16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 28 - si esprime parere favorevole all’acquisizione da parte di Regione Toscana delle risorse SP 2 relative al paese Algeria, per € 60.050,65, per lo svolgimento delle attività di cui al verbale precedentemente richiamato, ovvero relative allo sviluppo delle parti di progetto già di competenza delle - Regioni Calabria e Liguria; - si dichiara disponibile a sostenere il cofinanziamento (quota Cash e Kind) corrispondente alle risorse aggiuntive di cui alla precedente alinea; Ritenuto che le ulteriori risorse sopra richiamate, pari a € 60.050,65, siano riassegnate direttamente al soggetto attuatore individuato per l’attuazione del Progetto ITALMED con DGR n. 247 del 06.04.2009, ovvero all’Autorità Portuale di Livorno che garantisce il cofinanziamento (quota Cash e Kind) corrispondente alle risorse aggiuntive; 2- di prendere atto degli ulteriori finanziamenti destinati alla Regione Toscana, derivanti dalla determinazione di cui al precedente punto 1-, che risultano quantificati in € 60.050,65 e di riattribuire tali risorse direttamente al soggetto attuatore, ovvero all’Autorità Portale di Livorno; Vista la nota della Regione Toscana, protocollo n. AOO/GRT/247007/080 del 01.02.2011 inviata alla Regione Campania e per conoscenza all’Autorità Portuale di Livorno che recepisce le indicazioni pervenute dalla stessa Autorità Portale di Livorno e specifica le necessarie modifiche e allocazioni di spesa; 5- di approvare la riprogrammazione delle risorse di cui ai punti 1 e 2, al fine di consentire una maggiore partecipazione al Progetto da parte della Regione Toscana e del soggetto attuatore individuato nell’Autorità Portuale di Livorno, fermo restando l’impegno della stessa Autorità di cui al punto 3- e i contenuti dei pareri espressi richiamati in narrativa. Vista la risposta alla precedente nota regionale del 01.02.2011 della Regione Campania, protocollo n° 2011.0091638 del 04/02/2011 che recepisce la richiesta della Regione Toscana ed autorizza la ripartizione delle suddette spese secondo lo schema proposto, richiedendo la tempestiva attuazione della formale procedura di acquisizione dei fondi in oggetto; Dato atto che l’Autorità Portuale di Livorno per lo sviluppo del Progetto ITALMED provvederà per quanto di sua competenza alla eventuale revisione della convenzione già sottoscritta con l’Osservatorio Interregionale di Cooperazione e Sviluppo (O.I.C.S.) e sopra richiamata; Dato atto che la suddetta acquisizione di risorse FAS aggiuntive non comporta incremento di spesa per la Regione Toscana; 3- di prendere atto che le risorse di cui al precedente punto 2- sono relative al sottoprogetto SP2 - Paese Algeria - per lo svolgimento delle attività specificate in narrativa. 4- di prendere atto dell’impegno dell’Autorità Portale di Livorno, ad assumere a proprio carico gli oneri finanziari necessari a garanzia dall’incremento del cofinanziamento regionale, comprensivo della parte Cash e parte Kind; Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta DELIBERAZIONE 7 marzo 2011, n. 135 Linee d’indirizzo sulla terapia farmacologica con inibitori di pompa protonica (IPP). LA GIUNTA REGIONALE A voti unanimi DELIBERA 1- di prendere atto del verbale del Gruppo di Coordinamento SP2 PI ITALMED / ITALBALK del 12 gennaio 2011 e della proposta di riprogrammazione delle risorse finanziarie FAS avanzata dalla Regione Campania, capofila del Progetto ITALMED, richiamata in narrativa. Visto l’articolo 32 comma 9, della legge 27 dicembre 1997 n. 449 il quale, fra l’altro, prevede che le regioni, le aziende unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere sono tenute ad assicurare una attività di vigilanza e controllo sull’uso corretto ed efficace delle risorse attraverso una analisi sistematica dei dati concernenti l’attività ospedaliere e le attività relative agli altri livelli di assistenza ed i relativi costi; 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 Preso atto altresì che lo stesso articolo 32 comma 9, della legge 27 dicembre 1997 n. 449 dispone che le regioni, le aziende unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere sono tenute ad adottare, tempestivamente, azioni correttive nei casi di ingiustificato scostamento dai valori standard nazionali o locali anche sotto il profilo della qualità, dell’appropriatezza, dell’accessibilità e del costo delle prestazioni erogate anche attraverso interventi di formazione indirizzo coordinamento degli operatori e dei medici del Servizio Sanitario Regionale; Visto l’art. 87 comma 5 bis della legge 388/2000 che prevede l’adozione da parte delle regioni delle iniziative per attivare, nel proprio territorio il monitoraggio delle prescrizioni mediche, farmaceutiche specialistiche e ospedaliere; Visto l’art. 14 comma 1 della Legge Regionale n 65/2010, legge finanziaria per l’anno 2011, che prevede che la prescrizione dei farmaci e dispositivi medici debba essere orientata, a parità di risultato terapeutico atteso, verso un uso appropriato delle risorse; Visto l’art. 14 comma 2 della Legge Regionale n 65/2010, legge finanziaria per l’anno 2011, che prevede che la Giunta Regionale adotta provvedimenti finalizzati a: a) tenere costantemente informati i medici sulle caratteristiche e sui costi dei trattamenti che impiegano farmaci e dispositivi medici; b) individuare, dove possibile i percorsi assistenziali che impiegano farmaci e dispositivi medici che conducono ad una sovrapponibilità dei risultati terapeutici attesi. Visto l’art. 11 comma 7 lettera b) del Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78 convertito con midificazioni nella Legge 30 luglio 2010 n. 122 che dispone che l’AIFA, entro 30 giorni dall’adozione del presente provvedimento predisponga tabelle di raffronto tra la spesa farmaceutica territoriale delle singole Regioni, con la definizione di soglie di appropriatezza prescrittiva basate sul comportamento prescrittivo registrato nelle regioni con il miglior risultato in riferimento alla percentuale di medicinali a base di principi attivi non coperti da brevetto, ovvero a prezzo minore, rispetto al totale dei medicinali appartenenti alla medesima categoria terapeutica equivalente; Preso atto che al secondo periodo dell’art. 11 comma 7 lettera b) del citato D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni nella Legge 30 luglio 2010 n. 122, è previsto che gli strumenti di programmazione e controllo di cui al punto precedente sono idonei a realizzare un 29 risparmio, su base annua a livello nazionale, non inferiore a 600 milioni di euro; Viste le note AIFA N 1 e $( così dalla Determinazione AIFA del 15 marzo 207 avente ad oggetto: Modifiche alla determinazione 4 gennaio 2007 “Note AIFA 2006-2007 per l’uso appropriato dei farmaci”; Visto l’art. 81 della Legge Regionale 24 febbraio 2005 n. 40 e successive modifiche che ha istituito la Commissione Terapeutica Regionale allo scopo di garantire lo sviluppo ed il raggiungimento di elevati livelli di sicurezza, appropriatezza e di economicità nell’impiego dei medicinali; Vista la delibera GRT n. 1175 del 2005 avente ad oggetto “Articolazione del sistema di governo della farmaceutica regionale per la realizzazione di un Prontuario Terapeutico di Area Vasta dei farmaci e dei dispositivi medici”; Viste le linee di indirizzo sull’impiego di farmaci Inibitori di Pompa Protonica (IPP) redatte dalla stessa Commissione Terapeutica Regionale in collaborazione con alcuni esperti del settore; Ritenuto di recepire le linee di indirizzo sull’impiego di farmaci Inibitori di Pompa Protonica (IPP), contenute nell’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento; A voti unanimi DELIBERA 1. di recepire le linee di indirizzo sull’impiego di farmaci Inibitori di Pompa Protonica (IPP), contenute nell’Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, redatte dalla Commissione Terapeutica Regionale in collaborazione con alcuni esperti del settore; 2. di incaricare la Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale di dare la massima diffusione al documento, di cui al punto 1), e di mettere in atto tutte le iniziative ritenute necessarie per monitorare l’applicazione delle linee di indirizzo in esso contenute; 3. di incaricare i Direttori Generali delle Aziende USL e delle Aziende ospedaliere della Toscana di attivare, entro 15 giorni dall’adozione del presente atto, Tavoli di confronto tra i medici di medicina generale e i medici 30 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 dipendenti del SSR, per la condivisione e l’applicazione delle linee di indirizzo di cui al punto 1) della presente delibera; 4. di incaricare le Commissioni di Area Vasta di cui alla delibera GRT n. 1175 del 2005, entro 30 giorni dall’adozione del presente atto, di adeguare i prontuari ospedalieri dei farmaci ai criteri di appropriatezza così come previsti dalle linee di indirizzo di cui al punto 1) della presente delibera. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT, ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 31 Allegato A LINEE DI INDIRIZZO SULLA TERAPIA FARMACOLOGICA CON INIBITORI DI POMPA PROTONICA (IPP) Premessa Secondo il Codice Deontologico l’appropriatezza prescrittiva si realizza quando il medico fonda le sue decisioni su evidenze scientifiche metodologicamente rigorose e accreditate, valuta la loro trasferibilità alle caratteristiche peculiari del paziente e tiene nella dovuta considerazione l’impiego di risorse. L’autonomia prescrittiva del medico, che è un valore da difendere, deve coniugare la salvaguardia delle specifiche esigenze del paziente (rapporto beneficio/rischio favorevole) con la sostenibilità del sistema sanitario (rapporto beneficio/costo favorevole). Principio basilare dell’appropriatezza prescrittiva è che, a parità di efficacia documentata e una volta valutata attentamente l'applicabilità al singolo paziente di farmaci diversi, sia preferito quello di minor costo. Pertanto, pur rispettando la libertà prescrittiva in base al quadro clinico del paziente, l’uso di farmaci più costosi, a parità di risultati terapeutici, oltre ad essere in contrasto con la deontologia professionale, potrebbe costringere l’Amministrazione Regionale ad adottare provvedimenti tesi a porre vincoli che consentano un riequilibrio economico del sistema. Ciò può essere evitato se ogni singolo attore del sistema contribuirà alla valutazione appropriata della terapia. La Commissione Terapeutica Regionale (CTR), in collaborazione con esperti del settore e con alcune Società Scientifiche, ha ritenuto opportuno affrontare alcuni aspetti relativi all’impiego di farmaci Inibitori di Pompa Protonica con l’intento di migliorare i risultati delle terapie farmacologiche e contribuendo, al tempo stesso, alla sostenibilità del sistema. Quadro della prescrizione nella Regione Toscana Gli Inibitori di Pompa Protonica (IPP) rappresentano una delle classi terapeutiche più prescritte in Toscana: nell’anno 2010 il numero di confezioni di IPP erogate in Toscana sono state 6,2 milioni di cui il 91% a carico SSN e il restante 9% a totale carico dell’utente. La spesa per IPP nell’anno 2010 è stata di circa 50 milioni di euro pari al 7,3% della spesa farmaceutica convenzionata, inferiore, in termini di rango, solo alla spesa sostenuta per la categoria delle statine e dei sartani. Il numero di utenti che ha avuto un trattamento con farmaci IPP nell’anno 2009 in Toscana è stato pari a oltre 579 mila, pari al 15,6% della popolazione. Il consumo di questi farmaci è cresciuto notevolmente negli ultimi anni e se nell’anno 2006 il numero di unità posologiche per abitante è stato pari a 12,42. nel 2010 tale valore si è attestato a 23,2, facendo registrare un incremento del 87%. Fra i motivi che hanno determinato l’aumento dei consumi è da ricordare, tra gli altri, l’estensione delle indicazioni secondo le modifiche delle Note Aifa 1 e 48. 32 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 Utilizzo dei IPP come trattamento profilattico nei pazienti in terapia con FANS (Nota 1) La prescrizione a carico del SSN della “gastroprotezione” con gli IPP (omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo) per la prevenzione delle complicanze gravi del tratto gastrointestinale (GI) superiore è limitata ai pazienti: - in trattamento cronico con farmaci antiinfiammatori non steroidei; - in terapia antiaggregante con ASA a basse dosi; purché sussista una delle seguenti condizioni di rischio associate: - storia di pregresse emorragie digestive o di ulcera peptica non guarita con terapia eradicante; - concomitante terapia con anticoagulanti o cortisonici; - età avanzata. La classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei comprende sia i FANS tradizionali (tFANS) che la sottoclasse degli inibitori selettivi della COX-2 (Coxib). L’incidenza di complicanze GI gravi come ulcera gastroduodenale, sanguinamento o perforazione a livello gastrico e intestinale è più elevata nei pazienti trattati con tFANS e con ASA a basse dosi, ma anche i soggetti che assumono Coxib non sono del tutto esenti da queste reazioni avverse. Il rischio è particolarmente elevato nei pazienti che hanno presentato questa complicanza in precedenti esposizioni rispetto a coloro che ne sono risultati indenni. Gli altri fattori di rischio principali sono: età 65 anni, uso concomitante di ASA, corticosteroidi (a dosi 10 mg/die di prednisone), anticoagulanti (warfarin) e altri antiaggreganti piastrinici. Pertanto la terapia gastroprotettiva deve essere prescritta solo: • Nei soggetti d’età avanzata in trattamento cronico con FANS o che eseguano terapia con ASA a basse dosi; • Nei soggetti di qualsiasi età in trattamento cronico con FANS o in terapia con ASA a basse dosi a rischio per pregressa emorragia digestiva o ulcera peptica non guarita con terapia eradicante o perché in terapia concomitante con anticoagulanti o cortisonici. Gli elementi variati negli ultimi anni nella suddetta nota sono: a) l’inserimento fra le indicazioni della terapia antiaggregante con ASA a basse dosi b) la sostituzione del limite di età a 75 anni con l’espressione generica “età avanzata” Per favorire una corretta applicazione della Nota è necessario precisare meglio il concetto di terapia concomitante, attualmente mal interpretato, per cui si assiste a una notevole prescrizione impropria di IPP in “copertura” di terapie isolate (steroidea, con eparine a basso peso molecolare, antiaggreganti diversi da acido acetilsalicilico e anticoagulanti) o in corso di terapia antiaggregante con ASA senza altri fattori di rischio. La gastroprotezione non è giustificata nei pazienti a basso rischio gastrointestinale per l’elevato numero dei soggetti da trattare per evitare un evento. E’ da bandire la prescrizione impropria di IPP in “copertura” in soggetti che seguono terapie isolate (steroidea, con eparine a basso peso molecolare, antiaggreganti diversi da acido acetilsalicilico e anticoagulanti) o in corso di terapia antiaggregante con ASA in assenza di altri fattori di rischio gastrointestinale E’ inoltre opportuno ricordare che il corretto dosaggio in prevenzione è pari alla metà di quello terapeutico e che il farmaco va assunto mezz’ora prima di un pasto per sfruttare a pieno il suo effetto Utilizzo dei IPP nel trattamento dell’ulcera peptica e del reflusso gastroesofageo (Nota 48) La principale variazione della Nota negli ultimi anni è relativa alla durata del trattamento, che viene prolungato fino a 1 anno, sia per l’ulcera peptica Hp-negativa recidivante che per la malattia da reflusso GE con o senza esofagite recidivante. 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 Tale estensione ha sicuramente indotto un aumento dei consumi. Altrettanto si è verificato in relazione all’utilizzo più esteso del IPP-test che prevede la somministrazione di doppio dosaggio massimale per un periodo di 8-15 giorni per la valutazione della risposta sintomatica a scopo diagnostico. E’ innegabile che tale test porta ad una riduzione significativa dell’utilizzo dell’endoscopia diagnostica, tuttavia il suo utilizzo sta portando ad un atteggiamento ‘empirico‘ da parte dei MMG, e degli specialisti di branca non gastroenterologica, potenzialmente causa di sovraprescrizione ed inappropriatezza. Data l’importanza nella pratica clinica dell’utilizzo diagnostico e terapeutico nella malattia da reflusso è necessario precisare le attuali indicazioni e modalità terapeutiche : Terapia d’attacco: gli IPP a dosaggio pieno per 4-8 settimane ottengono risultati positivi nell’80% dei casi. In caso di NERD (malattia da reflusso senza esofagite) i risultati sono più modesti con il 10% in meno di risultati positivi. Le forme con sintomi extradigestivi sono ancora più resistenti e possono richiedere raddoppio di dose (off label) e terapia prolungata. Terapia di mantenimento: il 70% dei pazienti con NERD (malattia da reflusso senza esofagite) e il 90% dei pazienti con esofagite recidivano entro 6 mesi dalla sospensione del trattamento acuto; sono stati proposti numerosi schemi di terapie di mantenimento, ma quelle codificate sono la terapia continua o quella on demand; la terapia continua: da effettuare preferibilmente su indicazione dello specialista gastroenterologo , va riservata: • Ai pazienti che vanno incontro a recidive sintomatico/erosive poco dopo la sospensione del trattamento, • Quando sono presenti complicanze (stenosi), • Nell’ esofago di Barrett, (in questo caso è necessario precisare che circa il 40% dei portatori è pauci o asintomatico e quindi non può essere accomunato alle altre patologie, in quanto i sintomi non sono guida affidabile. La terapia con IPP deve essere fatta perciò indipendemente dai sintomi e con dosaggio pieno di IPP per prevenire l’insorgenza di displasia e particolarmente le puntate acide notturne che rappresentano la causa principale dell’insorgenza di displasia) • Nelle forme extradigestive severe. Nel caso si debba utilizzare la terapia in maniera continuativa, sarà opportuno fare una progressiva riduzione delle dosi di IPP fino a raggiungere quella minima per mantenere il benessere del paziente e prevenire la comparsa di lesioni o complicanze. la terapia on demand: viene utilizzata nelle forme di MRGE ( Malattia da Reflusso GastroEsofageo)lieve, e nella MRGE responsiva agli IPP; in questi casi alla comparsa dei sintomi il paziente assume il IPP e cessa l’assunzione non appena i sintomi scompaiono per tornare a riprenderlo al bisogno. E’ dimostrato che usando la terapia on demand si risparmia fino ad un terzo di farmaco e questo permette non solo di ridurre i costi, ma soprattutto di migliorare la compliance del paziente e ridurre la possibilità di reazioni avverse e d’interazioni. Pertanto: E’ necessario selezionare accuratamente i pazienti che richiederanno terapia di mantenimento, privilegiando comunque la terapia on demand e riservando la terapia continuativa a vita a pazienti ben selezionati, utilizzando comunque il dosaggio più basso compatibile con la scomparsa dei sintomi. I casi complessi vanno condivisi con lo specialista gastroenterologo. Va riaffermata la necessità di rispettare le norme riguardanti le prescrizione off-label, in particolare l’obbligo del consenso informato e la non rimborsabilità da parte del SSN. 33 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 34 Sicurezza Generalmente gli IPP sono ben tollerati sia nei trattamenti a breve che a lungo termine. Si può tuttavia affermare che non sono ancora ben noti gli effetti secondari degli IPP. In questa sede elenchiamo alcune possibili problematiche: 1. Su JAMA (1) è stata riportata in letteratura un ampio studio osservazionale che rileva una possibile associazione fra l’uso cronico degli IPP e aumento di fratture osteoporotiche di femore sulla base fisiopatologica di ridotto assorbimento di calcio. 2. E’ segnalato un aumento della prevalenza di polmoniti e di enteriti da Campylobacter così come il raddoppio del rischio di infezioni da Clostidrium difficile in soggetti trattati con IPP in ambiente ospedaliero e in reparti di terapia intensiva(2) 3. Sono segnalate manifestazioni diarroiche, da mettere in relazione con forme di colite microscopica in corso di trattamento con lansoprazolo 4. E’ stata dimostrata un’interazione farmacologica tra clopidogrel e IPP a livello del citocromo CYP2C19. Il clopidogrel, che è un profarmaco, è attivato dal CYP2C19 ma anche alcuni IPP (specialmente omeprazolo, ma non pantoprazolo) sono trasformati dallo stesso citocromo sul quale esercitano un effetto inibitorio che interferisce negativamente con l’attivazione del clopidogrel e con la sua attività antiaggregante piastrinica. Le evidenze alla base delle interazioni tra clopidogrel e IPP sono ancora controverse in quanto sono stati pubblicati alcuni studi retrospettivi e prospettici che ne evidenziano gli effetti negativi sugli outcome cardiovascolari e altri che non rilevano invece alcun effetto sulla protezione cardiovascolare. Quindi, sebbene sia nota l’interazione farmacologica tra clopidogrel e IPP e FDA e EMEA abbiano dato indicazioni per scoraggiare l’impiego concomitante, non esiste alcune prova certa derivante da studi clinici controllati e randomizzati che questa interazione si traduca in esiti cardiovascolari sfavorevoli. Recentemente un documento di consenso redatto da autorevoli Società Scientifiche americane ha stabilito che “la decisione clinica riguardante l’impiego di IPP insieme a clopidogrel deve essere preso dopo aver ponderato i rischi e i benefici complessivi sia sul versante CV che GI." Dato che clopidogrel e IPP hanno un’emivita inferiore a 2 ore, l’interazione farmacocinetica potrebbe essere ridotta ai minimi termini distanziando la loro assunzione, ad esempio, facendo assumere l’IPP al mattino e il clopidogrel la sera. Deve essere raccomandata particolare cautela nell’utilizzo soprattutto per particolari gruppi di popolazione (ad es. anziani in trattamento polifarmacologico, specie se con farmaci metabolizzati attraverso il citocromo p 450. Metabolismo epatico: Omeprazolo CYP2C19 (80%); CYP3A4 (20%); induttore di CYP1A2 Lansoprazolo (CYP2C19) Pantoprazolo prevalentemente tramite una sulfotransferasi Rabeprazolo prevalentemente CYP2C19; CYP3A4 Esomeprazolo prevalentemente CYP2C19; CYP3A4 IPP ed Assorbimento L’aumento del PH gastrico può interferire con l’assorbimento gastrico di basi scarsamente solubili che in ambiente acido si trasformano in sale cloridrato: 1. Itraconazolo, voriconazolo ed altri antifungini 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 2. 3. 4. 5. 35 Digossina Claritromicina Carbamazepina Vit. B12 Interazioni OMEPRAZ OLO Digossina Warfarin Teofillina LANSOPRAZ OLO = Carbamazepi na Diazepam Fenitoina Contraccetti vi Interferenza cibo = = PANTOPRAZ RABEPRAZ OLO OLO = = = = = = = = ? = = = ? ESOMEPRAZO LO = = ? ? No +50% biodisp. No No +assorbimento Ketoconazolo Riduzione KetoSali ferro Ketoassorbimento itraconazolo Esteri ampic ? Ketoconazolo itraconazolo Legenda = non interferisce; aumento delle concentrazioni ematiche; ? dati non noti agli Autori Utilizzo in pazienti di età avanzata • • • L’utilizzo degli IPP, in considerazione dell’atrofia della mucosa gastrica, è da valutare con attenzione nei pazienti molto anziani Per quanto riguarda l’utilizzo degli IPP nel trattamento cronico con ASA a basso dosaggio, bisogna ricordare che questi non prevengono il danno diretto dell’ASA sulla mucosa. Esistono in proposito alcuni studi,su casistiche limitate, che ipotizzano un’azione protettiva diretta sulla mucosa di pantoprazolo ed esomeprazolo, senza peraltro un grado affidabile di evidenza. nel trattamento di soggetti anziani in politerapia, è rilevante il problema dell’interazione farmacologica, sia quella mediata dai citocromi, che quella legata all’assorbimento gastrico, con possibili effetti imprevedibili sull’efficacia della terapia. Indicazioni sull’uso endovenoso L’utilizzo per via endovenosa degli IPP è giustificato solo nel trattamento dell’emorragia digestiva, in situazioni di particolare impegno assistenziale(SRMD)(Stress Related Mucosal Damage) e nei casi in cui sia impossibile la somministrazione per os nonostante l’indicazione L’uso in acuto di associazione a “scopo preventivo” FANS- IPP non ha nessun razionale e deve essere evitata 36 16.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 Scelta dell’IPP Nonostante alcune differenze farmacocinetiche, e alcuni lavori che documentano una inibizione della secrezione acida a valori superiori a pH 4 più protratta (documentata con studi pHmetrici in soggetti sani e in pazienti con MRGE) ed un tempo di guarigione endoscopica dell’esofagite severa (grado C e D di Los Angeles)significativamente più breve (4 e 8 settimane) ottenuti con esomeprazolo rispetto agli IPP di prima generazione non si può affermare in genere che sia dimostrata la maggiore efficacia di un IPP rispetto ad un altro . Peraltro esistono osservazioni relative alla diversa percentuale di interazioni farmacologiche. In particolare appare che il pantoprazolo, che non impegna il sistema dei citocromi, presenti una minore quantità di interazioni. Tale elemento, specie nel trattamento di soggetti anziani in politerapia, può avere una certa importanza. Non essendoci consistenti differenze dimostrate in termini di efficacia fra i diversi principi attivi della classe è da considerare etico e appropriato prescrivere a parità di efficacia documentata e di applicabilità al singolo paziente di farmaci diversi sempre il farmaco a più basso costo/ terapia. Confronto prezzi Sulla base dei costi medi ponderati per unità posologica per gli IPP, registrati in Toscana nel mese di novembre 2010, si evidenzia una forte variabilità del costo annuo per terapia. Principio Attivo Omeprazolo Pantoprazolo Lansoprazolo Rabeprazolo Esomeprazolo Costo medio per giornata Costo medio per di terapia (in trattamento euro) annuo (in euro) 0,43 155,30 0,41 148,18 0,39 142,41 1,07 388,85 1,38 502,82 NB: Il costo medio per giornata di terapia è stato calcolato come costo medio di una compressa equivalente alla dose giornaliera prescritta nella pratica corrente. Nell'anno 2010 il consumo a carico del SSR in Toscana per i farmaci IPP off patent è stata pari a 5,2 milioni di confezioni per una spesa di 29,6 milioni di euro, con un costo medio per confezione pari a 5,7 euro. Nello stesso periodo il consumo di farmaci IPP patent è stato pari a 985 mila confezioni, per una spesa pari a 17,8 milioni con un costo medio per confezioni di 18,1 euro (maggiore del 218% rispetto ai farmaci off patent). Il contenimento dei farmaci patent al 5% del consumo totale comporterebbe un risparmio per il SSR, su base annua, di oltre 8 milioni di euro. Bibliografia 1. 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CMAJ 2007 Aug 14 ; 1774) ; 369-71 9. Huang JQ . Role of HP infection and NSAID in PU disease: a metaanalisys . Lancet 2002 Jan 5 ;359(9200) ; 14 – 22 10. Abraham NS, Hlatky MA, Antman EM, et al. ACCF/ACG/AHA 2010 Expert consensus document on the concomitant use of proton pump inhibitors and thienopyridines: a focused update of the ACCF/ACG/AHA 2008 expert consensus document on reducing the gastrointestinal risks of antiplatelet therapy and NSAID use. J Am Coll Cardiol. 2010;56:20512066. Documento redatto da: Commissione Terapeutica Regionale Presidente: Assessore Daniela Scaramuccia Vice Presidente: Antonio Panti Componenti: Giancarlo Berni – Responsabile Osservatorio Permanente sul Sistema Emergenza-Urgenza Vittorio Boscherini – Medico di Medicina Generale, AUSL 10 Firenze Siro Chiarabolli – Direttore Dipartimento Logistica e Magazzini Estav Sud Est David Coletta – Medico di Medicina Generale, Ospedale di Continuità, AUSL 11 Empoli Tiberio Corona – Direttore Dipartimento del Farmaco, AUSL 5 Pisa Mario Del Tacca – Professore Ordinario di Farmacologia, Università degli Studi di Pisa Saffi Ettore Giustini – Medico di Medicina Generale, AUSL 3 Pistoia Franco Laghi Pasini – Professore Ordinario di Medicina Interna, Università degli Studi di Siena Alfonso Lagi – Dirigente 1° Divisione Medicina, Ospedale S.Maria Nuova, AUSL 10 Firenze Carlo Manfredi – Medico di Medicina Generale, AUSL 1 Massa Carrara Teresita Mazzei – Professore Ordinario di Chemioterapia, Università di Firenze Andrea Messori – Dirigente Farmacista, Estav Centro Marco Nocentini Mungai – Rappresentante URTOFAR Farmacie private Claudio Pedace – Direttore Zona Distretto AUSL 8 Arezzo Alessandro Rosselli – Primario di Medicina Generale Osp. S.Maria Annunziata, AUSL 10 Firenze Sergio Zingoni – Rappresentante Cispel Farmacie Pubbliche Al documento hanno dato il proprio consenso le seguenti società scientifiche: AIGO – Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi SIED – Società Italiana di Endoscopia Digestiva SIGE – Società Italiana di Gastroenterologia SIMG – Società Italiana di Medicina Generale FADOI- Federazione Associazione Dirigenti Ospedalieri Internisti SIMI – Società Italiana di Medicina Interna 37