Stato Popoli Territori e Fiumi Le città Sovrani Egitto è lo Stato unitario, molto centralizzato, comprende un territorio ampio. Popolo unico. In maggioranza sono agricoltori. La civiltà egizia sorse in un ambiente isolato e di difficile accesso, a causa del deserto: anche questo motivo assunse caratteristiche originali. Il Nilo è il fiume importante. Si inizia dai laghi dell’Africa centrale, attraversa il bassopiano del Sudan, dove riceve un importante affluente che scende dall’altopiano dell’Etiopia e sfocia nel Mediterraneo con un immenso delta. Poco più di sei chilometri per ogni lato nel punto più largo, meno di un chilometro in quello più strettoci, sono insediamenti umani. Oltre questo nastro di terra coltivabile( la “terra nera”) c’è il deserto, che gli antichi Egizi chiamavano “terra rossa” (poiché sabbiosa). Il fiume era navigabile in entrambe le direzioni. La valle del Nilo è divisa in due regioni: a nord, il delta del fiume percorso da canali e aperto verso le regioni del Mediterraneo grazie ai suoi porti; a sud, la lunga e stretta valle del Nilo, sino ai confini con “Etiopia” (“Terra ardente”). Tutte le città egizie dovevano sorgono lungo le rive del fiume. Le due regioni dell’Egitto furono sotto il dominio di un sovrano. Perciò gli Egizi hanno raggiunto presto un elevatissimo livello di civiltà. La storia egizia e definita dal succedersi di una serie di dinastie di sovrani, alla morte di ognuno dei quali il popolo egizio ricominciava a calcolare gli anni. Le dinastie egizie furono una trentina. Economica Il sovrano, il quale prese il nome di “faraone”, cioè «chi abita nella grande casa». Il figlio del dio Amon-Ra (il Sole) cioè un Dio. Il principio della legittimità dinastica dice che dopo la morte di un sovrano il potere passava al figlio о al parente più prossimo. Questo avveniva perché il trono poteva possedere solo persone il cui sangue è “puro", questo spiega anche la tendenza dei re egizi a sposare donne della stessa famiglia e spesso le proprie sorelle. il Nilo aveva un regime assolutamente regolare. Ogni anno, intorno alla fine di maggio, c'erano piogge equatoriali che provocano le piene: il Nilo cresceva e depositava sulla terra uno strato di limoche la rendeva fertile. Quando il fiume si era ritirato, i contadini potevano coltivare. La popolazione lungo la valle del Nilo continuo ad aumentare: gli Egizi scavano i canali per irrigare nuovi campi; Cosi tutta l’epoca antica l'Egitto è definito il “granaio del mondo". La burocrazia (funzionari) Hanno un forte apparato burocratico. La presenza di una burocrazia è percepita dagli storici come un positivo segnale di sviluppo, perché comporta la suddivisione di ruoli e compiti, una forte articolazione sociale e un controllo sull'economica del paese. Gli scribi I sacerdoti La“grande casa” Politica Periodo di grandezza Periodo di crollo Possedevano alcune capacità tecniche poco diffuse nelle società antiche: sapevano leggere, scrivere e fare di conto e altro. Controllano la corrispondenza reale, il fisco о la giustizia. Erano anche addetti alla riproduzione dei testi religiosi. Occupavano una posizione centrale non solo nella vita religiosa, ma anche in quella politica e culturale: amministravano grandi porzioni di terre e con il tempo diventarono veri e propri latifondisti. La classe sacerdotale era a sua volta strutturata: alla base stavano i sacerdoti addetti alla celebrazione dei riti, altri occupavano posizioni e ruoli più elevati al vertice della piramide si trovava il “primo profeta”. Cioè il palazzo del faraone era il cuore del regno. Essa era organizzata da un’efficiente burocrazia: un primo ministro, il “visir”: aveva la responsabilità di tutto l’apparato amministrativo, il cui nucleo fondamentale era costituito dagli scribi. In Egitto si sviluppa una forma politica chiamata la teocrazia ( “governo del dio”). Questa concezione del potere era solitamente accompagnata da miti che attestano l'immortalità del sovrano, le sue capacità magiche ecc.; la teocrazia si manifestava in forme di governo autocratico e centralizzato, con un ridotto potere della classe aristocratica. La storia dell’Egitto è suddivisa in quattro grandi fasi: l’epoca arcaica о protodinastica (3100-2600 a.C.), l’Antico Regno (2600-2200 a.C.), il Medio Regno (2052-1786 a.C.) il Nuovo Regno (1567-1075 a.C.). Tra l’Antico Regno e il Medio e tra quest’ultimo e il Nuovo Regno si collocano “periodi intermedi”, caratterizzati da crisi sociali. Dopo il Nuovo Regno si ebbe un lungo periodo di decadenza, alternato a brevi periodi di rinascita: Nel 525 a.C. la regione passò sotto il dominio dei Persiani, poi cadere nelle mani dei Greci e infine dei Romani, che nel I secolo a.C. riuscirono ad annettere anche l’Egitto a Roma. Pag.45-49 La condizione femminile nell'antico Egitto la moglie del faraone spettava posizione privilegiata, esercitava il potere regale(Nitocris che, nel 2218 a.C. circa, dopo la morte del faraone, suo marito, governava molti anni). Molto spesso, una sorella del faraone godeva posizione privilegiata stesso. Fra il 1600 e il 1200 a.C. vivano alcune donne molto significative quali, come la regina Tetisheri. Tetisheri parte tre figlie: Ahotep, Merit-Amon e Sat-Kamose, che sposarono tutte Amenhotep, in matrimonio poligamico. Ahotep, ha riuscito di cacciare dall’Egitto gli Hyksos. Grazie alla celebre Hatshepsut l’Egitto godeva un periodo di prosperità процветание. Le sacerdotesse egizie avevano una buona educazione in campo artistico, in particolare musicale. Loro costituiscono un ceto molto rispettato. Le donne meno privilegiate lavoravano a fianco degli uomini, svolgendo gli stessi compiti(le pitture tombali), ma questo non avevano l’ autonomia in campo sociale e giuridico. Dalle origini al Medio Regno L’unificazione Non è possibile calcolare con sicurezza la durata della preistoria egizia; l’Egitto era abitato dallo stesso popolo, politica e di razza e lingua assai differenti. Quando il clima della regione si inaridisce e il Sahara comincia lentamente a l'Antico trasformarsi in deserto, i nomadi di tutta la regione si concentrano vicino a Nilo, dove già viveva comunità di Regno cacciatori e raccoglitori. Avviene un notevole incremento demografico che spinge la popolazione a organizzarsi in comunità di villaggio; erano costruiti insediamenti lungo la fiume; si sviluppano vari principati locali che a loro volta formano gli organismi più grandi. La leggenda dice che prima esistevano due organismi statali: il Regno del Nord (“Basso Egitto”) e quello del Sud (“Alto Egitto”). Essi sarebbero stati unificati (3100 a.C.,)dal primo faraone, di nome Menes, attorno al 3100 a.C., Con la III dinastia e il trasferimento della capitale a Mentì inizia l’Antico Regno (2600-2200 a.C.)Tutto il territorio è diviso in province, che erano amministrate da governatori nominati direttamente dal faraone. Le piramidi, Durante l'Antico Regno iniziano costruire le piramidi. La più antica è quella di Zoser (primo faraone della III immagini del dinastia, 2600 a.C. circa), progettata dal mitico мифический architetto Imhotep, che passò alla leggenda come potere del re figura di sapiente: si tratta di una costruzione a gradoni realizzata interamente in pietra. I faraoni della dinastia seguente (la IV), Cheopc, Chefren e Micerino, costruiscono le tre gran di piramidi di Gizala Sfinge, lo monumento dalla forma metà umana e metà leonina, vicino a II Càiro. Dalla prima Alla fine della V dinastia (2200 a.C. circa) l’Egitto affrontò un periodo di grande instabilità, di fase di cui i governatori locali volevano essere indipendenti dal potere centrale; al termine dell’Antico Regno, la declino al situazione diventa difficile: ogni regione del paese conduceva una vita indipendente. Medio Regno L’unità del regno fu restaurata soltanto dai faraoni della XI dinastia (dalla metà del XXI secolo a.C.) Il Medio Regno (2052-1786 a.C.), è un’età di splendore, durante la quale l’Egitto raggiunse il culmine della sua potenza. Lo Stato dei faraoni aveva bisogno delle materie prime (oro, avorio, legni pregiati, metalli); Cosi i faraoni iniziano un’espansione territoriale orientata verso quelle terre che potevano fornire i materiali necessari: le terre dove abitavano le primitive popolazioni della Nubia; in direzione della Siria. Le coste della Palestina, poiché la prosperità commerciale dell’Egitto dipendeva dal controllo delle vie carovaniere tra Mediterraneo ed entroterra orientale. Il faraone Sesostri III (1880 a.C.) estende il dominio egizio in Nubia, Palestina e Siria. L’invasione Il periodo di prosperità fu interrotto. agli inizio XVIII secolo a.C. nel delta del Nilo entrano tribù nomadi degli stranieri provenienti dall’Asia, che i Greci chiamavano “Hyksos”. Non è chiaro il motivo di questa invasione. Forse si gli Hyksos trattò di un movimento migratorio collegato alla pressione di altre popolazioni che stavano insediandosi in Mesopotamia. Gli Hyksos portano in Egitto un’arma nuova: il carro da guerra боевая колесница. Si insediano nel delta del Nilo, dove stabilirono la loro capitale, Avaris; in fine gli Hyksos erano sottomessi da civiltà egiziana. La fioritura egizia del Nuovo Regno La riscossa di Dopo l’invasione degli Hyksos l’Egitto aveva perso la propria unità politica. Attorno al 1600 a.C. si erano tre Kamose organismi statali: nel Nord, governato dagli Hyksos; nel Sud, sotto principi egizi; nella Nubia, antico possedimento egizio, sotto governanti locali. Verso il 1570 a.C. il re di Tebe inizia una guerra di liberazione. Gli Egizi avevano assimilato le nuove tecniche di combattimento e, inoltre, seppero sfruttare la loro superiorità numerica per vincere gli invasori: iniziò così il Nuovo Regno della storia egizia. nel 1540 a.C. tutto l’Egitto era nuovamente nelle mani degli Egizi, c Ahmosc iniziò una nuova dinastia, la XVIII. La capitale venne trasferita a Tebe (oggi Luxor). La reggia sorgeva accanto al grandioso tempio del dio Amon, il protettore della dinastia, che da allora è il dio nazionale degli Egizi. Nel palazzo il faraone si circondava di una corte lussosa: un harem di mogli, servi, artisti. I sovrani di questo periodo rinunciano alla costruzione di piramidi e si fecero seppellire in tombe scavate nella roccia in una valle vicino alla capitale, la cosiddetta “Valle dei Re”. La sottomissione del Vicino Oriente e della Mesopotamia Amenhotep IV, Tutankhamon e Ramses II Per circa tre secoli (fino alla battaglia di Qadesh nel 1284 a.C.), l’Egitto fu una grande potenza mondiale, capace anche di ampliare расширять i propri commerci con i territori vicini: la Mesopotamia, Creta, le isole del Mar Egeo. Sotto il regno di Thutmosi III, attorno al 1450 a.C., gli Egizi sottomettono Palestina ,Siria. Questo il periodo era più prospero della storia egizia. All’interno cresceva l’importanza dei sacerdoti di Amon, che ricevono dal faraone le terre coltivabile e diventano proprietari di grandi ricchezze. Amenhotep IV (1377-1358 a.C.), “re-filosofo” fonda una religione monoteista, sostituendo gli dèi tradizionali dell’Egitto con il solo culto di Aton (il disco solare). Il culto fondato da Amenhotep doveva diminuire l’influenza della classe sacerdotale, che stava diventando sempre più invadente e minacciava di indebolire l’autorità del faraone. Si fonda una nuova capitale Akhetaton. Dopo la morte di Amenhotep IV il giovane Tutankhamon diventa il faraone. Lui torna la capitale a Tebe; torna il culto di Amon, restituendo il potere alla classe sacerdotale. Durante il suo regno le spese militari erano ridotte e si era rinunciato a interventi militari fuori del territorio egizio. A questa causa cessa di buona parte della Siria ai Hittiti. Sotto Ramses II(che regna dal 1298 al 1235 a.C.): si inizia guerra con Hittiti e nella battaglia di Qadesh (1284 a.C.)termina con esito incerto. Attorno al 1259 a.C. i due imperi firmano un patto di non aggressione. Così inizio un periodo di splendore artistico e culturale, che si protrasse per tutto il lungo regno di Ramses II. La fine del Nuovo Regno e il declino dello Stato egizio Il crepuscolo Attorno al 1200 a.C.il bacino del Mediterraneo orientale è sconvolto da un’ondata di invasori (“popoli del dell'impero mare”. L'ultimo grande faraone del Nuovo Regno, Ramses III. resiste e prende la vittoria (nel 1186 a.C.) Сумерки evitando il crollo che aveva travolto altri grandi regni ( hittita c miceneo) e conserva anche qualche parte di империи Palestina. Lo Stato egizio esce indebolito da questo diffìcile periodo e non è riuscito più a risollevarsi. Le cause del declino: il potere dei sacerdoti di Amon era piu forte di quello del una serie di carestie nello stesso tempo altri popoli stavano ormai premendo alle porte dell’Egitto, in particolare gli Assiri, e diventava così sempre più difficile per i sovrani egizi contenere le incursioni dei nemici. I successori di Ramses III si chiamarono tutti invariabilmente Ramses (da Ramses IV a Ramses XI) e regnarono per pochi anni ciascuno. Le tombe della Valle dei Re erano saccheggiate. I sacerdoti di Amon provavano salvare le mummie reali. Con l’aiuto di funzionari rimasti fedeli, essi radunarono i sarcofagi dei grandi faraoni del passato in una grotta nascosta, dove rimasero indisturbati per millenni, sino a quando, alla fine dell’Ottocento, furono casualmente scoperti. L'ultimo faraone condotto per l’eterno riposo nella’Ville dei Re fii Ramses XI nel 1075 a.C.: con lui fine anche il Nuovo Regno. L'Egitto dopo il 1000 a.C. Dopo il 1000 a.C. l’Egitto cessa di essere una grande potenza. Verso il 900 a.C., infatti, il regno passa nelle mani di una dinastia libica. Oltre due secoli dopo, gli Assiri guidati da Assurbanipal (che era salito al potere nel 668 a.C.:) riuscirono a saccheggiare Tebe e a occupare l’Egitto. Dopo pochi anni dalla conquista assira l’Egitto ha riuscito riconquistare ancora una volta la propria indipendenza. II potere fu preso da un principe locale, già vassallo dell’Assiria, detto Psammetico. Lui riunifica il paese e trasferì la capitale a Sais. Questo periodo (detto “periodo saitico”, 664-525 a.C.) era l’ultima fase di prosperità dell'Egitto; Nel nuovo sistema politico internazionale l’Egitto non poteva possedere a un ruolo importante. I re organizzarono un sistema di fortificazioni verso Oriente, concentrarono il meglio del loro esercito. I faraoni saiti stabilirono relazioni diplomatiche con varie città greche; gruppi di coloni greci poterono stanziarsi in una parte del delta, dove fondarono la città di Naucrati. Nel 525 a.C., tuttavia, i Persiani guidati da Cambise distruggono il regno, riducendo la regione a una semplice provincia del loro impero.