L`Italia Centrale fra Medioevo e Contemporaneità Sistemi economici

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Università degli Studi di Camerino
30 Maggio 2016
L’economia civile e la cooperazione sociale
Un altro modo…di vedere il mondo
Catia Eliana Gentilucci
Introduzione
Obiettivo:
Riflettere sul ruolo del sistema cooperativo nel contesto economico e
sociale. A quale modello economico rimanda? Su quali principi si fonda?
Quali opportunità propone? A quali bisogni risponde? E’ innovativo?
Canovaccio:
• Alcune definizioni
• Fondamenti della Economia Civile
• Ieri e oggi: tra efficienza e efficacia
• La cooperazione come strumento della Economia Civile
• Impresa sociale, innovazione e RSI
• Prospettive di sviluppo
Alcune definizioni
L’economia civile (mediterranea)
non è
l’economia sociale di mercato (tedesca)
La cesura tra i due approcci è il ruolo del
terzo settore e i beni relazionali*
Alcune definizioni
Cooperazione sociale:
le cooperative sociali “hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della
comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini”
legge n. 381/1992. Svolgono una funzione pubblica.
Cooperazione civile:
aiuti umanitari spesso legati alla cooperazione civile-militare
Cooperazione internazionale per lo sviluppo:
Azioni volte a contrastare povertà e miseria nei Paesi meno sviluppati (Africa)
La cooperativa sociale (è una Impresa sociale / cooperativa B):
è un tipo di società cooperativa che gestisce attività di vario genere finalizzate
all'inserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate. Il fenomeno è
più sviluppato in Italia rispetto all’Europa
Ante-fatto di un mondo cambiato
Crescente interesse verso l’EC poiché pone strumenti nuovi per superare la
difficoltà economica dei sistemi-paese europei.
Si è verificato un cambiamento strutturale a causa:
• la crisi dei mercati finanziari del 2008
• l’estensione, al sistema economico europeo, del modello (di stampo
tedesco) dell’Economia sociale di mercato
• Conseguente perdita della Sovranità nazionale
Fondamenti della Economia Civile
La visione dell’EC si fonda sull’idea che il sistema economico deve mettere al
centro del suo ragionamento la persona
Spostare l’indagine dall’individuo alla persona significa umanizzare l’economia
e renderla un sistema trico-tomico (affianco alle imprese profit):
•
•
•
Nel sistema economico (Stato): welfare community
Negli scambi (mercato): reciprocità (relazionabilità) e gratuità (solidarietà)
Nella produzione (Impresa non profit): terzo settore che è orientato verso
la condivisione delle conoscenze e degli obiettivi di crescita (concetto di
Valore condiviso)
Fattori che sono a fondamento di tutte le forme di cooperazione
Origini italo-mediterranee della EC
Latouche "ragione mediterranea" - operatività dei corpi intermedi
• 1400 Umanesimo della Scuola Francescana (Banchi di Pietà)
• 1700 Scuole economiche di Milano e Napoli
• 1800 Giuseppe Toniolo e Matteo Liberatore (cooperazione sociale)
Fine 1800 battuta di arresto: positivismo - sorge l’attuale «Economia dominante»
In parallelo: filoni di pensiero civili-cattolici:
• Encicliche sociali 1961 Mater e Magistri (cooperazione economica e sociale)
• 1924 Codice sociale: schema di una sintesi sociale cattolica
• 1943 Codice di Camaldoli (Paronetto, Saraceno, Vanoni…la Costituente)
DAL 1996:
• definizione di Stefano Zamagni
• 2004 Compendio della Dottrina sociale della Chiesa
• Enciclica di Papa Francesco Laudato Si (2015) (cooperazione finanziaria tra Paesi).
L’Economia civile del XXI Secolo
Nel 1996 Stefano Zamagni:
“dimensione nuova della produzione della ricchezza e del benessere: nuova
rispetto alle due dimensioni che sono storicamente acquisite, e cioè quella
privata e quella pubblica […] che io chiamo economia civile”.
L’importanza della “dimensione sociale” decreta
la cesura con l’Economia sociale di mercato
IERI … anni Settanta… era del capitalismo
Competizione tra classi sociali e tra categorie sociali
IMPRENDITORE
(max profitto*)
STATO – Welfare state
FORZA LAVORO
(max salario)
Gli altri: studentipensionaticategorie deboli
Società individualista ogni classe
aveva i propri obiettivi che erano
oggetto di confronto e scontro
*Si ottiene min.costi cioè tagliando i
salari e assumendo meno manodopera
possibile
BENESSERE valore economico = RICCHEZZA PIL = crescita del
capitalismo (EFFICIENZA) acuendo il confronto e lo scontro sociale…fine
del capitalismo… Marx… Aveva ragione?
Oggi. La parola d’ordine è condivisione…un altro modo di vedere il mondo
Governance
imprenditoriale
Contesto
sociale…..
lavoratori
SOCIETA’ CIVILE
PARTECIPATIVA E
COMPARTECIPATIVA
VERSO IL BENE COMUNE
Ambiente
- territorio
BENESSERE valore sociale = Ben-essere in una collettività
partecipativa dove viene valorizzata la persona come ganglio di
una rete relazionale…felicità pubblica…EFFICACIA
Efficacia e Efficienza a confronto
L'efficacia è la capacità, fine a se stessa, di minimizzare i costi per ottenere un obiettivo, che non è soggetto a
giudizi di valore
L'efficienza valuta l'abilità di ottenere un obiettivo, soggetto a giudizi di valore, nel miglior modo possibile e che
soddisfi il maggior numero di richieste sociali.
Lo scambio non avviene più in funzione dello scambio di equivalenti ma viene regolato anche dall’aspetto
emozionale che dà allo scambio un peso sociale (efficacia).
efficienza
P
Offerta efficiente (+profitto -domanda)
Scambio equivalenti
Utilità=Prezzo
Costi=Prezzo
Offerta efficiente ed efficace (-profitto +domanda)
Comprendono
profitto e il salario
Q
efficacia
La Condivisione efficace: cooperazione e Impresa Sociale
In letteratura la cooperazione è vista come un eco-sistema di comunità che
svolge la propria funzione attraverso la forma giuridica della Impresa Sociale:
•
•
•
•
in piena democrazia (governance coesa)
in condivisione di valori civili (equità e uguaglianza)
nel rispetto dell’ambiente (parte integrante)
nella valorizzazione del territorio e delle sue specificità (vantaggi comparati)
Per impresa sociale si intende ogni impresa che ha un finalismo sociale
prevalente, a prescindere dall’assetto giuridico:
- le imprese non-profit: cooperative, cooperative sociali, fondazioni, ong
- (comprese) le imprese sociali di sistema: comitati, pro loco…
Una forma ibrida: la società benefit
Alle società cooperative e alle imprese sociali (non profit) si affianca una forma ibrida
di impresa profit: la società benefit (Legge di Stabilità 2016) duplice scopo di lucro
(efficienza) e beneficio comune (efficacia)
«Società che nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne di
utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo
responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e
ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti ed associazioni ed altri portatori di
interesse»
Saranno valutate (RSI) in base al «beneficio comune» che hanno generato negli
ambiti: della governance, lavorativo, della comunità di riferimento, dell’ambiente.
Criteri: ….??? Non sono ancora definiti.
Responsabilità Sociale Impresa
Nel 1984 (R. Freeman) elabora la teoria degli stakeholder che critica la teoria
(allora dominate) del 1970 di M. Friedman sulla politica aziendale legata agli
interessi degli azionisti («licenziamenti»)
La RSI è declinata verso la responsabilità di impresa riferita alla collettività. Ha lo
scopo di migliorare la qualità della vita della comunità
Con l’approccio aziendalistico (interdisciplinare) degli Stakeholder si ha l’istituzione
di istanze economiche e sociali - pubbliche e private (profit e non profit) che si
coniugano anche con le attenzioni ambientali, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.
RSI e Valore condiviso
2002 Schettini Gherardini osserva che il concetto di RSI, come eco-sistema
territoriale, può tendere a creare istante «locali e di comodo».
Si sostiene la necessità di rimandare al concetto di Valore condiviso che
racchiude le linee guida e le buone pratiche indicate da organi «super partes»
come Europa-ONU
Valore Condiviso
l’insieme delle politiche e le pratiche operative che accrescono la competitività di un’azienda e
migliorano le condizioni economiche e sociali all’interno delle comunità in cui opera.
Impresa Sociale e Innovazione
L’innovazione è intesa:
le pratiche (efficaci ed efficienti) atte a realizzare i Valori condivisi e che rimandano al
concetto di Responsabilità Sociale dell’impresa:
L’innovazione riguarda:
Organizzazione: che combina finalità economiche con finalità sociali….welfare
community = Civil partecipation (creazione di sinergie sul territorio per creare nuove
opportunità)
Prodotti: che si rivolgono agli stakeholder per migliorare il loro benessere
Tecnologia: sono maggiormente votate alla piccola impresa e «divisione del lavoro»
concettuale e manuale (start-up)
Andamento economico e opportunità di crescita
Le cooperative hanno registrato andamenti economici anticiclici, indipendenti
dalla localizzazione geografica o dal settore di appartenenza, correlati con la
governance dell’azienda.
Dal 2011 al 2015 le imprese sociali hanno aumentato il proprio valore aggiunto
del 25% e il reddito da lavoro dipendente del 30%.
Nel 2015 le cooperative in Italia sono tra 55-60 mila:
la produzione è aumentata del 9,5%
gli investimenti sono aumentati del 15,6%.
hanno un volume di produzione pari a 150 miliardi
Impiegano circa 2 Milioni di addetti, il 70% dei quali a tempo indeterminato.
Conclusioni
Riflettere sul ruolo del sistema cooperativo nel contesto economico e sociale.
1. A quale modello economico rimanda? …Economia Civile e alla “ragione
mediterranea”,
2. Su quali principi si fonda? Condivisione di obiettivi sociali, crescita efficace, rispetto
dell’ambiente, sostenibilità, equità sociale
3. Quali opportunità propone? Promuovere il macro e multifunzionale settore
economico detto del Terzo Settore o non profit. Sfida la globalizzazione valorizzando
l’identità produttiva del territorio. Ha una vocazione di piccola impresa (start-up
innovative)
4. A quali bisogni risponde? Sociali, primari, culturali, educativi, ricreativi, sociosanitari,
5. E’ innovativo? Decisamente, specie la RSI che ha creato il welfare community
dimostrando di superare le difficoltà incontrate dalla struttura economica tradizionale
fondata sulla grande impresa e sul binomio relazionale stato-mercato.
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