Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti - Pescara Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione Associazione tra Enti locali per l’attuazione del Patto Territoriale Sangro-Aventino CHIESA DI SAN NICOLA Comune e provincia: Torricella Peligna (Ch) Tipologia: impianto basilicale a tre navate Ubicazione: contrada Fallascoso Utilizzazione: la chiesa è attualmente officiata Epoca di costruzione ed eventuali aggiunte/modifiche/restauri: la chiesa è stata costruita nel XVIII secolo sulle rovine di un preesistente edificio medievale. La contrada di Fallascoso, infatti, conserva un tessuto urbano perfettamente riconducibile a quest’epoca, caratterizzato da un susseguirsi di abitazioni che si addossato al colle dominato al centro dal palazzo signorile. Della costruzione originaria non si hanno molte tracce; si conserva un portale con arco ogivale, attualmente situato sulla facciata principale ad una quota molto più bassa rispetto al piano di calpestio della chiesa, che permette l’accesso alla canonica. La lettura delle tecniche murarie impiegate nei prospetti e nel campanile portano a supporre che la chiesa settecentesca abbia subito danni a causa di qualche calamità e che sia stata restaurata o parzialmente ricostruita durante il XIX secolo Stato di conservazione: le murature esterne della facciata presentano una cortina in pietra senza tracce apparenti di degrado, presumibile segno di qualche recente restauro. Anche l’interno conserva superfici intonacate e stuccate in buono stato Descrizione dell’edificio con riferimento ai materiali e alle tecniche costruttive adottate: l’edificio sorge all’estremità del borgo di Fallascoso, con l’ingresso rivolto verso l’abitato e il campanile verso la Maiella. La facciata presenta un profilo a capanna che non riflette la scansione interna della chiesa. Su di essa, infatti, si apre un solo portale sormontato da due monofore simmetriche rispetto all’asse centrale. Più in basso, sul lato sinistro, è un arco ogivale in pietra, unico elemento superstite della costruzione medievale. Il portale principale presenta stipiti con modanature classiche ed architrave poggiato su mensoline e arricchito di decorazioni in pietra scolpita e cornice con ovoli. La terminazione superiore a lunetta è delimitata da un arco a tutto sesto realizzato con conci di pietra levigata. La terminazione a capanna dell’edificio e la parte superiore del campanile presentano una tipologia muraria mista, con filari di mattoni che si alternano con altri di pietra. Tale tecnica, molto impiegata in età medievale, è riutilizzata nell’Ottocento per consolidare murature fatiscenti, poiché ritenuta più idonea a sopportare movimenti tellurici. L’interno della chiesa è uno spazio suddiviso in tre navate preceduto da un endonartece. Questo progetto è stato finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di sviluppo e di coesione Programma Aggiuntivo POM “Sviluppo Locale – Patti Territoriali per l’Occupazione” Sottoprogramma n. 9 Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti - Pescara Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione Associazione tra Enti locali per l’attuazione del Patto Territoriale Sangro-Aventino Tutte le superfici sono rivestite di intonaci decorati con stucchi tratti dal tipico repertorio tardobarocco Bibliografia: AA.VV., Chieti e la sua provincia, Chieti 1990 G.D. IOVINO, La regione Abruzzo, Chieti 1973 Questo progetto è stato finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di sviluppo e di coesione Programma Aggiuntivo POM “Sviluppo Locale – Patti Territoriali per l’Occupazione” Sottoprogramma n. 9