STRUTTURA MOLECOLARE Hamiltoniano molecolare = somma operatori en. cinetica ed en. potenziale per nuclei (α) e elettroni (i) ℏ2 H = − 2 ℏ2 1 2 ∑ m ∇ − 2 m e ∑ i ∇ 2i − ∑∑ i Z e2 ri ∑ ∑ i=1 ji e2 r ij ∑∑ Z Z e2 r = T H T e V V V N Ne ee NN Equazione di Schrödinger molecolare ( qi = coordinate elettroni, qα = coordinate nuclei) Ĥ ψ(qi ,qα ) = E ψ(qi ,qα ) Approssimazione di Born-Oppenheimer: Poiché la massa dei nuclei è molto maggiore di quella degli elettroni (mα » me), gli elettroni hanno velocità molto più elevate ⇒ è possibile considerare separatamente moti nucleari e moti elettronici. Separazione equazione di Schrödinger molecolare: ➢ parte elettronica: 1) viene fissata la geometria dei nuclei 2) viene risolta l'equazione di Schrödinger elettronica ̂ ψ = E ψ H el el el el ̂ = T̂ + V̂ ̂ H el e Ne + V ee operatore elettronico 3) viene calcolata la repulsione internucleare (VNN) per quella geometria nucleare, e viene sommata a Eel: U = E el + V NN 4) vengono ripetuti i passi 1-2-3 per diverse geometrie nucleari. U(qα) = potenziale nel quale si muovono i nuclei = superficie di energia potenziale per il moto nucleare (PES = Potential Energy Surface) es.: U (R) per una molecola biatomica nello stato legato: R = distanza internucleare. Re= distanza di equilibrio. De= U(∞) - U(Re) = energia di dissociazione rispetto al minimo dell'energia potenziale. D0 ≈ De - ½ hν = energia di dissociazione rispetto allo stato fondamentale vibrazionale. ➢ parte nucleare: ̂ ψ = E ψ H N N N ̂ = T̂ + U(qα ) H N N (E = energia totale elettroni e nuclei) La molecola ione H2+ ● e- ra rb ● a● z b R 2 e2 e2 2 ̂H = − ℏ ∇ − − el 2m e ra rb Sistema molecolare monoelettronico. L' equazione di Schrödinger elettronica può essere risolta esattamente per geometrie nucleari (R) prefissate. Eel non ha forma analitica (calcolata numericamente): - dipende da m2 (m = 0, ±1, ±2,... ± l - per m ≠ 0: stati doppiamente degeneri. numero quantico magnetico) Soluzioni esatte: stato fondamentale: 1σg (oppure σg1s) primo stato eccitato: 1σu (oppure σu*1s) stati successivi (ordine di energia varia con R): 2σg, 2σu, ... U = E el + V NN σu*1s stato non legato σg1s stato legato Per sistemi molecolari a più di un elettrone l'equazione di Schrödinger elettronica ℏ2 (− 2 me ∑ i ∇ 2i − ∑∑ α i Z α e2 + r iα ∑ ∑ i=1 j>i e2 ) ψel = E el ψel r ij non può essere risolta in modo esatto a causa del termine energia potenziale elettrostatica tra coppie di elettroni, che dipende contemporaneamente dalle coordinate di entrambi gli elettroni. Si applicano metodi approssimati che forniscono funzioni d’onda ed energie ad un buon livello di accuratezza: ● Metodo variazionale ● Metodo perturbativo. Metodo Variazionale Teorema Variazionale: Dato un sistema con operatore Hamiltoniano indipendente dal tempo, con autovalore di più bassa energia E1, se è una funzione delle coordinate delle particelle del sistema che soddisfa le condizioni al contorno del problema, allora ∗ ϕ ∫ Ĥ ϕ d τ ∫ϕ ∗ ϕd τ ≥ E1 Metodo Variazionale: minimimizzare l'integrale variazionale variando i parametri contenuti in Φ. Eϕ → E 1 ϕ(k 1 , k 2 ,… k n ) → ψ Funzione tentativa variazionale Integrale variazionale Approssimazione dell'orbitale molecolare La funzione d'onda molecolare polielettronica è approssimata con funzioni: ● monoelettroniche ● denominate Orbitali Molecolari (MO) ● ● che descrivono la parte spaziale del moto elettronico per coppie di elettroni a spin opposto (Principio di Pauli) mediante la combinazione lineare di un set di funzioni di base con coefficienti ottimizzabili. Scelta più semplice e interpretabile per l'espansione: MO_LCAO (MO come combinazione Lineare di Orbitali Atomici) ϕi = ∑ c ji ψ AO j j Si utilizzano funzioni d'onda atomiche note. Per determinare l'espressione analitica degli MO è necessario trovare i valori ottimali per i parametri {cji}. H2: approssimazione MO-LCAO Orbitali atomici di partenza: A 1s B ψ ψ1s A 1s B 1s r Orbitali molecolari: A B ϕ1 =c A (ψ1s + ψ1s ) 2 1 ∣1∣ 2 2 legante A B ϕ2 =c A (ψ1s − ψ1s ) antilegante ∣ 2∣ H2 : forma degli orbitali molecolari + 1s 1s g1s 1s 1s *u1s ● interferenza costruttiva ● densità internucleare ● orbitale legante ● simmetria cilindrica lungo z () ● centrosimmetrico (g) ● interferenza distruttiva ● densità sui nuclei ● orbitale antilegante (*) ● simmetria cilindrica lungo z () ● non centrosimmetrico (u) ● un piano nodale E g 1s E g 1s 1s a E E 1s b H2 : diagramma livelli energetici orbitali ΔE E Guadagno energetico nella formazione del legame: E σ g 1s +E σ g 1s 1sa < E +E 1s b Molecole biatomiche omonucleari: approssimazione MO-LCAO Con la semplice combinazione lineare di coppie di AO con uguale energia e uguale valore di m (numero quantico magnetico): ottengo MO che descrivono in modo qualitativamente corretto le molecole biatomiche omonucleari di elementi del primo e secondo periodo. ➢ MO σ = combinazione di funzioni idrogenoidi con m = 0 (simmetria cilindrica lungo z) ϕ = c1 (1s a ± 1s b ) σ g 1s e σ *u 1s ϕ = c2 (2s a ± 2s b ) σ g 2s e σ *u 2s (simili ai σ 1s , con una superficie nodale in più) ϕ = c3 ((2p z )a ± (2pz )b ): σ g 2p e σ u* 2p *u 2p g 2p ● orbitale antilegante ● non centrosimmetrico (u) ● orbitale legante ● centrosimmetrico (g) ➢ MO π = combinazione di funzioni idrogenoidi con m = ±1 = 2p x a 2px b : = 2p y a 2p y b : u 2p x u 2p y leganti = 2p x a − 2px b : = 2p y a − 2p y b : *g 2px *g 2py antileganti non centrosimmetrici (u) centrosimmetrici (g) *g 2px u 2px Orbitali Molecolari 1πu 2σu 2σg 1σu 1σg Orbitali Molecolari 1πg 3σg 1πu 2σu 2σg 1σu 1σg La sovrapposizione degli AO Agli MO possono contribuire orbitali atomici di simmetria idonea: AO con simmetria (m = 0) MO AO con simmetria (m = 1) MO La variazione di energia a seguito della combinazione (forza del legame) dipende dal valore dall'integrale di sovrapposizione Sab (grado di sovrapposizione degli AO): S ab =∫ ψ ψ d τ a S 0 tra orbitali s e pz su atomi distanti S > 0 tra orbitali s e pz su atomi vicini (sovrapposizione costruttiva) b S = 0 tra orbitali s e px (a qualsiasi distanza) Diagramma energetico e configurazioni elettroniche ● n orbitali atomici n orbitali molecolari ● l'occupazione degli MO segue: il principio di esclusione di Pauli, il principio di massima molteplicità di Hund Esempio: N2 VIRTUALI LUMO HOMO VALENZA CORE inversione πu 2p e σ g 2p per O2 e F2 H+2 σ g 1s H2 (σ g 1s)2 He2 (σ g 1s)2 (σ u* 1s)2 Li2 … non legato (σ g 2s)2 (σ u* 2s)2 Be2 … … B2 … … (π u 2p)2 C2 … … (π u 2p)4 N2 … … (π u 2p)4 (σ g 2p)2 O2 … … (σ g 2p)2 (π u 2p)4 (π *g 2p)2 F2 … … (σ g 2p)2 (π u 2p)4 (πg* 2p)4 Ne2 … … (πu 2p)4 (σ g 2p)2 (π *g 2p) 4 (σ *u 2p)2 Molecole biatomiche eteronucleari: approssimazione MO-LCAO Omonucleare: combinazione di AO con la stessa energia Eteronucleare: combinazione di AO di atomi differenti, con energie e simmetrie differenti a c a =c b ϕ1 =c a ψ +c b ψ b c a ≠c b S ab =∫ ψa ψb d τ Polarità del legame ϕ1 =c A ψA +c B ψB cA = cB legame apolare A – B cA > cB legame polare A- – B cA = 1 cB = 0 legame ionico A- A + B+ B Il contributo delle funzioni ψ e ψ alla densità elettronica descritta dall'orbitale molecolare ϕ1 è proporzionale al quadrato dei coefficienti (cA2 e cB2). La distribuzione di carica di un legame è interpretabile in termini di Elettronegatività. Nella teoria MO questa è legata alla maggiore “attitudine” di un orbitale a ospitare elettroni. Elettronegatività (Pauling) H Li Be B C N O F 2.20 0.98 1.57 2.04 2.55 3.04 3.44 3.98 Molecole poliatomiche Linee generali per la risoluzione approssimata dell’equazione di Schrödinger: ➢Approssimazione di Born-Oppenheimer equazione di Schrödinger elettronica. ➢Costruzione di orbitali molecolari come combinazione lineare di funzioni atomiche: AO ϕi=∑ c ji ψ j j ➢Approssimazione delle funzione d’onda molecolare mediante opportuna combinazione degli MO. ➢Minimizzazione dell’espressione dell’energia in funzione della funzione d’onda approssimata determinazione dei coefficienti cji e delle energie elettroniche. ➢Calcolo dell’energia elettronica totale e somma dell’energia di repulsione nucleare tra tutte le coppie di nuclei. Molecole planari: orbitali σ e Nello studio delle molecole planari è possibile distinguere: ● Orbitali Molecolari nel piano molecolare (scheletro ) ● Orbitali Molecolari con un piano nodale sul piano molecolare (orbitali ) In molecole che presentano legami doppi e singoli alternati gli Orbitali Molecolari : ● possono essere trattati separatamente ● permettono di spiegare gli effetti di coniugazione ● permettono di descrivere e prevedere la reattività chimica es.: Butadiene Evidenze sperimentali: ● molecola planare ● lunghezze di legame C – C ➔ 1.337 Å (1 – 2 ➔ 1.476 Å (2 – 3) 3 – 4) es.: Benzene