0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Introduzione Nello “sport” del salto con l’elastico il saltatore si lancia nel vuoto appeso ad una corda elastica. Come si può prevedere con certezza fino a dove arriverà nella sua caduta? La risposta è ovviamente di “vitale” importanza per il saltatore. 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) • Il Teorema Lavoro-Energia afferma che il lavoro totale fatto dalla forze agenti su una particella è uguale alla variazione della sua Energia Cinetica. • Quando agiscono determinate forze, dette conservative, il lavoro totale eseguito dipende solo dalle configurazioni iniziale e finale del sistema e non dal percorso effettuato. • Tali tipi di forze sono in grado di immagazzinare l’energia e di restituirla integralmente. Tale energia è detta potenziale. • Quando agiscono solamente forze attive conservative, la somma dell’energia cinetica e di quella potenziale viene detta energia meccanica totale. Tale grandezza risulta costante (si conserva). • Altre forze, come gli attriti, non sono conservative e non immagazzinano l’energia, bensì la dissipano. • Mediante l’introduzione di altre forme di energia (grandezze trasformabili in lavoro meccanico), come l’energia chimica, termica, nucleare, la conservazione dell’energia diventa uno dei principi più generali della fisica. 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Esempi di forze conservative L = ΔK Forza elastica massa ferma, K=0 a) → b) : L = + 12 kd 2 → K = + 12 kd 2 b) → c) : L = − 12 kd 2 → K = 0 c) → d) : L = + 12 kd 2 → K = + 12 kd 2 d) → e) : L = − 12 kd 2 → K = 0 il lavoro complessivo per tornare alla posizione iniziale è nullo 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Esempi di forze conservative (e non) L = ΔK Forza gravitazionale a) → b) : K = 0 → L = −mgh = − 12 mvo2 b) → c) : L = mgh → K = mgh = 12 mvo2 K = 12 mvo2 il lavoro complessivo per tornare alla posizione iniziale è nullo L=-|La| Forza d’attrito K è diminuita K = 12 mv 2 il lavoro complessivo per tornare alla posizione iniziale è –2|La| 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Definizioni di forza conservativa Prima definizione (equivalente) di forza conservativa Se un corpo percorre un cammino chiuso sotto l’azione di una forza che compie complessivamente lavoro nullo, tale forza è conservativa, altrimenti, se compie lavoro non nullo, è non conservativa. Seconda definizione (equivalente) di forza conservativa esempio - forza elastica • Lavoro lungo il primo percorso (1) −d/2 L1 = ∫ +d (−kx ) dx = − 12 kx 2 −d/2 +d = 2 = − 12 k #$(−d / 2 ) − d 2 %& = 83 kd 2 • Lavoro lungo il secondo percorso (2) −d L2 = ∫ (−kx ) dx + +d −d/2 ∫ −d (−kx ) dx = − 12 kx 2 −d +d − 12 kx 2 −d/2 −d 2 = 0 − 12 k #$(−d / 2 ) − d 2 %& = 83 kd 2 Se il lavoro fatto da una forza nel muovere un certo corpo dalla posizione iniziale a quella finale è indipendente dal cammino percorso fra i due punti, la forza è conservativa; altrimenti è non conservativa. 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Equivalenza delle due definizioni • Se la forza agente è conservativa e la particella compie un percorso chiuso b ∫ a(1) Lab,1 + Lba,2 = 0 a F ⋅ ds + ∫ F ⋅ ds = 0 b(2) • Se si cambia la direzione del percorso (2) lo spostamento cambia segno ma la forza rimane la stessa. b a a F ⋅ d s = F ⋅ −d s = − F ⋅ d s → Lab,2 = −Lba,2 ( ) ∫ ∫ ∫ a(2) b(2) b(2) • Il lavoro fatto dalla forza conservativa non dipende dal percorso b Lab,1 + Lba,2 = Lab,1 − Lab,2 = 0 → ∫ a(1) F ⋅ ds = b ∫ a(2) F ⋅ ds 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Energia potenziale • L’energia potenziale di un sistema può essere definita solo se le forze agenti sono tutte conservative • L’energia potenziale di un sistema è l’energia immagazzinata nella sua configurazione meccanica (compressione di una molla, innalzamento di un peso, ecc.) • Quando lo stato di un sistema conservativo cambia da una configurazione (i) ad una configurazione (f), il lavoro eseguito è indipendente dalla modalità con la quale il cambiamento avviene (indipendente dal percorso). −ΔU = − (U f −Ui ) = Lif = L dipende solo da (i) e da (f) • Si indica con ΔU la variazione di energia potenziale del sistema nel passare dalla configurazione (i) alla configurazione (f) • Ui e Uf sono i valori dell’energia potenziale immagazzinata dal sistema nelle configurazioni (i) ed (f) U f −Ui = ΔU < 0 → L>0 U f −Ui = ΔU > 0 → L<0 U diminuisce, il sistema compie lavoro U aumenta, il sistema assorbe lavoro 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Energia potenziale ed energia cinetica • Lavoro della molla da d) ad e) L = − 12 kd 2 • Variazione dell’energia potenziale ΔU = −L = + 12 kd 2 • Per il Teorema Lavoro-Energia ΔK = L = − 12 kd 2 • Per il sistema massa molla ΔU + ΔK = 0 L’energia cinetica e potenziale si scambiano esattamente l’una nell’altra durante l’evoluzione del sistema 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Teorema di conservazione dell’energia meccanica • Risultato generale derivante dalla definizione di energia potenziale e dal Teorema LavoroEnergia Nei sistemi conservativi la variazione dell’Energia Potenziale è esattamente compensata da una variazione uguale in modulo ed opposta in segno di Energia Cinetica ΔU + ΔK = 0 → Δ (U + K ) = 0 • Si definisce Energia Meccanica Totale E la somma dell’Energia Potenziale e dell’Energia Cinetica di un sistema conservativo E = U + K → ΔE = 0 → E = U + K = costante Conservazione dell’Energia Meccanica In qualsiasi sistema isolato costituito da corpi che interagiscono solo con forze di tipo conservativo, la somma dell’Energia Cinetica e dell’Energia Potenziale deve rimanere costante 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Conservazione dell’energia meccanica Scambio dell’energia cinetica e potenziale in un sistema massa molla Energia tutta potenziale della molla compressa Energia presente in forma cinetica e potenziale Energia tutta cinetica della massa 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Corpo soggetto a più forze conservative Definizione di Energia Potenziale Lmolla + Lgravità = −ΔU molla − ΔU gravità Teorema Lavoro-Energia Lmolla + Lgravità = ΔK Legge di Conservazione Energia Meccanica ΔU molla + ΔU gravità + ΔK = 0 E = U molla +U gravità + K = costante http://www2.biglobe.ne.jp/~norimari/science/ JavaApp/energy1/e-energy1.html consente di esprimere v in funzione di x parte da fermo alla posizione x=0 E = U f + K f = Ui + K i → E = 12 kx 2 + mgx + 12 mv 2 = 0 • Il Teorema di Conservazione dell’Energia Meccanica fornisce una relazione fra velocità e configurazione geometrica (posizione) della particella o del sistema e consente di ottenere direttamente informazioni sul moto • E’ una relazione derivata dalle leggi del moto, è meno completa ma è più facilmente applicabile essendo l’energia uno scalare. • E’ il caso particolare di una Legge di Conservazione più generale. 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Altri esempi di scambio di energia cinetica e potenziale Sonda Cassini 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Sistemi conservativi unidimensionali • Variazione dell’Energia Potenziale di una particella sottoposta ad una forza conservativa unidimensionale F(x) x ΔU = −L = − ∫ F ( x ) dx x U ( x ) = U ( x0 ) − x0 ∫ F ( x ) dx si muove da x0 ad x x0 • La funzione U(x) può essere ottenuta scegliendo un punto di riferimento x0 arbitrario e assegnando a U(x0) un valore di comodo completamente arbitrario. • Hanno significato solamente le variazioni di U(x) e non i suoi valori assoluti. Una diversa scelta di U(x0) cambia i valori di U(x) ma non le differenze ΔU= U(x2)-U(x1) • Muovendosi da x0 ad x la velocità della particella varia da v0 a v, il lavoro fatto dalla forza sarà: Teorema Lavoro-Energia L = ΔK = 12 mv 2 − 12 mv02 • Combinando la definizione di Energia Potenziale con il teorema Lavoro-Energia si ottiene 1 2 mv 2 − 12 mv02 = U ( x0 ) −U ( x ) E = 12 mv 2 +U ( x ) = 12 mv02 +U ( x0 ) conservazione dell’Energia Meccanica non compare ne accelerazione ne forza dipende solo da posizione e velocità iniziali La grandezza E (energia meccanica) rimane costante durante il moto. 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Sistemi conservativi unidimensionali • L’equazione di conservazione dell’energia meccanica consente di semplificare la soluzione di alcuni problemi dinamici senza l’uso delle leggi del moto di Newton • Essa rappresenta una prima soluzione delle equazioni di moto, si esprime in termini di velocità e posizioni e non di forze e accelerazioni (integrale primo del moto) • Essendo l’energia uno scalare, spesso è di più facile applicazione • Non contiene tuttavia la soluzione completa del moto, non dà informazioni sulla direzione della velocità e non contiene esplicitamente il tempo. http://www.mhhe.com/physsci/physical/jones/ol06-6.htm • Spesso la soluzione di problemi meccanici può essere ottenuta sfruttando il fatto che alcune grandezze rimangono costanti (Leggi di Conservazione). • Nel caso unidimensionale la relazione fra forza ed energia potenziale viene scritta come: U ( x) x dU ( x ) ΔU = ∫ dU = − ∫ F ( x ) dx → F ( x ) = − dx U ( x0 ) x0 definizione alternativa di energia potenziale 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) La forza elastica posizione di riferimento x0 x U ( x ) − 0 = − ∫ (−kx ) dx = 12 kx 2 0 non dipende dal segno di x − dU d = − ( 12 kx 2 ) = −kx = F dx dx U(x0)=0 U(x)=max La forza dall’energia potenziale • Si allunga la molla di xm con la massa ferma E = 0 + 12 kxm2 = 12 mv 2 + 12 kx 2 v=± k 2 k xm − x 2 ); x = 0 → v0 = ± xm ( m m si ottiene la velocità in funzione della posizione U(x)=max 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) La forza di gravità U(y)=max y y U ( y) − 0 = − ∫ Fy dy = − ∫ (−mg) dy = mgy 0 0 • Si ottiene la forza dall’energia potenziale − dU d = − (mgy) = −mg = Fy dy dy • Si indica con v0 la velocità verticale del corpo nel punto di riferimento y0= 0 E = 12 mv 2 + mgy = 12 mv02 + 0 posizione di riferimento y0 v = ± v02 − 2gy velocità ad ogni quota y • Approccio energetico al problema. (1) Il corpo possiede una energia cinetica K U(y0)=0 (2) Mentre sale l’energia potenziale corpo-terra cresce e diminuisce la cinetica (3) Nel punto più alto tutta l’energia cinetica è diventata potenziale (4) Durante la caduta avviene il processo inverso 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Conservazione dell’energia meccanica e forza gravitazionale Metodo eschimese per vedere in lontananza http://surendranath.tripod.com/Applets/Dynamics/Coaster/Coaster.html http://www.mhhe.com/physsci/physical/giambattista/roller/roller_coaster.html 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Esempi Un ascensore di massa m=920 kg si muove dal livello della strada fino all’ultimo piano di un grattacielo alto 412 m. Quanto vale la variazione dell’energia potenziale del sistema ascensore-Terra? ΔU = mgΔy = mgh = ( 920 kg) ( 9,80 ms−2 ) ( 412 m ) = ( 9016 N ) ( 412 m ) = 3, 7 ⋅10 6 J 1kWh = (10 3 W) (3600s) = 3, 6 ⋅10 6 J • Gli ascensori sono normalmente collegati a contrappesi, di massa circa pari a quella della cabina più il carico, che scendono quando la cabina sale e salgono quando scende. • In questo modo la maggior parte dell’energia necessaria per fare salire l’ascensore viene fornita dalla discesa del contrappeso e viceversa. La molla di un fucile è compressa di d=3,2 cm. Nella canna viene messo un proiettile di 12 g. Con quale velocità esso lascia la canna. (k=7,5 N/cm) Condizioni iniziali e finali (vi = 0; xi = −d ) E = K f +U f = K i +Ui → (v 1 2 f = v; x f = 0 ) mv 2 + 0 = 0 + 12 kd 2 k 750 Nm −1 −1 v=d = ( 0, 032 m ) = 8, 0 ms m 12 ⋅10 -3 kg 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Esempi Sulle montagne russe un carrello carico di passeggeri, spostato lentamente dall’altezza y=25 m, scivola verso il basso accelerando. Trascurando gli attriti, con quale velocità raggiungerà la base delle montagne russe? • A prima vista il problema sembra non risolvibile in quanto non si conosce il profilo della rotaia. • Il Teorema di Conservazione dell’Energia collega lo stato iniziale a quello finale ed è indipendente dal percorso intermedio • In assenza di attrito la guida non fa lavoro sul carrello E = U f + K f = Ui + K i E = 0 + 12 mv 2 = mgy + 0 y0=0 base, U(y0)=0 v = 2gy = 2 ( 9,80 ms−2 ) ( 25m ) = 22 ms−1 • E’ la velocità del carrello in caduta libera • I binari cambiano solo la direzione di v • E’ indipendente dalla massa del carrello e dei suoi occupanti 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Esempi Un praticante di salto con l’elastico, di massa m=61 kg, si trova su un ponte alto 45 m sul livello del fiume. A riposo la corda elastica ha una lunghezza L=25 m. Se k=160 N/m calcolare l’altezza inferiore alla quale arrivano i suoi piedi. E = U grav +U molla + K f = Uigrav +Uimolla + K i f f E = mgh + 12 kd 2 + 0 = mg ( h + d + L ) + 0 + 0 relazione fra stato finale ed iniziale 1 2 kd 2 − mgd − mgL = 0 → d = 17, 9 m h = 45m − 25m −17, 9 m = 2,1m Qual è la forza netta sul saltatore nel punto più basso? F = kd − mg = = (160 Nm −1 ) (17, 9 m ) − ( 61kg) ( 9,80 ms−2 ) = 2266 N forza che determina il rimbalzo 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Estensione ai sistemi conservativi bidimensionali e tridimensionali • La forza F(x,y,z) sia conservativa, quindi il lavoro eseguito per andare da un punto ad un altro non dipenda dal cammino percorso. Variazione di Energia Potenziale U(x,y,z) Conservazione dell’Energia y z r x0 y0 z0 r0 ΔU = − ∫ Fx dx − ∫ Fy dy − ∫ Fz dz = − ∫ F ( r ) ⋅ dr 1 2 mv 2 +U ( x, y, z ) = 12 mv02 +U ( x0 , y0 , z0 ) 1 2 Relazione fra la Forza e l’Energia Potenziale U(x,y,z) x mv 2 +U ( x, y, z ) = E Energia Totale ∂U ∂U ∂U F (r ) = − i− j− k = −∇U ( x, y, z ) ∂x ∂y ∂z derivata parziale gradiente di U(x,y,z) • Il gradiente è un operatore differenziale che trasforma una funzione scalare della posizione in un vettore dipendente dalla posizione 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Conservazione dell’energia per un sistema di particelle • Il Teorema di Conservazione dell’Energia Meccanica, che comprende l’Energia Cinetica e l’Energia Potenziale, vale sotto le condizioni seguenti: (1) Il sistema deve essere isolato (2) Le forze attive agenti devono essere tutte conservative (3) Le forze vincolari non devono compiere lavoro ΔE = ΔK + ΔU = 0; E = U + K = costante • Quando un sistema non è isolato ed è sottoposto a forze esterne che compiono lavoro l’Energia Meccanica Totale non si conserva ΔE = ΔK + ΔU = Lest ; " Lest > 0, lavoro entrante ΔE > 0 # $ Lest < 0, lavoro uscente ΔE < 0 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Sistema formato da molte particelle microscopiche • Quando un sistema è formato da molte particelle si verifica sperimentalmente che l’energia può essere immagazzinata, in forma cinetica e potenziale nei moti ed interazioni delle singole molecole. • Variazioni delle mutue distanze delle molecole ne variano l’energia potenziale, modificazioni delle loro velocità ne cambiano l’energia cinetica complessiva. Quest’ultima variazione si manifesta tramite cambiamenti della Temperatura del Sistema (vedi Termodinamica). • Questa energia microscopica non può essere contabilizzata come energia potenziale e cinetica macroscopica del sistema. • Essa viene chiamata complessivamente Energia Interna Eint. L’esperimento permette di verificare che questa energia viene immagazzinata da tutti i sistemi in modo conservativo. Sistema adiabatico ΔE = ΔU + ΔK + ΔEint = Lest Il sistema scambia energia solo tramite lavoro meccanico • Se il sistema è isolato, non viene trasferito lavoro dall’ambiente e si ottiene una generalizzazione del Teorema di Conservazione dell’Energia Energia Totale ΔE = ΔU + ΔK + ΔEint = 0 E = U + K + Eint = costante 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Diverse definizioni di sistema e ambiente: scambi energetici solo il blocco attrito molla ΔE = ΔK + ΔEint = Ls + L f blocco e molla molla ΔE = ΔU + ΔK + ΔEint = L f blocco, molla e attrito attrito ΔE = ΔU + ΔK + ΔEint = 0 Energia Totale costante interna al blocco+tavolo 0 8 - C O N S E R V A Z I O N E D E L L ’ E N E R G I A g.bonomi – fisica sperimentale (mecc., elettrom.) Diverse definizioni di sistema e ambiente: scambi energetici • In presenza di forze non conservative l’Energia Meccanica di un sistema non si conserva ma può diminuire (dissipazione) o aumentare. • Si conserva invece sempre l’Energia Totale che comprende oltre a quella Meccanica anche l’Energia Interna nelle sue diverse forme. • Questa Legge di Conservazione è di carattere del tutto generale non è mai stata contraddetta dall’esperienza aumenta ΔU, l’energia potenziale gravitazionale diminuisce ΔEint, nella forma biochimica diminuisce ΔU, l’energia potenziale gravitazionale aumenta ΔEint della corda in forma termica