Non dovresti conoscere la disperazione Se le stelle scintillano nella

21° CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE GIOVANILE “ROBERTO BERTELLI”2008
SEZIONE C- POESIA
1° RICCI GRETA con “ NON DOVRESTI CONOSCERE LA DISPERAZIONE”
“ NON DOVRESTI CONOSCERE LA DISPERAZIONE”
Non dovresti conoscere la disperazione
Se le stelle scintillano nella notte
Se la rugiada scende con distrazione
Se il sole innamora il mattino
Non dovresti conoscere la disperazione
Se il vento sospira dei tuoi sospiri
Se in inverno cadono lacrime di neve
Se i pensieri si addormentano come ghiri
Non dovresti conoscere la disperazione
Se l'arcobaleno dai mille colori sorride
Se la pioggia leggiadra cade dal cielo
Non dovresti conoscere la disperazione
Se la tarda estate si dipinge di fresco
Se il silenzio irrompe nei tuoi pensieri.
2° MARTINELLI ETTORE con “ MORTE DI UNA CITTA' e ”CONCERTO
“ MORTE DI UNA CITTA' ”
VEDER TROIA, LA MIA CITTA' CHE BRUCIA
E NON SENTIR LA VOCE DI CREUSA PIU',
FUI PRESO DA SGOMENTO COME BRAGIA,
E STRINSI A ME IL FIGLIO E IL PADRE MIO.
NERO IL CIELO E ROSSA ERA LA TERRA
MENTRE FUGGIVO VERSO IL MONTE SCURO,
LASCIANDO DIETRO A ME L'ORRIBIL GUERRA.
CONCERTO
E COME D'INCANTO
TUTTO SI SPEGNE
SI MUOVONO LE NOTE,
ARRIVA IL CANTO.
TUTTO SI ACCENDE
COME UNA STELLA CADENTE.
6° CIOFFI SIMONA con “ LA NOTTE”
LA NOTTE
Pallore di una timida
luce lunare
accompagna
il mio cammino nella notte.
Sfiorano i miei passi
strade buie e una solitudine
beata mi avvolge.
Alberi intorno a me
rompono il silenzio
con timido fruscio,
la luna mi osserva
dall'alto e riflette
la mia pace interiore.
9° PISCINI VERONICA con “INFANZIA PERDUTA”
INFANZIA PERDUTA
Esco.
Foglie ingiallite e accartocciate ovunque
scricchiolano ad ogni mio passo.
Rivedo
quel tempo lontano
della mia felice infanzia.
Sento
i nostri pianti per improvvise cadute,
e le risate di attimi spensierati.
Ascolto
con attenzione i suoni intorno a me;
quelli che mi hanno fatto crescere.
Immagino
i momenti passati qui
in questo parco ormai solitario,e
Ricordo
così gli attimi più spensierati
della mia lontana e felice infanzia.
10° FOSSETTI FEDERICA con “Laocoonte, principe troiano”
Laocoonte, principe troiano
Laocoonte, principe troiano, sacerdote di Apollo,
fosti tu che, temendo argutamente l'inganno,
incitasti invano i capi troiani a distruggere il dono.
Due terribili serpenti marini avvolsero
nella loro stretta mortale
i tuoi due figli e tu grande eroe
ti precipitasti a salvarli.
Odo le tue grida, la tua disperazione,
mentre le squame viscide e velenose
strisciano sulla tua pelle.
Ormai delirante preghi le stelle e Nettuno
di dare ai tuoi figli un lieto riposo
Stelle, così lontane e maestose
Nettuno, onorato ma lontano Dio
accogliete tra voi i miei figli.
Laocoonte, principe troiano, sacerdote di Apollo,
ti accolga l'eterna oscurità
con immenso valore.
10° ex aequo RAGONI MARTINA con “Enea e l'amore trovato”
Enea e l'amore trovato
Enea, il ragazzo tanto sognato,
ora è arrivato,
bello, alto, splendente
ricoperto in una nube, da sua madre asai prudente.
Un passo svelto,
lei con sguardo attento
portava alghe marine nei capelli,
aveva bracci snelli,
portava sogni nel suo piccolo cuore,
lasciava dentro frammenti d'amore.
Un amore che non era nato,
per un desiderio bruciato,
era lei che voleva,
lei che sognava,
lei che amava.
Si incrociarono, si guardavano:
due destini che si uniscono,
due destini che finiscono.
Tutto intorno sembra calmo,
senza vita,
senza via d'uscita.
Cartagine, la sua casa,
Cartagine, la sua rosa
a Cartagine ha trovato la sua sposa.