16 giugno 2002
Convegno dell’Agorà
Tutti i miti e le leggende dell’area dello Stretto
Fervono gli ultimi preparativi per la sesta edizione del convegno “Miti e leggende
nell’Area dello Stretto” organizzato dal Circolo Culturale L’Agorà, presieduto da
Gianni Aiello, che si svolgerà martedì 18 giugno alle ore 18,00 presso la Sala
convegni del Tempio della Vittoria. Dopo l’introduzione di Gianni Aiello la parola
verrà data al noto filoelleno Franco Mosino che intratterrà l’uditorio con una tematica
alquanto suggestiva avente come tema “Cultura dei coloni Calcidesi in Occidente e
l’Odissea”. Franco Mosino tratterà la questione Omerica con nuove riflessioni e
nuove suggestioni che spingono il valido grecista, circa l’Odissea. Nell’Iliade il
paesaggio e l’animo del compositore propendono per una vicenda di guerra terrestre,
un lungo assedio, mentre l’Odissea è tutt’altro: il paesaggio è il mare, è l’arcipelago,
è Itaca, è lo Stretto di Messina, è la Sicilia, è la dimora di Eolo, re dei venti. Mare,
coste lontane, litoranei e scenari mai visti, che si allontanano, isole abitate da donne
misteriose, spelonche di giganti favolosi con un solo occhio. Trionfa la fantasia,
trionfa il mito, trionfa soprattutto un uomo, l’eroe Ulisse, il cui ritorno (nostos) è il
movente di tutta l’azione. Non vi sarebbe fascino nel viaggio, né motivo per
viaggiare, se non vi fosse un luogo ad attendere il nostro ritorno. Kalos nostos (Buon
ritorno).
16 giugno 2002
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Sesta edizione del convegno
Miti e leggende nell’Area dello Stretto
FERVONO gli ultimi preparativi per la sesta edizione del convegno “Miti e leggende
nell’Area dello Stretto” organizzato dal Circolo Culturale L’Agorà, presieduto da
Gianni Aiello, che si svolgerà martedì 18 giugno alle ore 18 presso la Sala convegni
del Tempio della Vittoria. Dopo l’introduzione di Gianni Aiello la parola verrà data
al noto filoelleno Franco Mosino che intratterrà l’uditorio con una tematica alquanto
suggestiva avente come tema “Cultura dei coloni Calcidesi in Occidente e l’Odissea”.
Franco Mosino tratterà la Questione Omerica con nuove riflessioni e nuove
suggestioni circa l’Odissea. Nell’Iliade il paesaggio e l’animo del compositore
propendono per una vicenda di guerra terrestre, un lungo assedio, mentre l’Odissea è
tutt’altro: il paesaggio è il mare, è l’arcipelago, è Itaca, è lo Stretto di Messina, è la
Sicilia, è la dimora di Eolo, re dei venti. Mare, coste lontane, litoranei e scenari mai
visti, che si allontanano, isole abitate da donne misteriose, spelonche di giganti
favolosi con un solo occhio. Trionfa la fantasia, trionfa il mito, trionfa soprattutto un
uomo, l’eroe Ulisse, il cui ritorno (nostos) è il movente di tutta l’azione.