Genetica molecolare dell’autismo La ricerca dei fattori genetici di rischio W W W.FISIO KINESITERAPIA.BIZ Autismo infantile z z caratterizzato da sintomi in 3 diverse aree: 1. compromissione della comunicazione verbale e non verbale 2. problemi nell’interazione sociale 3. attività, modalità di comportamento ed interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati » I sintomi insorgono nella prima infanzia (entro i 3 anni) e perdurano per tutta la vita Parte di uno spettro più ampio di disturbi fra cui la Sindrome di Asperger e altri Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (PDD) Prevalenza nella popolazione • • ~ 5/10000 ->stima generalmente riportata Studi recenti hanno indicato una prevalenza più alta: • 1-3/1000 definizione stringente di autismo • 6/1000 disturbi dello spettro autistico La prevalenza dell’autismo sta aumentando? ¾ Cambiamento graduale nei criteri diagnostici e negli strumenti diagnostici ¾ Maggiore conoscenza del disturbo ¾ ¾ Rapporto maschi/femmine ~ 3-4:1 Ritardo mentale presente in ~ 75% Fattori genetici La prima descrizione risale a L.Kanner (1943) z L’importanza di fattori genetici alla base dell’autismo non venne riconosciuta fino alla metà anni ‘70 z »Assenza di trasmissione verticale »Basso tasso di autismo nei fratelli di individui affetti (≈ 3%) Importanza di fattori genetici: STUDI DI RICORRENZA FAMILIARE: RISCHIO RELATIVO λR Esprime il grado di aggregazione familiare di un carattere λs = rischio nei fratelli/sorelle di un affetto rischio nella popolazione generale CONCORDANZA IN GEMELLI MONOZIGOTICI/DIZIGOTICI Permettono di stabilire se l’aggregazione familiare e’ dovuta all’ambiente familiare in comune oppure a fattori genetici MZ = 100% geni in comune DZ = 50% geni in comune Una maggiore concordanza in gemelli MZ e’ indice di fattori genetici. Tuttavia: • Tendenza a trattare i gemelli MZ in modo piu’ simile dei DZ • Differenze genetiche fra gemelli MZ (geni sistema immunitario, mutazioni somatiche, pattern inattivazione X) STUDIO DI INDIVIDUI ADOTTATI Altro metodo per individuare il contributo di fattori ambientali ed effetti genetici Studi di gemelli 100 Cognitive disorder 90 Concordance rate 80 Social disorder 70 Social and cognitive disorder Autism 60 50 40 30 20 •grossa disparità fra i tassi di concordanza dei gem. MZ e DZ: importanza di fattori genetici •Concordanza molto bassa nei DZ: azione epistatica di più geni •Concordanza per un più ampio spettro di disturbi socio-cognitivi in forma meno grave che nell’autismo: “broader phenotype” •Eterogeneità clinica 10 0 MZ (n=25) Bailey et al, 1995 DZ (n=20) (same sex) Studi di ricorrenza familiare 25 Any one of three key aereas % in siblings of proband 20 Any two of the three key areas 15 Communication and social deficit Asperger's/PDD 10 Autism 5 0 AUTISM Bolton et al, 1994 DOWN'S •Frequenza nei fratelli di probandi ≈ 3% (~ 6% per PDD) •Maggiore rischio di ricorrenza rispetto alla prevalenza nella popolazione • λs = 10-50 •“broader phenotype” •Relazione diretta fra gravità dell’autismo e broader phenotype nei familiari Studi epidemiologici: conclusioni • Forte componente genetica • La predisposizione genetica si estende oltre la diagnosi classica di autismo, includendo il broader phenotype • Escluso modello Mendeliano monogenico • L’autismo è un disturbo genetico multifattoriale, cioè non riconducibile a mutazioni di un singolo gene, ma dovuto all’azione di varianti in più geni e all’interzione e con l’ambiente Mutazioni e polimorfismi D NA actcgggctaaactttcggggcccaaactacgactagctagctactagctagctaacttcggatcggatcggatcggatc proteina Mutazioni varianti rare di 1 tratto di DNA che hanno un effetto sul fenotipo actcgggctaaactttcggggccTaaactacgactagctagctactagctagctaacttcggatcggatcggatcggatc ST OP Polimorfismi varianti di 1 tratto di DNA presenti nella popolazione con frequenze non trascurabili (>1%). In genere non patogeniche actcgAgctaaactttcggggcccaaactacgactagctaCctactagctagctaacttcggatcggatcggatcggatc Caratteri genetici complessi Frequenza SUSCEPTIBILITY ALLELES Valore soglia Numero di Fattori di Rischio •Il carattere è influenzato da un certo numero di fattori di rischio •Individualmente ciascun fatt. di rischio ha un effetto moderato. La piena manifestazione del carattere è la risultante dell’azione combinata dei vari fattori di rischio Caratteri genetici complessi Eterogeneità A B Fenotipo C Associazione con condizioni genetiche conosciute Non sappiamo ancora quanti siano i geni implicati nell’autismo e come questi interagiscano fra di loro e con altri fattori non genetici. Solo in una minoranza dei casi (<10%) l’autismo è riconducibile ad una causa nota: Patologie genetiche z z Sclerosi tuberosa Sindrome X-Fragile Anomalie cromosomiche z 15q11-q13 z z z 1-3 % Duplicazioni interstiziali o [inv-dup 15] Ereditate per via materna Fattori ambientali z Fattori di rischio prenatali » Esposizione in utero a talidomide o acido valproico » Infezione da virus rosolia z Fattori di rischio ambientali » Infezioni (cytomegalovirus, herpes) » Mercurio » Fattori nutrizionali » Vaccino trivalente (MMR) Come identificare i geni? • Screening dell’intero genoma umano analizzando un elevato numero di famiglie con almeno 2 individui affetti (multiplex) con metodi di LINKAGE non parametrici • ASSOCIAZIONE ALLELICA (linkage disequilibrium mapping) • Geni CANDIDATI • Anomalie citogenetiche Analisi di LINKAGE “tradizionale” (Metodi “parametrici” ) • • • Dipende dalla specificazione di un modello di ereditarietà Si contano gli eventi di ricombinazione fra due loci Test: frazione di ricombinazione (θ) < 0.5 D + 1 1 + + 2 2 D + 1 2 D + 1 3 NR + 1 + + 3 4 + 3 R + + 2 4 D + 2 4 NR R Metodi di linkage ‘Non-parametrici’ A,B C,D E,F G,H A,E D,H Famiglie con almeno 2 fratelli affetti Regione qualsiasi Regione vicina ad un gene di “suscettibilità” A,C B,D A,C E,G F,G F,H A,D A,H E,D 2 alleli in comune 1 allele in comune 0 alleli in comune 25% 50% 25% 40% 55% 5% Si basano sulla condivisione di alleli di un marcatore da parte di individui affetti all’interno di una stessa famiglia IMGSAC: International Molecular Genetic Study of Autism Consortium z z z z Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Germania, Francia, Italia, U.S.A. Raccolta di >200 famiglie con almeno 2 fratelli (o altro tipo di parenti) affetti Strategia scelta: screening genomico con metodi non-parametrici Incertezza su quanto allargare i confini diagnostici del fenotipo -> criteri di inclusione stringenti 3.5 D16S3102 4 D7S477 D2S2188 IMGSAC Genome scan / 152 sib-pairs HTTINT2 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Chromosome number 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 X Chromosome 2 5 4.5 markers 4 all sib-pairs (n=152) strict criteria only (n=127) 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 0 0.5 1 1.5 2 Morgans 2.5 3 3.5 Problemi negli studi di linkage di malattie complesse • Difficile stabilire la soglia di significatività ¾ MLS > 3.6? • Replicazione indipendente dei risultati positivi ¾ Per replicare un risultato positivo è necessario un campione di famiglie di dimensioni molto maggiori rispetto al campione originario • Picchi di linkage molto larghi ed imprecisi rispetto alla posizione del locus malattia Summary of genome screen results IMGSAC Chr 1p 2q 3p 3q 5q 6q 7p 7q 7q 7q 8q 13q 15q 16p 17p 17q 18q 19q 22q Xq PARIS STANFORD CLSA M.SINAI DUKE (Risch etal (Barrett et (Buxbaum et (Shao et (Philippe 2001 1999) al 1999) al2001) al 2002) 1999) cM MLS cM MLS cM MLS cM HLOD cM NPL/GH cM MLS 149 2.15 192 2.39 * 198 1.30 206 3.74 192 0.64 36 1.51 AGRE (Liu et al 2001) cM MLS FINLAND (Auranen etal 2002) cM HLOD 149 2.63 190 4.31 170 3.04(B) 117 2.16(B) 52 1.89 45 2.55(B) 109 2.23 42 120 3.20 23 2.93 125 32 21 0.83 1.01 138 0.93 55 0.68 1.1 0.74 104 150 2.2 0.8 55 32 3.00 0.54 128 1.7 123 1.02* 165 2.13* 1.66(B) 20 1.91 11 1.21 45 2.34 94 41 0.62 1.37 100 1.00 59 1.2 52 2.46 60 2.5 82 2.67 cM: position in Kosambi centiMorgans based on the Genethon linkage map; * results from follow-up studies Convergenza dei risultati di linkage sul crom. 7 The shaded bars represent the linkage findings of different research groups. Dagli studi di linkage all’identificazione dei geni di suscettibiltà… E’ probabile la presenza di fattori genetici di rischio per l’autismo sui cromosomi 2, 7, 16, 17, 15, … Esame più in dettaglio delle regioni cromosomiche identificate: sono molto ampie e contengono centinaia di geni: ciascuno di essi potrebbe essere il responsabile ¾Aumentare il numero di famiglie studiate Analisi combinata dei dati di diversi gruppi di ricerca ¾Studio regioni di individui affetti con anomalie cromosomiche che coinvolgono queste ¾Studio di geni candidati ¾Studi di associazione allelica / Linkage disequilibrium mapping Studi di associazione allelica Casi-controlli Transmission Disequilibrium Test TDT Alleli dei genitori: Trasmessi -> A C Non trasmessi -> B D AB CD AC Studio se un particolare allele è più frequente nei casi rispetto ai controlli, scelti dalla stessa popolazione Studio se un particolare allele è trasmesso dai genitori al figlio affetto più frequentemente del 50% Cause di associazione allelica 1. Effetto diretto della variante genetica sul fenotipo 2. Linkage disequilibrium (dovuto alla vicinanza di due loci sul cromosoma) marcatore 3. Associazioni “spurie” dovute a diversi eventi: per es. presenza di stratificazione nella popolazione Linkage Allele di suscettibilità Associazione Linkage Disequilibrium LD = associazione non casuale degli alleli appartenenti a due loci vicini fra loro sul cromosoma A a A a B b b B D = f(AB) - f(A) x f(B) D’ = |D | Dmax Linkage Disequilibrium K1 J1 I1 H1 Mutazione G1 N -> D N F1 E1 D1 C1 B1 A1 K1 J1 I1 H1 10 G1 generaz. D F1 E1 D1 C1 B1 A1 K2 J2 I2 H1 90 G1 generaz. D F1 E1 D1 C2 B2 A2 K1 J1 I1 H1 G1 D F1 E1 D1 C1 B1 A1 In una popolazione il LD decresce in funzione del num di generazioni (t) e della frazione di ricombinazione (r) Pattern di LD lungo il genoma è variabile e complesso e influenzato da un insieme di fattori demografici, molecolari ed evolutivi. Ancora oggetto di studio Geni candidati Geni candidati Che tipo di geni possono essere coinvolti nell’autismo? Geni che sono attivi nel cervello Geni coinvolti nello sviluppo del cervello, nella migrazione neuronale, nel metabolismo dei neurotrasmettitori… Attualmente diversi gruppi di ricerca stanno esaminando alcuni di questi geni per identificare varianti della sequenza di DNA che costituiscano dei fattori di rischio per l’autismo METODO: •Screening di varianti di sequenza in individui affetti (DHPLC) •Test delle varianti identificate: •Casi-controlli •TDT DHPLC DNA sample is heated and cooled, but by cooling slowly under optimal hybridization conditions, both homoduplex and heteroduplex PCR products will form. The sample is then run through a high permformance liquid chromatography (HPLC) system, and OD260 peaks are resolved as they are eluted from the column under gradient conditions. Geni candidati analizzati da IMGSAC A. NEURONAL DEVELOPMENT C. BRAIN INVOLVEMENT Chromosome 2 CAMP-GEFII Chromosome 2 CHN1 HOXD1 Chromosome 7 NCAM RELN VGF LAMB1 LRNN1 PTPRZ1 WNT2 & WNT16 cAMP-regulated guanine nucleotide exchange factor Homeo box D1 Neuronal cell adhesion molecule Reelin Nerve growth factor inducible Laminin beta-1 chain precursor Leucine-rich repeat protein, neuronal 1 Protein tyrosine phosphatase receptortype Z, polypeptide 1 Wingless-type MMTV integration site family members 2 and 16 GAD1 Chromosome 7 CHRM2 COPG2 SRPK2 SYPL GRM8 KCND2 B. TRANSCRIPTION FACTORS Chromosome 16 A2BP1 ABAT Chromosome 2 ATF2 Activating transcription factor 2 CREBBP GRIN2A DLX1 & DLX2 NEUROD1 Distal-less homeobox genes 1 & 2 Neurogenic differentiation 1 KIAA1243 TBR1 Chromosome 7 CUTL1 DLX5 & DLX6 FOXP2 Chromosome 16 TBX6 UBN1 T-box, brain, 1 Chromosome 2 FRZB CED-6 Chromosome 7 CPA1 & CPA5 MEST Chromosome 16 BFAR EMP2 SSTR5 Cut-like 1 Distal-less homeobox genes 5 & 6 Forkhead box P2 T-box 6 Ubinuclein 1 Chimerin 1 Glutamate decarboxylase 1 (brain, 67kDa) Cholinergic receptor, muscarinic 2 Coatamer protein complex, subunit gamma 2 Serine/Arginine rich protein kinase 2 Synaptophysin-like protein Glutamate receptor, metabotropic 8 Potassium voltage-gated channel, Shalrelated subfamily, member 2 Ataxin 2-binding protein 4-Aminobutyrate aminotransferase CREB binding protein Glutamate receptor, ionotropic, N-methyl Daspartate 2A KIAA1243 protein D. HOUSEKEEPING Frizzled-related protein CED-6 protein Carboxypeptidase isoform 1 & 5 Mesoderm specific transcript homolog Bifunctional apoptosis regulator Epithelial membrane protein 2 Somatostatin receptor 5 Reelin Ruolo fondamentale nella regolazione della migrazione di diversi tipi di neuroni durante lo sviluppo del cervello. Espressa anche nel cervello adulto, dove puo’ avere un ruolo nella plasticità sinaptica Topi reeler (reln-/reln-): sintomi neurologici (atassia, tremore) e alterazioni citoarchitettoniche in diverse aree del cervello (corteccia, ippocampo e cervelletto) simili a quelle descritti in studi post-mortem di indiv. autistici Topi eterozigoti reeler (reln-/+): deficit in alcuni test comportamentali; ridotta densità spine dendridiche, deficit di GAD67, riduzione postnatale del num di cell Purkinje solo nei maschi Nell’uomo: mutazioni recessive causano lissencefalia Reelin 5’UTR 3’UTR AAAAAA (GGC)n F-spondin-like Ex25 I II Ex35 III IV Ex44 V m R NA Ex51 VI VII VIII charged C-terminus protein Reelin domain 9IMGSAC families (Bonora et al, Mol Psych 2003) Ex 25 N1159K Ex 35 V1762I Ex 35 V1762I Ex 44 R2290H Ex 51 T2718A 9Trinucleotide (GGC): trasmissione preferenziale degli alleli ‘lunghi’ (Persico et al, 2001) The search for susceptibility genes… Conclusioni e prospettive ¾Progressi nell’identificazione di regioni cromosomiche dove sono probabilmente localizzati fattori genetici di rischio per i disturbi dello spettro autistico ¾La complessità genetica ha reso difficile l’identificazione di geni. Fino ad oggi, un significativo coinvolgimento nell’autismo non è stato ancora dimostrato per nessun gene •Meta-analisi •Studio del ‘broader phenotype’ nei parenti di individui affetti L’identificazione di fattori genetici di rischio: • Permetterà di comprendere i meccanismi patofisiologici alla base dei disturbi dello • • spettro autistico e dei fattori che ne influenzano l’espressività. Permetterà l’identificazione di target per interventi farmacologici Costiturà la base per lo sviluppo di nuovi approcci di diagnosi ed intervento, e forse anche di prevenzione e cura. Acknowledgements Wellcome Trust Centre for Human Genetics - Oxford Janine Lamb Gabrielle Cooke Elena Bonora Angela Marlow Anthony Monaco Dipartimento di Biologia Evol. Sper. Bologna Francesca Blasi Elena Bacchelli Elena Maestrini Department of Psychiatry, University of Oxford Anthony Bailey THE INTERNATIONAL MOLECULAR GENETIC STUDY OF AUTISM CONSORTIUM http://www.well.ox.ac.uk/~maestrin/iat.html