LE ILLINESS NARRATIVES NELLA SCLEROSI MULTIPLA: UN’ IPOTESI DI ANALISI NARRATIVA M. Ottobre1 , K. Aquino1, A. Marrone1, G.Nappo1, L.Tizzano1, P.Valerio1 1 Unità di Psicologia Clinica e Psicoanalisi Applicata, Dipartimento di Neuroscienze La presenza di una malattia cronica, degenerativa e in alcuni casi gravemente invalidante, come la Sclerosi Multipla (SM), spesso induce chi ne è ammalato a riconsiderare sé stesso, la propria storia di vita, i propri rapporti, in una nuova e dolorosa prospettiva. Raccontare cosa è accaduto, come ci si è sentiti al momento della diagnosi e i significati attribuiti all’esperienza di malattia, è risultato importante sia per la funzione catartica insita nel processo narrativo, sia per la possibilità che il paziente ha avuto di ricostruire la propria storia riorganizzandola sulla base di nuove comprensioni di sé (Pennebacker,1990). La narrazione, infatti, è un articolato processo di ricerca, di costruzione e ri-costruzione di significati, attraverso la quale organizziamo la nostra memoria degli eventi passati e diamo loro un senso. Il racconto della propria storia di malattia o Illiness Narrative, contiene in sé svariate informazioni che “permettono non solo di comprendere l’esperienza della malattia dal punto di vista del paziente e degli attori del processo di care/cure, ma costituiscono anche uno strumento prezioso di ricerca scientifica sulle dinamiche della sofferenza e i loro affetti” (Giani, 2009). Le narrative di malattia divengono fondamentali strumenti di informazione, di espressione emotiva, di comunicazione e di riflessione, che coinvolgono non solo il narratore, ma anche chi li ascolta la cui identità segna l’importanza dell’atto narrativo. Nel seguente lavoro ci proponiamo di presentare le riflessioni emerse dall’analisi di alcune interviste narrative, tratte da uno studio svolto in due fasi su un gruppo di 70 soggetti ammalati di SM a cui è stato chiesto di raccontare la propria storia di malattia. Il paradigma teorico di riferimento considerato nella prima fase di studio delle interviste è il Self-Regulatory Model di Leventhal (1997) e il Modello di Significato di Malattia di Lipowski (1970-1983). Nella seconda fase è emersa la necessità di studiare la narrazione come processo che rivela il modo con cui il narrante si percepisce, rappresenta e posiziona nella propria storia e la funzione di “contenimento” (Winnicott, 1958-75; Bion, 1962-72) che il narrare può attivare. Ciò permette allo psicologo clinico di comprendere quei contenuti che “strutturano il discorso e l’identità del soggetto che narra” (Marino, Duval, 2009). Attualmente è in corso un lavoro di analisi delle interviste mediante l’utilizzo del software “T-Lab”, costituito da un insieme di strumenti linguistici e statistici per l’analisi di contenuto e text-mining. PAROLE CHIAVI: ILLINESS NARRATIVES, SCLEROSI MULTIPLA, ANALISI NARRATIVA