Claudio Magris agli studenti: «Spero che non mi

Claudio Magris agli studenti: «Spero che non
mi maledicano»
- Roberto Ciccarelli, ROMA,20.06.2013
Maturità 2013. Nel primo giorno dell'esame di stato il tema sul libro del germanista "Il viaggio
infinito" ha suscitato polemiche e sorpresa tra i candidati
La traccia più gettonata dagli studenti alla prima prova della maturità è stata quella
tecnico-scientifica: «La ricerca scommette sul cervello». Il 21,8% degli studenti, che hanno risposto
ad un sondaggio condotto su 461 scuole, l’hanno preferita al tema artistico-letterario «Individuo e
società di massa», svolto dal 20,3%. Si è classificatà terza la traccia di economia e società su «Stato,
mercato e democrazia», scelta dal 16,3%. A seguire lanalisi del testo, quello di Claudio Magris, con L
infinito viaggiare (15,3%) che molto ha fatto discutere su twitter, e sui siti ieri. Il libro, scritto dal
germanista e romanziere, nel 2005 non è stato affrontato da nessun programma e questo ha creato
sorpresa e ironia tra gli studenti. Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza che ha
confermato di avere scelto personalmente le tracce: «Erano fattibili» ha detto. Molti docenti hanno
polemizzato sui loro blog con il ministero dubitando che la scelta di Magris (che ha pregato gli
studenti «di non maledirlo») corrisponda ad un’«innovazione». Lo sarebbe, sostengono, se venissero
aggiornati i programmi di letteratura italiana che invece arrivano a fatica a Saba o a Montale. Nelle
interviste gli studenti da Torino a Palermo si sono per la maggioranza lamentati per lo «sconosciuto
Magris». Secondo un altro sondaggio condotto dal portale Skuola.net uno studente su 2 ha «bocciato»
tutte le tracce. In realtà, il tema su Magris presentava più di un interesse, ed era sufficientemente
aperta per stimolare uno svolgimento ampio e affascinante, ma non può sfuggire il merito di una
polemica annosa che investe più di un settore di insegnamento nenelle superiori (storia o filosofia,
per restare alle materie umanistiche, senza contare ad esempio l’insegnamento nella storia
dell’arte).
Oltre a quello sugli «omicidi politici», ci sono state altre polemichesul tema «Stato, mercato e
democrazia». È intervenuto addirittura Alberto Alesina, il famoso teorico dell’«austerità espansiva»
sulle cui capacità scientifiche il Nobel per l’Economia Paul Krugman ha più volte ironizzato. «Non
avrei saputo cosa scrivere ha detto Alesina a 18 anni bisogna avere studiato economia, altrimenti si
scrivono solo slogan». Può darsi che l’economista di Harvard e della Bocconi abbia ragione. Ma
dovrebbe anche considerare che da oggi gli studenti potrebbero avere intuito il giudizio di Krugman
sulle teorie che hanno giustificato l’adozione delle politiche dell’austerità anche in Italia.
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