PROGRAMMAZIONE PER IL CORSO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOGRAFIA ASTRONOMICA – CLASSE V – A.S. 2009/2010 TESTO UTILIZZATO: PALMIERI – PAROTTO “IL GLOBO TERRESTRE E LA SUA EVOLUZIONE” – ZANICHELLI PREVISIONE DEL MONTE ORE DISPONIBILE Le 33 settimane previste per le attività didattiche offrono un totale di 33 x 2 = 66 ore. Ancona 20 ottobre 2009 Modulo 1 – LA TERRA NELLO SPAZIO (PERIODO: (SETTEMBRE- METÀ NOVEMBRE) Ore di lezione in aula Sfera celeste 1 Evoluzione stellare 1 Teorie sull’origine dell’universo. 1 Caratteristiche del Sole e del sistema solare 1 Forma e dimensioni della Terra 1 Moti della Terra 1 Conseguenze dei moti della Terra 1 I moti millenari della Terra 1 Orientamento 1 Misura del tempo e fusi orari 1 Moti della Luna e fasi lunari 2 VERIFICHE, RIPASSO E RECUPERO 6 ORE TOTALI 18 Argomento Ore di lezione in laboratorio - Ore di lezione in aule speciali - Ore totali 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 6 18 Competenze: • individuare i principali punti di riferimento nella sfera celeste e interpretare il moto apparente degli astri come conseguenza del moto di rotazione della Terra; • individuare le prove dei moti di rotazione e rivoluzione della Terra; • interpretare le grandi variazioni climatiche del pianeta come conseguenza dei moti millenari. Contenuti • • • • L’ambiente celeste Il Sistema Solare Il pianeta Terra La Luna e il sistema Terra-Luna Strumenti didattici adottabili • Lezione frontale • Libro di testo • CD ROM e audiovisivi • Lucidi • Riviste specializzate • Attività di laboratorio Indicatori delle competenze • disegnare la sfera celeste e posizionare i poli celesti, il piano dell’orizzonte celeste, il piano dell’equatore celeste, lo zenit, il nadir, il meridiano fondamentale • indicare nella rappresentazione della sfera celeste la traiettoria apparente di un corpo celeste di cui è nota la declinazione • convertire distanze espresse in UA, anni luce, km, parsec da una unità di misura alle altre • spiegare il motivo per cui alcune stelle hanno magnitudine assoluta maggiore della magnitudine apparente, mentre per altre stelle è vero il contrario • dato il diagramma H-R, spiegare le relazioni esistenti tra le grandezze riportate negli assi • collocare correttamente una stella nella posizione occupata nel diagramma H-R, nota la classe spettrale (o la temperatura) e la luminosità assoluta (o la magnitudine assoluta) • stabilire, nota la massa iniziale di una stella, i diversi punti occupati dall’astro nel diagramma H-R in funzione di suoi stadi evolutivi • descrivere l’effetto Doppler • enunciare la teoria del big bang • dare la definizione di pianeta, pianeta nano, satellite, asteroide, cometa, meteoroide, meteora, meteorite, nebulosa • spiegare come avviene il trasferimento dell’energia prodotta nel nucleo del Sole fino alla fotosfera • descrivere la struttura interna del Sole • esprimere in UA le distanze tra i corpi del sistema solare • rappresentare graficamente la prima e la seconda legge di Keplero • indicare la relazione tra eccentricità dell’orbita e distanza del pianeta dal Sole in afelio e in perielio • utilizzare la legge dei tempi per ricavare il periodo della rivoluzione di un pianeta, nota la sua distanza dal Sole • utilizzare la legge dei tempi per ricavare la distanza dal Sole di un pianeta, noto il suo periodo di rivoluzione • paragonare il periodo di rivoluzione di due pianeti, note le loro distanze dal Sole • distinguere tra pianeti di tipo terrestre e pianeti di tipo gioviano • disegnare l’orbita ellittica della Terra, indicando la posizione del Sole, del perielio e dell’afelio • elencare e discutere almeno tre prove della sfericità della Terra • discutere il metodo di Eratostene per determinare le dimensioni della Terra • descrivere e discutere le prove dello schiacciamento polare della Terra • calcolare la latitudine di un punto, nota l’altezza della stella Polare o l’altezza del Sole in un giorno equinoziale • misurare la latitudine di un punto su una carta dotata di reticolato geografico • calcolare la longitudine di un punto, nota la differenza oraria con il meridiano fondamentale • descrivere i cambiamenti di ora e di data che deve effettuare un viaggiatore che passi da un fuso orario all’altro e che intersechi nel viaggio anche la linea del cambiamento di data • spiegare perché l’angolo di declinazione magnetica assume valori diversi a seconda del punto di stazionamento • elencare e discutere le prove della rotazione della Terra • spiegare le cause della deviazione dalla traiettoria di corpi in moto non vincolato sulla superficie terrestre • elencare e discutere le prove della rivoluzione della Terra • evidenziare anche con uno schema l’influenza dell’inclinazione dell’asse terrestre nel determinare il fenomeno delle stagioni • descrivere le reciproche posizioni di Terra e Sole nei giorni degli equinozi e dei solstizi • chiarire i rapporti tra asse terrestre e raggi solari nei giorni degli equinozi e dei solstizi • indicare la latitudine alla quale i raggi solari cadono perpendicolari per ciascun giorno degli equinozi e dei solstizi • tracciare sulla rappresentazione della sfera celeste, nota la declinazione del Sole, la traiettoria apparente del Sole per un osservatore posto a una latitudine data e trarne le conseguenze in termini di durata del dì e della notte • descrivere l’effetto dovuto alla attrazione luni-solare sulla inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto al piano dell’orbita • descrivere le conseguenze del moto di precessione luni-solare sulla posizione del polo nord celeste e sulla posizione degli equinozi nell’orbita terrestre • descrivere le conseguenze del moto della linea degli apsidi sulla precessione degli equinozi • descrivere e discutere le conseguenze della precessione degli equinozi sulla escursione calorica annua • descrivere e discutere le conseguenze della variazione dell’eccentricità dell’orbita sulla escursione calorica annua • descrivere e discutere le conseguenze della variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre sulla escursione calorica annua • descrivere le conseguenze della variazione della escursione calorica annua sui grandi cambiamenti climatici • descrivere e discutere i moti della Luna • spiegare perché la faccia della Luna rivolta verso la Terra è sostanzialmente sempre la stessa • disegnare uno schema con le posizioni reciproche di Sole, Terra e Luna nelle diverse fasi lunari • rappresentare con uno schema la posizione di congiunzione e di opposizione della Luna. • disegnare le posizioni di Sole, Terra e Luna in una eclisse di Luna e in una eclisse di Sole Modulo 2 – LA TERRA SOLIDA (PERIODO: ( METÀ NOVEMBRE - DICEMBRE) Ore di lezione in Argomento aula Costituenti della Terra solida 1 Classificazione delle rocce e ciclo litogenetico 2 Stratigrafia e tettonica 2 VERIFICHE, RIPASSO E RECUPERO 6 ORE TOTALI 11 Ore di lezione in laboratorio 1 1 Ore di lezione in aule speciali 1 1 Ore totali 1 3 3 6 13 Competenze: • analizzare la composizione della crosta terrestre in termini di minerali e rocce; • riconoscere il processo di genesi dei principali tipi di rocce; 2 • • ricavare informazioni dalle caratteristiche delle formazioni geologiche per ricostruire la paleogeografia di un territorio; spiegare i fenomeni di deformazione delle rocce e individuare nel paesaggio la presenza di eventuali formazioni rocciose che hanno subito deformazioni; Contenuti • La crosta terrestre: minerali e rocce • La giacitura e le deformazioni delle rocce Strumenti didattici adottabili • Lezione frontale • Libro di testo • CD ROM e audiovisivi • Lucidi • Riviste specializzate • Attività di laboratorio Indicatori delle competenze • correlare l’abito cristallino con la struttura del reticolo cristallino • elencare le condizioni necessarie perché possa formarsi un solido cristallino • spiegare come le dimensioni relative e le cariche ioniche delle particelle che formano il reticolo cristallino influenzano la loro coordinazione • elencare le principali proprietà fisiche che consentono di distinguere i minerali • spiegare come sono classificati i silicati • giustificare le differenze tra silicati mafici e felsici in funzione della loro diversa struttura • elencare le principali categorie dei minerali non silicati e citare almeno un minerale tipico per ciascuna • spiegare perché è difficile risalire dalla composizione di una roccia magmatica a quella del magma originario • distinguere tra rocce magmatiche effusive, intrusive e porfiriche • spiegare l’importanza del contenuto in silice come criterio classificativo delle rocce magmatiche • descrivere le modalità con cui si può originare il magma • indicare il ruolo svolto dall’anatessi nella formazione dei batoliti • indicare i criteri seguiti nella classificazione delle rocce sedimentarie • spiegare come può essere individuato il grado metamorfico di una roccia • fornire esempi di facies metamorfiche, correlandole alle rispettive caratteristiche di temperatura e di pressione • descrivere le condizioni e i processi che portano molte rocce metamorfiche ad assumere una struttura scistosa • descrivere le trasformazioni delle rocce che possono avvenire nel ciclo litogenetico • spiegare come è possibile ricostruire le caratteristiche paleogeografiche dallo studio delle facies sedimentarie • applicare i principi della stratigrafia per determinare la datazione relativa di strati che compaiono in una sezione geologica • descrivere una successione sedimentaria tipica di una trasgressione e una successione sedimentaria tipica di una regressione • individuare in una sezione geologica discordanze angolari e lacune stratigrafiche • indicare i fattori che influiscono sul comportamento elastico o plastico delle rocce • descrivere gli effetti del tempo di applicazione di una forza deformante a una roccia sul comportamento fragile o duttile della roccia stessa • correlare la presenza di faglie normali e inverse a fenomeni crostali rispettivamente distensivi e compressivi • indicare i casi in cui gli strati più vecchi di una piega si sovrappongono a quelli più giovani • indicare i casi in cui la formazione di una piega provoca inversione degli strati • descrivere il processo di ricoprimento di un continente da parte di una falda • interpretare la presenza di strati di sedimenti marini corrugati e inclinati a quote di migliaia di metri • spiegare come può essere ricostruito l’andamento dei corpi rocciosi di una data area Modulo 3 – LA DINAMICA ENDOGENA (PERIODO: GENNAIO-APRILE) Ore di lezione in Argomento aula Fenomeni vulcanici 3 Fenomeni sismici 3 Struttura interna della Terra 3 Espansione dei fondali oceanici 3 Modello della tettonica delle placche 3 VERIFICHE, RIPASSO E RECUPERO 8 ORE TOTALI 23 Ore di lezione in laboratorio - Ore di lezione in aule speciali 1 1 2 Ore totali 4 4 3 3 3 8 25 Competenze: • correlare i diversi tipi di manifestazioni vulcaniche alle caratteristiche del magma; 3 • • • • interpretare le manifestazioni sismiche secondo la teoria del rimbalzo elastico e correlarne le conseguenze alla propagazione delle onde sismiche; discutere il modello della struttura a strati concentrici del pianeta; correlare l’ipotesi della espansione dei fondali oceanici alla teoria della tettonica delle placche; interpretare la distribuzione e le caratteristiche delle principali morfologie crostali secondo la teoria della tettonica delle placche; Contenuti • La crosta terrestre: minerali e rocce • La giacitura e le deformazioni delle rocce Strumenti didattici adottabili • Lezione frontale • Libro di testo • CD ROM e audiovisivi • Lucidi • Riviste specializzate • Attività di laboratorio Indicatori delle competenze • correlare l’abito cristallino con la struttura del reticolo cristallino • elencare le condizioni necessarie perché possa formarsi un solido cristallino • spiegare come le dimensioni relative e le cariche ioniche delle particelle che formano il reticolo cristallino influenzano la loro coordinazione • elencare le principali proprietà fisiche che consentono di distinguere i minerali • spiegare come sono classificati i silicati in funzione del modo in cui avviene la compensazione delle cariche negative dei tetraedri SiO44– • spiegare perché nella struttura dei feldspati, silicati in cui si ha la totale condivisione degli ossigeni dei tetraedri, entrano ioni metallici positivi • giustificare le differenze tra silicati mafici e felsici in funzione della loro diversa struttura • elencare le principali categorie dei minerali non silicati e citare almeno un minerale tipico per ciascuna • spiegare perché è difficile risalire dalla composizione di una roccia magmatica a quella del magma originario • distinguere tra rocce magmatiche effusive, intrusive e porfiriche • spiegare l’importanza del contenuto in silice come criterio classificativo delle rocce magmatiche • descrivere le modalità con cui si può originare il magma • indicare il ruolo svolto dall’anatessi nella formazione dei batoliti • discutere perché i minerali carbonati sono presenti in molte rocce sedimentarie, ma sono generalmente assenti nelle rocce magmatiche • indicare i criteri seguiti nella classificazione delle rocce sedimentarie • spiegare come può essere individuato il grado metamorfico di una roccia • fornire esempi di facies metamorfiche, correlandole alle rispettive caratteristiche di temperatura e di pressione • descrivere le condizioni e i processi che portano molte rocce metamorfiche ad assumere una struttura scistosa • descrivere le trasformazioni delle rocce che possono avvenire nel ciclo litogenetico • spiegare come è possibile ricostruire le caratteristiche paleogeografiche dallo studio delle facies sedimentarie • applicare i principi della stratigrafia per determinare la datazione relativa di strati che compaiono in una sezione geologica • descrivere una successione sedimentaria tipica di una trasgressione e una successione sedimentaria tipica di una regressione • individuare in una sezione geologica discordanze angolari e lacune stratigrafiche • indicare i fattori che influiscono sul comportamento elastico o plastico delle rocce • descrivere gli effetti del tempo di applicazione di una forza deformante a una roccia sul comportamento fragile o duttile della roccia stessa • correlare la presenza di faglie normali e inverse a fenomeni crostali rispettivamente distensivi e compressivi • indicare i casi in cui gli strati più vecchi di una piega si sovrappongono a quelli più giovani • indicare i casi in cui la formazione di una piega provoca inversione degli strati • descrivere il processo di ricoprimento di un continente da parte di una falda • interpretare la presenza di strati di sedimenti marini corrugati e inclinati a quote di migliaia di metri • spiegare come può essere ricostruito l’andamento dei corpi rocciosi di una data area • spiegare perché le masse magmatiche tendono a risalire verso la superficie • indicare i fattori che influenzano la viscosità dei magmi • descrivere il comportamento dei gas contenuti nel magma all’abbassamento della pressione • correlare le caratteristiche dei diversi tipi di eruzione all’abbondanza di silice e alla presenza di gas nel magma • indicare le differenze tra eruzioni centrali e lineari, distinguendo il caso di magmi basaltici e magmi felsici • descrivere le principali manifestazioni gassose che caratterizzano le ultime fasi 4 dell’attività vulcanica • correlare le caratteristiche dell’attività vulcanica alle strutture crostali alle quali si accompagna • ricordare che i vulcani sono distribuiti sulla superficie terrestre in modo non casuale, addensati lungo fasce allungate • chiarire perché i terremoti sono fenomeni tettonici • distinguere tra comportamento plastico e comportamento elastico di un materiale • esporre la teoria del rimbalzo elastico • spiegare perché ogni area sismica ha un proprio specifico periodo di ritorno • indicare le differenze e le somiglianze tra i diversi tipi di onde sismiche • descrivere il funzionamento di un sismografo • spiegare come è possibile determinare la posizione dell’epicentro di un terremoto dall’analisi dei sismogrammi rilevati in almeno tre diverse stazioni sismologiche • distinguere tra magnitudo e intensità di un terremoto • indicare quale rapporto di energia liberata si ha tra due terremoti dei quali è fornito il valore di magnitudo • chiarire l’importanza della sismologia nello studio dell’interno della Terra • descrivere il modello a strati concentrici del pianeta • spiegare come può essere individuata una superficie di discontinuità all’interno della Terra • indicare quali sono i criteri che portano alla distinzione in crosta e mantello e nucleo, oppure in litosfera, astenosfera e mesosfera • indicare le principali aree del pianeta sede di attività sismica • discutere i dati che spingono a ritenere che l’interno della Terra abbia caratteristiche diverse dalle rocce crostali • descrivere le caratteristiche fisiche degli involucri che formano la Terra • indicare i dati sperimentali che fanno ritenere che il mantello sia composto di peridotite • esporre i dati che fanno ritenere che il nucleo sia composto da una lega di ferro, nichel e silicio • spiegare perché non sono attendibili i valori di temperatura per l’interno della Terra ottenibili dalla semplice estrapolazione del gradiente termico • interpretare la curva della geoterma, correlandone le caratteristiche alle informazioni sull’interno della Terra deducibili dalla sismologia • spiegare l’origine del calore interno della Terra • descrivere le caratteristiche del flusso di calore nei continenti e nei fondi oceanici • spiegare perché il modello della barra magnetica non è sostenibile per spiegare il campo magnetico terrestre • discutere il modello della dinamo autoeccitante per spiegare le caratteristiche del campo magnetico terrestre • spiegare come è stata costruita la scala stratigrafica paleomagnetica • spiegare come si possono ricavare indicazioni sulla posizione del polo nord magnetico in epoche passate dallo studio del paleomagnetismo delle rocce di diversi continenti • chiarire le differenze tra crosta continentale e crosta oceanica • utilizzare il principio dell’isostasia per descrivere le diverse caratteristiche della crosta continentale e della crosta oceanica • spiegare con esempi i fenomeni di aggiustamento isostatico che interessano vaste aree della superficie terrestre • spiegare perché si ritiene che a particolari condizioni il comportamento delle rocce del mantello possa essere considerato plastico • discutere gli argomenti geofisici, geologici, paleontologici, paleoclimatici che Wegener portava a sostegno della propria teoria • indicare i maggiori ostacoli alla accettazione della teoria proposta da Wegener • descrivere la morfologia dei fondali oceanici • descrivere l’andamento topografico tipico delle dorsali medio-oceaniche • interpretare le caratteristiche delle dorsali oceaniche come il risultato di un flusso ascendente di magma in corrispondenza della rift valley • descrivere l’andamento dell’asse delle dorsali medio-oceaniche e la topografia delle zone di frattura • esporre l’ipotesi dell’espansione dei fondali oceanici e citare le prove che la sostengono • interpretare le caratteristiche delle fosse oceaniche come il risultato della subduzione di crosta oceanica in corrispondenza della fossa • indicare le conseguenze delle inversioni di polarità sulla magnetizzazione delle rocce • spiegare perché lo studio delle anomalie magnetiche dei fondali oceanici rafforza l’ipotesi dell’espansione dei fondali oceanici 5 • indicare le differenze tra faglie trascorrenti e faglie trasformi • descrivere l’andamento dell’età della crosta oceanica in funzione della distanza dalle dorsali medio-oceaniche • indicare come può essere spiegato il fatto che gli oceani sono sempre esistiti sul pianeta, ma quelli attuali non contengono sedimenti di età superiore a 160 ÷170 milioni di anni • correlare i diversi tipi di margini tra le placche con il movimento relativo delle placche • correlare le zone ad alta sismicità con i confini tra le placche • spiegare perché la crosta continentale non può essere riassorbita nel mantello • descrivere il processo di orogenesi secondo la teoria della tettonica delle placche • descrivere le strutture originate dai processi di subduzione che avvengono in corrispondenza delle fosse oceaniche • spiegare perché nella collisione tra placche con crosta continentale si ha un forte ispessimento della crosta • descrivere le conseguenze dell’ispessimento crostale in termini di equilibrio isostatico • spiegare in che cosa consistono le tracce delle più antiche catene montuose e in quali parti dei continenti queste tracce possono essere individuate • paragonare la sequenza delle ofioliti a quella della crosta oceanica • interpretare l’associazione di ofioliti, mélanges tettonici e scisti blu • descrivere la struttura dei sistemi arco-fossa • descrivere il processo di apertura di un nuovo bacino oceanico • spiegare l’evoluzione delle aree continentali secondo la teoria del ciclo di Wilson • correlare le caratteristiche dell’attività vulcanica con i diversi tipi di margini di placca • distinguere i quattro diversi tipi di zone sismiche • descrivere le diverse teorie sul meccanismo responsabile del movimento delle placche • spiegare perché si ritiene che le lave dei punti caldi non abbiano la stessa origine delle lave degli altri fenomeni vulcanici • descrivere la dinamica del mantello in base ai dati ottenuti attraverso la tomografia sismica • discutere il ruolo del fattore tempo nei processi geologici Modulo 4 – L’ATMOSFERA ED IL CLIMA (PERIODO: MAGGIO) Ore di lezione in Argomento aula Composizione e suddivisione dell’atmosfera 1 Radiazione solare e bilancio termico del sistema 1 Terra Temperatura, pressione ed umidità 1 Circolazione dell’atmosfera e tempo meteorologico 1 Umidità e precipitazioni 1 La climatologia 1 Caratteristiche e distribuzione geografica dei climi 1 VERIFICHE, RIPASSO E RECUPERO 3 ORE TOTALI 10 Ore di lezione in laboratorio - Ore di lezione in aule speciali - Ore totali 1 1 1 1 1 1 1 3 10 Competenze: • analizzare la composizione dell’atmosfera in termini di gas; • riconoscere i vari strati di cui è composta l’atmosfera; • analizzare le principali caratteristiche dell’atmosfera; • interpretare la distribuzione e le caratteristiche delle principali fasce climatiche. Contenuti • Atmosfera: struttura e suddivisione • La radiazione solare • La temperatura dell’aria • La pressione atmosferica e i venti Strumenti didattici adottabili • Lezione frontale • Libro di testo • CD ROM e audiovisivi • Lucidi • Riviste specializzate Indicatori delle competenze • descrivere la composizione dell’atmosfera e la sua struttura • discutere il ruolo fondamentale dell’atmosfera terrestre e correlarlo con le altre sfere geochimiche e con la biosfera • discutere l’importanza dell’energia solare • analizzare l’effetto dei gas serra sull’equilibrio termico terrestre • spiegare cos’è il bilancio radiativo • analizzare le modalità con cui avviene il riscaldamento dell’atmosfera 6 • La circolazione generale dell’atmosfera • L’umidità dell’aria e le precipitazioni • Il tempo atmosferico e le perturbazioni cicloniche • I climi, le rocce, gli organismi e l’esistenza dei suoli • Attività di laboratorio • discutere le modalità di utilizzo dell’energia solare • conoscere la differenza tra fotovoltaico e termico solare • descrivere i fattori che influiscono sulle temperatura dell’aria • descrivere come varia la pressione atmosferica con l’altitudine • conoscere la strumentazione utilizzata per la misura della pressione atmosferica • conoscere l’unità di misura S.I. della pressione atmosferica • descrivere le modalità con cui si originano i venti • analizzare i fattori con cui si genera la circolazione generale dell’aria nella troposfera • discutere le modalità di utilizzo dell’energia eolica • conoscere la strumentazione utilizzata per la misura della velocità dei venti • descrivere la funzione del vapor acqueo nell’aria e la sua importanza • conoscere la strumentazione utilizzata per la misura dell’umidità • descrivere i meccanismi alla base delle precipitazioni e delle perturbazioni • conoscere la strumentazione utilizzata per la misura della pioggia • analizzare i diversi fattori pedogenici • saper descrivere il profilo pedologico tipo • analizzare le modalità di formazione dei suoli • analizzare i diversi biomi ANCONA, 20 OTTOBRE 2009 7