Richiami di algebra delle matrici Fondamenti di Automatica F.d.A. 1 Richiami di algebra delle matrici Definizioni di base Definizione 1 (Matrice (m × n)). Tabella di m righe ed n colonne a11 .. A= . a12 .. . · · · a1n .. .. . . · · · amn am1 am2 aij ∈ R Definizione 2 (Vettore (colonna) (m × 1)). b1 .. b= . bi ∈ R bm Diamo per scontati i concetti di somma e differenza di matrici, di prodotto di una matrice per uno scalare, di prodotto di matrici, di trasposta di una matrice e di determinante di una matrice quadrata. 2 Matrice inversa Definizione 3 (Matrice inversa (o reciproca)). Data una matrice quadrata A (n × n), la matrice inversa A−1 (n × n), se esiste, è una matrice tale che A−1 A = AA−1 = I Teorema 1. Condizione Necessaria e Sufficiente (CNS) per l’esistenza della matrice inversa di A: ∃A−1 ⇔ det A 6= 0 2.1 Calcolo della matrice inversa Data una matrice A (n × n), la matrice B = A−1 si ottiene come bij = ∆ji det A dove ∆ji è il complemento algebrico di aji . Definizione 4 (Complemento algebrico). Complemento algebrico (o cofattore) ∆ji di aji è il determinante della sottomatrice ottenuta eliminando la j-esima riga e la i-esima colonna moltiplicato per (−1)i+j . 2.2 Esempio Data una matrice A (2 × 2) " # a a A = 11 12 , a21 a22 dimostrare che la sua inversa è: " −1 A # 1 a22 −a12 = . det A −a21 a11 1 F.d.A. Richiami di algebra delle matrici Soluzione Chiamando con B la sua inversa " B = A−1 # b b = 11 12 , b21 b22 e dato il determinante di A det A = a11 a22 − a21 a12 possiamo calcolare i complementi algebrici come ∆11 det A ∆21 = det A ∆12 = det A ∆22 = det A b11 = b12 b21 b22 a22 det A a12 = (−1)1+2 det A 2+1 a21 = (−1) det A a11 = (−1)2+2 det A = (−1)1+1 a22 det A a12 =− det A a21 =− det A a11 = det A = da cui si ricava facilmente che " B=A 2.3 −1 # 1 a22 −a12 = . det A −a21 a11 Esempio Calcolare la matrice inversa della matrice " # 1 2 A= . 3 4 Soluzione " A 2.4 −1 # " # " # 1 1 4 −2 4 −2 −2 1 = =− = . 3/2 −1/2 4 − 6 −3 1 2 −3 1 Proprietà della matrice inversa Date due matrici quadrate A e B, valgono le seguenti proprietà: 1. (AB)−1 = B −1 A−1 2. (kA)−1 = 1 −1 A k con k ∈ R \ {0} 3. (AT )−1 = (A−1 )T 4. se A è una matrice diagonale 0 a−1 ··· 0 11 .. . .. −1 .. . . ⇒ A = .. . · · · ann 0 · · · a−1 nn a11 · · · .. .. A= . . 0 3 Polinomio caratteristico Definizione 5 (Polinomio caratteristico). Il polinomio caratteristico di una matrice A (n × n) è il polinomio di grado n π(λ) = det(λI − A), λ ∈ C Definizione 6 (Equazione caratteristica). L’equazione caratteristica è l’equazione π(λ) = 0 2 F.d.A. 3.1 Richiami di algebra delle matrici Esempio Calcolare il polinomio e l’equazione caratteristica della matrice " # 1 2 A= . −1 4 Soluzione Calcoliamo " # λ 0 λI = , 0 λ " ⇒ # λ − 1 −2 λI − A = 1 λ−4 da cui possiamo calcolare direttamente il polinomio caratteristico π(λ) = det(λI − A) = (λ − 1)(λ − 4) + 2 = λ2 − 5λ + 6 da cui è banale ricavare l’equazione caratteristica λ2 − 5λ + 6 = 0. 4 Autovalori Definizione 7 (Autovalori e autovettori). λ ∈ C si dice autovalore di una matrice A (n × n) se ∃v ∈ Cn tale che Av = λv. v è detto autovettore di A associato a λ. Da questo consegue che 1. Gli autovalori di A sono le radici del polinomio caratteristico di A π(A) = det(λI − A) Dimostrazione. Preso λ autovalore, se ∃v 6= 0 t.c. Av = λv ⇔ (λI − A)v = 0 equazione omogenea ha soluzioni non banali se e solo se det(λI − A) = 0. 4.1 Esempio Prendendo in considerazione l’equazione caratteristica dell’esercizio precedente, λ2 − 5λ + 6 = 0 calcolare gli autovalori della matrice A. Soluzione λ1,2 = 5± √ 25 − 24 2 3 ( ⇒ λ1 =3 λ2 =2 . F.d.A. 4.2 Richiami di algebra delle matrici Proprietà degli autovalori Gli autovalori di una matrice A (n × n) godono delle seguenti proprietà 1. La matrice A (n×n) ha sempre n autovalori (complessi), pur di contarli con la giusta molteplicità 2. Gli autovalori sono o reali o complessi e coniugati (se A ∈ Rn×n ) 3. det A = Qn i=1 λi = λ1 λ2 · · · λn 4. A singolare ⇔ ∃i : λi = 0 5. A triangolare (diagonale) ⇒ λi = aii 6. ∀λi autovalori di A ⇒ λ−1 sono autovalori di A−1 (se esiste) i 7. tr A , 5 Pn i=1 aii = Pn i=1 λi Similitudine e diagonalizzabilità Definizione 8 (Similitudine). Date due matrici quadrate A e à di uguali dimensioni si dicono simili se esiste una matrice non singolare T (reale o complessa) tale che: A˜ = T AT −1 Trasformazione di similutidine Teorema 2. Gli autovalori di matrici simili coincidono, cioè A e à hanno gli stessi autovalori. Dimostrazione. Autovalori di A: det(sI − A) = 0 Autovalori di à = T AT −1 : det(λI − T AT −1 ) = det(T λIT −1 − T AT −1 ) h = [det(T )] [det(λI − A)] det T −1 i = det(λI − A) Definizione 9 (Diagonalizzabilità). Data una matrice A (n × n), essa è diagonalizzabile se è simile ad una matrice diagonale, cioè se esiste una matrice T non singolare tale che T AT −1 sia diagonale. Valgono alcune proprietà: 1. A è diagonalizzabile ⇔ A ammette n autovettori vi linearmente indipendenti. Inoltre, la matrice T di trasformazione che pone A in forma diagonale ha inversa data da T −1 = [v1 v2 · · · vn ] 2. Autovalori λi distinti ⇒ gli autovettori vi sono linearmente indipendenti 3. Autovalori λi distinti ⇒ A è diagonalizzabile 5.1 Esempio Verificare che la matrice −1 0 0 A = 0 4 1 . 0 2 3 è diagonalizzabile e calcolare la matrice di trasformazione per porla in forma diagonale. 4 F.d.A. Richiami di algebra delle matrici Soluzione λ+1 0 0 λ − 4 −1 λI − A = 0 0 −2 λ − 3 da cui det(λI − A) =(λ + 1)(λ − 4)(λ − 3) + 0 + 0 − (0 + 2(λ + 1) + 0) = = ((λ − 4)(λ − 3) − 2) (λ + 1) = λ2 − 7λ + 12 − 2 (λ + 1) = =(λ − 5)(λ − 2)(λ + 1) da cui è evidente che gli autovalori sono: λ1 = − 1 λ =2 2 λ =5 3 Calcoliamo quindi gli autovettori associati agli autovalori • λ1 = −1 α Av1 = −v1 ⇒ v1 = β γ −α = −α 4β + γ = −β ⇒ 2β + 3γ = −γ ∀α γ = −5β ⇒ −18β = 0 ∀α β=0 γ = 0 quindi possiamo scegliere un qualunque valore di α e ottenere un autovettore associato a λ1 1 v1 = 0 0 • λ2 = 2 α Av2 = 2v2 ⇒ v2 = β γ −α = 2α 4β + γ = 2β ⇒ 2β + 3γ = 2γ α=0 γ = −2β ⇒ −4β = −4β α=0 ∀β γ = −2β quindi possiamo scegliere un qualunque valore di β e ottenere un autovettore associato a s2 0 v2 = 1 −2 • λ3 = 5 Av3 = 5v3 α v3 = β γ ⇒ −α = 5α 4β + γ = 5β ⇒ 2β + 3γ = 5γ α=0 γ=β 5β = 5β 5 ⇒ α=0 ∀β γ = β F.d.A. Richiami di algebra delle matrici quindi possiamo scegliere un qualunque valore di β e ottenere un autovettore associato a s3 0 v3 = 1 1 Ora possiamo ricavare la matrice di trasformazione T −1 1 0 0 = 0 1 1 , 0 −2 1 det(T −1 ) = 3, 1 0 0 T = 0 1/3 −1/3 . 0 2/3 1/3 Trovata la matrice di trasformazione T , possiamo diagonalizzare la matrice A come T AT −1 −1 0 0 = 0 2 0 0 0 5 N.B. Se avessimo scelto altri autovettori il risultato sarebbe stato lo stesso. 6