Cellule in mitosi: osservazione delle cellule apicali di radici di cipolla Laboratorio di Biologia Prof. Livia Brancaccio I.C. Virgilio 4 Napoli Osservazione al microscopio della mitosi cellulare In questo esperimento abbiamo osservato la mitosi cellulare. Ci siamo serviti di cellule appartenenti ad un tessuto soggetto a rapido accrescimento, cioè la parte terminale delle radici di cipolla (Allium cepa). Abbiamo prima fatto sviluppare le radici e successivamente bloccato lo sviluppo con opportuni reagenti. La colorazione ha messo in evidenza il materiale genetico, permettendoci di osservare con il microscopio ottico e successivamente di fotografare le cellule nelle varie fasi della mitosi. La nostra cipolla dopo 10 giorni di immersione in acqua Materiale 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Bulbo di cipolla HCl al 15% Orceina acetica (preparata solubilizzando 1 g di orceina in 99 mL di CH3COOH al 45%) pinzetta vetrini portaoggetto e coprioggetto carta assorbente microscopio ottico macchina fotografica digitale Procedimento 1) Per prima cosa abbiamo fatto radicare il bulbo di cipolla mettendolo a bagno in acqua per circa dieci giorni. Abbiamo utilizzato un bicchiere di vetro con l'imboccatura stretta, intorno al quale abbiamo messo della carta stagnola. Il buio, infatti, favorisce la formazione delle radici. 2) Poi abbiamo tagliato gli apici (circa 1 cm) utilizzando quelli più giovani e li abbiamo tenuti a bagno nell'acido cloridrico per circa 15 minuti. L'acido idrolizza in parte la parete cellulare, permettendo al colorante di permeare più facilmente all'interno delle cellule. Abbiamo utilizzato le radici più giovani, per essere sicuri di trovare cellule in fase di divisione. 3) Trascorso il tempo previsto, abbiamo prelevato gli apici radicali con la pinzetta, li abbiamo sciacquati con acqua di rubinetto e messi a contatto con l'orceina (colorante) per 10 minuti. 4) Compiuta anche questa operazione, abbiamo prelevato gli apici, dilavato il colorante in eccesso (sempre con acqua del rubinetto) e li abbiamo messi sui vetrini portaoggetto dove era stata previamente fatta cadere una goccia d'acqua (serve a tener fermo il vetrino coprioggetto). Poi abbiamo sistemato il vetrino coprioggetto sul preparato, esercitando una leggera pressione e cercando di evitare di intrappolare l'aria. Con la carta assorbente abbiamo asciugato l'acqua in eccesso dai bordi del vetrino coprioggetto. 5) Abbiamo osservato i preparati, prima utilizzando l'obiettivo a minor ingrandimento (4X) , per rendere più agevole la messa a fuoco e poi con un obiettivo a maggior ingrandimento (40X). Infine abbiamo scattato le foto ai particolari più interessanti, appoggiando l'obiettivo della macchina fotografica direttamente sull'oculare del microscopio ottico. Tutte le foto che seguono sono state effettuate a 400 ingrandimenti. 1 (cellula in interfase: evidente il nucleolo) - 2 (cellula in anafase; i cromatidi sono migrati ai poli cellulari) 1 e 2 (cellule in profase: sono evidenti i cromosomi) 1 (cellula in metafase: i cromosomi sono disposti sul piano equatoriale della cellula) - 2 (bolla d'aria: bisognerebbe evitare che ci siano, dato che disturbano l'osservazione) 1 (cellula in anafase) - 2 (cellula in telofase: si stanno riformando i nuclei ma non è ancora evidente la parete cellulare tra di essi; la citodieresi deve ancora cominciare) - 3 (cellula in interfase: sono evidenti due nucleoli) 1 (cellula in metafase) - 2 (cellula in profase) Per approfondire, potrebbe interessarti: Il microscopio ottico Alcune considerazioni sul potere risolutivo dei microscopi Tecnica delle fette in istologia Uso del microscopio ottico Osservazione di cellule della mucosa boccale