Una piccola indagine tra i docenti partecipanti al

Una piccola indagine tra i docenti partecipanti al Pilot
Dopo il team blogging
Osservazioni dei docenti partecipanti al Pilot. Documento elaborato sulla base delle risposte dei
docenti a un’intervista scritta.
A) QUALI SONO LE TUE/VOSTRE OSSERVAZIONI SUI SEGUENTI ASPETTI
DELL’ESPERIENZA IN COMPLESSO (cioè: che cosa ti è piaciuto, che cosa ti aspettavi o non
aspettavi, che cosa ti ha deluso o “entusiasmato, che cosa hai scoperto….)
1) ATTEGGIAMENTO DEGLI ALUNNI
L’atteggiamento degli alunni è stato caratterizzato da interesse e motivazione nei confronti
degli argomenti proposti e nei confronti dei blogs scritti dagli studenti delle altre scuole.
------Serio e responsabile; l'attività è stata accolta con entusiasmo ed ha coinvolto i ragazzi.
Alcuni alunni avrebbero desiderato maggiore considerazione per il loro lavoro, poiché nella
settimana prima delle vacanze natalizie, i commenti ai blog sono un po' diminuiti.
------Gli alunni hanno affrontato seriamente le attività proposte nelle 4 settimane, sia quando
hanno commentato i blog degli altri sia nella settimana di scrittura del proprio blog.
Trattandosi di studenti così giovani di età e di così varia personalità, un po’ temevo che
potessero verificarsi episodi tipo: commenti provocatori o battute spiacevoli su quello che gli
altri studenti pubblicavano. Invece, assistendo gli studenti nel laboratorio di informatica, ho
potuto osservare con quanto rispetto leggevano e commentavano gli scritti altrui e con quanta
serietà esprimevano le proprie opinioni. Ho notato che alcune ragazze che in classe durante le
mie ore sono molto silenziose e riservate, durante l’attività del blogging erano molto
impegnate ad esprimere le proprie riflessioni con una certa disinvoltura e non si
vergognavano di dare informazioni personali ( i loro gusti musicali, le loro attività preferite,
ecc). (….Certo bisogna dire che le classi selezionate per svolgere l’attività sono composte da
alunni con un buon livello di scolarizzazione, educazione e serietà, indipendentemente dalle
capacità o attitudini allo studio personali, elementi che hanno permesso di ottenere i migliori
risultati da un progetto del genere. )
------L’atteggiamento degli alunni è risultato positivo: tutti si sono sentiti coinvolti nel progetto,
anche quelli all’inizio un po’ scettici o i più timidi, ed hanno partecipato con entusiasmo.
Io non conoscevo i ragazzi di questa classe in quanto non sono la loro insegnante. Pertanto non
posso valutare i cambiamenti nel loro atteggiamento, né eventuali modifiche nelle dinamiche
della classe. Da spettatrice ho visto ciò che producevano (senza tra l’altro poterlo confrontare
con produzioni precedenti) loro e i ragazzi delle altre scuole. Così come nell’esperienza
1
precedente, mi è piaciuto scorgere tra post più “generici” la voce di ragazzi che parlavano della
loro rabbia, delle loro frustrazioni alle quali gli adulti sembrano indifferenti (almeno ai loro
occhi) e che cercano forme di espressione e concordano su modalità e soluzioni. Forse in
qualche post si scorge la voce di qualche adulto, ma specie nei commenti molti si sentono liberi
di replicare, anche se loro stessi spesso mettono in discussione il concetto di Libertà. Non
essendo chiamata in causa come insegnante, nel mio primo team blogging ho fatto più
attenzione alla forma usata dai ragazzi visto che scrivevano in inglese, ho vissuto l’esperienza
come momento di “ascolto”, discreto, curioso… e a volte dietro la voce di qualche “adulto” è
stato bello sapere delle loro paure. Notevole la sensibilità di alcuni che hanno colto il senso del
dialogo e sono riusciti a cogliere il senso di alcuni post e a rispondere mostrando empatia e
capacità di guardare da punti di vista differenti.
Credo che a volte le parole “la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri” suonavano
vuote, non profondamente comprese. Forse, riaprire la discussione ora, dopo i recenti
avvenimenti di Parigi, aprirebbe nuovi scenari in cui i ragazzi potrebbero confrontarsi
concretamente.
----Non sempre responsabile e consapevole perché diverso dalla didattica tradizionale
---Nella sua totalità la classe ha risposto in modo serio e partecipativo. Gli studenti -tutti in
eguale maniera- si sono appassionati alla possibilità di “uscire” dall’angustia dell’aula
scolastica per dibattere tematiche presenti quotidianamente alla loro consapevolezza.
---I ragazzi della 2I hanno lavorato con impegno e consapevolezza
Il lavoro di scrittura e di commento è stato affrontato con grande entusiasmo. In particolare a
scuola nel laboratorio di informatica ho avuto modo di osservare la grande naturalezza,
immediatezza, spontaneità con cui la gran parte degli alunni hanno affrontato la scrittura.
Anche chi tendenzialmente nella scrittura scolastica tende ad essere più infantile, spesso
eccessivamente sintetico perché portato alla semplificazione, ha invece mostrato “voglia di
raccontarsi”, oltretutto alimentata e resa continuativa dal senso di orgoglio prodotto dalla
presenza di commenti e di “like”.
Nel contesto della videoconferenza forse da parte dei docenti va controllata l’ansia … per i
ragazzi deve essere un’occasione di ascolto dell’altro - bisognerebbe evitare che si preparino
domande. Nella VC personalmente ho avuto l’impressione che alcune domande fossero poco
ancorate al discorso e non formulate nella logica dell’ascolto dell’altro.
Gli alunni hanno reagito con entusiasmo alla visione del film. Ne hanno recepito le tematiche
portanti, anche le più complesse, e hanno saputo trarne spunto per riflessioni personali anche molto
profonde. Più titubante è stato l’atteggiamento di fronte all’attività del blog. Ho notato che,
nonostante il mezzo, i ragazzi tendevano ad avvicinarsi alla scrittura con lo stesso stato d’animo con
cui affrontano le solite consegne scritte: “che cosa DEVO dire?”… “non mi viene in mente
niente…”. Riflettendoci a posteriori, forse non sono stata in grado di “decostruire” la coniche
scolastica in cui comunque l’esperimento andava a inserirsi. È sicuramente qualcosa su cui dovrò
ancora riflettere.
2
2) PRODUZIONE DEGLI ALUNNI (qualità e caratteristiche)
La produzione è stata spontanea e non condizionata da opinioni esterne.
----Inizialmente c'è stata qualche difficoltà nell'elaborazione dei blog, ma successivamente gli
alunni hanno accolto i suggerimenti dei docenti, si sono attivati ed hanno lavorato in modo
più disinvolto e personale, appropriandosi del linguaggio specifico.
----Gli elaborati degli alunni sono stati il risultato di un lavoro paziente in classe con i docenti; gli
alunni si sono mostrati subito motivati ed interessati per la novità della proposta didattica.
Il risultato è stato gratificante sia per gli studenti più preparati, sia per quelli che incontrano
qualche difficoltà a livello espressivo.
Hanno dimostrato entusiasmo e soddisfazione quelli che hanno avuto la possibilità di essere
stati letti, considerati ed hanno avuto anche dei commenti.
---Nel complesso consideriamo la produzione degli alunni più che soddisfacente: con i loro
interventi i ragazzi hanno dimostrato capacità di ascolto, rispetto del pensiero degli altri e
sono riusciti ad esprimere se stessi, anche gli alunni con difficoltà linguistiche perché stranieri
o con difficoltà relazionali. Alcuni sono riusciti nel blog a vincere la loro riservatezza e alcuni
hanno dimostrato una profondità di analisi di se stessi e di ascolto degli altri.
---Un crescendo di impegno e qualità
---Elevata la qualità degli interventi, significativo il risultato raggiunto. Gli studenti hanno in
prima battuta ampliato la fase informativa attivandosi nella ricerca di percorsi illustrativi
della condizione sociale e religiosa considerata oltre quelli assicurati all’interno del progetto
“Face to Faith”. A questo momento preparatorio hanno fatto seguire il confronto-dibattito in
classe mostrando ancora una volta l’innata e lodevole capacità di aprirsi alle ragioni degli altri
e al confronto e quindi di essere capaci di imparare ad ascoltare e a condividere i diversi punti
di vista. Successivamente hanno prodotto una riflessione singolarmente o in gruppi di lavoro
da cui è scaturito il dibattito on line.
---commenti freschi e spontanei
Senza dubbio sono accentuati:
- stile metaforico (similitudini, metafore) e linguaggio “vivo”, più espressivo (attenzione, non
con intento “decorativo”). Come se la scrittura fosse alimentata da una volontà comunicativa
vera e profonda, che attinge a un patrimonio lessicale inedito, ricercato e originale anche
perché parallelamente tesa a coinvolgere e ad attirare l’attenzione di chi sta leggendo
- volontà di mostrarsi e senso di protagonismo
3
3) APPRENDIMENTO PERSONALE (in quanto docenti)
è stato interessante scoprire le inesauribili risorse e potenzialità di ogni studente e le
peculiarità, particolarità e diversità di ognuno di loro.
---- In quanto docenti abbiamo scoperto quanto sia importante per gli alunni scrivere sapendo
che qualcuno li ascolta in modo attivo, condivide gli stessi problemi e difficoltà, è rispettoso
delle opinioni altrui ed è disposto ad incoraggiar e sostenere l'interlocutore.
- Abbiamo anche osservato un modo in cui come le nuove tecnologie possono venire in
soccorso alla didattica creando un ambiente di apprendimento dinamico nel quale il
linguaggio usato risulta più duttile, forse maggiormente vicino alla lingua parlata, ma
senz'altro atto allo sviluppo del dialogo.
----L’esperienza è stata nel complesso stimolante e molto istruttiva, infatti ci siamo dovuti
cimentare in attività mai svolte: scrivere un bog, taggare, commentare, ecc. Anche se le attività
venivano svolte dagli alunni, infatti, in quanto insegnanti di classe, abbiamo prima dovuto, in
prima persona, fare una sorta di “formazione” sugli argomenti per poter essere in grado di
supportare i ragazzi.
Inizialmente, il fatto di affrontare un impegno del genere, con attività così insolite e per di più
nel campo della tecnologia della comunicazione e dell’informazione, mi metteva a disagio,
perché temevo di non riuscire a svolgerlo, ma poi la continua ed efficace assistenza del
personale tecnico del progetto, tutte le dettagliate informazioni fornite, ci hanno consentito di
svolgere il progetto, con una certa semplicità. Anche la fase della videoconferenza è stata una
fonte di arricchimento professionale e personale, sia nella fase più tecnica della preparazione
della strumentazione necessaria, sia nello svolgimento della stessa videoconferenza: un
momento di “comunicazione e comunione” tra persone in luoghi così lontani.
Questa attività mi ha dato un’ulteriore conferma al fatto che se voglio ottenere qualcosa dalla mia
classe, occorre mettere un po’ in crisi il tradizionale rapporto insegnante-alunno, che spesso si basa
soprattutto sul “contratto” voto per prestazione. Difficile, ma credo che il nocciolo del problema sia
proprio lì
----Ci consideriamo veramente soddisfatte del progetto che ci ha fatto sperimentare le risorse e le
potenzialità di una modalità relazionale e comunicativa nuova rispetto alle forme tradizionali
utilizzate nella scuola, che siamo consapevoli essere una modalità necessaria nel futuro
sviluppo delle metodologie didattiche.
--stimolante, ma faticosa esperienza
--4
Difficile rispondere in modo ordinato e sistematico, anche perché la sensazione di aver
imparato molto “cozza” con l’idea che avrei potuto fare meglio e avrei potuto condurre con
maggiore ordine alcuni passaggi.
In assoluto credo che i momenti di riflessione e di lavoro che ritengo maggiormente proficui
per l’apprendimento personale sono quelli che riguardano la valutazione  maggiore
attenzione assegnata alla motivazione personale degli alunni e alla dimensione dei contenuti
vs forma. Quanto di quello che hai scritto è vero e ti rappresenta? In che misura sei stato in
grado di approfondire i tuoi pensieri? Quanto efficacemente hai riportato i tuoi pensieri e le
tue sensazioni nella scrittura?
----------Innanzitutto va segnalata la possibilità di procedere ad un dialogo costruttivo su tematiche che
investono il quotidiano e che oggi, alla luce dei fatti clamorosi a cui stiamo assistendo,rivestono
una fondamentale importanza. A tal proposito è importante segnalare la valenza del prodotto
filmico proposto che nella spontaneità delle immagini, nella singolarità dei soggetti
rappresentati, nella capacità di dare voce ad un malessere generazionale che se non
adeguatamente attenzionato potrebbe risultare un pericoloso detonatore di problematiche
sociali, raggiunge il cuore e la testa dello spettatore. E non soltanto del giovane.
A ciò si aggiunga la consapevolezza nuova di una possibilità in più di fruire di un percorso per
immagini a sostegno anche del tradizionale tracciato della programmazione didattica. Quindi,
non un momento di evasione sia pure di marca sociale ma la possibilità di confrontarsi con linee
tradizionali di propagazione del sapere e di dibattito sulle stesse. Le immagini proposte, i filmati
sono stati momenti illustrativi sicuramente ma anche di aggregazione e di stimolo all’ulteriore
ricerca e al dialogo.
Ultima notazione, molto stimolante e costruttivo l’incontro pomeridiano on line fra esperti ,
tutor, uditori per pianificare il lavoro e confrontarsi.
---Stimolante, sebbene impegnativo
4) SORPRESE E/O CONFERME
la spinta motivazionale nel mettersi in gioco e nella interazione con gli altri bloggers.
---Si è notato che anche gli alunni meno brillanti desiderano comunicare qualcosa di personale,
dimenticandosi che stanno scrivendo, si concentrano soprattutto sul messaggio e sull'impatto
che questo avrà su chi legge. Anche per quanto riguarda la forma, nella scrittura cercano di
essere accurati non tanto per l'insegnante, quanto piuttosto per il fatto di sentirsi "autori" di
un testo, che in qualche modo li rappresenta.
Riteniamo che tale metodologia potrebbe essere utilizzata anche in futuro come supporto alla
didattica più tradizionale, in quanto valorizza sia le eccellenze che gli alunni che si esprimono
con più difficoltà.
Per me le sorprese sono state sostanzialmente due: la prima, la reazione super positiva al film, che
io invece avevo immaginato piuttosto ostico per un pubblico di adolescenti abituati a narrazioni più
5
veloci e assai meno introspettive. Devo dire che invece è stato apprezzato davvero molto. La
seconda, di segno più negativo, è stato l’impaccio dimostrato da molti ragazzi nell’avvicinarsi alla
scrittura nel blog. Come ripeto, è un aspetto sul quale devo ancora riflettere e fare chiarezza per
riuscire a spiegarmelo, ma è indubbio che per molti dei miei alunni non si è trattata di un esperienza
che li abbia messi immediatamente a proprio agio, anzi: molti sembravano decisamente
disorientati, là dove io mi aspettavo che si sarebbero buttati “a pesce” su un’opportunità del
genere…
---Ha sorpreso la serietà e l’impegno con la quale gli alunni hanno affrontato il progetto.
Abbiamo riscontrato che stimolare gli alunni ad impegnarsi in qualcosa di nuovo ed attuale,
può portare a risultati di buon livello.
----Gli studenti che si distinguono nelle quotidiane attività scolastiche per impegno,
partecipazione e rendimento hanno saputo mettere a frutto le loro competenze impegnandosi
con entusiasmo nel progetto, coinvolgendo e stimolando anche i compagni. Gli alunni che
invece nelle attività scolastiche tradizionali appaiono meno motivati o in difficoltà hanno
trovato nel progetto un’occasione di impegno e di motivazione. Abbiamo ricevuto la sorpresa
più grande dagli alunni più timidi e riservati che attraverso questa forma di scrittura e guidati
dall’impostazione del progetto hanno voluto e saputo mettersi in relazione con gli altri.
-confidavo in meno problemi tecnici, per il resto confermate le aspettative
---Il progetto è stato una conferma del potenziale della classe ed uno stimolo ad un continuo
approfondimento ed ampliamento.
---confidavo nelle potenzialità della classe che sono state pienamente evidenziate. Sorpresa per
la partecipazione di alcuni alunni che in altre circostanze avevano avuto un ruolo marginale
mentre in questa occasione si sono sentiti più liberi di esprimersi.
Mi ha sorpreso la facilità e il senso di naturalezza con i quali i ragazzi hanno affrontato
l’esperienza online. Direi che è pane per i loro denti, un mare rispetto al quale non provano
nessun senso di disagio e di estraneità e dove anzi navigano con più disinvoltura che sulla
carta.
5) PROBLEMI/SUCCESSI EMERSI NELLE DINAMICHE RELAZIONALI E NEL DIALOGO
ho notato con enorme piacere che gli studenti andavano volontariamente (anche da casa e
anche in altri momenti in classe non dedicati a F2F) a cercare con curiosità le risposte ai propri
blogs e rimanevano delusi quando ne trovavano poche o addirittura nessuna.
6
---Gli alunni hanno lavorato serenamente e non sono emersi problemi relazionali, al contrario
alcuni sono stati ben contenti di lavorare in coppia nella stesura di un blog.
L'unico problema rilevato è stata la mancanza di commenti a qualche blog, ragion per cui
alcuni studenti si sono sentiti un po' delusi.
---Non sono emersi problemi legati alle dinamiche relazionali, gli alunni sono stati molto
contenti di entrare in relazione con ragazzi di altre realtà scolastiche, conoscere i loro
interessi, le attività che svolgono nell'arco della settimana e come passano il tempo libero.
Qualche delusione si è notata quando sono mancati i commenti ai loro blog.
---Non sono emersi conflitti, gli studenti non si sono posti con atteggiamento provocatorio o
denigratorio nei confronti dei compagni, ma rispettoso e collaborativo. Hanno saputo
ascoltare gli altri ed esprimere i loro pensieri e le loro emozioni.
----i problemi tecnici iniziali e in itinere hanno condizionato il processo, ma non sono mancati i
successi previsti nel progressivo approfondimento del dialogo riflessivo
---Le dinamiche relazionali hanno messo in luce la volontà anche in coloro che presentano
difficoltà a relazionarsi di costruire mettendosi in gioco. Il dialogo ha messo in luce la capacità
degli studenti di migliorare il codice di riferimento, di rappresentare il proprio pensiero oltre
il tramite di un linguaggio esclusivamente giovanile. Soprattutto ha consentito
un’articolazione analitica del discorso uscendo fuori dalla pericolosa banalità
dell’informazione SMS, comunicando il principio che la scrittura è dialogo e costruzione
dell’identità.
---qualche problema iniziale ( ma a causa del black out ai danni della piattaforma) ma poi tutto è
andato per il meglio.
Sicuramente il senso di inaspettato coraggio e di entusiasmo nel mostrarsi e nel parlare di sé
che ho visto svilupparsi nei ragazzi (e del quale molti di loro mostrano consapevolezza) è a
mio modo di vedere un primo e importante elemento di successo.
Per ciò che concerne alcuni aspetti da migliorare:
- cercare quesiti stimolanti per tutte le settimane. La sensazione è stata che nelle ultime
settimane i ragazzi tendevano a ripetere le stesse cose, con pochi elementi di novità e
originalità (gli ultimi due quesiti erano sostanzialmente uguali).
- Organizzare la visualizzazione dei post per settimana. E’ difficoltoso recuperare i post
nuovi, individuare i nuovi interventi e ciò a fatto sì che malgrado gli sforzi di tutti alcuni
post siano rimasti senza commenti.
- Per l’uso dell’help desk potrebbe essere utile per gli insegnanti, ahimè ancora numerosi,
che non hanno dimestichezza con l’ambiente multimediale.
7