042 Progetto di Istituto - Istituto Comprensivo Perugia 7

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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7
Strada Lacugnano
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Circ. n° 042
Perugia, 07 Novembre 2016
Ai Docenti
dell’Istituto Comprensivo Perugia 7
LORO SEDI
OGGETTO: Progetto di Istituto “E infine uscimmo a riveder le stelle”
In riferimento all’oggetto si forniscono le seguenti indicazioni:
SCUOLA DELL’INFANZIA: Il cielo in una pagina
 Osservazione del cielo di giorno e di sera: considerazioni ed illustrazioni dei bambini (in bianco e
nero)
 Lettura delle fiabe dove sono presenti la luna, il sole , le stelle….
 Intermezzi di storie fantastiche con bambini protagonisti (allegate)
SCUOLA PRIMARIA: Un universo di domande
Classi prime:
Il giorno e la notte (la terra gira su se stessa): raccolta di pensieri e disegni (in bianco e
nero) dei bambini;
Classi seconde: le quattro stagioni (la terra gira intorno al sole) considerazioni e disegni in bianco e
nero,osservazione opere artistiche, lettura di brani e poesie;
Classi terze;
Gli astri influenzano la vita della terra? Proverbi e storie della vita contadina.
Classi quarte.
Destini cedesti: dalle antiche profezie all’oroscopo, i segni zodiacali (domande e risposte
dei bambini): superstizione e scienza a confronto.
Classi quinte: L’universo di Dante (la scrivente si rende disponibile ad intervenire nelle classi, previo
accordo con i docenti)
I materiali prodotti dovranno essere consegnati alle docenti della commissione (C. Miotto e V. Bartoli per la
scuola dell’ infanzia; E. Schettino per la scuola primaria) entro il 20 dicembre 2016.
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO: Gli argomenti proposti sono i seguenti (Siamo figli delle stelle)
 Il Pianeta azzurro: la Terra nello spazio;
 I Pianeti del Sistema solare;
 Il sole;
 Costellazioni e galassie;
 La luna
 Eclissi e maree
 L’energia nello spazio;
 Pianetini, asteroidi e meteoriti;
 Il cielo vitale delle stelle;
 L’atlante del cielo;
 Un po’ di storia dell’astronomia;

I luoghi delle osservazioni e le missioni nello spazio.
I materiali prodotti dovranno essere consegnati alla Prof.ssa E.Spartachi entro il 28 febbraio 2017.
IL CERCHIO DEL SOLE
A Marta piaceva giocare e non si stancava mai.
Il parco vicino alla sua casa era un regno perfetto per lei, che amava l’estate per le lunghe
giornate di sole e detestava la pioggia, la nebbia e il freddo.
La sua mamma la rimproverava ogni volta che rientrava troppo tardi e questo accadeva
spesso, specialmente quando la bimba rincasava dopo il tramonto del sole.
Proprio del sole, infatti, Marta era innamorata perché accompagnava con il suo tepore i
giochi all’aria aperta in compagnia degli amici e anche soltanto dell’altalena, e quando il sole
stava per tramontare dietro la collina la bimba aspettava che la nostra stella calda e luminosa
diventasse un cerchio rosso nel cielo variopinto prima di sparire ai suoi occhi.
Se non poteva salutare il sole, Marta andava a dormire di malavoglia come se le mancasse
qualcosa e la notte sognava in bianco e nero, ma questo doveva rimanere un segreto da
custodire gelosamente.
All’ennesimo rimprovero della mamma per il ritardo però Marta confidò il suo amore per il
sole e da allora anche sua madre si innamorò del grande astro che ci illumina e cominciò ad
osservare dal balcone dei bellissimi tramonti, mentre aspettava il ritorno della figlia dal parco,
sempre più puntuale e allegro.
Marta pensava che il cerchio del sole era un occhio arrossato per il sonno, come
succedeva spesso a lei che desiderava riempire di colori i suoi sogni.
NEVE DI STELLE
Alla fine del terzo millennio, nel 2998, l’acqua dolce è diventata un bene prezioso e raro, al punto
che gli scienziati stanno cercando di inventare qualche cosa per rendere potabile l’acqua del
mare.
Kety e Jonny sono due fratellini australiani che vivono vicino al grande deserto e non hanno
mai visto una cascata o una sorgente, ne conoscono la neve.
E’ stata la loro bisnonna inglese a parlare con loro della neve descrivendone i meravigliosi
ricami bianchi, i bambini, però, si sono convinti che nevicare voglia dire far cadere qualcosa di
bellissimo dal cielo.
In una notte di primavera, Katy e Jonny hanno visto cadere le stelle per la prima volta ed
ora credono di aver scoperto la neve, scesa dal cielo silenziosa e lieve come nei racconti della
bisnonna, la quale si augura che i suoi nipotini possano vedere una vera nevicata o almeno il
ritorno delle piogge abbonanti che rinverdiscano i campi e nutrano le sorgenti generatrici dei
fiumi che, a loro volta, danno vita all’incanto delle cascate.
Intanto le stelle stanno al gioco e ogni tanto fanno finta di cadere per la gioia dei bambini di
ogni continente.
UNA FALCE A FORMA DI LUNA
Dario è un bambino curioso, osserva il mondo attorno a lui con vivo interesse,
specialmente il cielo, di giorno e di sera.
Di giorno le nuvole gli fanno spesso compagnia perché assumono le forme più strane
e bizzarre: a volte somigliano a panna montata, altre volte a montagne innevate e
quando il cielo è quasi tutto azzurro le piccole nubi bianche sembrano isolette in
mezzo ad un lago oppure un mare calmissimo.
Specialmente i colori del tramonto incantano Dario che resta sempre a bocca aperta
di fronte alla meraviglia del cielo.
Ma è la sera che stimola di più la fantasia di Dario ed in particolare il bambino è
innamorato della luna perché ogni volta è diversa nel cielo notturno. La luna piena è
come una grande palla, e a guardarla e a guardarle bene si vedono anche gli occhi, il
naso e la bocca; poi però diventa sempre più piccola fino a trasformarsi in una
strisciolina curva quasi invisibile, prima di ritornare una faccia tonda tonda in mezzo
al cielo nero.
Le stelle invece appaiono sempre uguali e pare che mandino messaggi luminosi
perché la luce è più o meno intensa da stella a stella.
A scuola Dario è talmente vivace che le maestre devono spesso convincerlo a non
alzare la mano per fare una domanda dietro l’altra.
Una mattina di Novembre, la maestra di matematica stava spiegando le forme
geometriche mostrando ai bambini diversi oggetti: quadrati, rettangolari, e con forme
miste. Ad un certo punto aveva tirato fuori dalla borsa una falce di plastica
raccontando ai bambini la storia di quello strumento agricolo che tanto tempo fa si
usava per tagliare le spighe del grano maturo.
I bambini hanno osservato la falce cercando di definire la sua forma, finché Dario, con
un largo sorriso, ha gridato felice: è un oggetto a forma di luna!.
F.to Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Antonella Ubaldi
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
Ai sensi dell’art. 3 comma 2 del D.lgs. n. 39 del 1993
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