Il timpanogramma è un esame che permette di precisare il comportamento dinamico dell'orecchio medio sottoposto a variazioni di pressione aerea. Sostanzialmente, possiede una indiscutibile utilità nella diagnosi di alcune malattie dell'orecchio medio e della tuba di Eustachio. Dal punto di vista tecnico, le variazioni di impedenza acustica (cioè l'insieme delle resistenze acustiche del sistema timpano-ossiculare) a cui soggiace lo stesso complesso timpano-ossiculare a seguito di ben definite variazioni di pressione positive e negative vengono rappresentate su di un sistema di assi cartesiani, dando luogo al timpanogramma (cioè ad un tracciato a forma di curva più o meno pronunciata). Essenzialmente, si distinguono tre tipi di tracciati timpanometrici, più altri due decisamente meno frequenti: Curva di tipo A: è un tracciato che si ottiene esaminando un orecchio normale ed in qualsiasi affezione auricolare che non alteri sensibilmente la membrana timpanica (come nell'otosclerosi o nella discontinuità della catena ossiculare). Assume forma simmetrica e descrive graficamente una V rovesciata. Curva di tipo B: è rappresentata da un tracciato timpanometrico piatto che indica la completa rigidità del sistema timpano-ossiculare come può verificarsi nel glue ear (otite media con effusione), nelle otiti di tipo muco-gelatinoso, adesivo, siero-mucoso ed essudativo, nelle forme avanzate di timpanosclerosi ed in condizioni di anelasticità della membrana timpanica quale esito di pregressi episodi flogistici. Curva di tipo C: è caratterizzata da un tracciato il cui picco si reperta a valori di pressione endotimpanica negativa; questo tipo di tracciato evidenzia una patologia tubarica. Curva di tipo D: è caratterizzata da un tracciato ad andamento a W. Curva di tipo E: è caratterizzata da un tracciato a gobba di cammello. Dunque, nel caso in oggetto è stato evidenziato un tracciato timpanometrico di tipo B (cioè piatto) e questo depone per un otite non ancora perfettamente guarita, in cui cioè all'episodio acuto verificatosi tempo prima è residuato un versamento endotimpanico. Infatti, generalmente, più il picco del tracciato timpanometrico è arrotondato (o alla fine assente, cioè piatto), maggiore è la probabilità che sia presente un versamento nella cavità dell'orecchio medio. Però tale situazione, (avvalorata dal timpanogramma piatto) a distanza di circa un mese da un episodio di otite media acuta si verifica con una certa frequenza e non rappresenta ancora una condizione necessariamente patologica, tuttavia necessita di controlli clinici ravvicinati (perché può predisporre alla ricadute di otite e determinare danni uditivi) e di un timpanogramma di controllo a distanza di un altro mese. Nel frattempo, può essere utile mettere in atto una serie di accorgimenti atti a ripristinare la pervietà della tuba di Eustachio per agevolare il deflusso delle secrezioni dall'orecchio medio: quindi non solo cure termali, ma anche cortisonici e mucolitici (per via inalatoria) e vasocostrittori nasali. Per completezza, spieghiamo che il Politzer è di una particolare tecnica terapeutica che consiste nell'insufflare gas solfureo nella cavità timpanica attraverso la manovra di Politzer (deglutizioni a narici chiuse con conseguente aumento della pressione dell'aria nel rinofaringe). In questa maniera si provoca l'apertura della tuba di Eustachio e la conseguente penetrazione del gas nel cavo timpanico.