Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive – Università di Trento Percorsi di aggiornamento per insegnanti - Settima edizione 2015/2016 “Lo studio della mente e l’arte dell’insegnare” A cura di Claudia Cattani ABSTRACT DEI DIECI PERCORSI 1. SI PUO’ EDUCARE ALLA BELLEZZA? Educazione della competenza emotiva e della sensibilità Marco Dallari tre incontri (12 ore) per docenti di scuola primaria e secondaria Il sentimento della bellezza costituisce il primo elemento determinante scelte e giudizi. Delle persone e delle cose che incontriamo il primo aspetto che notiamo e fa si che da esse siamo attratti o proviamo indifferenza o repulsione, è quello che riguarda la bellezza, o la bruttezza. La bellezza non è però allenata ed educata come sentimento, ma si è convinti, conservando una visione razionalista e settecentesca, che la qualità di bello o brutto sia non nei vissuti ma nelle cose in sé. La bellezza è invece rintracciabile non nelle cose ma nell’esperienza estetica che può derivare dall’incontro con esse, consiste nel partecipare al processo del farsi delle forme del bello nel luogo e nel tempo della loro espressione. David Hume diceva che la bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla. E aggiungeva che una causa evidente per cui molti non sentono il sentimento giusto della Bellezza è la “mancanza di quella delicatezza dell'immaginazione che è necessaria per poter essere sensibili a quelle emozioni più sottili” Perché Il contrario della bellezza non è la bruttezza ma la rozzezza e l’ignoranza emozionale. Dopo una prima parte di lezione partecipata e discussione sul tema sperimenteremo il laboratorio risorse di bellezza basato sulla consegna di trovare e condividere esempi e testimonianze di bellezza, stupore, meraviglia. 2. COMPRENSIONE E GIUDIZIO INTERPERSONALE: come i bambini acquisiscono la capacità di comprendere la mente degli altri Luca Surian Due incontri (8 ore) Per docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria La complessa vita sociale delle persone è resa possibile dalla capacità di dedurre cosa gli altri pensano, conoscono, desiderano, e immaginare quali sono i loro sentimenti ed emozioni in determinati contesti. Queste capacità ci permettono di reagire empaticamente, anticipare e spiegare le azioni degli altri. Sono inoltre alla base della comunicazione umana poiché l’attività comunicativa è fondata sul riconoscimento delle intenzioni dei parlanti e il ragionamento sui loro stati mentali. Nel corso di questo laboratorio affronteremo 5 domande: 1) In che modo bambini e bambine acquisiscono queste abilità centrali per la loro vita sociale? 2) Quali sono le tappe che attraversa lo sviluppo tipico? 3) Quali esperienze influiscono sul processo di acquisizione? 4) Quali sono i fattori di rischio e le manifestazioni precoci dello sviluppo atipico? 5) Quali relazioni vi sono con l’acquisizione di altre abilità e competenze, in particolare le abilità di giudizio socio-morale e le competenze linguistiche? 3. DAL FARE AL CONOSCERE: l'insegnamento della matematica Strategie laboratoriali inclusive ed interdisciplinari per Antonella Ammirati Giacomo Boselli quattro incontri (16 ore) Per docenti di matematica della scuola secondaria di primo grado Il percorso proposto spazia nell'ambito della matematica con particolare attenzione alla geometria per accompagnare gradualmente il docente di disciplina alla sperimentazione di un'attività didattica laboratoriale strutturata orientata all'aspetto interdisciplinare e a quello inclusivo. Obiettivo primario di tale formazione è confermare e rafforzare questa peculiare scelta didattica, non solo per la sua innegabile efficacia, ma anche per la sua natura intrinseca, che pian piano assume la forma di una vera e propria innovazione necessaria ed in linea con i canali di apprendimento caratteristici del nativo digitale. 4. LA COSTRUZIONE PSICOLOGICA E SOCIALE DEL CORPO: un percorso multidisciplinare fra la psicologia cognitiva, la psicologia sociale e la storia dell'arte Francesco Pavani, Mara Mazzurega, Jeroen Vaes, Francesca Bacci Quattro incontri (16 ore) Rivolto a docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado Nel 1890, lo psicologo William James scriveva "Quando due persone si incontrano ci sono in realtà sei persone presenti: per ogni individuo ce n'è uno per come egli stesso si vede, uno per come lo vede l'altro ed uno infine per come egli è realmente". Il percorso si propone di mostrare come la percezione corporea, compresa quella del nostro stesso corpo, sia il risultato di processi psicologici e sociali. Questa tematica verrà affrontata attraverso seminari ed attività laboratoriali, con un approccio multidisciplinare che affronterà i meccanismi cognitivi e sociali della percezione corporea, ma anche il modo in cui il corpo è stato rappresentato nell'arte. 5. DIMMI COSA MANGI….TERRITORIO, TRADIZIONE E INNOVAZIONE: per un nuovo approccio antropologico alla cultura dell’alimentazione Marta Villa Quattro incontri (16 ore) Per docenti di scuola primaria e secondaria Il percorso permetterà di comprendere la dimensione locale e globale del fenomeno alimentare, partendo dal Trentino per toccare poi le Alpi (con possibili parallelismi tipici della disciplina) con la chiave di lettura dell'antropologia culturale. Il laboratorio metterà in evidenza i prodotti e i cibi legati al territorio trentino ed alpino, con uno sguardo prevalente sull'aspetto culturale, tradizionale e identitario, e mostrerà nel contempo anche la dimensione innovativa e multiculturale del fenomeno cibo. Dopo una prima introduzione alla disciplina (primo incontro aperto a chi non ha frequentato il corso nell'anno accademico 2014/2015), i successivi tre incontri permetteranno di analizzare più specificamente la relazione tra cibo e territorio. Si vedranno alcuni testi di recentissima pubblicazione, alcuni documentari che potranno essere spunto di riflessione per i docenti; potranno essere assaggiati dei prodotti locali di nicchia, vi sarà anche uno spaccato sulla produzione biologica trentina e sulla valorizzazione del territorio. Un particolare excursus sarà dedicato ad alcuni case work (fungo igp della Valle dei Mocheni, latte universale, sapere tradizionale territoriale legato alla produzione casearia...) e al legame tra territorio e alimenti che plasmano il paesaggio.Saranno inoltre fornite indicazioni per progettare dei percorsi interdisciplinari da realizzarsi con gli alunni in classe e sarà prevista una esercitazione pratica come nelle scorse edizioni, molto gradita dai docenti partecipanti. 6. TAKE CARE: corpi narranti - laboratorio di teatro danza (le cose vissute si imparano meglio di quelle ascoltate o lette) Antonella Bertoni e Michele Abbondanza Quattro incontri (16 ore) Per docenti della scuola di ogni ordine e grado Il seminario è rivolto a tutti coloro interessati all'arte del movimento nelle sue molteplici forme. La semplicità e la chiarezza di questo insegnamento permettono di fare esperienza e riscoprire un sapere che il nostro corpo ha forse dimenticato. Nei quattro incontri condivideremo l’esperienza scenica trentennale e la pratica di lavoro di due danzatori, sia dal punto di vista teatrale che soprattutto pedagogico, su temi come: l’ascolto e l’accoglienza dell’altro, il saper muoversi e muovere con la coscienza dello spazio, nella bellezza della forma e nel tempo-ritmo del battito musicale. 7. EMOZIONI: un possibile percorso dalla filosofia, alla clinica, alle neuroscienze Francesca Giacomoni, Sara Dellantonio, Gianluca Esposito, Alessandro Grecucci, M. Coppola Cinque incontri (20 ore) Per docenti della scuola superiore, preferibilmente di filosofia, lettere e scienze umane Il percorso proposto sul tema delle emozioni prevede quattro incontri. Il primo, dal titolo “La questione delle emozioni nel pensiero filosofico”, sarà tenuto dalla prof.ssa Francesca Giacomoni (Storia della Filosofia – Facoltà di Filosofia, Trento) e traccerà l’evoluzione delle concezioni filosofiche delle emozioni all’interno della storia della filosofia. Il secondo incontro, dal titolo “Teorie contemporanee delle emozioni: un percorso interdisciplinare fra filosofia e psicologia”, sarà tenuto dalla dott.ssa Sara Dellantonio e discuterà alcune teorie filosofiche contemporanee sulle emozioni indicando quali sono i percorsi interdisciplinari sui quali filosofia e psicologia si intrecciano. Il terzo incontro, dal titolo “L'analisi del vissuto emozionale nella pratica clinica” sarà tenuto dal Prof. Gianluca Esposito e si concernerà su questioni di carattere clinico relative ad alcune sindromi e disturbi all’interno dei quali si assiste ad una alterata percezione e/o elaborazione delle emozioni che hanno rilevanti ripercussioni su svariate capacità cognitive degli individui. Il quarto incontro, dal titolo “Emozioni e neuroscienze: dal laboratorio alle tecniche di regolazione emozionale”, sarà tenuto dal dott. Alessandro Grecucci e verterà sui meccanismi neurocognitivi della generazione e della regolazione delle emozioni e sulle tecniche di gestione e regolazione emozionale messe a punto dalla ricerca in quest’ambito. Il quinto incontro, dal titolo “Letteratura ed emozioni: leggere e narrare per comprendere la complessità”, sarà tenuto dalla Prof.ssa Maria Micaela Coppola ed è rivolto a docenti di tutte le discipline: partendo da testi letterari (in prosa e poetici), film e immagini che drammatizzano specifiche emozioni (quali ansia, sorpresa, disgusto, rassegnazione o accettazione, felicità), verranno esplorate le potenzialità della lettura e della narrazione in quanto competenze trasversali, utili a comprendere appieno e valorizzare fondamentali e complessi processi interiori. L’iniziativa ha una doppia finalità. Da un lato si rivolge agli insegnanti di filosofia, di lettere e di scienze umane quale occasione di aggiornamento che offre l’opportunità di esplorare alcuni temi/autori classici trattati in parte anche a scuola in una declinazione nuova che li avvicina alle pratica di ricerca contemporanee. Da un’altra si rivolge a tutti gli insegnanti quale percorso di riflessione e di approfondimento culturale e scientifico di una tematica che attraversa e interessa tutti gli ambiti della vita scolastica e più in generale delle dinamiche relazionali. 8. DIDATTICA PARTECIPATIVA: confronto e approfondimenti su modalità pedagogiche attive, riflessive, metacognitive Claudia Cattani quattro incontri (16 ore) per docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado Nel mondo della scuola si è ormai tutti concordi nel riconoscere che il processo di insegnamento/ apprendimento non sia mero travaso di contenuti da chi sa a chi non sa, ma fenomeno complesso che richiede, da parte del docente, molteplici attenzioni: la costruzione di un ambiente di apprendimento stimolante, la progettazione di situazioni e percorsi che favoriscano l’acquisizione di competenze sia disciplinari che trasversali, la creazione di una relazione costruttiva ed autentica con l’alunno e con il gruppo classe. In particolare stimolare negli alunni un apprendimento significativo e quindi duraturo e pervasivo significa far acquisire certo i contenuti disciplinari, ma soprattutto dotare gli studenti di competenze che li rendano capaci di agire, sapendo utilizzare e mettere a frutto in contesti nuovi le conoscenze in possesso. Ma per finalità formative di così alto profilo risulta imprescindibile privilegiare un tipo di didattica che favorisca la partecipazione dello studente, il suo coinvolgimento diretto, permettendogli di imparare facendo e di sperimentarsi interagendo con i pari e con il contesto. Queste convinzioni e teorie, tuttavia, nel momento della realizzazione concreta si scontrano spesso con una realtà complessa e scegliere modalità didattiche attive risulta oggettivamente difficile per i vincoli che tutti i docenti conoscono: poco tempo a disposizione per insegnare molte cose, classi numerose, background culturale e livello di interesse degli studenti diverso, dinamiche di gruppo conflittuali, ecc… Si è pensato dunque di proporre agli insegnanti che vorranno coinvolgersi in questo percorso, un ‘luogo ed un tempo’ in cui potranno confrontarsi, tra professionisti esperti, su questi temi e costruire un repertorio di buone pratiche, di strategie e tecniche partecipative (attive, riflessive, metacognitive) a cui poter attingere. Lo si farà in modalità laboratoriale, facendo sperimentare in prima persona approcci attivi per ragionare su di essi, approfondirne le giustificazioni teoriche e per poterli poi utilizzare in modo consapevole e mirato in classe. 9. ANCORA LETTERATURA? PER CHI? PERCHE’? Riflessioni sul senso profondo e sul modo dell’insegnare letteratura oggi Carla Locatelli tre incontri (12 ore) per docenti della scuola secondaria, preferibilmente di lettere e lingue delle superiori La tradizionale formazione scolastica include lo studio della letteratura. Le motivazioni storiche (nazionalistiche, perché funzionali all' "Unità culturale" dell'Italia) oggi sono messe in questione o semplicemente ignorate perché non esiste più un corpus di letture condivise. Le motivazioni culturali (qualificarsi intellettualmente) ed implicitamente quelle professionali (saper scrivere meglio) sembrano meno rilevanti, se paragonate all' utilità dell'alfabetizzazione informatica e dell'apprendimento dell'inglese (formazione tecnica). In ultima analisi ci si può chiedere: si partecipa più consapevolmente e più efficacemente alla globalizzazione in atto con un patrimonio di conoscenze letterarie? Il seminario affronterà questi interrogativi anche alla luce delle trasformazioni culturali (in Europa e/o in Asia) che valorizzano diversamente lo studio della letteratura. 10. DIALOGHI OLTRE CONFINE: possibili percorsi di studio nelle letterature non eurocentriche Carla Locatelli tre incontri (12 ore) per docenti della scuola secondaria, preferibilmente di lettere e lingue delle superiori La globalizzazione in atto rende obbligatoria la conoscenza di tradizioni culturali non-eurocentriche. I flussi migratori, ma anche le interazioni economiche e l'alta qualificazione professionale richiedono un potenziamento del dialogo interculturale, che non può essere affrontato senza segni di una reciproca conoscenza (storica, politica, letteraria). Il seminario intende rivisitare alcuni autori di tradizioni eurocentriche non egemoniche e di tradizioni non eurocentriche per facilitare il dialogo interculturale. Le trasformazioni linguistiche (anche dell'attuale "lingua franca", cioè dell'inglese contemporaneo), nonché le produzioni letterarie collegate a tradizioni non strettamente eurocentriche verranno presentate e discusse in modo critico, per valutare il "postcolonialismo" come realtà "globale" ma scandita in termini specifici per territori diversi, con storie differenti.