
muscolatura striata, del sistema nervoso e della retina dove possono
sopravvivere per anni (bradizoiti)

Cisti = fase cronica dell’infezione
Cisti nel cervello di
topo
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Ciclo sporogononico


In gatto si infesta per l’assunzione
di bradizoiti
nell’epitelio della mucosa
intestinale del gatto ha luogo la
maturazione delle forme sessuate
(microgameti e magrogameti)

l’accoppiamento dei gameti porta
alla formazione di uno zigote

lo zigote si differenzia in oocisti
che cade nel lume intestinale e
viene eliminata con le feci (un
gatto alla prima infestazione
elimina circa 100.000.000 di
oocisti in circa 2 settimane)
Toxoplasmosi
 L’infezione contratta per ingestione di cisti o di oocisti decorre
generalmente in maniera asintomatica
 Due fasi successive


consumo di carne poco cotta

le cisti contenute nel cervello e nella carne di animali infetti possono resistere al congelamento
ed a cottura inadeguate dei cibi
Assunzione di oocisti

ingestione di cibo, acqua o verdure
contaminate da feci di gatto infette

le oocisti disseminate nel terreno vi
persistono per 10-12 mesi
Trasmissione trasplacentare (tachizoiti)

ha luogo solo se la gestante non
immunizzata si infetta durante
la gravidanza
 La toxoplasmosi neonatale è trasmessa dalla madre al feto per via
transplacentare durante la fase parassitemica iniziale, se
l’infezione avviene:
toxoplasmosi primaria

all’inizio della gravidanza può provocare aborto
caratterizzata da un periodo di settimane o mesi in cui il parassita si può
ritrovare nel sangue e nei linfonodi in forma direttamente infettante
 fase sintomatica: ingrossamento delle linfoghiandole, stanchezza, mal di testa,
mal di gola, senso di "ossa rotte", a volte febbre e ingrossamento di fegato e
milza

nel 2°-3° trimestre di gestazione causa al bambino idrocefalo, microcefalia,
ritardo mentale, gravi problemi oculari o auricolari


Assunzione di bradizoiti
toxoplasmosi postprimaria
assenza di segni clinici e di laboratorio dell’infezione acuta, ma con la
persistenza del parassita nell’organismo, "incistato" nei muscoli e nel cervello
 se le difese immunitarie vengono meno (sia per malattia, sia per trattamenti
medici), il microrganismo può tornare aggressivo, riprodursi e indurre nuovi
danni

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 Nel mondo l’incidenza della toxoplasmosi è variabile

 Studio su 1636 donne afferenti per il parto ai punti nascita di
Perugia, Assisi, Foligno
dal 3 al 70% degli adulti risultano sieropositivi per la malattia
 La percentuale è più elevata (50%) nel caso di pazienti già affetti da
immunodeficienza
Sierologia per Toxoplasma gondii
 La variabilità è in funzione:
Negativo
75,9%

del clima (più diffusa nei Paesi caldo-umidi, meno in quelli freddi)

delle condizioni igieniche (più frequente dove l’acqua da bere scorre
all’aperto e dove la contaminazione fecale dell’ambiente è elevata)

delle abitudini alimentari (più frequente nelle popolazioni che mangiano
maiale rispetto a quelle la cui dieta è ricca di pesce)
2005-2006
Positivo
Non conosciuto
Negativo
Non eseguito
Non eseguito
0,2%
 Il soggetto che contrae una toxoplasmosi resta protetto per tutto l’arco
della vita da recidive
 In Italia circa il 60% delle gestanti affronta una gravidanza senza essere
protetto contro la toxoplasmosi
Non conosciuto
1,2%
Positivo
22,7%
Sierologia positiva per T.gondii
nelle diverse fasce d'età
50
40
Sieropositività
35
30
%
25,5
20,3
10
0
≤24aa
Sieropositività straniere
25-29aa
30-34aa
35-39aa
≥40aa
Sierologia positiva per T.gondii
per fasce d'età e cittadinanza
50
%
Europa Est: 35,6% (68/191)
 La positività del test corrisponde a uno stato di immunità, la
negatività a uno stato di suscettibilità con conseguente rischio di
prima infezione in gravidanza
23,5
21,8
20
1261 Italiane: 18,1%
375 Straniere: 38,4%
p<0.0001
%italiane pos
45
38,7
40
39,6
Schema degli esami sierologici e dei corrispondenti interventi da eseguire
ai fini della prevenzione della toxoplasmosi congenita
%straniere pos
39,3
35,4
35
 Lo screening pregravidico si basa sulla determinazione della
presenza delle IgG ed IgM anti-Toxoplasma nel siero
30,7
33
30
Nord Africa: 38,2% (26/68)
22,7
25
17,1
20
13,8
15
America centro-sud: 53.2%
(25/47)
10
5,5
5
0
≤24aa
25-29aa
30-34aa
35-39aa
≥40aa
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 Allo stato attuale non esiste un vaccino contro la toxoplasmosi
 È possibile adottare una serie di comportamenti che possono
ridurre il rischio di contrarre la malattia
 È possibile bloccare la trasmissione dell'infezione al bambino
attraverso un
trattamento
antibiotico mirato
(spiramicina)
 Le malattie dell’uomo provocate da parassiti dei prodotti ittici
possono essere poi divise in due gruppi:
 malattie causate da parassiti di pesci di acqua salata (Anisakis)
 malattie causate da parassiti di pesci di acqua dolce (Opisthorchis)
 Nematode polixeno
normalmente presente
come parassita intestinale
in numerosi mammiferi
marini
 delfini, foche, etc.
 Riconosce come ospite
intermedio, nel suo stadio
larvale, molti pesci:
 tonno, salmone, sardina,
acciuga, merluzzo, nasello
e sgombro
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 Diffusione della parassitosi
 Estremamente diffuso, è presente in più dell'85% delle aringhe,
nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi
 Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se,
quando catturato, non viene prontamente eviscerato
 Le larve si ritrovano, in genere, tra le masse muscolari, sulla pelle o
vicino a stomaco e intestino
 Molto simile ad un capello bianco-trasparente, le dimensioni
possono aggirarsi
intorno ai 3 cm
di lunghezza
 Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente
cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete
dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon
 Per difendersi dai succhi gastrici,
attaccano le mucose con grande
capacità perforante, determinando
una parassitosi acuta o cronica
 Si possono distinguere tre principali forme di anisakiasi
 forma acuta (gastrica

o intestinale)
rientrano, nelle “forme acute”
 situazioni nelle quali le larve ingerite con l’alimento non penetrano nella mucosa
gastrointestinale e vengono espulse attraverso vomito e/o feci (entro alcune ore
o pochi giorni) rendendo la sintomatologia autolimitante
 condizioni nelle quali si ha l’iniziale penetrazione della mucosa da parte del
parassita può essere individuato e rimosso mediante endoscopia
 forma cronica (interessamento
 forma extra-gastrointestinale
gastro-enterico)
o ectopica
 Possibili anche reazioni allergiche fino
allo shock anafilattico, a causa
della sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del
parassita
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 Forma acuta gastrica
 Forma acuta intestinale
 Dolori epigastrici talvolta
molto intensi, nausea e vomito, che
insorgono già dopo poche ore (solitamente dalle 4 alle 12 ore)
dall’assunzione del prodotto ittico parassitato dalle L3
 Si manifesta dalle 12 ore
fino a 7 giorni dal pasto, con sintomi quali
dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e febbre
 In circa l’11%
dei casi ai sintomi sopra menzionati possono associarsi
orticaria e angioedema (anisakiasi “gastro-allergica”)
(A) Visualizzazione
endoscopica di una
larva in movimento a
livello di mucosa
antrale pilorica
(B) la larva viene afferrata
con pinze endoscopiche
e rimossa
 Forma cronica
 Larve L3 riescono a penetrare all’interno
della mucosa del tratto
gastroenterico, provocando lesioni croniche come ascessi e, più
frequentemente, granulomi con infiltrato eosinofilo

complicazioni quali perforazioni d’organo e conseguente peritonite,
occlusioni intestinali e, in rarissimi casi, intussuscezioni intestinali
 Generalmente vengono interessati i primi tratti del canale digerente
quali stomaco e piccolo intestino

segnalati anche alcuni casi con interessamento del colon ascendente
 Più del 90% dei casi descritti di anisakiasi acuta sono causati da
una singola larva
 alcuni autori hanno descritto
forme multiple caratterizzate dalla
presenza di ammassi di larve costituiti da più di 10 esemplari e casi in
cui il numero di larve, prelevate mediante una doppia seduta
endoscopica, arrivava ad oltre 200 esemplari
 Forma extra-gastroenterica
 L3 ingerita
con l’alimento riesce ad attraversare la mucosa
gastrointestinale e a migrare anche in sedi lontane da quella
dell’iniziale perforazione gastrointestinale:

cavità addominale, parete addominale, mesentere, grande omento, fegato,
pancreas, polmoni, milza, linfonodi e sottocute

questa forma di anisakiasi può presentare una notevole varietà di quadri
sintomatologici o può essere asintomatica
 la diagnosi risulta del tutto casuale in corso di procedure diagnostiche o
chirurgiche effettuate per altre patologie in corso
 Per invadere la mucosa gastrointestinale
le larve rilasciano enzimi
proteolitici capaci di degradare la matrice extracellulare
12
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 Non essendo stati identificati trattamenti farmacologici specifici e mirati
all’effettiva uccisione del parassita, il trattamento più efficace resta la
prevenzione (EFSA, 2010)
 Il Giappone detiene il primato di casi
 se ne osservano circa 10.000
all'anno
 Negli Stati Uniti se ne contano 10 ogni anno, la patologia è
presente anche in Europa, Italia compresa
 Nel nostro Paese il primo caso accertato risale al 1996 (Bari)
 Successivamente i casi clinici italiani sono stati riscontrati
prevalentemente nelle regioni centro meridionali quali Puglia,
Abruzzo, Molise e Sicilia,mentre solo pochi casi sporadici sono
occorsi da altre regioni quali Emilia, Liguria, Lombardia, Toscana,
Marche, Lazio e Campania
 Provvedimenti preventivi

eviscerazione dei pesci subito dopo la pesca

mantenimento in ghiaccio del pescato (ritardo della migrazione delle larve)

congelamento prima della somministrazione, alla temperatura di -20 °C per
24 ore

cottura ad almeno 65 °C per alcuni minuti
 Affumicatura e la marinatura non sono in grado di devitalizzare con
sicurezza le larve di Anisakis (EFSA, 2010)

 22 ottobre 2013
 Anisakis in alcune confezioni di sgombro al naturale distribuite
da due
aziende di Salerno, visitate dai NAS di Salerno dopo la segnalazione di
un cittadino
 Si tratta di due marche, Ocean e Primier,
di sgombro in lattina al
naturale, intero con pelle e spine
 Sequestro immediato
di oltre 6.000 confezioni
(2 tonnellate) di prodotto confezionato in
Marocco ed importato da una ditta genovese
evitare il consumo di pesce crudo o poco cotto
 L’adulto di Opisthorchis felineus è un verme di colore arancione,
piatto, lanceolato, lungo circa 1 cm, largo 2-2,5 mm
 Questo trematode vive nelle vie biliari di alcuni carnivori e
dell’uomo
 Le uova, di 30 x 12 μm di diametro, opercolate, sono già mature
quando vengono espulse con le feci
 Sequestro successivo di oltre
74.000 vasetti
(30 tonnellate circa) di sgombro al naturale
provenienti dallo stesso stabilimento produttivo
 A seguito
dell’intervento del NAS, la ditta ha quindi avviato le previste
procedure di ritiro dal mercato del prodotto già commercializzato
13
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
Uova ingerite da molluschi d’acqua dolce (famiglia delle Bithyniidae)

Primo stadio larvale (miracidio) esce dal guscio, dall’intestino si sposta nei tessuti del mollusco (primo ospite intermedio) e
si trasforma in una sporocisti da cui
prendono origine le redie
(secondo stadio larvale)

Dalle redie si sviluppano nella
stagione calda le cercarie
(terzo stadio larvale)
lunghe circa 0,6 mm

 Opisthorchis felineus vive nei canalicoli biliari distali, soprattutto
nel lobo destro del fegato, dove può sopravvivere fino a 15 anni
 La patogenicita è dovuta ad azioni spogliatrici, distruttive e
meccaniche, irritative (proliferazione dell’epitelio biliare, iperplasia
del connettivo periportale e formazione di capsule connettivali
attorno a nidi di uova deposte nei tessuti) e tossiemiche
(alterazioni delle pareti dei capillari biliari, anche se non raggiunti
direttamente dai trematodi)
si concentrano sul fondo di stagni e altri
corsi di acqua
e si attaccano al tegumento
di varie specie di pesci d’acqua
dolce, soprattutto ciprinidi
(secondo ospite intermedio),
penetrano perdendo la coda
(diventando metacercarie) e si incistano
nei muscoli

Dopo circa 6 settimane le metacercarie
sono mature e quando il pesce infestato
viene ingerito crudo esse emergono dalle
cisti nel duodeno dell’ospite definitivo
 L’uomo tollera abbastanza bene fino a qualche centinaio di questi
parassiti

Di qui le larve risalgono i dotti biliari, dove
si trasformano in adulti in poco più
di tre settimane
 Il fegato è soggetto ad ascessi e ad infezioni batteriche secondarie
 Talvolta i parassiti raggiungono anche il pancreas
 Il quadro clinico è caratterizzato da:
 anoressia, problemi di digestione, dolori addominali aspecifici per lo
più localizzati al quadrante superiore destro, stanchezza, perdita di
peso, diarrea, episodi di ittero con o senza febbre
 Nei casi avanzati
ipertensione portale, infiammazione cronica e
iperplasia dell’epitelio delle vie biliari, compresa la possibile invasione
del dotto pancreatico
 quadri tardivi della malattia
 cirrosi o colangiocarcinoma
 Nei casi gravi la letalità raggiunge il 16%
 Diffuso in prossimità di laghi e corsi d’acqua in vari Paesi della
Federazione Russa (Ucraina e Kazakistan)
 Infezioni sporadiche sono state segnalate in viaggiatori al loro
rientro da zone endemiche che si sono nutriti di pesci cucinati
secondo le abitudini locali, specialmente insalate contenenti pesce
crudo d’acqua dolce sminuzzato
 Carpe e tinche sono i più
importanti ospiti di O. felineus
 Le specie più comuni
appartengono alla famiglia
Cyprinidae (Carassius carassius)
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 Recentemente sono stati descritti alcuni casi di infezione umana
per consumo di pesce pescato in laghi italiani
 Casi di Opisthorchiasi umana segnalati in Italia dal 2003 ad oggi
 Si ritiene che queste infezioni siano state causate dall’introduzione
di pesci provenienti da regioni endemiche o da immigrati infetti
provenienti da queste regioni le cui feci abbiano contaminato le
acque del lago dove sono presenti gli ospiti intermedi necessari al
completamento del ciclo del parassita
 Antielmintici
 farmaco
d’elezione, praziquantel, dotato di ampio spettro di
attività nei confronti di vari trematodi e di un buon margine di
sicurezza
 Il Ministero
della sanità indica come farmaco di seconda scelta
l’albendazolo (10 mg/kg/die per 7 giorni)
26 agosto 2010
Tartare di carpa marinata al profumo
d’arancia, pepe rosa e aneto su mirepoix di
verdurine
 Prevenzione
 Non consumare pesce di lago crudo anche se marinato
 Congelamento
per almeno 5 giorni
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 Regolamento (UE) n. 1276/2011 della Commissione dell'8
dicembre 2011, che modifica l'allegato III del Regolamento (CE)
n.853/2004 - REQUISITI RELATIVI AI PARASSITI
 gli OSA che immettono
sul mercato i prodotti della pesca derivati da
pesci pinnati o molluschi cefalopodi che vanno consumati crudi o
praticamente crudi oppure marinati, salati e qualunque altro prodotto
della pesca trattato, se il trattamento praticato non garantisce
l'uccisione del parassita vivo, devono assicurarsi che il materiale crudo
o il prodotto finito siano sottoposti ad un trattamento di
congelamento che uccide i parassiti vivi potenzialmente rischiosi per
la salute dei consumatori
 Al momento dell'immissione sul mercato, a meno che non siano
stati forniti al consumatore finale, tali prodotti devono essere
accompagnati da un'attestazione dell'OSA che ha effettuato il
trattamento di congelamento, indicante il tipo di congelamento al
quale sono stati sottoposti
 Per i parassiti diversi dai trematodi, il congelamento deve
consistere in un abbassamento della temperatura in ogni parte
della massa del prodotto fino ad almeno -20°C per almeno 24 ore
oppure - 35°C per almeno 15 ore
 In Italia ogni anno si verificano infestazioni da Tenia solium più
frequentemente nel sud, dove è diffuso l'allevamento suino
familiare senza supervisione veterinaria
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15/05/2014
 Il verme adulto misura dai 2 ai 10 metri
 È formato da uno scolice, dotato di 4
ventose e uncini che le permettono di
attaccarsi alla mucosa intestinale
 Il corpo è formato da proglottidi ognuna
delle quali misura circa 5 mm (la tenia
adulta ne può avere anche 900)
 le proglottidi
vengono generate
a partire dalla testa e
quelli maturi sono
pieni di uova
 Teniasi




Nell’uomo (e in altri carnivori) che
mangiano carne infetta di suino cruda
o poco cotta, il cisticerco viene
digerito, si apre e inverte lo scolice,
che si attacca alle pareti dell’intestino
tenue e inizia a produrre la lunga
catena di segmenti
Dopo circa tre mesi il parassita
raggiunge i 4, 5 metri di lunghezza e i
segmenti pieni di uova iniziano a
essere espulsi
Il verme è estremamente longevo: può
sopravvivere anche per 5, 20 anni o
più
 In generale l’ospite definitivo è
l’uomo e l’ospite intermedio è
il suino:
 il suino mangia le uova che si
schiudono nell’intestino e
liberando una larva esacanta
(oncosfera), che penetra
all’interno delle pareti
intestinali e raggiunge i muscoli
grazie alla circolazione
sanguigna
 qui l’oncosfera
si riempie di
liquidi e si trasforma nel
cisticerco, delle dimensioni di
circa 8 mm
Teniasi
 La sintomatologia è spesso aspecifica o del tutto assente
 Sono eventualmente presenti:
 episodi di nausea o vomito
 diminuzione dell’appetito
 dolore epigastrico
o ombelicale
 diarrea
 stitichezza
 dimagrimento
 È anche possibile rilevare moderata anemia
Disseminazione delle uova con le feci
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15/05/2014
 Cisticercosi
Cisticercosi

In Italia casi rarissimi
 Inizialmente asintomatica

Le uova (dalle 50.000 alle 100.000)
eliminate dall’ospite (umano) che
alberga il verme adulto (intestino
tenue), contaminano i vegetali, il
terreno o le acque e possono
essere ingerite da un nuovo suino
o dall’uomo
 Le larve vanno a localizzare nel
tessuto cerebrale, nei muscoli
scheletrici e nello strato
sottocutaneo

Come nel suino anche nell’uomo
le larve si schiudono nell’intestino
e liberando una larva esacanta che
penetra nelle pareti intestinali e
raggiunge diversi distretti
 il parassita provoca disturbi mentali,
con attacchi di epilessia e patologie
legate all’aumento della pressione
intracranica
 l’invasione a livello oculare può
portare alla totale cecità
 Teniasi
 Il controllo
della carne per evidenziare la presenza delle larve è la
miglior misura preventiva possibile
 Nelle aree
dove il parassita circola di più la carne deve essere sempre
consumata ben cotta e deve raggiungere una temperatura di almeno
56 °C in tutte le sue parti
 Il congelamento
a -10 °C per dieci giorni di solito neutralizza le larve,
che però sono in grado di sopravvivere anche per settanta giorni a una
temperatura di zero gradi
 La salatura e l'affumicatura non sono sufficienti
a uccidere le larve
 Cisticercosi
 Igiene personale e lavaggio scrupoloso delle verdure
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