TECNOLOGIA _Il futuro del video_nuovoTV_Servizi vari 23/02/17 13.01 Pagina 34 DALL’EGEMONIA DEI VIDEO TELEVISIVI TRASMESSI SECONDO UNA LOGICA TOP DOWN, ALLA PROLIFERAZIONE DI VIDEO DIGITALI CHE OGNUNO DI NOI PUÒ PRODURRE E TRASMETTERE PEER TO PEER. E LA PUBBLICITÀ CAMBIERÀ DI CONSEGUENZA, DIVENTANDO SEMPRE PIÙ MIRATA E ON DEMAND. DI GIANNI MARTINELLI IL FUTURO DEL VIDEO Sembrano ormai passati secoli da quando, nel lontano 1979, un gruppo britannico di musica pop cantava ‘Video killed the radio star’. Allora, era la radio a essere sotto attacco dalla televisione, e molti analisti pensavano che fosse destinata all’estinzione. Questa previsione, per fortuna, non si è rivelata esatta e oggi la radio gode ancora di ottima salute ed è un mezzo in espansione. Oggi, al contrario, ad essere sotto attacco è la stessa televisione generalista che deve fare i conti con l’esplosione del web, del mobile, e delle numerose altre piattaforme di televisione on demand. Se negli anni Ottanta e Novanta il video è stato trasmesso unicamente dai brodcast televisivi, oggi il panorama è decisamente cambiato. I punti di contatto con gli utenti sono esplosi: si possono vedere video digitali online sul proprio smartphone, sui tablet, nella cartellonistica outdoor, ecc. Tutto questo modifica, ovviamente, il modo di fare pubblicità e abbiamo appunto chiesto a uno dei più importanti e famosi pubblicitari italiani, Lorenzo Marini, di spiegarci come saranno i messaggi video del futuro. “Per capire cosa sta succedendo oggi nel mondo del video”, osserva Lorenzo Marini, “è necessario studiare il rapporto, sempre più complesso e variegato, tra la televisione tradizionale e quella on demand. La televisione, fino a poco tempo fa, era unicamente un contenitore di format, oggi deve diventare un fornitore di contenuti. Il campo di battaglia sarà tra chi ha un prodotto bello e vincente da veicolare per cui gli utenti sono disposti a spendere e chi, al TV Key 328 Lorenzo Marini, Presidente e Art Director di Lorenzo Marini Group. Mauro Miglioranzi, Amministratore Unico e Direttore Creativo esecutivo di Cooee. 34 contrario, si affida al retaggio del passato e pensa a guadagnare solo vendendo la pubblicità. Quest’ultima, però, è una strategia destinata alla sconfitta. Gli utenti sono cambiati e il messaggio pubblicitario non può più essere unilaterale e uguale per tutti, la personalizzazione del video diventerà un must imprescindibile. Già oggi Sky, con notevole spirito innovativo, ha deciso di mandare in onda spot diversi a seconda delle diverse città italiane. Se vivo a Milano vedrò un certo video, se sono a Roma ne vedrò un altro. Questa è la scelta vincente, la comunicazione del futuro sarà sempre di più ad hoc e targettizzata”. “I video del futuro”, conclude Lorenzo Marini, “saranno sempre di più personalizzati e le agenzie creative dovranno essere sempre di più flessibili per cercare di capire i bisogni dei clienti e rispondere di conseguenza a esigenze sempre diverse. Una campagna pubblicitaria di un cliente non può più essere la stessa se viene pubblicata sulla rivista Wired o sul magazine Chi perché i rispettivi lettori sono troppo differenti tra loro. La carta, però, è un mezzo statico mentre con i video è possibile riuscire a selezionare in modo migliore il target. Se penso alle campagne del futuro mi piace pensare a una formula matematica: 50% di parte fissa e 50% di parte variabile che si deve adattare al mezzo che la ospita. I video del futuro saranno sempre di più fatti in casa, la logica top down è destinata al declino mentre esploderà il peer to peer, tutti noi possiamo diventare delle emittenti di video”. TECNOLOGIA _Il futuro del video_nuovoTV_Servizi vari 23/02/17 13.01 Pagina 35 Secondo i dati presentati all’ultimo IAB Forum il video advertising chiuderà quest’anno con una crescita che potrebbe superare il +30% rispetto al 2015 e rappresenterà un quarto del totale advertising online. VERSO UNA NUOVA FRUIZIONE DEI VIDEO L’utilizzo dei video online sta diventando sempre più rilevante nel contesto della comunicazione digitale e non, e il trend è in continua crescita. Prima i video, in particolare quelli pubblicitari, venivano trasmessi solo dalla tv, oggi si sono moltiplicate le fonti di trasmissione (web, outdoor, mobile ecc.). “In termini di visibilità”, osserva Mauro Miglioranzi Direttore Creativo e Amministratore Unico di Cooee, “poter fruire di contenuti video sui dispositivi mobili ha cambiato praticamente tutto. Non ci si dedica più alla visione di video solo la sera dopo cena o in altri momenti della giornata considerati di pausa. Ogni momento è buono per guardare e condividere un contenuto video. Ciò significa, in termini di pianificazione, che le possibilità di essere presenti con il proprio brand attraverso contenuti video si sono moltiplicate in modo esponenziale. Allo stesso tempo, e in maniera direttamente proporzionale, è scesa la soglia d’attenzione dell’utente (non più spettatore) che deve oggi destreggiarsi tra centinaia di contenuti diversi. La diffi- coltà, oggi, sta tutta nel fissare l’attenzione del proprio target. Riuscire, cioè, a emergere e a catturare l’interesse di chi sta guardando, nel giro di pochissimi secondi”. “Nello studio del concept”, continua Mauro Miglioranzi, “è richiesta immediatezza, memorabilità ed emozione. Soprattutto per i contenuti veicolati attraverso il web. Lo zapping dell’utente da un contenuto all’altro è sempre più veloce mentre il rapporto con il brand è più superficiale, volatile. Per questo è importante dare vita a concept creativi convincenti, sostenuti da una pianificazione e da investimenti mirati e soprattutto misurabili in termini di ROI. Nonostante i benefici derivanti dall’aumento dei punti di con- tatto attraverso cui veicolare il messaggio pubblicitario, sempre più utenti utilizzano software o filtri anti adv per interrompere la visualizzazione di messaggi pubblicitari. Questo fenomeno ha avuto impatti negativi nel mondo della comunicazione e ha spinto gli investitori a interrogarsi sul modo di relazionarsi con gli utenti. La principale motivazione del fenomeno è da ricercare nell’eccessiva esposizione alla pubblicità, il più delle volte intrusiva, disturbante e priva di valore aggiunto. Un uso più coscienzioso e attento dei canali di comunicazione unitamente all’esigenza di formulare contenuti digitali più attraenti, persuasivi e meno ‘palesemente pubblicitari’ limiterà questo inconveniente”. 35 ULTIMI DATI IAB: IL VIDEO DIGITALE SUPERA LA TELEVISIONE Molti dati confermano una sempre maggior importanza commerciale e sociale dell’utilizzo del video online, a discapito anche di quello televisivo. Ad esempio, secondo gli ultimi dati presentati all’ultimo IAB Forum, il video advertising, che nel 2015 valeva 364 milioni di euro e il 21% di peso sul totale investimenti con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente, chiuderà quest’anno con una crescita ancora più incisiva, che potrebbe superare il +30% rispetto al 2015 e che rappresenterà un quarto del totale advertising online. I dati Audiweb hanno messo 328 TV Key TECNOLOGIA _Il futuro del video_nuovoTV_Servizi vari 23/02/17 13.01 Pagina 36 in evidenza la crescita della Digital Audience e in particolare sui device mobile: rispettivamente +9,1% in due anni e +24% sul mobile. Dal punto di vista dei contenuti, sono le piattaforme di fruizione video a registrare i maggiori consensi, ma anche i contenuti televisivi crescono a ritmi elevatissimi su mobile, + 40% nell’ultimo anno. La fruizione di video avviene per il 77% (+24,5%rispetto allo scorso anno) da mobile e per il 23% da pc e desktop. Nick Reid, IAB Europe Member and Managing Director TubeMogul Europe, ha presentato in anteprima i risultati della recente ricerca ‘Attitudes Towards Digital Video Advertising’, che ha indagato le modalità con le quali gli operatori stanno adottando il video advertising. Reid è partito dal valore del mercato digitale in Europa nel 2015: 36,4 miliardi e per la prima volta ha battuto il mercato tv. La ricerca ha messo in luce come il video advertising sia largamente conosciuto e usato, dal 90% degli operatori. L’obiettivo di tutti è ovviamente quello di creare brand awarness, che oggi influenza anche la valutazione dei KPI (Key Performance Indicators). TV Key 328 Clear Channel, insieme a Save, ha installato nell’aeroporto Marco Polo di Venezia 98 monitor digitali distribuiti omogeneamente su tutto il percorso ed intervallati da quattro coppie di pannelli backlight di grandi dimensioni per rendere la comunicazione più spettacolare ed emozionante. La quota di mercato del Video Advertising si conferma importante, infatti in Italia solo il 18% dei publisher riconosce di avere meno del 20% di video advertising. Per quanto riguarda il contenuto, sono i canali news e sport quelli con il maggior numero di video adv. Interessante invece il dato sulla interazione tra campagne tv e video advertising: l’80% dei pubblicitari riconosce di farle in contemporanea ma senza una strategia comune. IL VIDEO NEL DOOH, DIGITAL OUT-OF-HOME Il DOOH o Digital Out-of-Home si riferisce a contenuti multimediali dinamici distribuiti via internet, visualizzati su schermi e collocati in aeroporti, metropolitane, bar, ristoranti, centri benessere, stazioni di servizio, ecc. Oggi gli utenti hanno sempre di più una vita frenetica e dinamica, e vengono spesso in contatto con queste applicazioni che possono essere anche touchscreen e sostituiranno progressivamente la classica cartellonistica stradale. Avverrà quindi una tra- sformazione da arredo urbano a vero e proprio schermo interattivo con video struttati e pensati ad hoc a seconda delle diverse location. Se ad esempio, ci troviamo in un cinema, l’utente potrà visualizzare video di film del passato e magari acquistare il dvd o il cd con la colonna sonora. Le possibilità che queste applicazioni aprono all’e-commerce sono, infatti, molteplici. Come esempio reale di questo fenomeno possiamo citare DigiNetwork, il primo e già da subito prodotto di punta del prestigioso network nazionale aeroportuale digitale di Clear Channel. Questo prodotto, che abbraccia ben sette aeroporti italiani coprendo da Nord a Sud il territorio (Venezia, Treviso, Bologna, Fiumicino, Ciampino, Bari e Brindisi), si caratterizza per l’attenta selezione delle posizioni dove sono installati i prodotti digitali che compongono tale network, l’altissima qualità di definizione delle immagini digitali proiettate dai 260 schermi digitali (formato da 65 e 70 pollici) tra loro sincronizzati e contraddistinti da una ricerca- 36 tezza estetica che ben li contestualizza con l’ambiente. A questo proposito, recentemente è stato inaugurato il nuovo Water Terminal e del Moving Walkway dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Clear Channel, insieme a Save, hanno scelto di dotare questa nuova struttura di uno straordinario prodotto advertising, di grandissimo impatto, mai visto in precedenza negli aeroporti italiani, che consiste nell’installazione di 98 monitor digitali distribuiti omogeneamente su tutto il percorso ed intervallati da quattro coppie di pannelli backlight di grandi dimensioni per rendere la comunicazione più spettacolare ed emozionante. Essendo l’‘Innovazione’ uno dei capisaldi della strategia di Clear Channel, gli schermi digitali sono dotati di una tecnologia estremamente all’avanguardia, che è il risultato di una lunga esperienza, maturata nel settore dei monitor professionali per la comunicazione e il digital signage, ben conosciuta e testata con soddisfazione dal Gruppo Clear Channel, che ha saputo coniugare brillantemente innovazione tecnologica ed estetica del prodotto, adattandole alle esigenze architettoniche dell’ambiente aeroportuale.