Tutti i batteri sono procarioti Capaci di vita libera Presenza della parete batterica (forma) Dimensioni medie 1-10 m (Clamidie, Rickettsie e Micoplasmi sono più piccoli) Genoma (nucleoide): 1 molecola DNA ds Metabolismo aerobio o anaerobio; vie metaboliche simili alle cellule eucariotiche; sintesi di sostanze e strutture presenti solo nei batteri (Es: parete cellulare di peptidoglicano) I batteri si differenziano e vengono perciò classificati per: 1. Morfologia (dimensione, forma e caratteristiche di colorazione) 2. Caratt. metaboliche 3. Caratt. antigeniche 4. Caratt. genetiche MORFOLOGIA Sferici: cocchi Streptococcus pyogenes Streptococcus pneumoniae Staphylococcus aureus Neisseria gonorrhoeae Neisseria meningitidis Bastoncellari: BACILLI Escherichia coli, Salmonella, Yersinia pestis, Clostridium tetani, Clostridium botulinum, Bacillus anthracis Nelle forme bastoncellari sono inclusi anche i MICOBATTERI, che rappresentano un gruppo a parte per le loro caratteristiche peculiari. Importanti patogeni (M. tuberculosis, M. leprae, ecc) che danno luogo a forme filamentose. Ricurvi-spiraliformi Vibrio cholerae Treponema pallidum (→ sifilide) Spirochete orali → parodontite (ANUG) LEPTOSPIRA: leptospirosi, trasmessa con urine e sangue di roditori infetti, di solito entra attraverso tagli o contatto con le mucose (→sangue →fegato) La cellula batterica 1) 8) 2) 10) 5) 9) 6) 7) 3) 4) 1) Nucleoide: cromosoma circolare (DNAds raggomitolato) 2) Parete peptidoglicano (mureina) 3) Membrana citoplasmatica 4) Ribosomi 70 S (30+50S) 5) NO citoscheletro e compartimenti intracellulari 5) Capsula 6) Plasmidi 7) Granuli di riserva (glicogeno, lipidi, polifosfati) 8-9) Flagelli, pili 10) Membrana esterna L’80% è costituito di acqua Nel cytosol (gel acquoso) sono dispersi gli acidi nucleici (DNA, RNA), ribosomi, enzimi, amminoacidi, carboidrati, lipidi, ioni organici e numerosi composti proteici che rappresentano le inclusioni citoplasmatiche Ribosomi, presenti in circa 15.000, sono composti da due subunita’ (30S + 50S) che formano un complesso di 70S. Sintesi proteica La sintesi proteica (traduzione) nei batteri è accoppiata alla trascrizione (non c’è compartimentazione nucleo/citoplasma). Iniziazione: Legame subunità 30S con mRNA (AUG) e fmettRNA (met in eucarioti e Archea) → assemblaggio ribosoma 70S (sito P e sito A). Allungamento: successivo tRNA (sito A) → legame peptidico → spostamento di 3 nt → continuazione fino a codon di terminazione (no tRNA corrispondente) n.b. La sintesi proteica è il bersaglio di una vasta classe di antibiotici • Amminoglicosidi (streptomicina, gentamicina): si legano alla subunità 30S • Tetracicline: impediscono l’ elongazione del polipeptide a livello della subunità 30S • Macrolidi (eritromicina): impediscono l’ elongazione del polipeptide a livello della subunità 50S Con il termine “involucro cellulare” (cell envelope) di un batterio si intende tutto il materiale esterno che racchiude il citoplasma Consiste di diversi strati chimicamente e funzionalmente distinti: MEMBRANA CELLULARE (plasmatica) PARETE CELLULARE (cell wall) MEMBRANA ESTERNA (solo nei Gram-) 1. 2. 3. membrana cellulare Modello Singer e Nicholson: composta da doppio strato fosfolipidico come nelle cellule eucariotiche. Spessore ca 80 Å Non contiene steroli (ad eccezione dei micoplasmi), sostituiti da terpenoidi con la stessa funzione di stabilizzazione e compattamento. Funzioni Sulla membrana si trovano TUTTI gli ENZIMI per la sintesi dei lipidi e dei costituenti della parete (peptidoglicano, ecc.). La membrana è sede dell’apparato per la produzione di ENERGIA (no mitocondri: sistema di trasporto di elettroni, citocromi, FATPasi). La membrana svolge funzioni di TRASPORTO (passivo, facilitato e attivo) di composti dall’esterno all’interno della cellula e viceversa, mediante proteine carrier o permeasi Ci sono POMPE IONICHE per il mantenimento del potenziale di membrana. Parti specializzate della membrana Il MESOSOMA è una porzione della membrana citoplasmatica invaginata, punto di ancoraggio e duplicazione del DNA batterico PARETE CELLULARE La membrana citoplasmatica nei procarioti è circondata da uno strato rigido (ad eccezione dei micoplasmi): la PARETE. Conferisce alla cellula forma, integrità e porosità e la racchiude in un contenitore rigido che la protegge dalla lisi osmotica. Resiste alla pressione (fino a 20 atmosfere). Composta da una matrice di polisaccaridi-peptidi strettamente connessi da legami crociati (PEPTIDOGLICANO, detto anche mureina o mucopeptide batterico). Peptidoglicano Come è fatto? La porzione “glicano” è un polimero lineare di subunità monosaccaridiche alternate di Nacetilglucosamina (NAG) e acido N-acetilmuramico (NAM). Questo polimero è la base della struttura a maglia. La porzione “peptidica” è data da una breve serie di aminoacidi che serve a formare i legami crociati tra filamenti adiacenti (subunità NAM), formando una rete altamente resistente. PEPTIDOGLICANO PENTAPEPTIDE •Ala •Glu •Lis •Ala •Ala •Ala •Glu •DAP •Ala •Ala Legame Beta (1-4) Legame Beta (1-6) Il PEPTIDOGLICANO è essenziale per la struttura, forma, replicazione e sopravvivenza dei batteri. Nell’infezione interferisce con la fagocitosi, è mitogeno per i linfociti, ha attività pirogena. E’ degradato dal lisozima presente in lacrime, muco e saliva (LEGAMI Beta 1-4). PROTOPLASTO: batterio con parziale rimozione della parete: può subire una lisi osmotica Legame Beta (1-6) Legame Beta (1-4) scisso dal lisozima o muraminidasi prodotto dai granulociti, macrofagi e PMNL Sintesi parete 1. Attivazione di NAM e NAG mediante legame a UTP: NAM-UDP e NAGUDP. 2. Sintesi del peptide di legame: pentapeptide aggiunto a unità UDPNAM 3. Trasferimento della unità UDP-NAMPEP a BPP (bactoprenolo) situato sulla superficie interna della membrana (legame pirofosfato con rilascio di UMP). Viene aggiunto NAG a NAM-PEP (rilascio UDP) e si forma NAG-NAM-PEP. 4. BPP trasporta unità NAG-NAM-PEP sulla superficie esterna della membrana e aggiunge l’unità al polimero di peptidoglicano nascente. 5. Legame crociato del pentapeptide: transpeptidazione che lega il DAP del peptide di una catena all’ Ala di un’altra (posizione 4). D-ala-D-ala terminale necessario: si stacca ultima ala da uno dei due PEP. N.B. Il metodo di legame crociato descritto è caratteristico dei Gram- (es: E.coli) Nei batteri Gram+ (es: S. aureus) un pentapeptide glicina è solitamente interposto tra la lisina in posizione 3 di un peptide e l’alanina in posizione 4 di un altro peptide (Figura A). La struttura dello strato di peptidoglicano dei Gram+ è illustrata in Figura B. n.b. La sintesi della parete è il bersaglio di numerosi antibiotici. • Antibiotici -lattamici (penicilline, cefalosporine): inibiscono le reazioni di transpeptidazione e carbossipeptidazione che intervengono nella formazione dei legami crociati tra PEP. • Altri antibiotici (bacitracina, cicloserina, vancomicina): impediscono rispettivamente il riciclaggio BPP, sintesi del dipeptide D-ala-D-ala, e incorporazione dell’unità NAG-NAM-PEP nel peptidoglicano in crescita. La struttura della PARETE CELLULARE non è uguale in tutte le specie batteriche: Gram(+) e Gram(-) DIFFERENZE PARETE GRAM+/GRAMGram+ possiedono parete spessa formata da più strati di peptidoglicano, che sono covalentemente legati all’ acido teicoico (polimero di glicerolo modificato che rappresenta il principale antigene di superficie della cellula). Gram- possiedono 2 membrane: una interna (citoplasmatica) e una esterna (LPS). La parete è sottile e situata tra le 2 membrane, nello SPAZIO PERIPLASMICO. Questo spazio è gelatinoso, contiene enzimi e altre sostanze. La membrana esterna contiene fosfolipidi, proteine e polisaccaridi legati a formare lipopolisaccaridi. PARETE GRAM+ Spesso strato di peptidoglicano (200-800 Å) all’esterno della membrana citoplasmatica. Contiene acidi teicoici e lipoteicoici (polimeri ribitolo o glicerolo legati a fosfati). D-alanina, glucosio o altre molecole possono formare catene laterali e costituire determinanti antigenici (polisaccaridi complessi C, la proteina M degli streptococchi e la proteina A degli stafilococchi). PARETE GRAMParete più complessa: strato sottile di peptidoglicano (20-30 Å), membrana esterna, che delimita lo spazio periplasmico, che contiene molti enzimi (proteasi, fosfatasi, lipasi, nucleasi), fattori di virulenza (collagenasi, jaluronidasi, beta-lattamasi), sistemi di trasporto e proteine leganti (lipoproteine di Brown). La membrana esterna è una barriera per le grosse molecole (lisozima). Strato più esterno composto da lipopolisaccaride (LPS: lipide A + polisaccaride O), che è la endotossina, potente stimolatore della risposta immunitaria (macrofagi, APC, linfociti B). Nella membrana esterna ci sono le porine, proteine aggregate 3 a 3 che consentono la diffusione di molecole idrofile. LIPOPROTEINA DI BROWN: legame covalente con il peptidoglicano, funge da ancoraggio alla membrana esterna Struttura LPS E’ presente solo nei batteri Gram E’ l’ENDOTOSSINA, fattore di virulenza che caratterizza la loro azione patogena. Antigene O: catene laterali variabili come tipo e numero di zuccheri (fino a 50-100) proiettate verso l’esterno (antigene somatico O), permette di distinguere tra sierotipi (ceppi) di una stessa specie batterica. Core: nucleo polisaccaridico costituito da zuccheri Lipide A: porzione tossica, inserito nella membrana esterna, formato da un disaccaride di glucosammina fosforilata e acidi grassi. Gram + Gram – Colorazione di Gram Parete cellulare dei micobatteri Struttura di base simile ai Gram+ (membrana plasmatica interna circondata da spesso strato di peptidoglicano senza membrana esterna). Però molto ricca di LIPIDI (60% del peso della parete). Ciò conferisce le proprietà specifiche dei micobatteri: acido-resistenza, crescita lenta, resistenza ai disinfettanti, ai più comuni antibiotici, e ai coloranti tradizionali, antigenicità, crescita in ammassi. Parete cellulare dei micobatteri Elevato contenuto in lipidi e cere: il peptidoglicano è legato agli arabinogalattani, i quali sono legati agli acidi micolici, che sono lipidi a 60 - 90 atomi di carbonio uniti a carboidrati tramite legami covalenti. I glicolipidi superficiali (detti anche micosidi) e i fosfoglicolipidi (**) sono altamente antigenici. ** Micobatteri: •M. tuberculosis •M. leprae •M. bovis •MOTT (micobatteri non tubercolari, M. avium complex) La tendenza del batterio a crescere in ammassi a forma di catene parallele è dovuta al fattore cordale (particolare derivato acidi micolici: glicolipide dimicoliltrealosio). Il fattore cordale è tossico se inoculato nel topo ed è implicato nella virulenza dei micobatteri (inibizione della fagocitosi mediata dai macrofagi con sopravvivenza endovescicolare). Le proteine sono importanti Ag: la tubercolina o purified protein derivative (PPD) sono appunto proteine micobatteriche purificate e utilizzate per la reazione di Mantoux B.C.G. (bacillo di Calmette e Guérin): vaccino antitubercolare, variante apatogena di M. bovis Per la presenza di questa peculiare parete, i Micobatteri non assumono bene i coloranti Gram e devono essere colorati con il metodo di ZiehlNielsen o dell’acido resistenza. PROTOCOLLO: •Colorare il preparato per 5 min. con fucsina fenicata di Ziehl, scaldando con la fiamma il vetrino fino allo svolgimento di abbondanti vapori. • Lavare bene in acqua distillata. • Decolorare con soluzione di acido solforico al 20% per circa 30 sec. • Lavare in acqua distillata. • Trattare con alcool etilico 95% fino al completo rilascio di colore. • Lavare velocemente. • Colorare con soluzione idroalcolica di blu di metilene per 1-2 min. • Lavare bene in acqua distillata. • Asciugare all’aria. Batteri alccol-acido resistenti: rossi su fondo azzurro. All’esterno della parete ci possono essere strutture non indispensabili per la crescita e la riproduzione, ma che possono essere molto importanti per la virulenza. ► Capsula – Glicocalice/Strato mucoso: strato di polimeri (negli archeobatteri si trova lo strato S, proteico) ► Appendici: flagelli e pili CAPSULA e GLICOCALICE Molti batteri (sia Gram+ che Gram-) secernono un materiale mucoso che riveste la cellula. In generale di natura polisaccaridica (ma la composizione è variabile). Se il materiale è adeso alla cellula e ben organizzato → capsula. Se il materiale è lasso e amorfo → glicocalice o strato mucoso. capsula Pseudomonas aeruginosa (ME a trasmissione) (scala: 0,1 m) C: capsula; R: ribosomi; PP: polifosfato Funzioni della capsula ADESIONE: strato di materiale “appiccicoso”che favorisce l’adesione del batterio e la possibilità di colonizzare particolari nicchie ecologiche (formazione di “biofilm”) RESISTENZA: verso essiccamento (capsula molto ricca di H2O), sostanze tossiche, disinfettanti (capsula può assorbire antibiotici, metalli pesanti, batteriocine), verso infezione da parte di batteriofagi Inibizione fagocitosi e killing; attività antigenica (vaccini: vaccino antimeningite da Haemophilus influenzae o da pneumococco) Mimetismo immunitario: maschera gli antigeni di superficie sottostanti (parete, membrana esterna) → contribuisce alla PATOGENICITA’: La capsula è un fattore di virulenza! APPENDICI: FLAGELLI Possono essere unici (monotrico) o numerosi (lofotrico, peritrico). Funzione = MOBILITA’ Lunghe strutture tubolari cave, semirigide, elicoidali, ancorate alla membrana batterica. Costituiti da flagellina, una proteina contrattile di 30-60 kDa. Sono formati da un unico filamento sprovvisto di membrana (diametro 20 nm, lunghezza 15-20 μm). Possono essere persi e rigenerati e la loro sintesi è regolata da almeno 20 geni. Le flagelline sono altamente antigeniche e costituiscono l’antigene H dei batteri mobili (es: Salmonelle, Vibrioni). I flagelli sono organi di movimento, cioè conferiscono motilità ai batteri. Consentono un movimento orientato (chemiotassi positiva o negativa in risposta a stimoli fisici quali luce e calore e chimici quali nutrienti o sostanze dannose). Fotografia al M.E. Proteus mirabilis (flagelli peritrichi) I flagelli sono ancorati alla parete e alla membrana citoplasmatica. Sono costituiti dal filamento, dall’uncino (breve segmento ricurvo costituito da subunità proteiche) e dal corpo basale (ancorato alla membrana cellulare e costituito da anelli, più complessi nei Gram-). Il corpo basale connette il filamento al “motore” del flagello. Il potenziale di membrana fornisce energia elettrochimica per il “motore” del flagello Filamento assiale: flagello interno presente solo nelle spirochete Spirochete: Treponema pallidum = sifilide Leptospira = leptospirosi (meningite asettica, insufficienza renale e epatica) Borrelia bergdorferi = Lyme disease (lesioni cutanee o eritema migrante) Sono strutture proteiche rigide (0,2-20 μm) presenti sulla superficie esterna della cellula. I pili comuni, spesso codificati da plasmidi, sono presenti in gran numero (anche fino a 1000 per cellula). NON SERVONO PER IL MOVIMENTO, ma mediano ADESIONE e AGGREGAZIONE batterica, quindi favoriscono la colonizzazione e la formazione di pellicole superficiali. Costituiti da proteina (pilina), lineari, a centinaia intorno al batterio, più corti e sottili dei flagelli. Funzione = Adesività Immagine al M.E. di Escherichia coli. Funzione dei pili: ADESIONE. Le punte dei pili contengono proteine (lectine) che legano specifici zuccheri (es: mannosio). PILI “f” Un particolare tipo di pili (pili F o pili sessuali) permettono la CONIUGAZIONE (ricombinazione genica).In genere sono molto più lunghi dei pili comuni. Cellula F- Pilo sessuale: cilindro cavo (1-3 μm), 1 per cellula, codificato dal plasmide F (fattore F). Pilo sessuale Cellula F+