SISTEMI DI RIFERIMENTO E RELATIVITA’ GALILEIANA QUIETE E MOTO = CONCETTI RELATIVI Un corpo non è in moto in assoluto , né in quiete in assoluto, ma sempre relativamente ad un sistema di riferimento prefissato ( osservatore). Uno stesso corpo può essere in quiete rispetto ad un osservatore ed in moto rispetto ad un altro osservatore. Anche la traiettoria di un corpo in moto è relativa all’osservatore Vedi brano “Spazio e tempo nella meccanica classica” ( Einstein) da Esposizione divulgativa relatività SISTEMI DI RIFERIMENTO (OSSERVATORI) a) INERZIALI b) NON INERZIALI INERZIALI In essi: 1) vale il principio di inerzia: “Un corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, a meno ch enon sia costretto a modificare questo suo stato, da forze che agiscono su di esso. Viceversa:un corpo in quiete o in moto rettilineo uniforme non è soggetto a forze o è soggetto a forze a risultante nulla” 2) ogni accelerazione è causata da una forza reale Esiste un sistema di riferimento inerziale? -Un sistema di riferimento che ha origine nel centro del Sole e i tre assi che puntano verso tre stelle molto lontane è con ottima approssimazione un sistema di riferimento inerziale. -Un sistema di riferimento in quiete rispetto alla Terra può essere con buona approssimazione considerato inerziale, perché si possono trascurare i piccoli effetti di accelerazione dovuti alla rotazione e al moto orbitale della Terra e al moto solare -IMPORTANTE: Ammesso che un sistema di riferimento K sia inerziale sono inerziali tutti i sitemi di riferimento che rispetto K si trovano in quiete o in moto rettilineo uniforme. - Quindi un sistema di riferimento che si muove con velocità uniforme rispetto alla Terra sarà approssimativamente inerziale . Invece un sistema di riferimento che sia accelerato rispetto alla Terra ( ad esempio un osservatore che si trova su una giostra ruotante o su un’automobile in fase di accelerazione) non è un sistema inerziale . In sintesi : sistemi inerziali = sistemi non accelerati rispetto ad un sistema inerziale ( come riferimento i primi due) NON INERZIALI In essi: 1) non vale il principio di inerzia 2) si hanno accelerazioni che non sono l’effetto di cause reali( sono presenti accelerazioni in assenza di corpi che esercitano forze) PRINCIPIO DI RELATIVITA’ GALILEIANO Ha diverse formulazioni equivalenti: In tutti i sistemi di riferimento inerziali le leggi della fisica sono le stesse. In tutti i sistemi di riferimento inerziali i fenomeni meccanici avvengono secondo le stesse leggi. Le leggi della meccanica sono invarianti rispetto adue sistemi di riferimento inerziali. Fare: cercare su internet formulazioni del principio e commentarle. Conseguenza del principio: nessun esperimento meccanico eseguito interamente in un solo riferimento inerziale S può dire all’osservatore in S se è in quiete o in moto rispetto ad un qualsiasi altro sistema di riferimento S’. Esempi: Un giocatore di biliardo , chiuso in un treno che si muove uniformemente lungo un tratto rettilineo, non può dedurre dal comportamento delle palle quale sia lo stato di moto del treno rispetto alla Terra . Un giocatore di tennis in un campo sotto coperta in una nave in movimento con velocità uniforme in mare calmo, non può dedurre dal suo gioco quale sia lo stato di moto della nave rispetto all’acqua. Una persona su un treno non può assolutamente dire se solo lei si sta muovendo, o se solo la Terra si muove rispetto a lei, o se si tratta di una qualche combinazione di movimenti. Un passeggero su un aereo ad alta quota che vola a 600 km/h , pensa che l’aereo si muova non perché lo capisce da qualche strano fenomeno, ma perché lo sa. TRASFORMAZIONI GALILEIANE Evento = qualcosa che accade in un punto dello spazio e in un istante di tempo. In fisica per un osservatore prefissato un evento è identificato da quattro misure (spazio-temporali) cioè le coordinate x,y,z e t. Supponiamo di avere un evento E che riguarda un punto materiale P e due osservatori inerziali S e S’. Le trasformazioni galileiane son equazioni che forniscono la relazione matematica tra le coordinate spazio temporali dell’evento E misurate da S e quelle dello stesso evento E , ma misurate da S’. Supponendo che i due sistemi di riferimento utilizzino la stessa unità di misura, lo stesso istante zero per i tempi e in tale istante abbiano le rispettive origini coincidenti , allora le leggi sono: ⃗⃗⃗⃗ {𝑥⃗ = 𝑥′ + 𝑣⃗ ∙ 𝑡 𝑡 = 𝑡′ ⃗⃗⃗⃗ 𝑥′ = 𝑣𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑃 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆′ 𝑥⃗ = 𝑣𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑃 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆 𝑣⃗ = 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑑𝑖 𝑆 ′ 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆 ( 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑐𝑖𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜) 𝑡 ′ = 𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆′ 𝑡 = 𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆 Quali sono le grandezze fisiche invarianti per trasformazioni galileiane? 1) 2) 3) 4) L’istante di tempo e la durata di un fenomeno La distanza tra due punti A e B , misurata ad un dato istante L’accelerazione La massa COMPOSIZIONE DELLE VELOCITA’ NELLA FISICA CLASSICA La velocità non è un invariante per trasformazioni galileiane. Osservatori differenti, in moto relativo uniforme, assegnano ad una stessa particella velocità differenti. Queste velocità differiscono sempre tra loro della velocità relativa ( o di trascinamento) dei due osservatori, che nel caso di due osservatori inerziali è una velocità costante. Supponiamo perciò di avere un punto materiale P in moto La legge è: 𝑢 ⃗⃗ = ⃗⃗⃗⃗ 𝑢′ + 𝑣⃗ con ⃗⃗⃗⃗ 𝑢′ = 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑃 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆′ 𝑢 ⃗⃗ = 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑃 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆 𝑣⃗ = 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑑𝑖 𝑆 ′ 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑆 ( 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑐𝑖𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜)