Indice dei temi svolti di fisica: Autore: Antonio Pierro Giochi matematici Leggi di conservazione in sistemi non inerziali Come si modificano le leggi classiche di conservazione dell'energia relativamente a sistemi di riferimento non inerziali? E le costanti universali della fisica valgono anche in sistemi non inerziali? I sistemi di riferimento inerziali sono, per definizioni, quelli nei quali un corpo non soggetto a forze, inizialmente fermo o in moto con velocità uniforme, persiste nello stato di quiete o di moto uniforme. Un esempio concreto di sistema inerziale è costituito da un sistema solidale al suolo terrestre, un altro da un aereo in quota a velocità di crociera (in realtà si tratta di sistemi solo approssimativamente inerziali, come spiegherò più avanti). Un passeggero che si trova su un aereo che si muove a velocità costante ha la netta impressione che un fenomeno fisico come la caduta di un oggetto dentro l'aereo non differisca in alcun modo dallo stesso fenomeno che avvenga nella sua stanza sulla superficie terrestre. E così è. Tuttavia se l'aereo fa una virata, il passeggero si sente soggetto a una forza che lo sbalzerebbe dal suo posto, se non fosse trattenuto dal sedile e dalla cintura di sicurezza: questo è certamente un fenomeno che non gli può capitare se e' seduto nella sua stanza. La differenza sta nel fatto che l'aereo che fa una virata non è più un sistema inerziale (diventa un sistema in accelerazione). Se il passeggero non fosse vincolato a stare seduto al suo posto, tenderebbe a proseguire nello stesso moto rettilineo e uniforme di prima della virata, e quindi devierebbe dal suo stato di quiete rispetto all'aereo (qui stiamo idealizzando un po', supponendo che la virata sia perfettamente orizzontale in modo che il peso del passeggero sia neutralizzato dalla struttura dell'aereo). Va fatta però una importante precisazione. Il sistema costituito dall'aereo a velocità di crociera così come il sistema solidale col suolo terrestre è solo approssimativamente inerziale. La ragione è che questi sistemi si muovono solidalmente con la Terra nel suo moto di rotazione su se stessa e di rivoluzione attorno al Sole, e solidalmente al sistema solare nel suo moto circolare nella Galassia, e mettiamoci pure il moto di espansione dell'universo. Tutti questi sono moti con velocità non uniforme. Potremo quindi dire che ha senso considerare il sistema costituito dall'aereo come inerziale fino a quando potremo trascurare le accelerazioni relative a questi moti rispetto a quelle che sono in gioco nei fenomeni che ci interessano (questo vale per una gran parte dei fenomeni di tutti i giorni). Dopo questa breve introduzione veniamo alla prima domanda: vale la legge di conservazione dell'energia in un sistema non inerziale? La conservazione dell'energia è una legge fisica. Possiamo generalizzare la domanda: valgono le leggi della fisica nei sistemi non inerziali? La risposta è: le leggi della fisica (e in particolare la conservazione dell'energia) hanno validità indipendente dal sistema di riferimento. Perciò le leggi della fisica, così come i fenomeni fisici, non cambiano nel passaggio da un sistema di riferimento a un altro. Quello che può cambiare è la forma in cui vengono espresse. La scelta di un sistema di riferimento è la scelta necessaria ma arbitraria di un punto di vista da cui descrivere un fenomeno fisico. Nel passaggio da un sistema di riferimento a un altro cambia in genere la descrizione dei fenomeni e perciò cambia la forma in cui le leggi fisiche sono espresse. Questo vale in particolare per la conservazione dell'energia. Il fatto essenziale è che, qualsiasi sia il sistema di riferimento che si sceglie, bisogna tener conto di tutte le forze/energie in gioco. E' vero però che le leggi fisiche possono assumere una forma particolarmente semplice in sistemi di riferimento particolari. E' il caso dei sistemi inerziali per le leggi della meccanica classica. In questo ambito i sistemi inerziali sono dei sistemi privilegiati. Il passaggio da un sistema di riferimento inerziale a un altro è regolato da formule matematiche di trasformazione abbastanza semplici, chiamate galileiane. Al contrario, se insistiamo nel descrivere un fenomeno fisico in un sistema non inerziale, possiamo trovarci di fronte a formule e problemi matematici considerevolmente più complicati che nei sistemi inerziali; le leggi della fisica nel passaggio da un sistema inerziale a uno non inerziale richiedono in genere correzioni che possono complicarne notevolmente la trattazione matematica. L'esempio storico più celebre è costituito dal cosiddetto sistema tolemaico. Se cerchiamo di descrivere il moto dei pianeti nel sistema di riferimento solidale con la superficie terrestre (che non è nemmeno approssimativamente inerziale per questo tipo di fenomeni) incontreremo notevoli difficoltà formali, ma la cosa non è impossibile, come Tolomeo ha dimostrato sia pure con una trattazione approssimata. Per quanto riguarda le costanti fisiche, va detto che una costante merita tale nome unicamente se il suo valore non dipende dal sistema di riferimento. La costante di gravitazione è un esempio. Invece, contrariamente a quanto si potrebbe credere, in meccanica classica, la velocità della luce non è una costante. Infatti cambia nel passaggio da un sistema inerziale a un altro. Questo si verifica perché le trasformazioni galileiane sono semplicemente sbagliate (non interpretano più correttamente i fenomeni fisici) quando le velocità dei corpi coinvolti in un fenomeno fisico sono prossime a quella della luce. In questo caso la teoria adeguata è quella della relatività ristretta, nella quale le trasformazioni galileiane sono sostituite dalle trasformazioni di Lorentz. Queste ultime sono disegnate in maniera tale che la velocità della luce risulti invariante rispetto a esse. Perciò, in relatività ristretta, la velocità della luce è una costante fisica. Per quanto riguarda la validità delle leggi fisiche e, in particolare, della conservazione dell'energia, al cambiare dei sistemi di riferimento nella relatività ristretta, si può ripetere quanto detto sopra per la meccanica classica, tenendo presente che il passaggio da un sistema di riferimento a un altro sono, come appena detto, determinate da regole di trasformazione appropriate alla relatività ristretta.