LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

LE CAUSE DELLA GRANDE GUERRA
Sarajevo 1914: attentato all'arciduca Francesco Ferdinando
Prof. Prisco
PRINCIPALI TERRITORI
CONTESI TRA GLI STATI
• Le contese maggiori:
• Germania e Francia,
• Italia e l’Austria
• L’impero
russo ha
mire espansionistiche verso
l’impero Ottomano, verso
l’impero
Austro-Ungarico
(nella zona dei Balcani) e in
contrasto con la Germania
per la Polonia.
L’IMPERO ASBURGICO
• Della monarchia austriaca facevano
parte, oltre all’Austria, anche la
Boemia, la Galizia polacca, la Slovenia,
il Trentino e la Venezia Giulia.
• Della monarchia ungherese facevano
parte, con l’Ungheria, la Slovacchia, la
Croazia e la Transilvania
Punti di forza
Motivi di debolezza
Tensioni fra
Austria e
Ungheria
Tensioni tra
etnie
soprattutto
nella penisola
balcanica
Imperatore
simbolo
di unità
Appoggio
della chiesa
cattolica
Esercito
fedele
Burocrazia
efficiente
L’IMPERO OTTOMANO
• Anche
l’impero
ottomano
comprendeva diverse etnie e da
tempo cominciava a perdere parte
dei suoi territori.
• Nel 1818 si era formato uno stato
serbo autonomo, nel 1829, il regno
indipendente di Grecia, nel 1878 si
erano resi indipendenti anche il
Montenegro, la Bulgaria e la
Romania e nel 1908 l’impero degli
Asburgo aveva annesso Bosnia ed
Erzegovina.
Cause della crisi
Crisi dell’autorità
del sultano
Perdita di intere
regioni
Penetrazione
economica europea
LE ALLEANZE
La triplice alleanza
• Germania
• Austria
• Italia
Dal 1882 la Germania,
l’impero austro-ungarico
e l’Italia avevano
l’accordo che impegnava
ciascuno dei tre stati ad
intervenire in difesa degli
altri, se fossero stati
attaccati.
La triplice intesa
• Francia
• Inghilterra
• Russia
La triplice intesa era nata
nel 1907 fra Inghilterra,
Francia e Russia
per contrastare la
prepotenza Germanica
Le due alleanze erano contrapposte ed erano pronte ad approfittare della
debolezza dell’impero ottomano, che veniva spesso rappresentato come un
regime sanguinario, come viene mostrato nella vignetta satirica del tempo
Condizioni che facilitarono
lo scoppio della guerra
Le potenze europee sono rivali per il possesso delle colonie
I movimenti nazionalisti propagandano la guerra
La Francia vuole riappropriarsi dell’Alsazia e della Lorena
L’Inghilterra teme la potenza economica e militare
dell’impero germanico
Le popolazioni slave dei Balcani aspirano all’indipendenza
I trattati di alleanza impegnano gli stati a intervenire in
difesa degli alleati
Irredentismo italiano >la questione del Trentino e della
Venezia Giulia
Sarajevo la scintilla della guerra
Il 28 giugno 1914 l’arciduca
Francesco Ferdinando,
erede al trono austriaco, fu
ucciso a Sarajevo, da uno
studente slavo nazionalista
appartenente alla «Mano
nera».
L’Austria dichiarò guerra alla Serbia,
la Russia mobilitò l’esercito in difesa
della Serbia, la Germania diede
inizio alle ostilità contro la Francia e
la Russia, alla quale si unirono
l’Inghilterra e il Giappone. A fianco
dei Tedeschi entrò in guerra l’impero
ottomano.
L’industria bellica
• La Grande Guerra fu la prima
guerra di massa; condotta per
terra, per mare e in cielo, con
l’impiego di armi mai prima
usate (aerei, carri armati,
sottomarini, dirigibili e gas
asfissianti).
• Ogni nazione per raggiungere
i propri obiettivi, sin dai primi
anni del novecento, aveva
iniziato
la
corsa
agli
armamenti.
Dirigibile
Carrarmato
Armi della prima guerra mondiale
Le battaglie
• Il simbolo della Grande guerra è la
«trincea». Fuori dalla trincea vi era la
«terra di nessuno».
• All’inizio l’esercito austro-tedesco ebbe la
supremazia su quello dell’Intesa.
• Le armate tedesche passarono per il Belgio
che era neutrale.
• L’esercito francese, che era stato
precedentemente sbaragliato a Verdun,
riuscì però a fermare l’avanzata avversaria
sulle rive della Marna. Da quel momento
in poi la guerra sul fronte francese fu
definita di posizione e di logoramento.
• Sull’altro fronte, quello orientale, anche la
Russia veniva respinta dall’esercito
austriaco nelle battaglie dei laghi Masuri e
di Tennenberg
Una trincea
Il Patto di Londra
• Nel 1915, dopo lunghe controversie tra
neutralisti e interventisti, entrò in guerra
a fianco dell’Intesa, l’Italia che aprì un
nuovo fronte nelle Alpi Orientali
costringendo gli imperi centrali a
spostare soldati da altri fronti.
• Questa strategia fu ideata dagli alleati e
sottoscritta nel Patto di Londra (26-4’15).
• L’Austria allora progettò una contro
offensiva nei riguardi dell’Italia, che non
aveva rispettato gli accordi della Triplice
Alleanza: la così detta Strafexpedition.
• Nello stesso anno l’Inghilterra organizzò
un blocco continentale per impedire i
rifornimenti alla Germania.
L’Italia dichiara guerra all’Austria
Patto segreto di Londra del 1915
Il volo su Vienna del 1915
•
•
•
D’Annunzio si fece fautore dell’intervento italiano contro
gli Imperi Centrali, in nome di una ideale fratellanza latina
da contrapporre al germanesimo. Nel 1915 il felice esito
dei voli su Trieste e Trento, convinsero il Poeta a tentare
un raid, un’azione provocatoria sui cieli di Vienna.
I piloti della 87a squadriglia Serenissima, dopo la battaglia
del Piave, si prepararono all’impresa allestendo,
clandestinamente, alcuni SVA. D’Annunzio ottenne
l’attesa autorizzazione ufficiale a parteciparvi. Il giorno 9
agosto 1915 decollarono 8 velivoli alle 5.50 da San
Pelagio ed alle 9.20 erano tutti su Vienna! Ad 800 m di
quota volarono i manifestini con su scritto:
«Viennesi! Imparate a conoscere gli Italiani. Noi voliano
su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi
lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della
libertà». Il raid di 1000 Km compiuto dagli 8 biplani in
formazione fu il più lungo di tutto il conflitto, entrando a
buon diritto nella storia dei primati dell’Aviazione
Italiana. Fu chiaro, in quello scorso di 1918, che l’Italia
aveva acquisito il pieno dominio dell’aria.
Il volo su Vienna di D’Annunzio
La battaglia navale delle Jutland
• Nel 1916, in Francia, continuava
sempre la guerra nelle trincee che
provocò moltissime perdite in tutti e
due i fronti.
• La Germania, ormai a corto di
rifornimenti a causa del blocco
continentale, rispose all’Inghilterra
con una battaglia navale presso le
Jutland, che però perse, e con la
guerra sottomarina nell’Atlantico.
• Questa aveva il compito di affondare
ogni tipo di nave che poteva
trasportare rifornimenti agli stati della
Triplice Intesa.
La battaglia dello Jutland, 1916
La SMS Seydlitz semidistrutta in bacino di carenaggio dopo la
battaglia, con la torre prodiera sventrata e 5.000 tonnellate d'acqua
imbarcate. A bordo si ebbero 98 morti e 55 feriti.
L’uscita della Russia dal conflitto
• Un momento importante della Prima
Guerra Mondiale fu quando con la pace
di Brest-Litovsk (3-3-’18), la Russia
uscì dal conflitto in seguito allo scoppio
della rivoluzione d’ottobre che portò
Lenin alla guida della Russia.
Soldati russi in trincea
L’intervento statunitense
• Proprio quando le sorti della guerra
sembravano volgere a favore degli
Imperi Centrali, ma l’intervento
degli Stati Uniti d’America (6-4’17) capovolse definitivamente la
situazione.
• In pochi decenni essi erano
diventati
la
prima
potenza
economica mondiale. Le immense
ricchezze del sottosuolo, ferro,
carbone, petrolio, unite alla grande
produzione di carni e cereali
dovevano trovare sbocco su altri
mercati.
Affondamento del transatlantico Lusitania
-copertina del «The New York Times»
I motivi dell’intervento americano
• I motivi che indussero il presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson a
dichiarare guerra alla Germania furono molteplici; tra i principali una vittoria
tedesca avrebbe rappresentato un serio pericolo per gli interessi americani nel
Mediterraneo e nel Medio Oriente. Contemporaneamente gli U.S.A. dovevano
garantirsi gli ingenti prestiti e le notevoli forniture di materiale bellico e civile
concesso a Inghilterra e Francia che in caso di sconfitta non sarebbero stati mai
restituiti.
• Ma l’avvenimento più sensazionale che convinse l’opinione pubblica
americana, peraltro divisa se partecipare direttamente alla guerra o meno, fu
l’affondamento, da parte della Germania, del transatlantico statunitense
Lusitania carico di civili.
• Il presidente Wilson presentò l’intervento degli Stati Uniti come una lotta per la
democrazia, per la libertà e per i diritti delle nazioni. Questo fu il principio con
cui gli americani accettarono la guerra. Il tributo di vittime pagato dagli U.S.A.,
anche se non confrontabile con quello degli altri paesi, fu di 115.000 soldati
morti e 200.000 feriti.
Affondamento del transatlantico Lusitania-copertina della «Domenica del Corriere»
La vittoria italiana
• Nel 1918 si ebbero le battaglie conclusive del
conflitto: i francesi, aiutati da inglesi e
americani, respinsero i tedeschi.
• L’esercito Italiano, dopo la pesante sconfitta
subita a Caporetto, respinse gli attacchi
austriaci e ottenne la vittoria decisiva a
Vittorio Veneto. Proseguirono verso Trento e
Trieste dove entrarono il 3 novembre.
• Il 4 Novembre fu firmato l'armistizio con
l'Austria.
• L’11 Novembre la Germania chiese la pace.
L’imperatore tedesco e quello austriaco
furono costretti ad abdicare da violente
rivolte popolari.
Prigionieri italiani nella Piazza Libertà di
Udine
La ritirata delle armate
italiane
verso il Tagliamento
dopo
lo sfondamento di
Caporetto
La cavalleria italiana entra a Trento
il 3 novembre 1918
Il trattato di Versailles
• L’11 novembre del 1918 gli Imperi
Centrali firmarono la pace con una
serie di trattati.
• Con il trattato di Versailles la
Germania rinunciava all’Alsazia, alla
Lorena ed ai propri possedimenti
coloniali.
• Inoltre, veniva istituito il corridoio di
Danzica che la divideva in due ed era
obbligata alla restituzione dei danni di
guerra.
Il trattato di Saint Germain
• Il trattato di Saint Germain imponeva
lo smembramento dell’impero AustroUngarico in nuovi stati e territori:
Austria, Ungheria, Cecoslovacchia,
Jugoslavia, Trentino-Alto Adige,
Venezia Giulia e Istria.
• Quindi gli stati vincitori, al fine di
ricavare dalla loro vittoria i maggiori
vantaggi
possibili
in
termini
economici e territoriali, imposero
condizioni pesantissime agli sconfitti e
in particolare alla Germania: la
creazione della Polonia che sottrasse
gran parte di territorio tedesco, la
cessione di alcuni distretti ricchi di
carbone a Belgio, Danimarca e
Cecoslovacchia.
Il sogno tedesco
Conferenza di pace di Parigi
• Il 19 gennaio del 1919 a Parigi iniziò la
Conferenza di pace a cui parteciparono
solo le nazioni vincitrici. Il giorno
prima il presidente W. Wilson aveva
presentato i quattordici punti, che
miravano a ridurre le future cause di
conflitto. Tra i principi più importanti: i
confini degli stati avrebbero tenuto
conto delle nazionalità diverse; le
popolazioni avrebbero avuto la
possibilità di scegliere il proprio
governo (autodeterminazione); sarebbe
stata garantita la libertà di navigazione
dei mari.
Il Presidente statunitense Wilson
La nascita della Società delle Nazioni.
• L’ultimo
punto
di
Wilson
enunciava il bisogno di creare
un’associazione con lo scopo di
regolare i rapporti internazionali e
di impedire le guerre future.
Nacque così nel 1919, con sede a
Ginevra, la Società delle Nazioni.
• La società nacque però già debole,
infatti non ne facevano parte né gli
Stati Uniti né Germania e la Russia.
• La scarsa partecipazione politica
francese ed inglese pose le basi per
la ricrescita tedesca che sarebbe
sfociata poi nella seconda Guerra
Mondiale.
Il Palazzo delle Nazioni (Ginevra, Svizzera)