to sioux al museo - Museo di Storia Naturale

A PALAZZO NON FINITO
to sioux al museo
Nuova sala Indiani d'America all'Antropologico
- FIRENZE -
N MODO ORIGINALE e inusuale
di inaugurare una mostra. La nuova
sala dedicata agli Indiani d'America,
del museo di storia naturale dell'Università
di Firenze, sezione di Antropologia e Etnologia (Palazzo Nonfinito, via del Proconsolo
12) è stata aperta al pubblico, ieri mattina,
con la cerimonia della benedizione delle sacre pipe. Il rito per la consacrazione dei reperti esposti in mostra è stata celebrata da tre delegati della nazione Lakota Sioux, Chief
John Spotted Tail, Chief Norman Tulley e
Moses Brings Plenty: i tre nativi americani
hanno pregato in lingua lakota e con il fumo
del calumet hanno consacrato gli oggetti prima che venissero riposti nelle teche. Per la
prima volta saranno esposti, in mostra, 120
oggetti, finora conservati nei magazzini del
museo: oltre a quattro pipe sacre - che sono
gli oggetti più significativi della vita spirituale delle nazioni Sioux e vengono fumate per
celebrare un evento, onorare un ospite, allontanare eventi negativi , per un congiunto che
sta morendo, per una caccia abbondante, per
una nascita, per la pace - le collezioni nordamericane del museo comprendono anche,
tra i reperti più antichi , raccolti durante il
terzo viaggio dell'esploratore James Cook
(1776-79).
E QUELLI PIÙ RECENTI, un abito femminile in pelle di daino, realizzato intorno al
1840 dal popolo Northern paiate, una clava
in pietra datata 1860, cesti intrecciati e ornati di piume e conchiglie, i telaio dei Navaho,
anni per la caccia, elementi dell'abbigliamento e accessori, strumenti per le pratiche sciamaniche, oggetti d'uso quotidiano e testimonianze di uno straordinario patrimonio di vi-
ta spirituale, di credenze, miti e leggende.
NEL NUOVO allestimento della sezione di
Antropologia ed Etnologia, si potranno ammirare, inoltre, manufatti dei popoli Ojibway, Penobscott, Potawatomi, Cree, delle
aree del Nordest e del Subartico: dai giocattoli di legno e perline alle racchette per bambini. Durante la cerimonia di inaugurazione
sono state anche proiettate immagini fotografiche sui paesaggi e le popolazioni aborigene
del Nord America realizzate da Fabio Corti.
Alla manifestazione, presentata dal presidente del museo Giovanni Pratesi e organizzata
con la collaborazione dell'associazione Wambli Gleska, rappresentante della cultura
Lakota in Italia, hanno preso parte Severino
Saccardi, in rappresentanza del Consiglio regionale della Toscana, il responsabile della
sezione di "Antropologia ed Etnologia" Monica Zavattaro e il presidente dell'Associazione Wambli Gleska Alessandro Martire.
«Mi auguro - ha detto Monica Zavattaro, responsabile della sezione di antropologia ed
etnologia del Museo - che la nuova collezione sia l'occasione per far rivivere queste culture, che sono state ridotte al silenzio dalla
storia».
IL MUSEO NAZIONALE di Antropologia e etnologia, nato con l'intento di ospitare
le diversità umane in campo fisico e culturale, ospita oggi, una collezione di circa 10.000
oggetti, esposti in 19 sale per un totale di 813
metri quadrati.
La mostra sugli Indiani d'America è aperta
il lunedì, martedì, giovedì e la domenica dalle 9 alle 13; il sabato dalle 10 alle 14 e il mercoledì è chiusa.
Silvia Mastrorilli