Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 1 Sintassi: riepilogo dei concetti di base La sintassi delle lingue umane non consiste in una semplice concatenazione lineare di parole: la+lezione+di+linguistica... ma una struttura a costituenti: NP Det la N' N lezione PP P NP di N linguistica Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 2 Ad ogni parola corrisponde una categoria sintattica: D N la lezione P N di linguistica D = determinante N = nome P = preposizione Una parola (testa) proietta un costituente massimo o sintagma: NP N linguistica (sintagma nominale, noun phrase) Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 3 Nel proiettare il sintagma, la testa si combina con altri sintagmi (obbligatoriamente o facoltativamente): NP Det la N' N lezione PP P NP di N linguistica [la lezione] mi è piaciuta [la lezione di linguistica] mi è piaciuta * [la lezione di] mi è piaciuta Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 4 Si può osservare un parallelismo nella struttura interna di sintagmi proiettati da categorie diverse: AP AvvP molto A interessato A' PP P NP a Det N’ la N linguistica Esercizi: analizzare Tre chilometri oltre il confine troppe promesse ai contribuenti Gianni spesso litiga con Maria Si veda Rizzi, L. 1987. Sull’uniformità strutturale delle categorie sintattiche. Rivista di Grammatica Generativa 12. Linguistica generale 2004/05 - Parte II 5 SINTASSI Schema X-barra: all'interno di un sintagma si può avere uno specificatore, uno o più complementi, uno o più modificatori aggiunti: X’ X complemento XP Spec X’ X complemento XP XP Spec NB: sdoppiamento di XP modificatore X' X complemento Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 6 Lo specificatore, i complementi e gli aggiunti sono anch'essi sintagmi, contenuti nel sintagma XP e possono a loro volta contenere altri sintagmi: è la caratteristica fondamentale della ricorsività. NP NP PP D N‘ N P NP PP il su libro P D NP il di N’ N linguistica tavolo Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 7 I complementi e il soggetto hanno una relazione tematica con il predicato. Ad es., il verbo dare esprime una relazione a tre posti: x dà y a z x: L'Agente (colui che compie l'azione) y: il Tema (ciò che subisce l'azione) z: il Ricevente o Destinazione Criterio Tematico: 1) ogni argomento riceve esattamente un ruolo tematico 2) ogni ruolo tematico è assegnato a uno e un solo argomento S NP N VP AvvP V’’ Gianni spesso V' V dà PP NP Det P N’ a NP N Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 8 un N libro Maria Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 9 La struttura della frase S NP * S VP NP V NP La frase risulta (come minimo) dalla combinazione di un soggetto e un predicato. a) Si può mostrare che il soggetto occupa una posizione prominente rispetto ai complementi: S NP VP Gianni V NP ama i propri genitori * S NP VP I propri V NP Linguistica generale 2004/05 - Parte II 10 genitori amano Gianni SINTASSI Linguistica generale 2004/05 - Parte II 11 SINTASSI Gianni non capisce alcunché. *G. capisce alcunché. Nessuno capisce alcunché. * Alcuno capisce niente. S NP VP Gianni non VP V NP capisce alcunché S NP VP nessuno V NP capisce * NP S VP alcunché Linguistica generale 2004/05 - Parte II alcuno V capisce 12 NP niente SINTASSI Linguistica generale 2004/05 - Parte II 13 SINTASSI Marantz (1984), Kratzer (1996): il soggetto è esterno al predicato in quanto a) un verbo può selezionare un tipo particolare di complemento, con una accezione specifica, ma ciò non avviene per un soggetto (transitivo) b) l'intero predicato, V+complementi, determina il ruolo tematico del soggetto Gianni ha preso il libro Gianni ha preso il treno Gianni ha preso paura Gianni ha preso un granchio ( idiomatico) Gianni ha gettato l'ancora in acqua L'esplosione ha gettato tutti nel panico Gianni ha gettato la spugna ( idiomatico) Gianni ha dato l'assegno a Maria Gianni ha dato ragione (ascolto, retta) a Maria Gianni ha dato inizio alla riunione Questa frase ha dato luogo a molti malintesi Il verbo si combina con il complemento(i), e il complesso V+compl si combina con il soggetto. Esercizio: Gianni è uscito dai gangheri Linguistica generale 2004/05 - Parte II 14 SINTASSI Il progetto è andato in malora Hanno significato idiomatico? Se sì, che problema pongono per la generalizzazione di Marantz/Kratzer? Linguistica generale 2004/05 - Parte II 15 SINTASSI Il soggetto, non il complemento oggetto, può «controllare» il soggetto implicito di una frase avverbiale: Gianni assunse Maria [dopo _ aver compiuto accurate ricerche] --> Gianni ha compiuto accurate ricerche * Gianni assunse Maria [dopo _ aver svolto un lungo tirocinio] -/-> Maria ha svolto un lungo tirocinio S NP VP Gianni VP V assunse PP NP dopo _ aver… Maria Il soggetto occupa una posizione esterna a VP, mentre i complementi sono contenuti in VP. Linguistica generale 2004/05 - Parte II 16 SINTASSI Il verbo è una categoria complessa (v. morfologia): tu dormi+v+i R T A R= radice lessicale (ovvero tema, includendo la vocale tematica) = descrive il tipo di evento o azione T= morfema di tempo (passato) e aspetto (imperfetto) A= morfema di accordo con il soggetto (2a singolare) (NB: questo è un caso "ideale" in cui i tre morfemi sono ben segmentabili! Non è sempre così.) Nei tempi composti e nelle forme passive si osserva una scissione: i morfemi di tempo e di accordo col soggetto sono realizzati sull'ausiliare, mentre la radice lessicale appare nel participio: Tu eri andato T+A R Tu sarai licenziato T+A R Linguistica generale 2004/05 - Parte II 17 SINTASSI In inglese si ha una scissione analoga nelle frasi principali negative e interrogative: John likes Mary R+A John liked Mary R+T John does not like Mary A R John did not like Mary T R Does John like Mary? A R Did John like Mary? T R L'ausiliare do e il verbo lessicale non sono contigui: nelle frasi negative, sono separati dalla negazione not; nelle interrogative, sono separati dal soggetto. Dunque non costituiscono un’unità sintattica (testa) Linguistica generale 2004/05 - Parte II 18 SINTASSI Anche nelle forme verbali composte dell'italiano, l'ausiliare e il participio possono essere separati da un elemento "estraneo", come un avverbio: Gianni non ha mai ammesso il suo errore Gianni ha di nuovo commesso quell'errore Gianni ha appena commesso un errore In alcune frasi stilisticamente marcate, si può trovare il soggetto fra l'ausiliare e il participio: Avesse Gianni ammesso il suo errore, la moglie l'avrebbe di certo perdonato. Questo mostra che l'ausiliare (con i morfemi di tempo e di accordo) e il participio (con la radice lessicale) non costituiscono una sola testa sintattica V: V ha ammesso I morfemi di tempo e di accordo possono avere una realizzazione sintattica separata dalla radice verbale. Ma a quale categoria sintattica corrispondono? Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 19 Supponiamo che gli avverbi mai, di nuovo, appena siano nello specificatore di VP (spec,VP): VP AvvP V’ appena di nuovo mai V commesso NP un errore (NB: non analizziamo morfologicamente il participio) L'ausiliare con i morfemi di tempo e di accordo precede gli avverbi che stanno nella "periferia sinistra" del sintagma verbale. Assumiamo che corrisponda ad una testa sintattica, chiamiamola genericamente X: X ha VP Di quale testa si tratta? (Rizzi: un altro V) Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 20 Nelle lingue dotate di flessione di tempo e di accordo, una frase principale indipendente deve avere un verbo flesso per il tempo (e l'accordo): Gianni comprerà il pane. R+T+A * Gianni comprare il pane. R+? L'elemento portante della frase non è il verbo - in quanto radice lessicale - ma la flessione di tempo (e accordo; “distanziamento”). L'ausiliare corrisponde ad una categoria sintattica Tempo (T) che prende come complemento il sintagma verbale. La frase è il sintagma proiettato da T: TP T' T ha VP AvvP VP appena V NP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 21 commesso un errore Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 22 Il soggetto – esterno al sintagma verbale, prominente rispetto ai complementi – è ospitato nello Specificatore del sintagma di Tempo: TP NP T' N T VP G. ha AvvP VP appena V commesso NP un errore Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 23 Il soggetto e T sono in una relazione sintattica stretta (specificatore e testa dello stesso sintagma) e questo permette a T di condividere i tratti di persona e di numero del soggetto, accordandosi con esso: TP NP[PERS: 3] T' [NUM: sing] N T [PERS: 3] VP [NUM: sing] Gianni ha [Digressione: Lo status dell'accordo è controverso. Dal punto di vista concettuale, il Tempo è più importante dell'accordo perché dà un contributo all'interpretazione (collocando l'evento nel passato, presente o futuro), mentre l'accordo sembra «copiare» le informazioni di persona e numero che pertengono al soggetto. ] Linguistica generale 2004/05 - Parte II 24 SINTASSI L'ipotesi che la frase sia il sintagma proiettato da T ci offre tre risultati positivi: a) ci sono posizioni distinte per il participio (con la radice lessicale) e l'ausiliare (con i morfemi di tempo e di accordo), separabili da avverbi b) la frase, in quanto sintagma proiettato da T, è una categoria che si conforma allo schema X-barra (cfr. Chomsky 1986), mentre prima era analizzata come una concatenazione di N'' e V'' non proiettata da una testa c) all'interno del sintagma di Tempo, il soggetto occupa una posizione prominente nello specificatore. Resta ancora da spiegare la combinazione della radice lessicale del verbo con i morfemi di tempo e di accordo nelle forme verbali semplici (non composte). Esercizio: analizzare Gianni è di nuovo tornato a casa Linguistica generale 2004/05 - Parte II 25 SINTASSI La struttura della frase (II): il CP TP NPSOGG T' T VP Le frasi subordinate mostrano una articolazione della struttura della frase: Gianni è stato licenziato. So che Gianni è stato licenziato. Dimmi se Gianni è stato licenziato. Se Gianni è stato licenziato, ... V' V so ? ? TP che Gianni è stato licenziato ulteriore Linguistica generale 2004/05 - Parte II 26 SINTASSI Le particelle subordinanti a) permettono alla frase di fungere da complemento del verbo della frase principale b) esprimono la « forza proposizionale» della frase subordinata (dichiarativa, interrogativa, condizionale) La categoria sintattica corrispondente è detta complementatore (C). La struttura completa della frase include il sintagma del Complementatore al di sopra del sintagma di Tempo: V' V so CP C TP che [DICHIAR.] Gianni è stato licenziato In una frase principale dichiarativa dell'italiano, la proiezione del Complementatore non è visibile; ma possiamo assumere che sia presente per codificare la forza proposizionale dichiarativa: CP Linguistica generale 2004/05 - Parte II C 27 SINTASSI TP [DICHIAR.] Gianni è stato licenziato (cfr. più avanti le lingue a verb-second.) Il movimento A' Mi chiedo [quanti libri hai letto] [quanti libri] è un sintagma nominale [interrogativo] e occupa lo specificatore di CP. La testa C condivide il tratto [interrogativo] che definisce la forza proposizionale della frase subordinata (=interrogativa indiretta): V' V CP NP[INT] quanti libri C[INT] C' TP Linguistica generale 2004/05 - Parte II 28 SINTASSI Il sintagma nominale [quanti libri] riveste una doppia funzione nella frase subordinata: a) costituisce l'elemento su cui verte la domanda, e per questo si trova nella proiezione del complementatore che codifica la forza interrogativa; b) costituisce il tema del verbo hai letto. leggere è un verbo transitivo che instaura due relazioni tematiche leggere(x, y) x = Agente (colui che compie l'azione) y = Tema (ciò che subisce l'azione) Il ruolo di Agente è svolto dal soggetto implicito di 2a persona singolare. Il ruolo di Tema è svolto dal sintagma interrogativo, come mostra la risposta corrispondente: Ho letto cinque libri. Il sintagma interrogativo in Spec, CP riveste il ruolo di Tema grazie ad una relazione a distanza o dipendenza sintattica fra la sua posizione visibile e la posizione sintattica di complemento del verbo (indicata con e): V' V so CP NP[INT] C' Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 29 quanti libri C[INT] TP (NP) T' T VP hai V letto e Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 30 Nella teoria della sintassi generativa questa relazione viene rappresentata come un movimento: il sintagma interrogativo ha origine nella posizione di complemento del verbo; la struttura viene quindi trasformata spostando il sintagma interrogativo in Spec, CP. Si tratta di una concezione dinamica della sintassi: la struttura della frase viene costruita e trasformata in una serie di passi di una vera e propria computazione (derivazione sintattica). Nella struttura risultante la posizione di complemento del verbo non rimane vuota ma contiene una copia del sintagma interrogativo, la traccia, che tuttavia non viene pronunciata: V' V so CP NP[INT] C' quanti libri C[INT] TP (NP) T' T VP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 31 hai V NP[INT] letto quanti libri L’elemento viene spostato in una posizione non argomentale (A’), cioè una posizione non di soggetto né di complemento di una testa lessicale. La regola di movimento si applica anche in altre strutture già viste: la scissione E’ [a Gianni] che ho affidato questo compito a Gianni e la relativa NP D il N’ N’ N CP PP libro di cui C’ C TP NP T’ Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 32 tutti T VP V PP parlano di cui Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 33 Due argomenti per il movimento: i) abbiamo visto che l’anafora proprio deve essere ccomandata dall’antecedente (entro un certo dominio). Una anafora contenuta in un sintagma interrogativo si comporta come se fosse c-comandata nella posizione di partenza del sintagma interrogativo: (Dimmi) quanti dei propri studenti ogni professore ha già esaminato. V' V CP NP[INT] C' quanti dei C[INT] propri studenti TP NP ogni prof. T' T ha VP AvvP già V’ V NP[INT] Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 34 esaminato quanti dei propri studenti ii) il pronome clitico partitivo ne può essere collegato solo a un sintagma nominale contenuto nel VP: Gianni ha interrogato [dieci studenti]. Gianni ne ha interrogati [dieci _]. Dieci professori hanno interrogato Maria. * [Dieci _] ne hanno interrogato Maria. Il clitico ne può essere collegato a un sintagma interrogativo “come se” esso fosse dentro il VP: [Quanti_] ne hai già interrogati? CP NP[INT] quanti _ C' C[INT] TP (NP) pro T' T VP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 35 ne hai AvvP già V’ V NP[INT] interrogati quanti _ Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 36 iii)Was-für split in tedesco: un sintagma interrogativo può essere separato in due parti – il morfema interrogativo appare all’inizio della frase e la “parte lessicale” appare nella posizione di complemento: [Was für Bücher] hast du gelesen? Was hast du [_ für Bücher] gelesen? Ich habe “Doctor Faustus” gelesen. Una struttura analoga in francese: [Combien de livres] a-t-il consultés? Combien a-t-il consulté [ _ de livres]? Il a consulté quatre livres. (trascuriamo per ora l’inversione ausiliare-soggetto.) CP NP[INT] was für Bücher C' C[INT] TP NP du T' T VP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 37 NP V was für Bücher gelesen Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 38 CP XP[INT] was C' C[INT] TP NP du T' T VP NP V was für Bücher gelesen Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 39 Il movimento X° ("da testa a testa") Riconsideriamo le frasi interrogative in inglese: Does John like Mary? L'ausiliare does, che porta il morfema di accordo, dovrebbe essere in T: TP NP John T' T does VP V NP like Mary Invece l'ausiliare precede il soggetto, che è in Spec, TP. Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 40 --> L'ausiliare si è spostato alla posizione C, la testa complementatore che codifica la forza interrogativa della frase: C' C[INT] TP does NP T' John T does VP V NP like Mary L'ausiliare si sposta per fornire un «supporto morfologico» al tratto [INTERROGATIVO]. Nelle interrogative subordinate la testa C[INT] è realizzata dalla particella if o whether: Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 41 I wonder whether John likes Mary Qui lo spostamento dell'ausiliare a C non è possibile: * I wonder whether does John like Mary C' C[INT] TP whether NP T' John T does VP V NP like Mary e l'ausiliare do non è neppure realizzato. Nell'inglese parlato a Belfast (Henry 1995), il movimento dell'ausiliare e l'inserzione di un complemen- Linguistica generale 2004/05 - Parte II 42 SINTASSI tatore interrogativo sono due modi alternativi di realizzare le interrogative subordinate: Ask your father [if he wants the dinner] Ask your father [does he want the dinner] Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 43 Nelle interrogative parziali si ha doppio movimento: a) il sintagma interrogativo va in Spec,CP b) l'ausiliare va in C[INTERROGATIVO] Who does John like? CP NP[INT] who C' C[INT] does TP NP John T' T does VP V NP like who Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 44 Il movimento di V in italiano Torniamo ora alle dichiarative in italiano: TP NP T' N T VP G. ha AvvP VP appena V commesso NP un errore La flessione di tempo e di accordo è realizzata sull'ausiliare (ha) in T, la radice verbale è in V. Gianni commetterà un errore R+T+A Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 45 Qui i morfemi di tempo e di accordo sono attaccati alla radice verbale. Due problemi: come è possibile la combinazione in un'unica parola, se la radice ha origine in V e i morfemi di flessione in T? in quale posizione sintattica si trova la forma verbale? --> il movimento da testa a testa sposta la radice verbale da V a T, creando una "testa complessa" V+T: TP NP T' N' T Gianni V VP T commett-erà V commett NP un errore La forma verbale flessa si trova in T(+V): infatti precede gli avverbi che segnano la "periferia" del VP: Gianni commetterà ancora degli errori. Linguistica generale 2004/05 - Parte II 46 * Gianni ancora commetterà degli errori. SINTASSI Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 47 TP NP T N T Gianni VP V T commetterà AvvP VP ancora V t * Gianni degli errori T NP N NP T' T VP AvvP ancora VP V NP commetterà degli errori Linguistica generale 2004/05 - Parte II 48 SINTASSI In inglese (data la morfologia molto "povera" del verbo), V non sale a T: il verbo lessicale segue sempre gli avverbi di confine del VP (never, often…). Soltanto gli ausiliari (do, have, be) e i modali (can, will) sono in T, e precedono gli avverbi: John often smokes cigars never seldom * John smokes often cigars never seldom John will must often smoke cigars never seldom Come avviene la combinazione tra il morfema flessivo (qui, -s) e la radice lessicale in V? Due ipotesi: Affix hopping (bloccato dalla negazione, ma non dagli avverbi di VP) verifica dei tratti con “movimento invisibile” Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 49 Due restrizioni sul movimento a) l'elemento che si sposta sale sempre ad una posizione più alta nell'albero (tecnicamente, è detta la condizione di c-comando: la posizione di arrivo deve c-comandare la posizione di partenza). b) un elemento che si sposta non può passare oltre una possibile posizione di arrivo per andare in un'altra più alta (condizione di minimalità: Chomsky 1986, Rizzi 1990) --> per minimalità, in inglese V, che non può salire a T (in quanto in T è “morfologicamante povero”), non può nemmeno salire a C nelle interrogative (di qui la necessità di inserire l’ausiliare do in T e spostarlo a C): * CP C V Likes TP C[INT] NP John T' T VP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 50 V likes NP Mary Le frasi interrogative in italiano (1) Dove va Gianni? (2) * Dove Gianni va? In italiano V sale a T; se da T può salire a C, l'ordine (1) è quello che ci aspettiamo (V in C precederebbe il soggetto in Spec,TP): CP AvvP C’ Dove C TP T+V+C NP va Gianni T’ T+V VP V Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 51 Consideriamo però anche le forme verbali composte: (3) Dove è andato Gianni? (4) * Dove è Gianni andato? (cf. where did John go?) --> Non solo l'ausiliare è (in T), ma anche il participio deve precedere il soggetto! Un'ipotesi possibile: in italiano, l'ausiliare e il participio possono muoversi insieme a C come se fossero un'unica parola. CP AvvP[INT] dove C' C[INT] è andato TP NP T' Gianni T è andato VP V AvvP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 52 andato dove Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 53 Quest'ipotesi non è valida: nelle interrogative un avverbio può interporsi fra l'ausiliare e il participio: Dove è già arrivato Gianni? --> Solo l'ausiliare sale da T a C. Il soggetto non è in Spec,TP ma in una posizione aggiunta (a VP, o forse a TP, Guasti 1996). Spec,TP non deve essere occupato dal soggetto perché l'italiano è una lingua "a soggetto nullo" (cf. Rizzi 1982, 1991.) CP AvvP[INT] dove C[INT] C' TP è T' T VP è VP V NP AvvP Gianni Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 54 andato dove Linguistica generale 2004/05 - Parte II 55 SINTASSI Esercizi: a.Analizzare 1. Dove trascorrerà il weekend Maria? 2. Gianni non sa dove Maria trascorrerà il weekend. b. Provate ad analizzare i seguenti dati inglesi: 1. [Under no circumstances] would he do that *he would 2. * what [under no circumstances] should he do? 3. * John wondered what [under no circumstances] should he do. Linguistica generale 2004/05 - Parte II 56 SINTASSI Il verb-second In molte lingue germaniche, ad es. il tedesco, il verbo flesso si trova obbligatoriamente a) in "seconda posizione" (cioé preceduto da un solo costituente) in frase principale; b) in posizione finale nelle frasi subordinate introdotte da un complementatore: [Der Professor] ist in den Büro. Während der Professor in den Büro ist , ... [Der Professor] hat viele Bücher gekauft. Ich glaube, daß der Professor viele Bücher gekauft hat. Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 57 In tedesco le teste T e V seguono il proprio complemento anziché precederlo; questa possibilità di ordine è data dal parametro testa-complemento (=in ogni lingua, ogni proiezione può avere la testa a sinistra o a destra del complemento): CP C dass TP NP T' der Professor NP viele Bücher VP T V gekauft hat Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 58 Come spiegare la seconda posizione del verbo in frase principale? Potremmo assumere che in questo caso la testa T sia a sinistra del complemento: CP C TP NP der Professor T' T hat VP NP viele Bücher V gekauft Obiezioni: a) perché l'ordine di T e VP dovrebbe cambiare nelle frasi principali, ma non nelle subordinate? b) la prima posizione della frase principale può essere occupata non solo dal soggetto, ma anche da altri costituenti, es. il complemento oggetto o un avverbio: [Viele Bücher] hat der Professor gekauft. Linguistica generale 2004/05 - Parte II 59 SINTASSI [Gestern] hat der Professor viele Bücher gekauft. --> Questi elementi non sono in Spec,TP (posizione che è riservata al soggetto) Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 60 Ipotesi alternativa: il verbo flesso viene "attratto" da una proprietà di C e sale da T a C. Un altro costituente della frase sale obbligatoriamente a riempire Spec,CP: CP NP C' der Prof. C TP hat NP T' der Prof. VP NP T V hat viele Bücher gekauft b) Spec,C'': interpretazione Topic o Focus Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 61 CP NP C' Viele C TP Bücher hat NP T' der Prof. VP NP T V hat viele Bücher gekauft CP AvvP C' Gestern C TP hat NP der Prof. VP T' T Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 62 NP V hat viele Bücher gekauft c) Questa analisi conferma che anche le frasi principali dichiarative hanno la proiezione di C Nelle frasi subordinate non si ha il verbo in seconda posizione perché la posizione C è già riempita da un complementatore (dass, während...) Il movimento del verbo flesso (T) a C e di un costituente in Spec,CP è analogo a quello che abbiamo osservato nelle interrogative principali in italiano e in inglese (verb-second residuo, Rizzi 1991): CP AvvP[INT] dove C[INT] C' TP è T' T VP Linguistica generale 2004/05 - Parte II SINTASSI 63 è VP V andato NP AvvP Gianni dove Linguistica generale 2004/05 - Parte II 64 SINTASSI Esercizio. Considerate le frasi seguenti: 1) John always smokes cigars 2) * John smokes always cigars 3) Gianni fuma sempre sigari 4) ?* Gianni sempre fuma sigari (?* con intonazione non marcata, come in (3)) Spiegare la diversa collocazione del verbo rispetto all’avverbio always in inglese e sempre in italiano.