Processi di trasporto – Esempi (1) 1 Indice 1. Equazioni della dinamica dei fluidi 2. Metodi computazionali 3. Modelli di trasporto in aria 4. Modelli di trasporto in acqua 2 Soluzione numerica equazione ADR+Navier Stokes – E.g. Reazione bimolecolare semplice A+BC Du ˆ p ˆ 2 u, ˆ u 0 Dt Dc ˆ ˆ K (1) c K (2) : cc D Dt l DA DB DC 5.0 109 m 2s -1 A k 0.1 m 6 Kgmol-2s -1 / 1.0 106 m 2s -1 vinlet A vinlet B 1.0 104 ms -1 L 5 103 m, l 4.0 104 m ? B L 33 Geometria e flusso U Mischa 1st pit-stop 4 Reagenti A Mischa 1st pit-stop B 5 Prodotto C Mischa 1st pit-stop 6 Concentrazioni stazionarie Mischa 1st pit-stop 7 Modelli di trasporto in aria – Strato limite planetario (Atmospheric boundary layer): si definisce come la porzione di atmosfera che risente di effetti di attrito superficiale e gradienti di pressione con tempi di circa 1 ora – altezze tipiche ~ 1km – strato superficiale ~ 50 m – velocità tipica dei venti ~ O(1) m/s a 10 dal suolo 1 nodo=1.852 km/h 8 Strato limite planetario – Lo spessore dello strato limite planetario è variabile, comunque dell’ordine di grandezza di 1 km – All’interno dello strato l.p. avvengono fenomeni di rimescolamento (turbolento) con deposizione di sostanze inquinanti – Sopra lo strato l.p. entriamo nella troposfera libera ed incontriamo fenomeni di trasporto di natura convettiva ad alte distanze, dovute alla circolazione atmosferica. – Le regioni equatoriali accumulano calore solare, quelle polari lo disperdono – Interpretazione di Hadley (1735) dei venti Alisei: all’equatore l’aria calda sale, e si dirige verso i poli, raffreddandosi e ritornando al suolo torna a dirigersi verso l’equatore (cella di Hadley); al polo l’aria fredda rimane al suolo e va verso l’equatore, si riscalda al contatto con gli oceani alzandosi e dirigendosi verso il polo (cella polare) – Una cella intermedia a circolazione inversa viene introdotta da Ferrel, per descrivere la circolazione a latitudini intermedie – La rotazione della Terra costringe l’aria a muoversi in direzione ovestest (Jet stream, o correnti di getto) effetto della forza di Coriolis 9 Effetto dell’altitudine – La velocità del vento cambia con l’altitudine; una stima grossolana è data da p u z z ur zr – Il valore del coefficiente p varia da 0.15 (terreni piatti) a 0.4 (aree edificate) 10 Circolazione atmosferica 11 Venti 12 Stima della velocità dei venti geostrofici – Nella troposfera libera la circolazione atmosferica deriva dal gradiente di pressione e e dalle forze di Coriolis (venti geostrofici) u3 0 u1 u2 0 x1 x2 componenti delle forze di Coriolis per volume u1 u u p u1 1 u2 1 2 u2 sin x1 x2 x1 t u2 u u p u1 2 u2 2 2 u1 sin t x x x 1 2 2 – Ω = velocità angolare della Terra (2π/giorno), β = latitudine; se il flusso è stazionario e assumendo che sia orientato solo nella direzione 1 1 p x2 u1 2 sin 1 13 Modelli per la dispersione atmosferica – Sono basati sulla combinazione delle equazioni di NavierStokes e dell’equazione ADR. Nel seguito, discuteremo alcuni aspetti del più semplice ed usato modello (Gaussian plume model) – distanze intorno alle decine di chilometri – scale dei tempi intorno all’ora – Ipotesi: – – – – sorgente puntuale ad una data altezza; emissione costante velocità di flusso lungo una sola direzione, costante diffusione semplice lungo le altre due direzioni stato stazionario 14 GP model (1) – L’equazione ADR assume la forma c 2c 2c u1 D2 2 D3 2 x1 x2 x3 – che si risolve analiticamente mediante la seguente funzione gaussiana 2 2 S 1 x2 1 x3 h c x1 , x2 , x3 exp 2 2 3u1 2 2 2 3 2 Di x1 i u 15 GP model (2) – Un ipotesi aggiuntiva è che il terreno ‘rifletta’ l’inquinante; matematicamente, questo equivale ad inserire una sorgente fittizia a –h; il problema si risolve ancora analiticamente mediante gaussiane 2 S 1 x2 c x1 , x2 , x3 exp 2 2 3u1 2 2 1 x h 2 1 x h 2 3 exp 3 exp 2 3 2 3 2 16 GP model (3) – Infine, si assume a volte che al diso sopra dell’altezza di emissione esista un ‘tetto’ al trasporto di inquinante, che si descrive matematicamente come la soimma di un numero di riflessioni infinite indotte dal tetto posto ad un’altezza data 2 S 1 x2 c x1 , x2 , x3 exp 2 2 3u1 2 2 j 0, 1, 2, 1 x 2 ja h 2 1 x 2 ja h 2 3 3 exp exp 3 3 2 2 3 17 Parametri del modello GP (1) – Velocità del vento: la velocità del vento varia in direzione ed intensità all’interno dello strato limite planetario; un’approssimazione migliore consiste nel definire la velocità come la media entro una certa altezza sopra e sotto la sorgente (p.es. da h-h’ a h+h’), oppure usando la legge u z z ur zr p – Coefficienti di dispersione: la dipendenza dei coefficienti di dispersione dalla distanza e dai parametri fisici del terreno possono essere ottenuti tramite lo schema di Pasquill-Gifford 2 ax1b 3 cx1d f 18 Parametri del modello GP (2) 19 Parametri del modello GP (3) – Briggs (1973) estende lo schema di Pasquill-Gifford con dati sperimentali basati su terreni accidentati σ2, σ3 in ambiente urbano secondo Briggs (100 < x m-1 < 10000) σ2, σ3 in ambiente rurale secondo Briggs (100 < x m-1 < 10000) 20 Parametri del modello GP (4) – Altezza della sorgente: può essere corretta tenendo conto dell’innalzamento del fumo in uscita, in dipendenza della temperatura, densità dell’aria e dei gas in uscita, del diametro della sorgente etc., con espressioni diverse nel caso il flusso di uscita sia controllato dalla galleggiabilità o dal momento diametro temperatura dei gas hcorr h h 1.6 Fb1/3 x 2/3 u h 1/3 1/3 2 F m x u 2/3 gd s2 Ts T Fb 4Ts s d s2 ws2 Fm 4 temperatura dell’aria velocità dei gas densità dell’aria densità dei gas 21 Metodi numerici – Soluzione numerica dell’equazione ADR basata su ‘griglie’ di punti / elementi / volumi finiti – Database che definiscono l’orografia dettagliata – Simulazioni dinamiche e steady-state – Sorgenti multiple – Pacchetti di calcolo specifici; tra i più comuni: AERMOD / ISCR3 / CALPUFF – Si veda ad esempio: – http://www.ehsfreeware.com/amodclean.htm – http://www.epa.gov/ttn/scram/ – http://www.src.com/calpuff/calpuff1.htm – Il software disponibile è per lo più freeware, sviluppato da agenzie governative, p.es. EPA: Environmental Protection Agency (USA); ma con l’inclusione di interfacce grafiche è commerciale – http://www.weblakes.com – http://www.breeze-software.com/ 22 AERMOD (1) – AERMIC – American Meteorological Society/Environmental Protection Agency Regulatory Model Improvement Committee – AERMOD – AMS/EPA Regulatory Model – AERMOD - AERMIC Dispersion Model – AERMAP – AERMOD Terrain Preprocessor – AERMET - AERMOD Meteorological Preprocessor – Carrateristiche di AERMOD: – Steady state – Effetti di spinta sul gas in uscita – Trattamento sofisticato delle inversioni – Profili verticali del vento, turbolenza, temperatura – Descrizione di terreni edificati (urban boundary layer) AERMOD (2) AERMOD (3) CALPUFF (1) – ISC3, AERMOD – Steady-state – Scale locali (1-2 km) – CALPUFF – Non-steady-state – Lungo raggio (fino a centinaia di km) – Riproduce i risultati ISC3 Raccomandato da IWAQM (Interagency Workgroup on Air Quality Modeling) • EPA • U.S. Forest Service • National Park Service • U.S. Fish and Wildlife Service CALPUFF (2) UTM Northing (km) 4,230 4,210 4,190 4,170 4,150 4,130 400 420 440 460 480 500 520 UTM Easting (km) 540 560 580 CALPUFF (3) – 16 file di input (control, met, geophysical, source, etc.) – 9 file di output – Computer requirements: – Memoria: 32 MB; aumenta con il numero di sorgenti – Computing time: con un clock di 500 MHz PC, 218 sources and 425 receptors – 9 hours (CALMET) – 95 hours (CALPUFF) – Interfaccia grafica !