Informazioni per il paziente sull`esecuzione di Biopsia Epatica

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S.C. Malattie Infettive
S.S di Epatologia Infettiva
Direttore: Prof. Franco Baldelli
Resp. Dr. Francesco Di Candilo
Informazioni per il paziente sull’esecuzione di
Biopsia Epatica
Gentile signore, gentile signora,
nel contesto delle cure a Lei rivolte, il dr. ................................................. Le ha proposto di sottoporsi a biopsia epatica.
Il presente modulo ha lo scopo di informarla sulle caratteristiche della procedura diagnostica, a cui
verrà sottoposto. La preghiamo pertanto di leggerlo attentamente e di chiedere qualsiasi spiegazione, informazione o ulteriori dettagli che desidera sapere ai medici che la stanno curando.
Perché mi devo sottoporre a biopsia epatica?
Diagnosi: Lei è affetto da epatite cronica, cioè da infiammazione e fibrosi del fegato.
Che cosa è la Biopsia Epatica: consiste nel prelievo di una piccola quantità di tessuto epatico attraverso un sottilissimo ago che viene introdotto nel fegato sotto la guida dell'ecografia.
Indicazioni alla procedura: per la malattia di cui Lei è affetto, la biopsia epatica rappresenta il
modo migliore per stabilire lo stadio della malattia in quanto il tessuto epatico ottenuto con questa
procedura viene sottoposto ad esame istologico per determinare il grado di infiammazione e di fibrosi del fegato, al fine di valutare la reale necessità del trattamento antivirale.
In cosa consiste?
Tecniche/modalità di esecuzione: la biopsia epatica è un atto "invasivo", in quanto un ago entra in
un organo interno e pertanto deve essere effettuata in Ospedale, ove possono essere affrontate le
eventuali complicazioni. La procedura verrà eseguita in regime di Day-Service.
Prima della procedura, se sarà particolarmente agitato, Le verrà somministrata una leggera sedazione farmacologica. La somministrazione dei farmaci viene fatta per via endovenosa, con una flebo e attraverso un sottilissimo ed indolore cateterino posto in una vena del braccio, possibilmente
quello sinistro.
Come si svolge la procedura: il paziente in un primo momento viene fatto sdraiare sul lettino in posizione supina per effettuare una ecografia preliminare per studiare il fegato, i vasi intraepatici e gli
altri organi addominali (colecisti, vie biliari, pancreas, milza e reni).
Terminata l’ecografia, il paziente viene fatto adagiare sul fianco sinistro e, sotto guida ecografica,
si cerca il punto preciso ove introdurre l'ago da biopsia, che nel più breve e più facile tragitto possibile, dovrà raggiungere il fegato. In genere l’accesso è sottocostale o più raramente infracostale.
La guida ecografica garantisce la estrema precisione della manovra per arrivare in maniera "mirata"
al tessuto epatico da prelevare, evitando così le complicanze dovute alla puntura dei grossi vasi o di
visceri vicini (pleura, polmoni, colecisti, intestino, rene destro).
Nel punto prescelto, previa disinfezione cutanea e avendo precedentemente invitato il paziente ad
effettuare una profonda inspirazione ed a restare il più possibile fermo e a muscolatura rilassata,
verrà inserito rapidamente l'ago e si preleverà il tessuto epatico e si uscirà immediatamente.
Tutta la manovra dura pochi secondi e, se Lei seguirà le indicazioni del medico esecutore, di solito
è ben tollerata.
Cosa si avverte: al momento dell'ingresso dell'ago nel fegato potrà avvertire una sensazione di
"puntura" o di lieve dolenzia, simile a quella che può provare con una puntura intramuscolo (come
in questo caso, il rilassamento di tutta la muscolatura è importante per rendere più facile e meno
dolorosa la manovra).
Subito dopo la biopsia, a volte potrà avvertire un dolore irradiato dietro, verso la spalla destra od
una sensazione di nausea, legati a meccanismi riflessi. Tali sintomi di solito regrediscono spontaneamente, ma comunque possono essere facilmente controllati dalla terapia antidolorifica.
Decorso post-esame: subito dopo la biopsia e se ritenuto clinicamente importante, la flebo o semplicemente il cateterino vengono lasciati nella vena del braccio per qualche ora, per il periodo di
osservazione.
Dopo la biopsia e la medicazione con un cerotto, nelle 4-5 ore successive dovrà restare a digiuno, a
letto e a riposo, voltato sul fianco destro (dal lato della biopsia) e appoggiato ad un cuscino posto in
maniera da garantire la compressione sul punto della biopsia stessa per almeno 15-20 minuti.
Innovatività della procedura: la biopsia epatica è praticata ormai da decenni in centinaia di migliaia di casi.
Complicanze: anche se rare, le complicazioni che possono verificarsi sono: il sanguinamento
(l’emorragia entro l’addome, rara ma possibile, può essere tanto grave da richiedere trasfusioni o
intervento chirurgico), l’infezione, la puntura accidentale di organi interni come il polmone o la cistifellea. La mortalità complessiva oscilla nelle diverse casistiche fra 1/1000 e 1/10.000.
Efficienza ed idoneità della struttura: in questa Struttura tale procedura diagnostica viene eseguita da personale altamente esperto e qualificato e la Struttura è provvista di apparecchiature idonee a
fronteggiare le comuni situazioni di rischio
Cosa comporta?
Come prepararsi alla biopsia epatica: è sufficiente che sia a digiuno da 6-8 ore. Poiché l'esame
viene eseguito al mattino, la sera prima sarebbe opportuno fare una cena modesta con cibi facilmente digeribili.
Prima della biopsia epatica verrà sottoposto ad una serie di analisi, tra cui gli esami del sangue
per escludere deficit della coagulazione ed una ecografia epatica per escludere la presenza di cisti, angiomi o altre lesioni.
Una volta escluse le suddette controindicazioni, il rischio della manovra è assolutamente minimo.
Per contribuire a ridurre il rischio di complicazioni segua attentamente le istruzioni del medico per
la preparazione all’esame e risponda alle seguenti domande:
Fa uso di medicamente anticoagulanti ?
si
no
Ha fatto uso negli ultimi giorni di Aspirina, Alcacyl, Tiatral o
altri medicamenti antidolorifici o contro l’influenza?
si
no
E’ nota da Lei un’elevata tendenza al sanguinamento?
si
no
Soffre di allergie a determinati medicamenti?
si
no
Se si, quali …………………………………….
Prescrizioni post procedura: dopo 4-5 ore di osservazione clinica ed in assenza di complicanze,
potrà tornare a casa, comunque accompagnato e mai da solo. In tal caso, inoltre, eviti di mettersi
alla guida di autoveicoli, eviti sforzi fisici e se possibile non resti solo in casa per le 24 ore successive, si alimenti in modo leggero.
Nel caso dovesse sentire dei dolori, problemi circolatori (es. capogiri) oppure un peggioramento
dello stato generale contatti senza esitare noi, il suo medico curante o l’ospedale più vicino.
Follow up: non è effettuare alcuna visita o esame di controllo ed il giorno successivo potrà svolgere la Sua normale attività lavorativa.
Esistono alternative diagnostiche?
Alternative diagnostiche: non esiste una metodica che ci può dare le informazioni della Biopsia
epatica, ma esistono metodiche “non invasive” che misurano la perdita di elasticità del fegato che
indirettamente quantifica la fibrosi epatica, la più validata ad oggi è la valutazione con il Fibroscan.
Rischi se rifiuto o ritardo l’esame: se rifiuta questo esame non potremmo conoscere la situazione
di danno del suo fegato ed il rischio di progressione della sua malattia, elementi importanti per valutare la reale necessità del trattamento antivirale.
Il sottoscritto/a......................................................nato/a a...........................il ..................., dettagliatamente informato dal Dott. .......................................... di essere affetto da............................ e di necessitare di essere sottoposto/a a ........................................, dichiara di aver ricevuto il presente modulo informativo, che si impegna a leggere attentamente prima di fornire il consenso al trattamento.
Firma e timbro del medico
che ha informato il paziente
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Perugia............................
Firma del paziente
o del rappresentante legale
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