102-107 Taccuino Culturale_Layout 1 12/04/13 19:00 Pagina 104 DOSSIER ULTIMO SPETTACOLO Musica Euro Pop Star Le hit parade, le classifiche dei dischi più venduti, restituiscono con un grado di approssimazione sempre minore – anche per via del download incontrollato dalla Rete – una fotografia dei gusti musicali medi, in fatto di canzonette, di ogni nazione. Europea, in questo caso. Per metà certificano la globalizzazione avvenuta senza troppi traumi. di Alberto Piccinini A OKEAN ELZY – Obiymy (Ucraina) Okean Elzy sono la rock band più popolare in Ucraina. Esistono da quasi 20 anni e hanno inciso 9 album con quello appena uscito, dal quale è tratta questa “Abbracciami”, un’appassionata ballata rock a proposito di un amore perduto e ritrovato. Svyatoslav Vakarchuck, cantante e leader poco meno che quarantenne, è quel che si dice un personaggio: impegnato fortemente nella rivoluzione arancione e deputato per un breve periodo, laureato in fisica, figlio di uno scienziato e ex ministro della repubblica. È stato anche testimonial REUTERS/CONTRASTO/STR scoltiamo tutti (spesso distrattamente) la stessa musica, non importa nemmeno troppo da dove arrivi e come. Per un’altra metà, queste classifiche restano profondamente locali, spesso più per la lingua che per il suono. Le canzonette pop sono glocal da sempre, dal dopoguerra almeno, quando l’americanizzazione del gusto procedeva di pari passo con la formazione di uno star system nazionale. Che un tempo era governato dalle case discografiche, e oggi è sostanzialmente nelle mani dei talent televisivi alla X factor, e attraverso questi, quasi senza mediazione, della Rete. Il risultato è un effetto di straniamento nello scovare i Vasco Rossi ucraini, i Club Dogo polacchi, i Marco Mengoni norvegesi e così via. Che difficilmente sentiremo alla radio, ma che oggi – a differenza di quanto accadeva un tempo – sono immediatamente disponibili su youtube. Questo osservatorio racconta le loro storie, analizza la loro musica, indaga il loro status di popstar, il rapporto con la società e talvolta la politica. Se farà scoprire anche qualche bella canzone, ancorché esotica (ma fino a un certo punto), meglio così. della Pepsi Cola, amico di calciatori e politici decretato più volte “uomo più bello di Ucraina”. Ha vinto un milione tondo partecipando al quiz televisivo Chi vuol essere milionario. Un rocker vero comunque, popolare e infuocato com’è nel clichè degli artisti est europei, capace di far cantare in coro a centinaia di migliaia di ragazzi le sue canzoni orgogliosamente scritte in ucraino (anche in Russia, superando odi secolari, le sanno a memoria). L’ultimo album degli Okean Elzy è stato inciso a Bruxelles con il produttore inglese Ken Nelson (Coldplay). Nati e cresciuti nell’amore per il grunge e i classici tipo Beatles e Led Zeppelin, non hanno mai spezzato il filo con la canzone popolare dell’est e le sue star, dalle vite spesso tragiche. Su tutti Volodymyr Ivasyuk, il cantautore ucraino che negli anni Settanta conquistò l’Unione Sovietica con le sue canzoni, fu simbolo di dissidenza e venne trovato morto suicida in circostanze misteriose nel 1979. Vakarchuck ha finanziato di tasca propria un monumento per ricordarlo a Lviv, la città dove entrambi sono nati. 104 east european crossroads 102-107 Taccuino Culturale_Layout 1 12/04/13 19:00 Pagina 105 TACCUINO CULTURALE KURT NILSEN/LENE MARLIN - Engleri i snøen (Norvegia). Un duetto di stile country dedicato a “l’angelo della neve” che “mi ha salvato dal gelo”. Metafora amorosa che ben si adatta numero 47 maggio/giugno 2013 Y Una foto di Lene Marlin, artista solista, ai tempi in cui MTV la lanciò in tutta Europa come la ragazzina con la chitarra. r Svyatoslav Vakarchuk, il Leader di Okean Elzy, la rock band più popolare in Ucraina. Testimonial della Pepsi Cola, amico di calciatori e politici. REUTERS/CONTRASTO YOUSSOUPHA ft. Ayna – On se connait (Francia) Duetto tra Yossoupha, un rapper francocongolese che il presidente Hollande avrebbe voluto con sé in campagna elettorale (lui ha risposto no, educatamente), e la cantante r&b franco-malgascia Ayna. Entrambi condividono genitori ingombranti: Ayna è figlia di un musicista tradizionale; Yossoupha di Tabu Ley Rochereau, uno degli inventori del soukous, popolarissimo al punto da aver ricoperto ruoli da ministro nel suo paese. Rapper “cosciente”, laureato, contrario all’estetizzazione della violenza, Yossoupha ha iniziato con il primissimo hip-hop francese negli anni Novanta ai tempi del liceo. Oggi, a 33 anni, è interprete perfetto del ruolo. Ai tempi della rivolta nelle banlieue un verso contro i reportage sensazionalistici del giornalista tv Zemmour (“e prometto un bigliettone a colui che ridurrà al silenzio quello stronzo di Eric Zemmour”) lo portò in tribunale per istigazione alla violenza. Si spiegò, e vinse la causa. È diventato col tempo un apprezzato opinionista in tv e sui giornali. In On se connait, costruita attorno al suo motto più celebre (conosciamoci!), ripassa ancora una volta la sua filosofia estetica: “Il fine della mia musica/ del rap che faccio/ è quello di essere autentico/ non di restare povero.” E quella politica: “La Francia mi ha perseguitato/ le sue apparenze mentono.” Ayna, che incide per l’etichetta discografica fondata da Yossoupha, approva con la voce mascherata dal vocoder secondo l’uso del momento. Videoclip girato a Los Angeles. Chissà perché. DOSSIER alla condizioni climatiche del grande nord, oltre che alla frugalità emotiva dei suoi abitanti. Da qui il successo invernale di questa canzone, presentata per la prima volta in un format televisivo canterino (Ogni volta che ci incontriamo) dedicato a duetti, scambi e cortesie tra popstar già affermate. La carriera di Lene Marlin è iniziata alla fine degli anni Novanta quando Mtv la lanciò in tutta Europa come cantautrice ragazzina con la chitarra. Kurt Nilsen a sua volta vinse nel 2003 la prima edizione del talent Pop Idol, affermandosi anche nella versione internazionale del programma. Fu in quell’occasione che un giudice australiano disse: “Hai una voce da angelo e la faccia da hobbit. ” Non proprio un complimento. Curiosa l’ambientazione dello show andato in onda sul canale norvegese TV2: una grande sala da pranzo con una finestra sulla notte nera, i musicisti che suonano in diretta e sei giudici che cenano tranquillamente, a tavola. 105