Finanza aziendale Stephen Ross, David Hillier, Randolph Westerfield, Jeffrey Jaffe, Bradford Jordan, © 2012, The McGraw-Hill Companies srl Caso di studio del capitolo 10 Un lavoro in West Coast Yachts, Parte 2 1. Si dovrebbe allocare una somma minima all’azione dell’azienda. Il principio della diversificazione suggerisce di tenere un portafoglio eterogeneo. Investendo pesantemente nell’azione dell’azienda non si crea un portafoglio diversificato. Per giunta, anche il reddito proviene dall’azienda. Se quest’ultima dovesse entrare in crisi, i dipendenti perderebbero il posto o lavorerebbero a orario ridotto. In questo caso l’investimento andrebbe in fumo, ma si ridurrebbe anche il reddito. Basta guardare a quello che hanno passato i dipendenti di Enron o di WorldCom per capire a quali problemi si potrebbe andare incontro investendo nell’azione dell’azienda per cui si lavora. Vi si potrebbe allocare al massimo un 5-10% del portafoglio. 2. Questo non è il portafoglio meno rischioso in assoluto. Aggiungendo delle azioni, un asset più a rischio, il rischio complessivo del portafoglio diminuirà. Lo dimostreremo nei problemi successivi. 3. Possiamo usare le equazioni per il rendimento atteso del portafoglio e per la deviazione standard del portafoglio, vale a dire: E(RP) = wEE(RE) + wDE(RD) σP = (w 2E σ 2E + w 2D σ 2D + 2wEwDσEσDρD,E)1/2 Usando queste equazioni e dei pesi di portafoglio che vanno da zero a 100 a intervalli del 10%, otteniamo i seguenti rendimenti attesi e le seguenti deviazioni standard: Peso del fondo azionario 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Rendimento atteso Deviazione standard del portafoglio del portafoglio 9.67% 10.8300% 9.89% 10.1531% 10.11% 9.7319% 10.32% 9.6001% 10.54% 9.7693% 10.76% 10.2247% 10.98% 10.9305% 11.20% 11.8420% 11.41% 12.9158% 11.63% 14.1149% 11.85% 15.4100% Finanza aziendale Stephen Ross, David Hillier, Randolph Westerfield, Jeffrey Jaffe, Bradford Jordan, © 2012, The McGraw-Hill Companies srl Il grafico del set di opportunità dei portafogli fattibili apparirà molto simile a questo: 14.00% 12.00% 10.00% 8.00% Portfolio expected return 6.00% 4.00% 2.00% 0.00% 0.0000% 2.0000% 4.0000% 6.0000% 8.0000% 10.0000% 12.0000% 14.0000% 16.0000% 18.0000% Portfolio standard deviation 4. Adesso possiamo usare il Solver per massimizzare questa espressione modificando il peso nella cella-input “peso dell’azione”. Il vincolo è l’eguaglianza tra la deviazione standard del portafoglio e la deviazione standard del fondo obbligazionario. Con il Solver, i pesi del fondo azionario ad alta capitalizzazione e del fondo obbligazionario in questo portafoglio sono rispetivamente: wE = 0.5459 wD = 0.4541 Il rendimento atteso e la deviazione standard di questo portafogli sono pertanto: E (R) = 0.5459 + 0.4541 (0.0967) R(R) = 0.1086 o 10.86% σ = [0.54592 (0.1541)2 (0.1083)2 + 2 (0.5459) (0.4541) (0.1541) (0.1083) (0.27)]1/2 σ = 0.1083 o 10.83% È esattamente la stessa deviazione standard del fondo obbligazionario, ma il rendimento atteso è superiore di oltre un punto percentuale. Finanza aziendale Stephen Ross, David Hillier, Randolph Westerfield, Jeffrey Jaffe, Bradford Jordan, © 2012, The McGraw-Hill Companies srl 5. Per trovare il peso di ognuno degli asset che compongono il portafoglio a varianza minima, partiamo dall'equazione per la varianza del portafoglio. Se S rappresenta il fondo azionario ad alta capitalizzazione e B rappresenta il fondo obbligazionario, la varianza di un portafoglio composto da due asset è: 2 σ P = w S2 σ S2 + w 2B σ 2B + 2wSwBσSσBρS,B Poiché la somma dei pesi deve dare uno, possiamo scrivere la varianza del portafoglio come: σ 2P = w S2 σ S2 + (1 – wS)2σ 2 B + 2wS(1 – wS)σSσBρS,B Per trovare il minimo per ogni funzione, troviamo la derivata e poniamo la derivata uguale a zero. Trovando la derivata della funzione di varianza, ponendola uguale a zero e risolvendo per il peso del fondo azionario, troviamo: wS = (σ2B – ρS, B)/(σ2S + σ2B – 2 ρS, B) Usando questa espressione, troviamo il peso del fondo azionario, che deve essere: wS = (0.10832 - 0.27)/[0.15412 + 0.10832 – 2 (0.27)] wS = 0.2729 Di conseguenza, il peso del fondo obbligazionario è: wB = 1 - wS wB = 1 – 0.2729 wB = 0.7271 Il rendimento atteso di questo portafoglio è: E (R) = 0.2729 (0.1185) + 0.7271 (0.0967) E (R) = 0.1026 o 10.26% La varianza del portafoglio è: σ 2P = w S2 σ S2 + w 2B σ 2B + 2wSwBσSσBρS,B σ 2P = (.27292)(.15412) + (.72712)(.10832) + 2(.2729)(.7271)(.1541)(.1083)(.27) σ 2P = .009758 E la deviazione standard è: σ = 0.0097581/2 σ = 0.09878 o 9.88 % In presenza di questi rendimenti e di queste varianze, il portafoglio a varianza minima è importante perché nessun investitore terrebbe ma è un portafoglio con un peso superiore in Finanza aziendale Stephen Ross, David Hillier, Randolph Westerfield, Jeffrey Jaffe, Bradford Jordan, © 2012, The McGraw-Hill Companies srl obbligazioni. Se l'investitore accresce il peso delle obbligazioni sul portafoglio, il rischio aumenta e rendimento atteso diminuisce. Il risultato è illustrato nel problema 4. 6. Possiamo trovare il portafoglio ottimale di Sharpe con l'utilizzo del Solver. Per usare il Solver, inseriamo l’indice di Sharpe in una cella. L'indice di Sharpe è: Indice di Sharpe = E (R) – Rf/σ Dobbiamo tener presente inoltre che il peso del debito nel portafoglio è uno meno il peso dell'equity. Sostituendo le equazioni per il rendimento atteso del portafoglio e per la deviazione standard del portafoglio, otteniamo: Indice di Sharpe = w E E(R E ) + (1 − w E )E(R D ) − R f (w 2E σ 2E + (1 − w E ) 2 σ 2D + 2w E (1 − w E )σ E σ D ρ E, D )1 / 2 Adesso possiamo usare il Solver per massimizzare questa espressione modificando il peso della voce inserita nella cella "azioni". Per rispondere alla domanda occorre stimare il tasso corrispondente al rischio zero, e gli studenti dovrebbero effettuare direttamente una ricerca. In questo esempio assumeremo che il tasso corrispondente al rischio zero sia 3,8%. In questo modo, il peso dell'equity nel portafoglio ottimale di Sharpe è 39.37%. Questo problema si può anche risolvere direttamente. L'obiettivo è massimizzare l'indice di Sharpe, perciò possiamo usare la relativa espressione, porre la derivata uguale a zero e risolvere per il peso dell'equity (o del debito). In questo modo, l'espressione che dà il peso dell'equity nel portafoglio ottimale di Sharpe è: wE = [E(R E ) − R f ]σ 2D − [E(R D ) − R f ]σ E σ D ρ E,D [E(R E ) − R f ]σ 2D + [E(R D ) − R f ]σ 2E − [E(R) E − R f + E(R) D − R f ]σ E σ D ρ E,D Con questa equazione, scopriamo che il peso dell'equity nel portafoglio ottimale di Sharpe è: wE = [.1185 − .038].10832 − [.0967 − .0380](.1541)(.1083)(.27) [.1185 − .0380].1083 2 + [.0967 − .0380].15412 − [.1185 − .0380 + .0967 − .0380](.1541)(.1083)(.27) WE = 0.3973 E il peso del debito è: wD = 1 – 0.3973 wD = 0.6027 Il rendimento atteso e la deviazione standard per il portafoglio ottimale di Sharpe sono dunque: E (R) = 0.3973 (0.1185) + 0.6027 (0.0967) E (R) = 0.1054 o 10.54% Finanza aziendale Stephen Ross, David Hillier, Randolph Westerfield, Jeffrey Jaffe, Bradford Jordan, © 2012, The McGraw-Hill Companies srl σ = [0.39732 (0.1541)2 + 0.60272 (0.1083)2 + 2 (0.3973) (0.6027) (0.1541) (0.1083) (0.27)]1/2 σ = 0.1008 o 10.08% L’indice di Sharpe del portafoglio ottimale di Sharpe è: Indice di Sharpe = 0.1054 – 0.0380/0.1008 Indice di Shape = 0.6681 Il portafoglio ottimale di Sharpe è il miglior portafoglio a rischio per tutti gli investitori perché genera un rapporto ricompensa-rischio più alto rispetto a qualunque altro portafoglio. Se si traccia una linea tra il tasso corrispondente al rischio zero e il portafoglio ottimale di Sharpe, si vede la miglior combinazione di portafogli a disposizione di ogni singolo investitore. Gli investitori possono modificare il livello di rischio modificando la percentuale del proprio investimento nell'asset totalmente privo di rischio e nel portafoglio ottimale di Sharpe. Questa linea è la SML, o linea del mercato azionario.