Italiano II
Il 26 di settembre
2016
Ripasso e Capitolo 4/5
Lugares Turisticos
Soccer
Ferrari
Paisajes
ITALIANO III!!
Direct object pronouns in
English
Sapere/Conoscere
sapere: to know, know how (to), can; to be aware (of), learn, hear
Irregular second-conjugation Italian verb
Transitive verb (takes a direct object) or intransitive verb (does not take a direct object)
conjugated with the auxiliary verb avere
INDICATIVE/INDICATIVO
SAPERE
to know a FACT
SAPERE
Presente
io
so
tu
sai
lui, lei, Lei sa
noi
sappiamo
voi
sapete
loro, Loro sanno
loro, Loro sapevano
loro, Loro seppero
Passato Prossimo
io
ho saputo
tu
hai saputo
lui, lei, Lei ha saputo
noi
abbiamo saputo
voi
avete saputo
loro, Loro hanno saputo
Futuro Semplice
io
saprò
tu
saprai
lui, lei, Lei saprà
noi
sapremo
voi
saprete
loro, Loro sapranno
Conoscere to know a person or something very
very well
Italian Verb Conjugations: Conoscere
Conjugation table for the Italian verb conoscere
conoscere: to know, be familiar with, meet; recognize, experience, enjoy
Irregular second-conjugation Italian verb
Transitive verb (takes a direct object)
INDICATIVE/INDICATIVO
Presente
io
conosco
tu
conosci
lui, lei, Lei conosce
noi
conosciamo
voi
conoscete
loro, Loro conoscono
Imperfetto
io
conoscevo
tu
conoscevi
lui, lei, Lei conosceva
noi
conoscevamo
voi
conoscevate
loro, Loro conoscevano
Futuro Semplice
io
conoscerò
tu
conoscerai
lui, lei, Lei conoscerà
noi
conosceremo
voi
conoscerete
loro, Loro conosceranno
Passato Prossimo
io
ho conosciuto
tu
hai conosciuto
lui, lei, Lei ha conosciuto
noi
abbiamo conosciuto
voi
avete conosciuto
loro, Loro hanno conosciuto
Conoscere o Sapere?
Ways to Say "to know"
I. Conoscere. Ask these people if they are acquainted
with the people and places indicated:
Esempio: tu: Paolo > Conosci Paolo?
voi: l'amico di Giorgio
loro: Venezia
tu: mia madre
Giovanna: Boston
Lei : i signori De Sanctis
II. Sapere: to know a fact. Complete these questions
with the correct form of sapere.
Graziella, ________ dov'è la biblioteca?
Mi scusi, signore, _________ per caso che ora è?
Ragazzi, ___________ che cosa danno al cinema
Odeon stasera?
Scusi, signora, _______ se l'autobus numero 27
si ferma qui?
Io _______ il nome di quella ragazza.
Tu _______ anche il suo numero telefonico?
Bambini, _____________ chi fu il primo
presidente?
III. Sapere + Infinitive. Say these people know how to
do the following activities:
Esempio: tu : parlare spagnolo > Sai parlare
spagnolo?
lei: cantare
voi ragazzi: nuotare
noi : giocare a calcio
Mimmo : andare a cavallo
io : cucinare la pasta
i ragazzi : suonare la chitarra
IV. Conversazione. Creare un dialogo usando le
parole date e facendo altri cambiamenti
necessari.
esempio: -Scusi, signorina (signore). Sa dov'è lo
zoo?
-Mi dispiace, non conosco bene Pistoia.
il ristorante Tritone
Roma
il cinema Odeon
Siena
lo stadio
Napoli
la Bibilioteca Nazionale
Firenze
la stazione Termini
Roma
piazza San Marco
Venezia
La Scala
Milano
V. Conoscere o sapere?
A. Scegliere il verbo giusto.
1. Sai / Conosci
il fratello di Giorgio?
2. Sapete / Conoscete dove Giorgo abita?
3. Sa / Conosce giocare a futbol Massimo?
4. Sappiamo / Conosciamo la politica di
Estonia.
5. So / Conosco bene la regione Chianti nella
Toscana.
B. Completare le frasi con il verbo appropriato.
1. ____________ Roma, signorina?
2. Io ____________ suonare il pianoforte.
3. Tutti _________ che Pietro arriva oggi.
4. Noi ___________ dov'è il castello Sforzesco.
5. (tu) _________ se vengono stasera?
6. Chi _______ la differenza fra "ciao!" e
"arrivederci"?
7. Lei non _______ quando partono.
8. Tu ____________ bene Mariangela; infatti,
esci sempre con lei.
9. Enzo non _______ quanti CD ha.
10. Non compro il biglietto ancora perché non
______ se Gianna viene.
11. Marco, _______ benissimo che i tuoi nonni
abitano a Genova!
12. Ragazzi, _______ il numero telefonico della
professoressa?
13. Voi ____________ bene francese e avete
molti amici francesi.
14. Quell'uomo ____________ mio padre;
lavorano insieme.
15. Io _______ cucinare, ma preferisco uscire
per mangiare.
16. Io non _______ da quanto tempo Maria
____________ Giuseppe.
17. I signori Martinelli non ________ dov'è il
loro figlio.
18. Mia madre vuole __________ se io ho un
ragazzo.
19. Franco __________ bene la matematica.
Answer Key:
I. Conoscere.
Voi conoscete l'amico di Giorgio?
Loro conoscono Venezia?
Tu conosci mia madre?
Giovanna conosce Boston? OR Giovanna, cono
sci Boston?
Lei conosce i signori De Sanctis?
II. Sapere: to know a fact. Complete these questions
with the correct form of sapere.
Graziella, sai dov'è la biblioteca?
Mi scusi, signore, sa per caso che ora è?
Ragazzi, sapete che cosa danno al cinema Odeon
stasera?
Scusi, signora, sa se l'autobus numero 27 si
ferma qui?
Io so il nome di quella ragazza.
Tu sai anche il suo numero telefonico?
Bambini, sapete chi fu il primo presidente?
III. Sapere + Infinitive: to know how to do.
Lei sa cantare.
Voi ragazzi sanno nuotare.
Sappiamo giocare a calcio.
Mimmo sa andare a cavallo.
So cucinare la pasta.
I ragazzi sanno suonare la chitarra.
IV. Conversazione.
--Scusi, signoria, sa dov'è il ristorante
Tritone.
--Mi dispiace, ma non conosco bene Roma.
--Scusi, signore, sa dov'è il cinema Odeon?
--Mi dispiace, ma non conosco bene Siena.
eccetera
V. Conoscere o sapere?
Part A. Scegliere il verbo giusto.
1. Conosci il fratello di Giorgio?
2. Sapete dove Giorgo abita?
3. Sa giocare a futbol Massimo?
4. Conosciamo la politica di Estonia.
5. Conosco bene la regione Chianti nella
Toscana.
Part B. 1. Conosce Roma, signorina?
2. Io so suonare il pianoforte.
3. Tutti sanno che Pietro arriva oggi.
4. Noi sappiamo dov'è il castello Sforzesco.
5. (tu) sai se vengono stasera?
6. Chi sa la differenza fra "ciao!" e "arrivederci"?
7. Lei non sa quando partono.
8. Tu conosci bene Mariangela...
9. Enzo non sa quanti CD ha.
10. ...non so se Gianna viene.
11. Marco, sai benissimo...
12. Ragazzi, sapete il numero telefonico...
13. Voi conoscete bene francese...
14. Quell'uomo conosce mio padre...
15. Io so cucinare...
16. Io non so da quanto tempo
Maria conosce Giuseppe.
17. I signori Martinelli non sanno dov'è il figlio.
18. Mia madre vuole sapere se io ho un ragazzo.
19. Franco conosce bene la matematica.
CONOSCERE/SAPERE
io-conoscere
conosco
tu-conoscere
conosci
lui/lei-conoscere
conosce
noi conoscere
conosciamo
voi-conoscere
conoscete
loro-consocere
conoscono
io-sapere
so
tu-sapere
sai
lui/lei-sapere
sa
noi-sapere
sappiamo
voi-sapere
sapete
loro-sapere
sanno
chi
who
perche'
why
come
how
dove
where
quando
when
quale
which
che/cosa
what
to know a fact
sapere
To know how to do something
Sapere
to be familiar with a person, place or thing
conscere
Io so ballare
I know how to dance
Io so l'indirizzo della scuola
I know the address of the school
Io conosco Davide
I know David
Io consoco Roma
I know Rome
Io so chi e' Davide
I know who David is
Io so dov'e' Roma
I know where Rome is
fine
T HE D IRECT
O BJECT
Recognize a direct object
when you see one.
A direct object will follow a transitive verb [a type
of action verb]. Direct objects can
be nouns, pronouns, phrases, orclauses. If you can
identify the subject and verb in a sentence, then finding the
direct object—if one exists—is easy. Just remember this
simple formula:
S U B J E C T + V E R B + what? or who? = D I R E C T O B J E C T
Here are examples of the formula in action:
Zi ppy and Maurice played soccer with a grapefruit
pull ed from a bac k yard tree.
Zippy, Maurice = subjects; played = verb. Zippy and
Maurice played what? Soccer = direct object.
Zi ppy acci dentall y ki cked Maurice in the s hi n.
Zippy = subject; kicked = verb. Zippy
kicked who?Maurice = direct object.
Sometimes direct objects are single words
like soccer andMaurice; other times they are phrases or
clauses. The formula nevertheless works the same.
Syl ina hates biting her fingernails .
Sylina = subject; hates = verb. Sylina hates what?Biting
her fingernails [a gerund phrase] = direct object.
Even wors e, Syl i na hates when Mom lectures her
about hand c are.
Sylina = subject; hates = verb. Sylina hates what?When
Mom lectures her about hand care [asubordinate
clause] = direct object.
Direct objects can also follow verbals—
infinitives, gerunds, and participles. Use this
abbreviated version of the formula:
verbal + what? or who? = direct object
Here are some examples:
To s ee magnified blood cells , Gus squi nted into
the mic rosc ope on the lab tabl e.
To see = infinitive. To see what? Blood cells = direct
object.
Gus bought contact l ens es bec aus e he wanted to
s ee the beautiful Miranda , his lab partner, more
cl earl y.
To see = infinitive. To see who? The beautiful
Miranda = direct object.
Dragging her seventy -five pound German
shepherd through the door is Ros eanne's leas t
fav ori te part of going to the v et.
Dragging = gerund. Dragging what? Her seventy-five
pound German shepherd = direct object.
Heaping his plate wi th fried chi cken, Cl yde
wi nked at Delores , the c ook.
Heaping = participle. Heaping what? His plate = direct
object.
Don't mistake a direct
object for a subject
complement.
Only action verbs can have direct objects. If the verb is
linking, then the word that answers
the what? or who? question is asubject complement.
The s pac e al ien from the planet Zortek
acci dentall y lock ed his keys i n his s pace shi p.
Alien = subject; locked = action verb. The space alien
locked what? His keys = direct object.
The s pac e al ien was happy to fi nd a s pare k ey
taped under the wing.
Alien = subject; was = linking verb. The space alien
was what? Happy = subject complement.
Don't use subject
pronouns as direct
objects.
The chart below contains subject and object pronouns.
Because direct objects are objects, always use the objective
form of the pronoun when you need a direct object.
Subjec t Prono uns
Objec t Pro no uns
I
me
we
us
you
you
he, she, it
him, her, it
they
them
who
whom
Check out these sample sentences:
After I give my dog Oreo a sc oop of peanut butter,
s he al ways kiss es me with her stick y tongue.
She = subject; kisses = verb. She kisses who? Me = direct
object.
Bec ause J o had ski pped Mr. Dunc an's class five
times in a row, s he ducked out of si ght whenever
s he s potted him on campus .
She = subject; spotted = verb. She spotted who? Him=
direct object.
Bec ause David was al ways eati ng her food,
Theres a s neak ed c orn c hi ps and c andy bars i nto
her room and hid them i n the cl othes hamper.
Theresa = subject; hid = verb. Theresa hid what?Them =
direct object.
T HE I NDIRECT
O BJECT
Recognize an indirect
object when you see one.
Indirect objects are rare. You can read for pages before you
encounter one. For an indirect object to appear, a sentence
must first have a direct object.
Direct objects follow transitive verbs [a type of action
verb]. If you can identify the subject and verb in a
sentence, then finding the direct object—if one exists—is
easy. Just remember this simple formula:
S U B J E C T + V E R B + what? or who? = D I R E C T O B J E C T
Here are examples of the formula in action:
Ji m built a sandcastle on the beac h.
Jim = subject; built = verb. Jim built what?Sandcastle =
direct object.
Sammy and Maria brought Billie Lou to the party.
Sammy, Maria = subjects; brought = verb. Sammy and
Maria brought who? Billie Lou = direct object.
To explai n the brok en l amp, we tol d a lie .
We = subject; told = verb. We told what? Lie = direct
object.
When someone [or something] gets the direct object, that
word is the indirect object. Look at these new versions of the
sentences above:
Ji m built his granddaughter a sandcastle on the
beac h.
Jim = subject; built = verb. Jim built what?Sandcastle =
direct object. Who got the sandcastle?Granddaughter =
indirect object.
So that Darren woul d hav e c ompany at the party,
Sammy and Maria brought him a blind date .
Sammy, Maria = subjects; brought = verb. Sammy and
Maria brought who? Blind date = direct object. Who got
the blind date? Him = indirect object.
To explai n the brok en l amp, we tol d Mom a lie .
We = subject; told = verb. We told what? Lie = direct
object. Who got the lie? Mom = indirect object.
Sometimes, the indirect object will occur in a prepositional
phrase beginning with to or for. Read these two sentences:
Tomas pai d the mechanic 200 doll ars to fi x the
s queak y brakes.
Tomas pai d 200 doll ars to the mechanic to fi x the
s queak y brakes.
In both versions, the mechanic [the indirect object] gets
the200 dollars [the direct object].
When the direct object is a pronoun rather than a noun,
putting the indirect object in a prepositional phrase becomes
a necessary modification. The preposition smoothes out the
sentence so that it sounds natural. Check out these examples:
Les lie didn't have any money for a sandwic h, s o
Smi tty purc has ed her it.
Blech! That version sounds awful! But now try the sentence
with the indirect object after a preposition:
Les lie didn't have any money for a sandwic h, s o
Smi tty purc has ed i t for her .
Locating the indirect object her in a prepositional phrase
lets the sentence sound natural! Now read this example:
After Mi chael took generous spoonfuls of s tuffing,
he pass ed us i t.
Ewww! This version sounds awful too! But with a quick fix,
we can solve the problem:
After Mi chael took generous spoonfuls of s tuffing,
he pass ed i t to us .
With the indirect object us in a prepositional phrase, we
have an improvement!
Pronomi diretti e indiretti
Direct object pronouns
Mind, pronouns are little words that replace persons or things. The direct object pronouns replace the
object (the thing or person) and take the place of the noun. The direct object pronoun receives the action
of the verb directly: there is no preposition after the verb!
For example, after the verb “To invite” we don’t have the preposition “to” > I invited her. “Her” is the
“direct object pronoun“, but the verb “to talk” need the preposition “to” before the pronoun > I will
talk to him: “to him” in Italian is an indirect object pronoun!
Generally the object pronouns are before the verb, but they are after the verb in the infinitive or in the
imperative mood. Before a vowel, singular pronouns use an apostrophe.
Pronomi oggetto diretto
Direct object pronouns
Mi
Me
Ti
You
Lo
Him/It (masculine – sing.)
La
Her/It (feminine – sing.)
Ci
Us
Vi
You
Li
Them (masculine – pl.)
Le
Them (feminine – pl.)
Some examples in present tense (pronouns are before the verb):
Prendo il coltello = I take the knife
becomes
Lo prendo = I take it
Mangio una mela = I eat an apple
La mangio = I eat it
Incontro Marco = I meet Marco
L'(=lo) incontro = I meet
him
Incontro Maria = I meet Maria
L'(=la) incontro = I meet
her
Taglio I pomodori = I cut the tomatoes
Li taglio = I cut them
Affetto le melanzane = I slice the
eggplants
Le affetto = I slice them
INDIRECT OBJECT PRONOUNS
While direct object pronouns answer the
question what? or whom? Indirect object
pronouns answer the question to whom? or for
whom? Also, they're the same as the Direct
Object Pronouns except for the pronouns in the
Third Person (i.e. to him; to her; to them).
Singolare Singular
Plurale Plural
mi
(to/for) me
ci
(to/for) us
(to/for) you
(to/for) you
ti
vi
(informal)
(informal)
(to/for) him,
Loro
(to/for) You
gli
it
Gli
formal
le
(to/for) her, it
(to/for) you
loro
Le
(formal f. &
(to them
m.)
gli
The direct object is governed directly by the
verb, for example, in the following statement:
Romeo loved her.
The Indirect Object in an English
sentence often stands where you
would expect the direct object but
common sense will tell you that the
direct object is later in the sentence,
e.g.: Romeo bought her a bunch of
flowers.
The direct object — i.e. the thing that
Romeo bought is “a bunch of flowers”;
Romeo didn't buy “her” as if she were
a slave. So the pronoun her in the
sentence actually means "for her" and
is the Indirect Object.
Examples:
» Qulacuno mi ha mandato una
cartolina dalla Spagna
Someone (has) sent me a postcard from
Spain.
» Il professore le ha spiegato il problema
The teacher (has) explained the problem to
her.
» Gli hai detto di comprare un regalo per sua
madre?
Did you tell him/them to buy a present for
(his/their) mother.
» Voglio telefonargli
I want to phone him.
» Il signor Brambilla ci ha insegnato l'italiano
Mr Brambilla taught us Italian.
» Cosa gli dici?
What are you saying to him/to them?
» Lucia,tuo padre vuole parlarti!
Lucia, your father wants to speak to you!
» Non gli ho mai chiesto di aiutarmi
I (have) never asked him to help me.
» Non oserei consigliarti
I would not dare to advise you
» Le ho regalato un paio di orecchini
I gave her a present of a pair of earrings.
Italian “passato prossimo”
Italian “Passato prossimo” is one of the
tense of the past that we use when we
talk about actions, events and facts which
happened in the past (not long ago); it is
a compound tense (formed with 2 words).
The first one is the present tense
(presente) of “avere” or “essere” (in
italian we have 2 auxiliary verbs: we do
not use only “to have = avere“); the
second word is the past participle (=
participio passato) of the verb that I have
to conjugate.
Be carefully: the negation “NON” comes
before the auxilliary verb.
E.g. Ieri notte non ho dormito (= I didn’t
sleep last night). Ieri non sono andato/a a
scuola (I didn’t go to school yesterday)
Italian regular “participio passato”
-are > -ato
-ere > -uto
-ire > -ito
Parlare > parlato
Avere > avuto
–
Italian “Passato prossimo” (verbs
that use the auxiliary “Avere” = to
have):
We used auxiliary “Avere” when:

The verbs can have something (an
object) after them: these verb are
“transitivi =
transitive” verbs (they are
marked in every Italian dictionary
with “tr.”) e.g. “mangiare = to eat
(qualcosa = something)”; “sapere
= to know (qualcosa =
something)” or “sentire = to hear
(qualcosa o qualcuno = something
or somebody)”


Few intransitive verbs as
“camminare/passeggiare = to
walk”; “viaggiare = to journey”;
Partire > part
“sciare = to ski” and “nuotare = to
swim”.

[Be carefully: when the auxiliary is
“avere”, the past participle (il
participio passato) does not change!]
-are
-ere
-ire
Ho mangiato
Ho saputo
Ho sentito
Hai mangiato
Hai saputo
Hai sentito
Ha mangiato
Ha saputo
Ha sentito
Abbiamo mangiato
Abbiamo saputo
Abbiamo sent
Avete mangiato
Avete saputo
Avete sentito
Hanno mangiato
Hanno saputo
Hanno sentito
Some examples:
– Ieri ho mangiato gli spaghetti a casa di Maria. E
tu? Cosa hai mangiato?
– Io non ho mangiato: ho lavorato tutto il giorno.
– Ho saputo/sentito che Paolo ha trovato (= to find)
un nuovo lavoro…
– Sì, però ora abita (=to live) a Torino
– L’anno scorso (=last year) ho studiato
l’italiano
– Anche io (= me too)
–
–
Italian “Passato prossimo” (verbs that use the
auxiliary “Essere” = to be):
We used auxiliary “Essere” with:

Essere = To be; Esserci = To be there; Stare/Restare = to
stay; Restare/Rimanere to remain

Most common intransitive verbs (generally verbs of
movement in/to the space – they explain the direction to or from
a place): they don’t need anyyhing after them: these verb are
“intransitivi = intransitive” verbs (they are marked in every
Italian dictionary with “intr.”) e.g. “entrare = to come in“;
“cadere= to fall down” and “partire = to leave“


All verbs expressing change (“verbi di cambiamento”) as
“diventare = to become”; nascere = to born”; “crescere = to
grow up“; “ingrassare = to become fat; etc…



All reflexive verbs ( do you remember tem?)

Impersonal verbs as “succedere = to happen”, but also
“piacere = to like” and “bastare = to be enough“

[Be carefully: when the auxiliary is “essere”,
the past participle (il participio passato)
changes and agrees in gender and number
with the subject, like the adjectives.]
-are
-ere
-ire
Sono andato/a
Sono caduto/a
Sono partito/
Sei andato/a
Sei caduto/a
Sei partito/a
E’ andato/a
E’ caduto/a
E’ partito/a
Siamo andati/e
Siamo caduti/e
Siamo partiti/
Siete andati/e
Siete caduti/e
Siete partiti/e
Sono andati/e
Sono caduti/e
Sono partiti/e
Some examples:
– Ieri c’è stato un concerto dei Genesis.
– E tu ci sei stato?
– Sì, ci sono andato con i miei amici.
– Ieri sono andato/a al cinema con Roberto, e voi dove siete
andati?
–
– Noi siamo andati a sentire un concerto di musica italiana
–
– Joe è partito ieri per le vacanze: è tornato a casa in treno
– Perché è partito in treno e non è andato in aereo?
– Perché ha paura di volare
– Ieri sera Paolo ha bevuto troppa birra, durante la notte è caduto dal
letto e stamattina si è svegliato sul pavimento (= floor).
Be carefully: there are a lot of irregular past participle
Italian irregular “participio passato”
Infinito > participio passato
Auxiliary
English infinit
Aprire > aperto
Ho aperto
To open
Bere > bevuto
Ho bevuto
To drink
Chiedere > chiesto
Ho chiesto
To ask
Chiudere > chiuso
Ho chiuso
To close
Cuocere > cotto
Ho cotto
To cook
Decidere > deciso
Ho deciso
To decide
Dire > detto
Ho detto
To tell
ESSERE > stato
Sono stato/a
To be
Fare > fatto
Ho fatto
To do/ to mak
Leggere > letto
Ho letto
To read
Mettere > messo
Ho messo
To put
Morire > morto
Sono morto/a
To die
Nascere > nato
Sono nato/a
To be born
Perdere > perso
Ho perso
To lose
Prendere > preso
Ho preso
To take
Rimanere > rimasto
Sono rimasto/a
To stay/to rem
Scegliere > scelto
Ho scelto
To choose
Scrivere > scritto
Ho scritto
To write
Spegnere > spento
Ho spento
To turn off
Succedere > successo
E’ successo/a
To happen
Vedere > visto
Ho visto
To see
Venire > venuto
Sono venuto/a
To come
Vincere > vinto
Ho vinto
To win
.
ITALIAN DISJUNCTIVE OR "STRESSED"
PRONOUNS: I PRONOMI TONICI
Ages ago we learned the direct and indirect object pronouns
- mi, ti, lo, la, gli, le, etc. Unlike English, Italian has another
version of these which you use after a preposition or
verb, often for greater emphasis (hence the name "stressed
pronouns"). First we'll learn what these pronouns are, then
we'll see how to use them.
Stressed Pronouns
me (me)
te (you)
Lei (you formal)
lui (him)
lei (her)
sé (yourself, himself, herself, oneself - reflexive)
noi (us)
voi (you plural)
Loro (you plural formal)
loro (them)
sé (yourselves, themselves - also reflexive)
So they look like a hybrid of direct or indirect object pronouns and subject
pronouns. But take note: although Lei, lui, lei, noi, voi and loro look like subject
pronouns, when used disjunctively they are not subjects!
So how are they used?
1) after a preposition
Questo libro è per te. (This book is for you.)
Siamo usciti con loro. (We went out with them.)
Pensa sempre a sé. (He always thinks about himself.)
Studiano sempre da sé. (They always study by
themselves.)
A me non piace questo vino. (I don't like this wine - a
more emphatic way of saying, "Non mi piace questo
vino.")
Andiamo da lui. (We're going to his place.)
2) after a verb to give the direct or indirect object greater emphasis
Lo amo. - Amo lui. (I love him.)
Ti cercavo. - Cercavo te. (I was looking for you.)
Mi abbraccia. - Abbraccia me. (She hugs me.)
The above pairs of sentences have the same meanings, but the second in each
pair is more emphatic. For even greater emphasis, use anche, proprio or
solamente - e.g. Cercavo proprio te. Abbraccia solamente me.
3) after a verb to distinguish between multiple objects
Riconosce me ma non lui. - He recognizes me but not him.
Ha invitato noi e loro. - He invited us and them.
4) in comparisons
Marcello è più alto di me. (Marcello is taller than me.)
Loro sono meno paurosi di noi. (They are less fearful than us.)
Tuo fratello non era intelligente quanto te. (Your brother wasn't as smart as you.)
A very common Italian idiomatic expression that uses stressed pronouns is,
"Tocca a me!" - It's my turn! Of course, you can use it with the other disjunctive
pronouns too - Tocca a te, tocca a noi, etc. So when the waiter brings you the bill
and someone asks, "Chi paga oggi?" just say, "Eh purtroppo oggi tocca a te!"
(Who's buying today? - Unfortunately today it's your turn!) C4N!
I pronomi diretti tonici e atoni
I pronomi
personali diretti hanno due forme: la
FORMA TONICA e la FORMA ATONA.


FORMA TONICA significa che l’accento della frase si posa su quel
pronome; in questo caso il pronome si trova dopo il verbo.
FORMA ATONA significa che l’accento della frase non si posa su quel
pronome; in questo caso il pronome si trova prima del verbo.
Poiché le due forme hanno lo stesso significato,
la FORMA TONICA è preferita quando il tono
della frase è enfatico, cioè si vuole dare risalto
alla persona a cui si riferisce il discorso.
Esempio:
Cercano TE (FORMA TONICA)
TI cercano (FORMA ATONA)
Nella frase “Cercano te” l’accento tonico cade sul
pronome a sottolineare la II persona singolare;
nella frase “Ti cercano” l’accento cade su
“cercAno” e “Ti” specifica solo chi viene cercato.
In presenza di verbi modali, la posizione del
pronome diretto in forma atona non ha una
grande importanza: infatti può trovarsi prima del
verbo modale (Esempio: Giorgio mi vuole
sposare) o dopo l’infinito, ad esso unito
(Esempio: Giorgio vuole sposarmi).
Diretto Tonico
Diretto Atono
me
mi
te
ti
lui
lo
lei
la
Lei (cortesia)
La (cortesia)
noi
ci
voi
vi
loro (m.)
li (m.)
loro (f.)
le (f.)
OSSERVA gli esempi:
Angela ha visto il suo amico Lorenzo per strada
e l’ha chiamato.
Angela ha visto la sua amica Cecilia per
strada e l’ha chiamata.
Dottor Poggiali, ieri L’ho vista per strada, L’ho
salutata con la mano, ma Lei non mi ha visto.
Angela ha visto i suoi amici per strada e li ha
salutati.
Angela ha visto le sue sorelle, ma non e le ha
salutate.
Il participio passato dei verbi che reggono i
pronomi diretti di III persona singolare e plurale
concorda in genere ed in numero con il pronome
atono.
Solo alla III persona singolare, maschile o
femminile, il pronome atono può essere
apostrofato.
PASSATO PROSSIMO!
Questo tempo indica:




un'azione trascorsa da poco
un'azione trascorsa da tanto tempo con effetti anche nel presente
un'esperienza di vita
un'azione passata in un periodo di tempo non ancora trascorso del tutto
Per formare il passato prossimo si usa:
il presente indicativo dei verbi essere o avere
+
il participio passato del verbo in questione
Esempi:
Dopo pranzo Marco ha letto il giornale. (azione passata avvenuta poco tempo fa)
Quest'anno siamo andati in vacanza a Barcellona. (quest'anno è ancora in corso)
Hai studiato all'estero? (un'esperienza di vita)
Sono stata a Parigi due anni fa. (un'esperienza di vita)
Oggi, Luigi e Simona hanno fatto la spesa. (oggi non è ancora finito)
Sono uscita da scuola mezz'ora fa. (azione passata avvenuta poco tempo fa)
Sono sposato da 14 anni. (sono ancora sposato, rapporto con il presente)
Nota: Per la maggior parte dei verbi si usa l'ausiliare avere; per molti verbi di movimento si
usa l'ausiliare essere.
Passato prossimo dei verbi mangiare, credere e partire:
Mangiare
Credere
io ho
io ho
tu hai
tu hai
lui/lei/Lei ha
lui/lei/Lei ha
mangiato
creduto
noi abbiamo
noi abbiamo
voi avete
voi avete
loro/Loro hanno
loro/Loro hanno
Quando il Passato prossimo è costruito con l'ausiliare essere, occorre concordare il
participio in genere e numero con il soggetto.
Partire
io sono
tu sei
partito/a
lui/lei/Lei è
noi siamo
voi siete
partiti/e
loro/Loro sono
Italian “passato prossimo”
Italian “Passato prossimo” is one of the tense of the past that we use
when we talk about actions, events and facts which happened in the
past (not long ago); it is a compound tense (formed with 2 words).
The first one is the present tense (presente) of “avere” or “essere” (in
italian we have 2 auxiliary verbs: we do not use only “to have =
avere“); the second word is the past participle (= participio passato) of
the verb that I have to conjugate.
Be carefully: the negation “NON” comes before the auxilliary verb.
E.g. Ieri notte non ho dormito (= I didn’t sleep last night). Ieri non
sono andato/a a scuola (I didn’t go to school yesterday)
Italian regular
“participio
passato”
-are > -ato
-ere > -uto
-ire > -ito
Parlare > parlato
Avere > avuto
Partire > part
–
Italian “Passato prossimo” (verbs that use the auxiliary
“Avere” = to have):
We used auxiliary “Avere” when:

The verbs can have something (an object) after them: these
verb are “transitivi = transitive” verbs (they are marked in
every Italian dictionary with “tr.”) e.g. “mangiare = to eat
(qualcosa = something)”; “sapere = to know (qualcosa =
something)” or “sentire = to hear (qualcosa o qualcuno =
something or somebody)”

Few intransitive verbs as “camminare/passeggiare = to walk”;
“viaggiare = to journey”; “sciare = to ski” and “nuotare = to
swim”.
[Be carefully: when the auxiliary is “avere”, the past participle (il
participio passato) does not change!]
-are
-ere
-ire
Ho mangiato
Ho saputo
Ho sentito
Hai mangiato
Hai saputo
Hai sentito
Ha mangiato
Ha saputo
Ha sentito
Abbiamo mangiato
Abbiamo saputo
Abbiamo sent
Avete mangiato
Avete saputo
Avete sentito
Hanno mangiato
Hanno saputo
Hanno sentito
Some examples:
– Ieri ho mangiato gli spaghetti a casa di Maria. E tu? Cosa hai
mangiato?
– Io non ho mangiato: ho lavorato tutto il giorno.
– Ho saputo/sentito che Paolo ha trovato (= to find) un nuovo lavoro…
– Sì, però ora abita (=to live) a Torino
– L’anno scorso (=last year) ho studiato l’italiano
– Anche io (= me too)
Italian “Passato
prossimo” (verbs
that use the
auxiliary “Essere”
= to be):
We used auxiliary “Essere” with:

Essere = To be; Esserci = To be there; Stare/Restare = to
stay; Restare/Rimanere to remain

Most common intransitive verbs (generally verbs of
movement in/to the space – they explain the direction to or from
a place): they don’t need anyyhing after them: these verb are
“intransitivi = intransitive” verbs (they are marked in every
Italian dictionary with “intr.”) e.g. “entrare = to come in“;
“cadere= to fall down” and “partire = to leave“

All verbs expressing change (“verbi di cambiamento”) as
“diventare = to become”; nascere = to born”; “crescere = to
grow up“; “ingrassare = to become fat; etc…

All reflexive verbs ( do you remember tem?)

Impersonal verbs as “succedere = to happen”, but also
“piacere = to like” and “bastare = to be enough“
[Be carefully: when the auxiliary is “essere”, the past participle (il
participio passato) changes and agrees in gender and number with the
subject, like the adjectives.]
-are
-ere
-ire
Sono andato/a
Sono caduto/a
Sono partito/
Sei andato/a
Sei caduto/a
Sei partito/a
E’ andato/a
E’ caduto/a
E’ partito/a
Siamo andati/e
Siamo caduti/e
Siamo partiti/
Siete andati/e
Siete caduti/e
Siete partiti/e
Sono andati/e
Sono caduti/e
Sono partiti/e
Some examples:
– Ieri c’è stato un concerto dei Genesis.
– E tu ci sei stato?
– Sì, ci sono andato con i miei amici.
– Ieri sono andato/a al cinema con Roberto, e voi dove siete andati?
– Noi siamo andati a sentire un concerto di musica italiana
– Joe è partito ieri per le vacanze: è tornato a casa in treno
– Perché è partito in treno e non è andato in aereo?
– Perché ha paura di volare
– Ieri sera Paolo ha bevuto troppa birra, durante la notte è caduto dal
letto e stamattina si è svegliato sul pavimento (= floor).
Be carefully: there are a lot of irregular past participle
Italian irregular “participio passato”
Infinito > participio passato
Auxiliary
English infinit
Aprire > aperto
Ho aperto
To open
Bere > bevuto
Ho bevuto
To drink
Chiedere > chiesto
Ho chiesto
To ask
Chiudere > chiuso
Ho chiuso
To close
Cuocere > cotto
Ho cotto
To cook
Decidere > deciso
Ho deciso
To decide
Dire > detto
Ho detto
To tell
ESSERE > stato
Sono stato/a
To be
Fare > fatto
Ho fatto
To do/ to mak
Leggere > letto
Ho letto
To read
Mettere > messo
Ho messo
To put
Morire > morto
Sono morto/a
To die
Nascere > nato
Sono nato/a
To be born
Perdere > perso
Ho perso
To lose
Prendere > preso
Ho preso
To take
Rimanere > rimasto
Sono rimasto/a
To stay/to rem
Scegliere > scelto
Ho scelto
To choose
Scrivere > scritto
Ho scritto
To write
Spegnere > spento
Ho spento
To turn off
Succedere > successo
E’ successo/a
To happen
Vedere > visto
Ho visto
To see
Venire > venuto
Sono venuto/a
To come
Vincere > vinto
Ho vinto
To win
.
Passato prossimo dei verbi essere e avere:
Essere
Avere
io ho
io sono
tu hai
tu sei
stato/a
lui/lei/Lei ha
lui/lei/Lei è
noi abbiamo
noi siamo
voi siete
avuto
voi avete
stati/e
loro/Loro hanno
loro/Loro sono
Vedi anche:
Passato Prossimo Esercizio di lingua italiana - Trailer italiano: Cinderella man
Passato Prossimo Esercizio di lingua italiana - Trailer in Italiano: Crazy, Stupid,
Love
Corso di Italiano: Unità 8 La formazione del participio passato e il passato
prossimo
Dettato: Il viaggio di Paolo Verbo passato prossimo e participio passato
Esercizi di Italiano: Passato Prossimo - verbo STARE
io
tu
lui/lei
noi
voi
loro
Il presente indicativo
parl - are
cred- ere
parl - o
cred- o
parl- i
cred-i
parl- a
cred- e
parl- iamo
cred- iamo
parl- ate
cred- ete
parl- ano
cred-ono
part- ire
part- o
part- i
part- e
part-iamo
part- ite
part- ono
fin- ire (isco)
fin- isco
fin- isci
fin-isce
fin-iamo
fin-ite
fin-iscono
How to conjugate verbs / Come coniugare i verbi
Auxiliary verbs / Verbi ausiliari
The two most important verbs in Italian, by far, are avere (to have) and
essere (to be). They are called verbi ausiliari (auxiliary verbs), and they are
irregular in nearly every tense, including the present indicative, sometimes
extremely so. Here are their conjugations.
Avere (to have):
Italian
(Io) ho
(tu) hai
(lui/lei/Lei) ha
(noi)
abbiamo
(voi) avete
(loro) hanno
English
I have
you (singular) have
he/she/you (singular formal) has
we have
you (plural) have
they have
Essere (to be):
Italian
(Io) sono
(tu) sei
(egli(lui)/ella(lei)/Lei) è
(noi) siamo
(voi) siete
(loro) sono
English
I am
you (singular) are
he/she/you (singular formal) is
we are
you (plural) are
they are
Regular verbs / Verbi regolari
In Italian, regular verbs are the most common ones. They always end with
-are, -ere, and -ire, are the same in the first person (singular and plural)
and second person singular. They are different in the third person (singular
and plural) and second person plural. According to the different suffix,
verbs are assigned to one of the three regular conjugation of verbs in
Italian. For instance:
• amare (to love): is a first conjugation verb (prima coniugazione);
• ripetere (to repeat): is a second conjugation verb (seconda
coniugazione);
• dormire (to sleep): is a third conjugation verb (terza coniugazione).
Here is a table of the regular present indicative for -are, -ere, and -ire
verbs.
amàre (to
love)
Io
àmo
tu
àmi
lui/lei/Lei àma
noi
amiàmo
voi
amàte
Essi/loro àmano
Who
ripétere (to repeat)
ripéto
ripéti
ripéte
ripetiàmo
ripetéte
ripétono
dormìre (to
sleep)
dòrmo
dòrmi
dòrme
dormiàmo
dormìte
dòrmono
It is important to note the change of stress position in different person
forms. Regular verbs follow the same position change. Stress is shown in
table above to help learning, it is not written in real texts (see
Pronunciation for details on stress).
Irregular verbs / Verbi irregolari
In Italian, there are also several irregular verbs. A very few of them do not
even apply to the conjugation previously seen, such as porre (to put down,
to place) and tradurre (to translate); actually they derive from second
conjugation (ponere,traducere). This is a list of common usage verbs
which are known to be irregular, and do not apply to the conjugation rules
seen before:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
andare (to go)
bere (to drink)
cercare (to seek, to look for)
dare (to give)
dire (to say)
fare (to do, to make)
piacere (to like)
stare (to stay, to remain)
uscire (to leave, to go out)
venire (to come)
vivere (to live)
Modal verbs / Verbi servili
Three other important verbs, dovere, potere and volere, are irregular too;
these three particular verbs are known as verbi servili (modal verbs), as
they have the function to “serve” and “support” other infinite verbs. In
particular:
• dovere is equivalent to the English modal verb must, but also the have
to form: for instance, devo studiare (I have to study, I must study).
• potere is equivalent to the English modal verbs can and may: for
instance, puoi andare (You can go, you may go).
• volere expresses willingness to do something, and is actually equivalent
to the English verbs to want, to wish and to will; for instance, voglio
mangiare (I want to eat). The verb volere can be also used in nonmodal forms, that is not in support of an infinite verb.
Another chart to examine the regular verbs in Italian:
Used for:
• events happening in the present;
• habitual actions;
• current states of being and conditions.
amare credere dormire finire
esser
avere
andare stare
dare
/aˈmaː /ˈkreːde /dorˈmiː /fiˈniːre e
re/
re/
re/
/
/ˈɛsse
re/
/aˈveːr /anˈdaː /ˈstaːr /ˈdaːr
e/
re/
e/
e/
io
/ˈiː
o/
amo
finisco sono
credo
dormo
/ˈaːmo
/fiˈnisko /ˈsoːn
/ˈkreːdo/ /ˈdɔrmo/
/
/
o/
ho
/ɔ/
tu
/tu/
lui /
lei /
Lei
/ˈlu
i/
/ˈlɛi
/
ami
credi
/ˈaːmi/ /ˈkreːdi/
sei
/ˈsɛi/
hai
/ˈai/
vado
(Tusca
n: vo)
/ˈvaːdo
/
/vɔ/
vai
/ˈvai/
è
/ɛ/
ha
/a/
dormi
/ˈdɔrmi/
sto
/stɔ/
do
/dɔ/
stai
/ˈstai/
dai
/ˈdai/
va
/va/
sta
/sta/
dà
/da/
andia
mo
/anˈdja
ːmo/
stiam
o
/ˈstjaː
mo/
diam
o
/ˈdjaː
mo/
siete avete
andate state
finite
/ˈsjɛːte /aˈveːte /anˈdaː /ˈstaːt
/fiˈniːte/
/
/
te/
e/
date
/ˈdaːt
e/
finisco
sono
no
/ˈsoːn
/fiˈnisko
o/
no/
dann
o
/ˈdan
no/
finisci
/fiˈniʃʃi/
ama
crede
dorme
finisce
/ˈaːma
/ˈkreːde/ /ˈdɔrme/ /fiˈniʃʃe/
/
amia
crediam dormia
noi
mo
o
mo
/ˈn
/aˈmja /kreˈdjaː /dorˈmja
oi/
ːmo/
mo/
ːmo/
voi
/
amate credete dormite
Voi /aˈmaː /kreˈdeːt /dorˈmiːt
/ˈv te/
e/
e/
oi/
lor aman credon dormon
o
o
o
o
/ˈlo /ˈaːma /ˈkreːdo /ˈdɔrmo
ːro/ no/
no/
no/
• io credo "I believe"
• lei dorme "she sleeps"
abbia
finiamo siamo
mo
/fiˈnjaː
/ˈsjaːm
/abˈbjaː
mo/
o/
mo/
hanno
/ˈanno/
vanno
/ˈvann
o/
Pronouns are not obligatory in Italian, and they are normally only
used when they are stressed. The conjugation of the verb is normally
used to show the subject.
stann
o
/ˈstan
no/
• credo "I believe"
• credi "you believe" (2nd pers. sing.)
• dorme "he/she sleeps"
The pronoun tu (and corresponding verb forms) is used in the
singular towards children, family members and close friends (cf.
"thou"), whereas voi is used in the same manner in the plural (cf.
"ye"). The pronouns Lei and Voi are used towards older people,
strangers and very important or respectable people. Note that lei can
also mean "she".
Lei va "you are going" (formal)
tu vai "you are going" (informal)
vai "you are going" (informal)
va "you are going" (formal)
The irregular verb essere has the same form in the first person
singular and third person plural.
sono "I am"/"they are"
The forms vado and faccio are the standard Italian first person
singular forms of the verbs andare and fare, but vo and fo are used in
the Tuscan dialect.
The infix -isc- varies in pronunciation between /isk/ and /iʃʃ/,
depending on the following vowel. Similar alternations are found in
other verbs:
leggo /ˈlɛɡɡo/ "I read" vs. leggi /ˈlɛddʒi/ "you read"
dico /ˈdiːko/ "I say" vs. dici /ˈdiːtʃi/ "you say"
etc.
another example of basic regular - ARE - ERE -IRE
conjugations
amare
temere
sentire
finire
(io) amo
(io) temo
(io) sento
(io) finisco
(tu) ami
(lui, lei)
ama
(noi)
amiamo
(voi) amate
(loro)
amano
(tu) temi
(lui, lei)
teme
(noi)
temiamo
(voi) temete
(loro)
temono
(tu) senti
(lui, lei) sente
(noi)
sentiamo
(voi) sentite
(loro)
sentono
(tu) finisci
(lui, lei)
finisce
(noi) finiamo
(voi) finite
(loro)
finiscono
It may be a little late in the game for discussing these, but
it's still worth covering the topic of question words in Italian
and looking at some ways they might be used which aren't
immediately apparent.
Che?
The word che in Italian means what, but when asking "what"
questions it is preferred to ask che cosa, or "what thing". In
fact, this is so common that it is actually possible to omit
che and just ask cosa as if it were a question!
Che cosa fai?
What are you doing?
Cosa hai detto?
What did you say?
Chi?
The word chi means who. It can be used to ask and answer
question about people.
Chi hai incontrato?
Who did you meet?
chi riceve gli ospiti
host (the one who receives guests)
Dove?
The word dove is used to ask where questions. Also, one
interesting thing to note is that for questions of "how far?",
Italians ask fin dove? or "ending where?".
Di dove sei?
Where are you from?
Fin dove andrai?
How far will you go?
Quando?
The Italian word quando means when. It asks and answers
"when" questions. When paired with da (from), it can be
used to form the present perfect tense.
Quando torni?
When will you return?
Da quando sei qui?
How long have you been here?
Perché?
The word perchè means both why and because.
Sono in ritardo perché avevo dimenticato di mettere la
sveglia.
I an late because I forgot to set my alarm clock.
Dimme perchè.
Tell me why.
Come?
The word come means both how and like. It is capable of
both asking and answering "how" questions.
Come è vestido?
How is he dressed?
È vestido come un poliziotto.
He is dressed like a policeman.
It can also be used in the phrase come mai to ask "why"
questions (how come).
Come mai non sei venuto alla festa?
Why didn't you come to the party?
Quanto?
The Italian word quanto translates both as how much and
how many, depending on its ending. In English, we have
separate words for questions about single or plural
quantities. In Italian, you just pluralize the question word as
you would any other word.
Quanto sono grandi i cani?
How big are the dogs?
Quanto anni hai?
How old are you?
Quale?
The word quale is the equivalent of the English question
word "which".
Quale preferisci?
Which one do you prefer?
Quale macchina è la tua?
Which car is yours?
Meeting people
Introducing Yourself in Italian
When meeting new people in Italy, you will most likely find
yourself asking either ‘tu come ti chiami?’ or ‘Lei come si
chiama?’ Both mean ‘what is your name’ but the first version is
informal, and can be used with people of the same age or younger,
and the second version is formal to be used with people of an older
age or in a business / formal situation. Tu means you informal and
Lei means you formal.
If in doubt, use Lei and you may be invited to use Tu with the
expression ‘Diamoci del tu?’ (Shall we use the informal with each
other?)
Male or Female? Gender confusing names
If asking the name of a male, you may be surprised to hear them
answer Andrea or Nicola as these are female names in the UK and
US. The pronunciation in Italian is different, however, with the
stress on the middle syllable, rather than the first one as it is in
English. These are typical male names in Italy, along with others
which can be gender confusing to non-Italians such as Gianmaria,
Luca, Rosario and Toni (short for Antonio).
Typical expressions
There are some typical expressions we can use in addition to
asking someone’s name when we meet them, such as:
Ciao - Hello
Piacere - Nice to meet you
Di dove sei / di dov’è? - Where are you from (informal and
formal)?
Sono di ... - I am from ...
Che lavoro fai / che lavoro fa? What’s your job (informal and
formal)?
Mi chiamo ... - My name is ...
MEETING PEOPLE
more here……
Your handshake should be firm, and don't be surprised if your new friend moves
in for a cheek kiss or shoulder slap. When greeting friends, cheek kisses on both
sides are as common as shaking hands in Italy. Remember, though, if you're even
in Russia or places like Lebanon they'll be expecting three kisses, not two.
When you introduce yourself tell someone your name, first and last. For "my name
is..." you can say "Io mi chiamo..." or "Il mio nome è...". If you have a nickname
or preferred to be called by a shortened version of your name let people know up
front.
Eating and dining are an important part of Italian culture and one of the main way
friends connect with one another. If you meet Italians during your vacation, don't
be surprised if you're invited for a long, lazy dinner where conversation and
laughter is shared over some good food. What better way to bond and unwind?
Here is an example of a conversation that may occur between two people who
have just met. The scene is a private home in Naples...
YOU: "Ciao, mi chiamo Carlo, Carletto per gli amici, piacere di conoscerti. Come
ti chiami?" = "Hi, I'm Carlo, but my friends call me Carletto. Nice to meet you.
What's your name?"
NEW FRIEND: "Io mi chiamo Claudia." = "I'm Claudia."
Y: "Come va?" = "How are you doing?" or "How are you?"
NF: "Io sto bene, grazie." = "I'm great, thanks."
Y: "Di dove sei?" = "Where are you from?"
NF: "Io sono italiano e vivo a Roma, e tu?" = "I'm Italian and I live in Rome and
you?"
Y: "Io vengo da Sidney." = "I'm from Sydney."
NF: "Sei mai stata in Italia?" = "Have you ever been to Italy before?"
Y: "No, questa è la prima volta." = "No, this is the first time."
NF: "Prego, accomodati!" = "Please, take a seat!"
NF: "Vorresti un caffè o qualcosa altro da bere?" = "Would you like a coffee or
something else to drink?"
Y: "Si, grazie un caffè." = "Yes, thank you, a coffee."
NF: "Ti stai divertendo qui?" = "Are you having a good time here?"
Y: "Si certamente." = "Yes, of course."
NF: "Cosa hai fatto di bello oggi?" = "What did you do today?"
Y: "Oggi sono andata al Maschio Angioino e ho fatto delle belle foto." = "Today I
went to the Maschio Angioino and I took some beautiful pictures."
NF: "Napoli è una bella città, e penso che valga la pena vederla una volta nella
vita." = "Naples is a amazing city, I think it's worth seeing it once in a lifetime."
Y: "Non molto tempo fa ho pensato a questo viaggio in Italia alla scoperta del
paese natio di mio nonno." = "Not too long ago I decided to make this trip to
explore the country where my grandfather was born."
NF: "Che bella idea! Ricercare le tue radici è interessante. Dove vuoi andare
precisamente?" = "What a great idea! Discovering your roots is very interesting.
Where would you like to go, exactly?"
Y: "Mio nonno era di Caserta, e domani vado là." = "My grandfather was born in
Caserta and tomorrow I'm going there."
NF: "Dal momento che non conosci bene la strada, posso procurarti una cartina."
= "Given that you're not familiar with the area I can get you a map."
Y: "Grazie, molto gentile." = "Thank you, that's very kind of you."
NF: "Ad ogni modo se vuoi stare qui a lungo, mi piacerebbe farti fare un giro qui
attorno." = "By the way, if you want to stay here longer, I would love to show you
around."
Y: "Grazie, sarebbe bello!" = "Thanks, that would be great!"
NF: "Allora, fa' buon viaggio!" = "Well, then, have a great trip!"
Y: Grazie per la tua ospitalità = "Thanks for your hospitality."
This is only an example about what can be talked about when you meet someone
Nouns and articles in Italian
Italian Definite Article
In English the definite article (l'articolo determinativo) has only
one form: the. In Italian, l’articolo determinativo has different
forms according to the gender, number, and first letter of the
noun or adjective it precedes.
i ragazzi e le ragazze (the boys and girls)
il quaderno e la penna
(the notebook and pen)
Here are some rules for using definite articles:
1. Lo (pl. gli) is used before masculine nouns beginning with s +
consonant or z.
2. Il (pl. i) is used before masculine nouns beginning with all
other consonants.
3. L’ (pl. gli) is used before masculine nouns beginning with a
vowel.
4. La (pl. le) is used before feminine nouns beginning with any
consonant.
5. L’ (pl. le) is used before feminine nouns beginning with a
vowel.
The article agrees in gender and number with the noun it
modifies and is repeated before each noun.
la Coca–Cola e l’aranciata (the Coke and orangeade)
gli italiani e i giapponesi (the Italians and the Japanese)
le zie e gli zii (the aunts and uncles)
The first letter of the word immediately following the article
determines the article’s form. Compare the following:
il giorno (the day)
l’altro giorno (the other day)
lo zio (the uncle)
il vecchio zio (the old uncle)
i ragazzi (the boys)
gli stessi ragazzi (the same boys)
l’amica (the girlfriend)
la nuova amica (the new girlfriend)
In Italian, the definite article must always be used before the
name of a language, except when the verbs parlare (to speak)
or studiare (to study) directly precede the name of the
language; in those cases, the use of the article is optional.
Studio l’italiano. (I study Italian.)
Parlo italiano. (I speak Italian.)
Parlo bene l’italiano. (I speak
Italian well.)
The definite article is used before the days of the week to
indicate a repeated, habitual activity.
Domenica studio. (I’m studying on Sunday.)
Marco non studia mai la domenica. (Marco never studies on
Sunday)
The Italian indefinite article
(l'articolo indeterminativo)
corresponds to English a/an and is used with singular nouns. It
also corresponds to the number one.
INDEFINITE ARTICLES
FEMMINILE
MASCHILE
uno zio (uncle)
una zia (aunt)
un cugino (cousin,
m.)
una cugina (cousin,
f.)
un amico (friend,
m.)
un’amica (friend, f.)
Uno is used for masculine words beginning with z or s +
consonant;
un is used for all other masculine words.
Una is used for feminine words beginning with a consonant;
un’ is used for feminine words beginning with a vowel.
un treno e una bicicletta
un aeroplano e un’automobile
uno stadio e una stazione
Italian Vocabulary
Things in a classroom
Vocabolario italiano - Italian vocabulary
GLI OGGETTI IN UN'AULA CLASSROOM OBJECTS
Italiano
English
l'aula f
classroom
il blocchetto per appunti
notepad
la borsa
bag
il cancellino
board eraser
la carta
paper
la cartella
folder
la classe
class
l'evidenziatore m
highlighter pen
un foglio di carta
a sheet of paper
il gessetto
piece of chalk
la gomma
eraser (US), rubber (GB)
la lavagna
blackboard
la lavagna bianca
whiteboard
il lettore di cassette
tape player
il libro
book
il libro di esercizi
workbook
la matita
pencil
il pastello
crayon
il pennarello
board pen, felt-tip pen
la perforatrice
hole punch
il portafogli
briefcase
il registratore
tape recorder
il righello
ruler
la scrivania
desk
la scuola
school
la sedia
chair
il taccuino
notebook
il temperamatite, il temperino
pencil sharpener
alzare la mano
to raise one's hand
aprire/chiudere il libro
to open/close the book
ascoltare una cassetta
to listen to a tape
cancellare la lavagna
to clean the board
condividere il libro
to share a book
fare una domanda
to ask a question
guardare un video
to watch a video
lavorare a coppie
to work in pairs
lavorare a gruppi
to work in groups
parlare col tuo compagno
to talk to your partner
scambiare i posti
to swap places
ENGLISH
Italian
ABCDEFG
HI
JKLMNO
PQ
RSTUVW
XYZ
ALPHABET
l'alfabeto
School Words
ART
l'arte
CALCULATO
BOOKCASE
R
lo scaffale
la calcolatrice
BELL
il
BACKPACK campanello
lo zaino
CLOCK
l'orologio
COMPUTE
R
il computer
ERASER
la gomma
EASEL
il cavalletto
INGLESE
Italiano
EXAM
l'esame
BOOK
il libro
DESK
la scrivania
GLOBE
il
mappamondo
DICTIONAR
Y
il dizionario
INK
l'inchiostro
ABCDE
FGHI
JKLMN
OPQR
STUVW
XYZ
KEYBOARD
la tastiera
LEARN
imparare
LETTERS
l'alfabeto
MAP
la mappa,
la cartina
MEDAL
la medaglia
MOUSE
il mouse
SCALE
la bilancia
SCHOOL
la scuola
SCHOOL
BUS
l'autobus
della scuola
TEACH
insegnare
TEACHER
l'insegnante,
professore,
maestro/a
THINK
pensare
MAGNET
la calamita
SCISSORS
le forbici
LUNCH
il pranzo
RULER
la riga
STAPLER
la cucitrice
Italian
ALIKE
simile
Adjectives
ANGR
Y
arrabbi
ato
BIG
grande
INGLESE
Italiano
CLEAN
pulito
CLOSED
chiuso/chiu
sa
2x
COLD
freddo
EMPTY
vuoto
CUTE
carino
DIRTY
sporco
FAST
veloce
FAT
grasso
DOUBLE
doppio
EARLY
presto
FIRST
primo
FULL
pieno
HAPPY
felice
LAST
ultimo
QUIET
silenzioso
SLOW
lento
HEALT
HY
sano
LITTL
E
piccolo
SAD
triste
SMALL
piccolo
YOUN
G
HOT
caldo
LOUD
rumoroso
SHORT
basso
TALL
alto
HUNGRY
affamato
LARGE
grande
NARROW
stretto
OPEN
aperto
SHUT
chiuso/chiusa
THIN
magro
SICK
malato
UNHAPP
Y
triste
giovane
WIDE
largo
Adjectives of nationality
djectives of nationality in Italian
To find out somebody's nationality and where he or she comes from, we can ask the
question:

Di dove sei (tu)? / Where are you
from?
- (Io) Sono di Buenos Aires. / I'm from
Buenos Aires.
- (Io) Sono argentina. / I'm Argentinian.

Di che nazionalità è lui? / What
nationality is he?
- Lui è giapponese. / He's Japanese.

(Voi) Siete inglesi? / Are you
English?
- Sì. / Yes.
- No, (noi) siamo americani. / No, we
are American.
Listen to these dialogues:
Nazionalità e Provenienza
There aren't any rules to create adjectives of nationality. Usually they come from the same
word as the country.
One exception is for the country Germania, where the adjective is tedesco.
N.B: We use a small letter for the first letter of the adjective.
Country
Italia
America
Australia
Egitto
Messico
Colombia
Brasile
Corea
Adjective of nationality
-ano/a
italiano/a
americano/a
australiano/a
egiziano/a
messicano/a
colombiano/a
brasiliano/a
coreano/a
-ese
Inghilterra
Irlanda
Olanda
Finlandia
Norvegia
Cina
Francia
Portogallo
Canada
inglese
irlandese
olandese
finlandese
norvegese
cinese
francese
portoghese
canadese
-ense
Stati Uniti d'America
Panama
statunitense
panamense
Argentina
Algeria
Tunisia
argentino/a
algerino/a
tunisino/a
Iraq
Cile
iracheno/a
cileno/a
-ino/a
eno/a
-o/a
Russia
Grecia
russo/a
greco/a
-e
Lettonia
Estonia
lettone
estone
Adjectives of nationality with other suffixes:
-ita
vietnamita
-egno
ecuadoregno/a
-ota
keniota
-acco
polacco/a
slovacco/a
The adjective for Romania, so as not to confuse it with "romano" (from Rome),
is rumeno/a.
For some nations, there is no corresponding adjective and so to indicate nationality we
say abitante di / cittadini di(inhabitant of / citizen of) plus the name of the country.
Examples:
Io sono abitante del Bangladesh. / I am an inhabitant of Bangladesh.
Loro sono cittadini del Botswana. / They are citizens of Botswana.
The adjectives for the continents are as follows:
Continent
Adjective
America
(Oceania) Australia
Asia
Africa
Europa
americano/a
australiano/a
asiatico/a
africano/a
europeo/a
COGNATE ADJECTIVES
Content/a
Difficile
Onesto
Disonesto
Importante
Indipendente
Intelligente
Interessante
Lungo
Nervosa
Serio
Sincero
Socievole
Studioso
Timido e tranquillo
Other common Adjectives
Antipatico
Bello
Bravo
Buono
Cattivo
Divertente
Facile
Felice
Noioso
Pigro
Simpatico
Triste
La pizza e’ buona.
L’insegnante e’ brava!
E’ un libro noioso.
Sono ragazzi studiosi.
Che ore sono?
Che ora e’ ?
Telling Time
Telling time in Italian
You've got to know the time if you want to see those Botticelli paintings at the Uffizi
in Florence. Luckily, there are two ways to ask "What time is it?" in Italian: Che ora
è? andChe ore sono? If the time is one o'clock, noon, or midnight, the answer is in
the singular; for all other hours, it is plural. Note that the phrase "o'clock" has no
direct equivalent in Italian.
Che ora è? (What time is it?)
Che ore sono? (What time is it?)
È l'una. (It's one o'clock.)
È mezzogiorno. (It's noon.)
È mezzanotte. (It's midnight.)
Sono le tre e quindici. (It's 3:15.)
È mezzo giorno e dieci. (It's 12:10.)
COMMON TERMS RELATED TO TELLING TIME
morning
di mattino
noon
mezzogiorno
afternoon
del pomeriggio
evening
di sera
midnight
mezzanotte
a quarter
un quarto
a quarter after/past
e un quarto
COMMON TERMS RELATED TO TELLING TIME
half past
e mezzo
a quarter to/before
meno un quarto
sharp
in punto
Store hours, TV timetables, performance listings, and other time
references are written differently in Italy. When telling time, commas
replace colons. For example, 2:00 becomes 2,00; 2:30 becomes 2,30;
2:50 becomes 2,50.
The following table shows how you would tell the time from 5:00 to
6:00.
TELLING TIME 5:00-6:00
5,00 Sono le cinque.
5,10 Sono le cinque e dieci.
5,15 Sono le cinque e un quarto.
5,20 Sono le cinque e venti.
5,30 Sono le cinque e mezzo.
5,40 Sono le sei meno venti.
5,45 Sono le sei meno un quarto.
5,50 Sono le sei meno dieci.
6,00 Sono le sei.
As in most of Europe, Italy uses the so-called "official time"
(equivalent to "military time" in the United States) in train schedules,
performances, movie timetables, radio, TV, and office hours. Between
friends and in other informal situations, Italians may use the numbers
from 1 to 12 to indicate time, and the context of the conversation will
usually be sufficient. After all, La Scala doesn't have performances at
eight in the morning!
Fine parte I