Esame ostetrico L’esame obiettivo consta di diverse fasi: 1. ESAME GENERALE Prevede l’osservazione della donna a livello strutturale: Colorito Controllo del seno Presenza di varici, emorroidi, edemi Funzionalità visiva Alvo e diuresi Peso PA prima della gravidanza Indice di Brocà: evidenzia precocemente il rischio di diabete e/o cardiopatie. Peso reale della donna diviso i centri menti di altezza escluso il metro per 100. Es. Kg 85:65 (1,65 h) x 100. L’indice risulta nella norma tra 80 e 120 2. PALPAZIONE Con la palpazione addominale si può apprezzare il livello raggiunto dal fondo uterino e la presenza di eventuali masse dolenti. Il livello massimo del fondo uterino è raggiunto alla 38a settimana di gravidanza. Successivamente, sia per l’iniziale impegno della parte presentata, sia per il rilassamento delle pareti addominali, si verifica un abbassamento di 2-3 cm o poco più. Dopo la 26a-28a settimana si possono stabilire alcuni dati importanti applicando le 4 manovre di Leopold. Quando il fondo dell’utero raggiunge l’ombelicale trasversa la gravidanza è al 6° mese. Inoltre dopo il 3° mese l’utero diventa extra pelvico. 3a 2a 1a LINEA SOPRAOMBELICALE LINEA OMBELICALE TRASVERSA LINEA SOTTOMBELICALE 1a 2a 3a METODO PER STABILIRE L’EPOCA DI GRAVIDANZA Per determinare l’epoca di gravidanza è utile prendere un metro da sarta e misurare la distanza tra la sinfisi pubica e il fondo uterino. A questo valore aggiungiamo 2 cm ed otteniamo il numero delle settimane di gestazione. D.S.F. + K = W 3. PERCUSSIONE La percussione è una tecnica impiegata per studiare le condizioni di organi sulla base delle caratteristiche del suono prodotto percuotendo con uno o più dita, a piccoli colpi, una determinata regione cutanea, sotto la quale sono situati i visceri in esame. Il suono prodotto può essere timpanico se abbiamo la presenza di aria, o ottuso se è presente liquido o massa. La percussione si rivela importante nella diagnosi dell’ascite, cioè del versamento di liquido nella cavità addominale, tipico dei tumori all’ovaio. 4. AUSCULTAZIONE L’auscultazione in semeiotica ostetrica viene eseguita per apprezzare i suoni (battito cardiaco fetale) ed i rumori (movimenti) del feto. Per eseguirla si utilizzano strumenti specifici quali lo STETOSCOPIO DI PINARD, che permette di individuare il b.c.f. non prima della 20a-22a settimana, od il rilevatore ad ultrasuoni (effetto Doppler), che permette di percepire il battito già verso la 10 a12a settimana. Il focolaio di massima intensità corrisponde di regola al lato verso cui è rivolto il dorso del feto. La frequenza del b.c.f. in condizioni normali è compresa tra 120 e 160 battiti al minuto. E’ utile ascoltare in contemporanea anche il battito della donna perché può capitare che quello che si sta ascoltando sia il battito uterino e non quello fetale. Usando il fonendoscopio, inoltre, è possibile sentire se ci sono movimenti intestinali specie nella donna che ha subito interventi. 5. ISPEZIONE ED ESPLORAZIONE VAGINALE L’ispezione consiste nell’osservazione della paziente. Il medico confermerà la presenza di: Modificazioni cutanee e mammarie; Colorazione livida-cianotica delle mucose visibili dei genitali esterni(Segno di Jacquemier); Edemi alle caviglie; Cicatrici dovute ad interventi precedenti; Iperpigmentazione della linea alba (linea nigra); Aumento del volume addominale; Applicando lo speculum si confermerà l’esistenza di leucorrea gravidica e, osservando la portio, si noterà il suo colorito cianotico. L’esplorazione ostetrica viene praticata per via vaginale, previo svuotamento della vescica, e viene denominata “ esame pelvico bimanuale”. La donna deve essere posta in posizione ginecologica (litotomica). Calzati i guanti, è necessario divaricare con due dita della mano sinistra le grandi e le piccole labbra. A questo punto bisogna introdurre delicatamente uno o due dita della mano opposta in vagina. L’altra mano deve essere quindi posizionata sul fondo uterino. Nel primo trimestre con la visita si apprezza la sofficità delle pareti vaginali, e se si divaricano le dita nei fornici vaginali si apprezzano le pareti sporgenti dell’utero e il polso vaginale (segno di Osiander). La portio e l’istmo sono più soffici (segno di Hegar). ROLL OVER TEST Si effettua per vedere se una donna è a rischio di gestosi. Si misura la PA sul fianco sinistro e poi supina, per osservare la differenza tra le PAD. Una differenza = 20 rappresenta un rischio e quindi l’ostetrica dovrà intervenire modificando la dieta e prevedendo controlli più assidui. PELVIMETRIA ESTERNA ED INTERNA La pelvimetria esterna si esegue attraverso tre metodiche: il pelvimetro di Baudeloque, il metro a nastro e la losanga del Michaelis. Il pelvimetro di Baudeloque era uno strumento usato in passato dalle ostetriche; aveva forma di compasso con piastrina graduata e con estremi liberi a bottone per misurare i diametri esterni del bacino. Il metro a nastro viene fatto passare sull’apofisi spinosa della V vertebra lombare, sulle fosse iliache esterne, sopra i grandi trocanteri e sul margine superiore della sinfisi pubica. La losanga del Michaelis è rappresentata dalle linee immaginarie che congiungono l’apofisi spinosa della V vertebra lombare, le due fossette lombari e l’inizio del solco tra le natiche. Nei bacini normali quello che si ottiene è un rombo regolare. La pelvimetria interna avviene manualmente secondo la progressione: palpazione del coccige palpazione della superficie anteriore del sacro palpazione delle spine ischiatiche ai lati valutazione della consistenza e dell’elasticità delle parti molli MANOVRE DI LEOPOLD La 1a MANOVRA DI LEOPOLD consiste nel determinare il livello raggiunto dal fondo uterino. L’ostetrica, rivolta verso la testa della paziente, pone le mani con il margine ulnare sull’addome della donna cercando di identificare esattamente il fondo uterino. Palpando accuratamente si riesce ad identificare quale grossa parte fetale è situata a livello del fondo. La 2a MANOVRA DI LEOPOLD consente di stabilire se il feto è in situazione longitudinale, trasversa od obliqua. Le due mani dell’esaminatore vengono messe a piatto lateralmente all’utero e si cerca di avvicinarle verso la linea mediana. L’avvicinamento è possibile quando il feto è in posizione longitudinale, mentre non è possibile quando il feto è in posizione obliqua o trasversa. Facendo scorrere le due mani dall’alto in basso e viceversa ed esercitando una live pressione si avverte dal lato ventrale del feto la presenza di irregolarità dovute alle piccole parti (arti superiori ed inferiori); invece dal lato del dorso fetale si apprezza una superficie convessa e liscia. La 3a MANOVRA DI LEOPOLD si esegue con una sola mano e consiste nell’afferrare fra pollice da un lato e indice e medio dall’altro la parte presentata del feto al di sopra della sinfisi pubica. E’ possibile così riconoscere se la parte presentata è liberamente mobile (ballottabile) al di sopra dell’ingresso pelvico oppure se è già iniziato il suo impegno. La 4a MANOVRA DI LEOPOLD viene eseguita dall’operatore rivolto verso i piedi della paziente. Egli affonda la punta delle dita di ambedue le mani dall’esterno all’interno lungo il contorno dello stretto superiore, tra questo e la parte presentata. E’ possibile capire il grado di discesa della parte presentata. Tramite l’esplorazione vaginale è possibile valutare la presentazione e la posizione del feto. Per diagnosticare il grado di penetrazione della parte presentata nella pelvi (impegno) si utilizzano sia la 3a che la 4a manovra di Leopold, oltre che l’esplorazione vaginale. La progressione può essere espressa come una frazione: 5/5 al di sopra del piano dello stretto superiore significa che la testa è completamente palpabile (MOBILE), 4/5 significa che è ADATTATA, 3/5 è TENDENTE ALL’IMPEGNO, a 2/5 l’IMPEGNO è INCOMPLETO, ad 1/5 avviene l’IMPEGNO vero e proprio e a 0/5 la testa è PROFONDAMENTE IMPEGNATA La 5a MANOVRA DI LEOPOLD o MANOVRA DI ZANGEMEISTER si esegue ponendo le due mani a piatto sul ventre della donna, una al di sopra della sinfisi e l'altra al di sopra della testa fetale. Se la mano appoggiata sulla testa è lievemente più bassa della mano appoggiata sul pube, non vi è sproporzione; se le due mani sono sul medesimo piano, vi è un modesto grado di sproporzione ed il parto per le vie naturali dovrebbe essere ancora possibile; se la mano appoggiata sulla testa è a livello superiore della mano appoggiata sulla sinfisi, vi è un notevole grado di sproporzione ed il parto per le vie naturale non è possibile. REGOLA DI JOHNSON Viene applicata per conoscere il peso del neonato. Alla 38° ws si procede alla misurazione sinfisifondo e si sottrae un numero corrispondente al grado di impegno: testa fetale fuori dalla pelvi = -13 testa fetale adagiata = -12 testa fetale adattata = -11 Il risultato della sottrazione viene moltiplicato per 155 e viene considerato il 10% in più o in meno del totale ES: 38-13=25 x 155= 3875 gr + o – 10%